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Lettera aperta di un Club Privè: è dura ma guardiamo al futuro


Club Privè 22.04.2020 65   |   Canali: club privè quarantena

Lettera aperta di un Club Privè: è dura ma guardiamo al futuro

Riceviamo e pubblichiamo una bellissima ed esaustiva lettera a cuore aperto che ci è stata inviata da uno dei tanti locali chiusi d'Italia, il Panacea Club Privè, che si fa coraggiosamente portavoce di una situazione al limite della sostenibilità, e che prova a fare chiarezza sul presente e soprattutto sul futuro dei Club.

E' un appello accorato rivolto a tutti, e arriva da una categoria, quella dei Club Privè, isolata e senza voce, e che sembra essere stata completamente dimenticata.

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Cara Redazione, cari lettori buongiorno e come sempre complimenti per le iniziative.

La nostra Associazione Panacea è chiusa da fine Febbraio, il 29, seppur la Puglia non sia tra le regioni più colpite dal virus.

Abbiamo passato giorni difficili per prendere questa decisione, lo abbiamo deciso in anticipo avendo visto la sospensione delle attività sociali il mezzo migliore per tutelare i nostri soci e con loro i loro parenti ed amici, ancor prima del decreto del governo, ed ovviamente rispettando poi i decreti attuativi che sono stati emanati successivamente.

Tutte le associazioni del settore, tutta la categoria, ma diremmo tutti gli appassionati del “gioco”, siamo stati duramente colpiti da questo dramma imprevisto, quindi dopo gli eventi del carnevale, organizzati da tutti in tutta Italia con sorrisi e spensieratezza, colori, abbracci, si è passati al grigio dell’allontanamento di Marzo, del distacco, ma soprattutto perdendo la serenità, questo per tutti noi ovviamente, non solo per le associazioni o “club privè” che dir si voglia, ma per tutti nel mondo swinger dove il contatto, la vicinanza, la spensieratezza di avvicinarsi, sfiorarsi, è un must, è clorofilla, tutto questo è ancora più penalizzante e surreale.

Siamo senza tutele

Per quanto di nostra conoscenza al momento, non ci sono tutele che coprano le associazioni, nessun tipo di aiuto, la chiusura totale da quasi due mesi comporta per tutti i gestori il sostenere le spese fisse tramite l’associazione, non solo affitti, contratti di luce gas acqua, ma anche tari, siae, servizi e consulenti, cura delle sedi, non essendosi sospeso nessun costo, al limite sono sospese da quanto saputo solo le incombenze fiscali, ma di fatto, sospendere non vorrà dire poi non dover pagare.

Il terzo settore è un mondo in questo momento dimenticato, non va molto meglio per gli altri comparti, per certo siamo però completamente abbandonati a noi stessi purtroppo. Riteniamo tutta la nazione sia colpita in modo duro, siamo stati tra i primi in Europa ad entrare nel tunnel del Covid-19 e probabilmente saremo tra gli ultimi ad uscirci.

Guardando al futuro si attendono quelle che saranno le linee guida del governo nei vari settori assimilabili, discoteche, circoli privati in genere, nulla è chiaro, certamente in un mondo “particolare” come il nostro il distanziamento sociale è un grosso problema, ma si potranno alimentare filoni e temi differenti come quelli dell’esibizionismo, del voyeurismo, dello scambiarsi i contatti per chat e video chat erotiche, al momento finché non saranno realmente diminuiti i rischi, finché non ci sarà un vaccino, ma basterebbe anche una cura, una terapia efficace, per cambiare la psicologia e l’approccio al problema da parte di tutti noi.

Pronti a rispettare ogni misura

A nostro modesto parere, sempre se possibile in base alle normative che verranno emanate, per chi ha spazi, ed ha zona all’aperto, auspichiamo che, se ci sarà un drastico calo dei rischi di contagio, in particolare per le regioni del Sud, meno colpite dall’epidemia, si possa pensare ad una graduale riapertura direttamente nelle zone all’aperto, dotandosi di termometri per controllare la temperatura di chi arriva e anche di saturimetri, per valutare la situazione di efficienza polmonare, piccole misure, non risolutive, per creare una cernita all’ingresso, l’uso dei DPI di protezione secondo le normative che verranno emanate.

Questo sarà eventualmente un modo “diverso” per ripartire piano e vedere come si modifica la situazione dei contagi in tutta Italia, certamente il clima sarà ben differente da quello che siamo abituati a vivere. Non è facile il distanziamento sociali nel piacere del corpo, differente è stato con l’uso delle precauzioni per le malattie veneree / HIV, ormai tutti ci siamo abituati come “normalità” alla distribuzione ed uso dei profilattici a tutela dei rapporti, in particolare quelli occasionali, certo un’arma efficace, mentre per il Covid-19 si combatte ad occhi chiusi, al buio, e questo rende tutto terribilmente complicato e difficoltoso.

I feedback, almeno per quanto riguarda l’associazione Panacea, sono sicuramente incoraggianti, tantissimi soci ci contattano chiedendoci quando sarà possibile ritornare a vederci, in particolar modo le socie auspicano questa ripresa, il tutto inteso come luogo comune dove passare del tempo, anche con le distanze sociali, il piacere di sorridere guardandosi, di rivedere ed indossare nuovamente lingerie, abitini, calzature, accessori sexy.

