Natura pudica, noi e la Terra

Quando la bellezza della natura più incontaminata incontra quella di un corpo femminile, privo sia di vestiti che di malizia, il risultato non può che essere spettacolare, come dimostra il potente progetto fotografico Natura Pudica, di Esteban Wautier.

L’atmosfera che il fotografo francese ha voluto ricreare in questo suo lavoro può essere considerata sia appartenente ad un futuro utopico, nel quale l’essere umano e la natura convivono in simbiosi, che ad un passato ancestrale, quando l’uomo non era condizionato dal tabù della sua nudità e vagava, indifeso, tra lande che ancora non gli appartenevano.

L'anti Antropocene

Scegliendo location di una bellezza selvaggia, apparentemente prive di qualsiasi influenza umana, l’artista ha voluto trasmettere tutta la maestosità dei luoghi che ha visitato, impreziosendo ogni suo lavoro dalla potente carica simbolica con la presenza di una, o più, ragazze; tra cui la a noi già conosciuta Marisa Papen, da sempre fervente attivista in difesa dell'ambiente.

Una denuncia contro la mortificazione della Terra da parte dell'uomo, in pieno Antropocene, che sta distruggendo le giungle dove (ancora per poco) la luce filtra con difficoltà, aspre spiagge ricche di ripidi scogli e desolate steppe di un’immensità che intimorisce.

Ogni serie di fotografie del progetto viene aperta da una breve poesia, che incanala lo spettatore e lo guida verso le immagini; proprio come gli Haiku, i celebri componimenti tradizionali giapponesi, infatti, i versi scelti sono capaci di plasmare lo stato d’animo di chi legge, preparandolo a gustarsi al meglio gli affascinanti scatti di Wautier.

Tutte le foto del progetto: https://www.marisapapen.com/natura-pudica