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Come farle un ditalino perfetto


guide 08.11.2021 30   |   Canali: ditalino masturbazione masturbazione femminile guide squirting

Come farle un ditalino perfetto

Che faccia parte dei preliminari o del sesso vero e proprio, il ditalino può essere davvero una svolta, purché sia ​​fatto bene.

La maggior parte delle donne (circa l'80%) non raggiunge l'orgasmo soltanto attraverso la penetrazione, ed hanno bisogno di una stimolazione del clitoride. Sebbene ogni persona goda in maniera diversa, sappiamo che possiamo impegnarci affinchè ciò che facciamo possa essere il più soddisfacente possibile. Vediamo come.

Parola chiave: igiene

Innanzitutto, se si parla di ditalino – lo dice la parola stessa – usiamo le dita e quindi è fondamentale che queste siano pulite.
Nel sesso pensiamo (quasi) sempre all’igiene dei genitali e sottovalutiamo quella delle mani, che mettiamo sul viso, in bocca e in generale nei nostri e negli altrui orifizi. Eppure sono proprio le mani a essere veicolo di germi (lo abbiamo imparato bene con il Covid), pertanto lavarle e/o igienizzarle prima di metter(ce)le addosso sarebbe quantomeno auspicabile.

Se decidiamo di usare i guanti, questo discorso resta comunque valido, infatti indossare i guanti con mani sporche non è consigliabile.
Adesso che le nostre mani e quelle del/la partner sono pulite, possiamo dedicarci a ben più ameni discorsi.

La preparazione

Infilare le dita o la mano in una fica “a secco”, che sia nostra o di un’altra persona, non è proprio un’idea geniale, a meno che non piacciano le maniere forti e il rough sex.
Ci vuole sempre un po’ di preparazione per consentire che la vulva (la parte esterna dei genitali femminili) e la vagina (quella interna) si predispongano all’atto sessuale.

Possiamo cominciare con il palmo della mano sulla vulva, in senso circolare e dall’alto verso il basso e viceversa. Usiamo le dita come se stessimo suonando il pianoforte o facendo solletico, più o meno lentamente. Se preferiamo, usiamo lubrificanti ad hoc: ce ne sono alcuni che trasmettono sensazione di calore, altri di freddo, in generale la consistenza ci consente di scivolare sulla vulva ed entrare nella vagina con meno attrito possibile.

Con indice e medio a “V” possiamo fare via via più pressione sulle labbra esterne, dette grandi labbra, con movimenti che variano dall’alto verso il basso e a forbice, aprendo e chiudendo le labbra. Questo ci permette di stimolare anche la clitoride.

Sperimentiamo se può essere piacevole tirare un po’ le labbra e sfregarle fra loro, usando entrambe le mani. Per quanto riguarda la forza e la velocità da usare, lo capiamo vedendo e ascoltando la reazione della persona a cui stiamo stimolando la fica: massima empatia per massima soddisfazione!

Viva i fluidi!

Spostiamoci sulle labbra interne, dette invece piccole labbra, dove – se abbiamo fatto tutto con cura – iniziamo a sentire la pelle umida e calda che si bagna dei fluidi che cominciano a uscire dalla vagina eccitata. Continuiamo con questi gesti con una mano e imprimiamo una pressione lenta e circolare sulla clitoride con l’altra, magari passandoci sopra la saliva: per accrescere la carica e l’intesa erotica infiliamoci le dita in bocca o facciamole succhiare dal/la partner oppure – ancora – facciamo colare un po’ di saliva dalla bocca.

Alcune persone preferiscono un bello sputo deciso, sta a noi capire e decidere cosa ci eccita maggiormente: nessun limite alla fantasia e alla porcaggine, se condivise.

Stimolazione periferica: intorno alla vulva

Se ci troviamo col viso vicino alla vulva, prendiamo l’inguine e le natiche fra le mani aperte. Stringiamole, muovendole come se stessimo impastando il pane: il calore delle mani e i gesti decisi, prossimi alla vulva ma non direttamente su di essa, possono generare molto piacere perché aumentano il desiderio di essere toccate direttamente.

Per la pressione e la durata dei gesti non smetteremo mai di ripetere di ascoltare il respiro della persona che stimoliamo, di guardare le sue espressioni facciali e come si comporta la sua passera. Fare sesso è un atto che ci dovrebbe coinvolgere completamente, non riguarda le pratiche in sé come fossero esercizi ginnici.

È permesso? - Galateo della penetrazione

Una fica eccitata si contrae ritmicamente. Più le contrazioni accelerano e si fanno ravvicinate fra loro, più si prova eccitazione e si è vicino all’orgasmo.

A meno che non ci venga richiesto o la circostanza sia particolarmente “calda”, evitiamo penetrazioni in quarta, lasciamo che tutto sia graduale. Questo consente che l’eccitazione si amplifichi piano piano e il corpo si predisponga al piacere, inoltre permette di conoscersi e avere il tempo di capire cosa piace di più.

