John Holmes, la vita tormentata di Mister 33cm

Forse i più giovani di voi pensano subito a Rocco Siffredi quando si parla di attori porno, ma la prima super star a luci rosse, in campo maschile, è stata senza dubbio John Holmes. 

Una vera e propria icona hard venerata ancora oggi nell’ambiente del cinema per adulti sia per la sua dotazione che per la capacità di reggere la pressione davanti ad una telecamera, molto meno per la sua turbolenta e controversa vita privata.

Gli inizi

Cresciuto in Ohio, in una famiglia tanto numerosa quanto povera, appena sedicenne si arruolò nell’esercito e iniziò la sua vita indipendente, che lo portò ad avere i primi contatti con il mondo dell’industria del porno. Spostatosi appena ventenne, i primi anni di carriera lo videro recitare per piccole produzioni, nelle quali simulava solamente i rapporti sessuali, a causa delle restrittive leggi del tempo: negli anni Sessanta, infatti, in alcuni stati era vietato produrre materiale pornografico.

Con il successo di film come Gola Profonda e della serie di pellicole nelle quali interpretava l’investigatore privato Johnny Wadd, Holmes divenne una vera e propria star, grazie anche ai suoi leggendari 33 centimetri di lunghezza del pene, il vero punto forte di John.

La sua bravura recitativa e l’estrema professionalità che dimostrava in ogni occasione erano molto apprezzate nell’ambiente, che all’epoca prediligeva ancora film con tanto di trama e parti recitate di buon livello: John Holmes era, quindi, prima di tutto un discreto attore, in grado di risultare credibile agli occhi dl pubblico, sebbene la sua storia d’amore con le droghe fosse avviata ormai da anni.

Il lato oscuro di John Holmes

Marijuana, funghi, allucinogeni vari e soprattutto cocaina furono i demoni che lo accompagnarono durante tutta la sua carriera, portandolo ad avere stretti legami con la malavita organizzata e a prostituirsi, con uomini e donne, alle sue dipendenze, fino ad arrivare a spacciare e a rubare.

Il suo arresto, e successiva scarcerazione, in un caso di brutale omicidio non fecero altro che accrescere fama e dipendenza dalle droghe di John, giunto, negli anni Ottanta, all’apice del successo.

Successo però che andò scemando quando la cocaina divenne per lui un problema così grande da rovinargli le prestazioni sul set. Proprio a seguito di un rapporto non protetto durante un ciack di un film porno omosessuale, Holmes contrasse il virus dell’HIV, che se lo portò via nel 1988, all’età di nemmeno 44 anni.

Holmes non era nè gay e nè bisex nella sua vita privata,  osservava una politica rigorosamente "gay a pagamento" come Escort.

Il mito

Biografie, documentari, pagine e pagine sui quotidiani e tabloid, interviste a conoscenti e famigliari e persino un vibratore fatto con il calco del suo pene non hanno fatto altro che aumentare il mito di John Holmes, sebbene, nei suoi ultimi anni di vita, fu duramente attaccato da molti colleghi per non aver rivelato la sua positività all’HIV, esponendoli a grandi rischi.

Alla sua figura è ispirato il personaggio di Dirk Diggler, interpretato da Mark Wahlberg nel film del 1997 Boogie Nights, che racconta, pur senza citarlo, la vita di Holmes e dei principali attori del mondo hard americano dell’epoca, contraddizioni e difetti compresi.

Di lui, è ancora vivo il ricordo di una persona gentile ed affabile, un vero gentiluomo con le colleghe attrici prima, durante e dopo ogni scena e che mai, nei 2250 film a cui prese parte, si rese colpevole di episodi riprovevoli o violenti.

In una delle sue interviste affermò di essere stato con ben 14.000 donne, il che dà l’idea dell’ascendente che aveva con la gente e del mito che è stato all’epoca. Dopotutto, se anche gli Elio e le Storie Tese hanno dedicato al celebre porno attore un loro divertentissimo brano, un motivo ci sarà.

"Trenta centimetri di dimensione artistica", questo era John.