In effetti da due mesi, in particolare le socie, lontane da manicure, pedicure, parrucchieri, estetiste, proprio loro sono le più “costrette” all’inespressività, proprio in loro notiamo la forza di ripartire e di ricominciare e le richieste di ritornare almeno a rivederci quanto prima.

Guardiamo al futuro

L’auspicio è che in Giugno si possa ripartire anche se in modalità soft, con le giuste precauzioni ed accortezze, magari all’aperto, noi auspichiamo che nel contempo esca una cura efficace, perché il problema non è prendere “la polmonite”, sino a ieri accadeva senza essere terrorizzati pur sapendo che se non curata bene si poteva morire, ma darebbe forza e positività avere strumenti efficaci per curare l’infezione da Covid-19 e superare il problema se dovesse presentarsi, sarebbe la soluzione nell’attesa del vaccino.

Inoltre non sappiamo ancora bene quali sono i termini e tempi del contagio, sicuramente le linee guida della fase 2 che tutti aspettiamo in tutti i settori, dovranno far chiarezza e dare strumenti per affrontare questo periodo estivo nel modo migliore, per tornare presto a sorridere, vedersi, sentire musica, bere un drink, provocarci con gesti, parole, autoerotismo, ognuno con le sue idee, sono azioni che mancano a tutti, le si dovrà ripristinare in modo differente, abituandoci ad un cambiamento, per tornare poi ad abbracciarci appena sarà possibile (e non solo abbracciarci…).

Problemi simili avremo nel vivere ristoranti, spiagge, ci vorrà la massima responsabilità sia da parte di noi gestori, e sia da parte dei soci, tutti insieme a rendere l’attesa del vaccino meno grigia possibile.

Il prossimo Sabato sarà il nostro anniversario come Associazione Panacea, lo festeggeremo virtualmente, con l’auspicio di festeggiarlo appena possibile tutti insieme con un brindisi all’aperto, questo è l’augurio positivo per tutti noi, tutta Italia non vede l’ora di tornare a godere ore liete e spensierate, con moderazione e pazienza dovremo affrontare e superare i mesi a venire.

Un percorso lungo e paziente

Ipotesi certe per il futuro è impossibile farne, si consideri che non siamo preparati ad affrontare questo tipo di situazione “sociale”, non si escludono ricadute e nuovi lockdown, inoltre l’incertezza lavorativa causa stress, problemi economici, depressione, perdita di fiducia per il futuro, potrebbe essere che a Luglio, se non si agirà correttamente, si tornerà al lockdown, non ci sono elementi certi, ribadiamo la nostra convinzione e speranza che per Giugno si trovi una cura efficace, questo cambierebbe le carte in tavola almeno prima del vaccino che non avremo prima del 2021.

Indubbiamente il mondo dei club privè in particolare sarà duramente colpito da questa pandemia, sarà lungo il periodo finestra per tornare alla normalità, sicuramente i soci ma diciamo i trasgressivi tutti, con esempio le età più a rischio o con problemi di salute dovranno evitare i rischi che la fase 2 comporterà, non dimentichiamo che sarà un bilanciamento tra i rischi per la salute e riprendere la vita quotidiana.

Quello che potremo fare è godere delle proprie fantasie e desideri sessuali individuali e di coppia, raccontarceli, condividerli, mimarli, poi appena ci sarà questa patente di immunità, iniziare a mettere insieme coloro che dopo il virus vorranno approcciarsi ed assembrarsi tra loro, come se il superamento del contagio sia il preludio al piacere orgiastico dei più disinibiti. E se fosse questa la cura? Ironizziamoci su.

La rinascita viene dalle Donne

Un dato incoraggiante è che le donne sono molto meno colpite degli uomini, questo farà si che questa estate, se ci sarà la possibilità, saranno loro le prime protagoniste di una ripresa graduale, come sempre sono al Panacea ma in ogni club le regine, esibizioniste, provocatrici, i loro cambi d’abito, sorrisi, sguardi, l’abbigliarsi in modo intrigante, l’ondeggiare intrigante, saranno questi gli ingredienti soft per una ripresa lenta.

E come disse Oscar Wilde, l’attesa del piacere è essa stessa piacere.

E mai come ora questa frase è contestualizzata, dovremo attendere, caricarci del desiderio e usare ricordi e fantasia, il virus non può nulla contro i ricordi delle centinaia di belle serate passate insieme in una “famiglia erotica” per eccellenza come sono tutte le associazioni che si rispettino e non solo il nostro club pugliese.

Pan (tutto) e Akeia (rimedio), ovvero “rimedio a tutti i mali”, proprio nei prossimi mesi sarà importante per tutti noi in tutta Italia, nel mondo in generale, trovare rimedio a tutti i mali, trovare ognuno la sua Panacea, il suo equilibrio mentale e fisico, nell’attesa della vittoria finale e li saranno fuochi d’artificio !!

Ad maiora

Associazione Panacea Club


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