Infiliamo un dito nella vagina. Non esiste un dito migliore dell’altro: è una questione di gusti e posizioni, nonché di comodità. Potrebbe essere efficace iniziare col pollice, col medio, oppure con l’indice per poter andare più a fondo.

Inizialmente stimoleremo l’ingresso vaginale facendo dei cerchi leggeri col polpastrello e poi lo introdurremo dentro.
Facciamo movimenti circolari, altri avanti e indietro. Se la vagina è aperta e bagnata a sufficienza, azzardiamo l’uso di altre dita.
La sensazione che si prova è di grande calore, la vagina al suo interno ha delle parti morbide e altre ruvide, grinzose. Queste ultime si trovano sotto la clitoride e, se stimolate, possono agevolare l’orgasmo nonché l’eiaculazione vaginale.

La stimolazione ideale di quella zona rugosa è tenendo le dita (preferibilmente da due in su) a uncino, col palmo della mano rivolto verso l’alto, e fare un movimento che sembra voler dire “vieni qua!”. Ed è proprio lì che potreste fare la conoscenza del suo punto G.

Attenzio’, concentrazio’, ritmo e vitalità (cit.1)

Masturbare richiede un certo senso del ritmo. Enfatizzare i movimenti aumenta il godimento e il coinvolgimento. Sconsigliamo di tenere una velocità sostenuta per tutta la durata della masturbazione, sia perché indolenzisce la zona, sia perché a lungo andare è stancante. Preferiamo un crescendo, in modo tale da salire gradualmente anche di intensità.

Sappiamo che nei porno sditalinano come trapani dall’inizio alla fine, il che non è inverosimile o sbagliato, ma ricordiamoci che si tratta di performer allenati e allenate ad attività che comportano un certo stress fisico.

In ogni caso troviamo la velocità che fa al caso nostro, ricordandoci che aumentarla può sortire anche effetti opposti: far godere tantissimo fino a venire o dare fastidio.

Quando la fica sta per orgasmare, le dita ricevono una doppia stimolazione: i muscoli vaginali si contraggono stringendole e respingendole, pertanto bisogna imprimere una certa forza e decisione, sempre facendo attenzione a non fare male oppure cercando di capire se un po’ di dolore può comunque fare piacere all’altra persona.

In questa fase è fondamentale cercare di mantenere il ritmo regolare o aumentarlo, ma evitare cambi repentini. Può essere un po’ faticoso ma la soddisfazione, ed eventualmente l’orgasmo della persona che riceve le nostre attenzioni, non hanno prezzo.
Se ci viene chiesto di cambiare modalità o cadenza, assecondiamo la richiesta, ma cerchiamo anche di fare delle proposte che potrebbero piacevolmente sorprendere.
Uno dei segreti è non agire meccanicamente o seguendo un copione.

Spruzzavi acqua dalla vagina (cit.2)

Abbiamo detto che una certa stimolazione della parte interna della vagina che corrisponde al legamento sospensorio della clitoride (questa ve la potete anche giocare se vi eccita la sapiosessualità: bonus trick!) può coadiuvare quello che comunemente viene chiamato squirting, ossia l’eiaculazione vaginale a schizzo. Ricordiamo che l’eiaculazione vaginale si può manifestare anche in altro modo, come per esempio in una perdita di liquido più o meno copiosa ma senza fiotto.

Un suggerimento: non pretendiamo che la persona che masturbiamo (né pretendiamolo da noi stesse se quella persona siamo noi) squirti. Non è un atto dovuto o automatico, ci vuole allenamento e consapevolezza del proprio corpo e molte persone non riescono. Anche in questo caso non ci stancheremo di dire che lo squirting che si vedere nel porno è spesso scenografico e non deve trarci in inganno.

Dopo che vieni, torna

Quando una fica viene, come i genitali in generale, la sua sensibilità è alle stelle e pertanto alcune persone preferiscono non essere toccate e neppure accarezzate in quella zona. Ovviamente cambia da persona a persona e - anche in questo caso - capiamo assieme cosa ci fa stare meglio.

Ricordiamo che ci sono persone che riescono a provare più orgasmi consecutivamente e quindi gradiscono una stimolazione via via crescente, mentre altre stanno a posto con uno.

L’orgasmo però non deve essere la nostra ossessione, il nostro obiettivo è stare bene assieme e darci soddisfazione reciproca, quindi l’importante è compiere gesti che ci procurino piacere.

Quando saremo paghi della nostra esperienza, potrà essere eccitante mettersi le dita in bocca e gustare gli umori della fica appena stimolata.

Del resto, lo dice anche un famoso claim pubblicitario, “Se non ti lecchi le dita, godi solo a metà!


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