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1 anno fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
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Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Gradirei in questo mio blog un po' più di garbo nell'uso delle parole.

1 anno fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Correggo il titolo
Per coloro che chiamano " I TRANS ", la parola ano è venuta fuori erroneamente da transitano e non si può correggere


Riporto alla luce il mio lungo thread
https://www.annunci69.it/forum/thread.php?idt=26807&send=ok&pagina=#last
dove è esplicitata la giusta e corretta terminologia da adoperare verso le persone TRANSGENDER

Riprendo a scrivere in questo lungo mio blog che ormai ha 3 anni di vita e più per sottolineare una certa faccenda a dir poco vomitevole sull'uso del termine TRANS, o peggio, "I TRANS".
Non avevo tempo, ma, leggendo su un profilo di uno dei vari contatti ricevuti, ho trovato il quanto.
Allora TRAV sono uomini che si "vestono da donna" per feticissmo, vanità, crossdress o solo per farsi scopare (detta proprio crudamente).
Sul termine TRANS allora si apre un mondo.
La persona in TRANSIZIONE ho transgender è colei/colui che sta seguendo un percorso clinico per il cambio sesso.
La legge del 2015 (per me discutibile) abbia dato la possibilità di cambiare il genere del nome anche a chi non si vuole operare per scelta (PAURA) e non per questione di salute, generando categorie di ?sessualità fluida?, ovvero i fluidgender o no-binary, creando un po? di ?confusione? .
La cosa importante è DISTINGUERE BENE chi si veste da donna cioè TRAV (da TRAVestimento) da chi è TRANSGENDER (in TRANSizione da uomo a donna MtF o da donna a uomo FtM) e, soprattutto, chi è operata DONNA TRANSGENDER OPERATA da chi è solo DONNA TRANSGENDER.
Sarebbe auspicabile che anche chi frequenta questo sito per giocare a far sesso sia istruito ed informato sui termini da adoperare, già solo per il rispetto di chi ha rischiato la vita per un intervento gender-affirming, oltreché soldi, salute e complicazioni.

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
1 anno fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Riprendo a scrivere in questo lungo mio blog che ormai ha 3 anni di vita e più per sottolineare una certa faccenda a dir poco vomitevole sull'uso del termine TRANS, o peggio, "I TRANS".
Non avevo tempo, ma, leggendo su un profilo di uno dei vari contatti ricevuti, ho trovato il quanto.
Allora TRAV sono uomini che si "vestono da donna" per feticissmo, vanità, crossdress o solo per farsi scopare (detta proprio crudamente).
Sul termine TRANS allora si apre un mondo.
La persona in TRANSIZIONE ho transgender è colei/colui che sta seguendo un percorso clinico per il cambio sesso.
La legge del 2015 (per me discutibile) abbia dato la possibilità di cambiare il genere del nome anche a chi non si vuole operare per scelta (PAURA) e non per questione di salute, generando categorie di “sessualità fluida”, ovvero i fluidgender o no-binary, creando un po’ di “confusione” .
La cosa importante è DISTINGUERE BENE chi si veste da donna cioè TRAV (da TRAVestimento) da chi è TRANSGENDER (in TRANSizione da uomo a donna MtF o da donna a uomo FtM) e, soprattutto, chi è operata DONNA TRANSGENDER OPERATA da chi è solo DONNA TRANSGENDER.
Sarebbe auspicabile che anche chi frequenta questo sito per giocare a far sesso sia istruito ed informato sui termini da adoperare, già solo per il rispetto di chi ha rischiato la vita per un intervento gender-affirming, oltreché soldi, salute e complicazioni.

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
1 anno fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
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Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Quotato da Danytrv,
.... [...]

ti quoto totalmente, verissimo

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
1 anno fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Credo che per noi DONNE TRANSGENDER OPERATE la nostra TRANSizione non termina mai per gli occhi falsi degli uomini che ci vedono sempre impregnate dall'odioso prefisso TRANS che sa sempre di sapore di TRASgressione...
Questo ovunque nella vita...
Si fa tanto, si soffre per raggiungere l'obbiettivo di diventare DONNA COMPLETA, ma....
Qualcun# mi ha detto -SEI UNA DONNA, NON DIRLO A NESSUNO CHI ERI-...
Vero:
SPESSO NEL MONDO VINCE LA FALSITÁ !!!
Evviva allora la falsità a cuor leggero col sorriso e gli occhi brillanti...
Vince sempre LA LUCE su buio. 💋

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
1 anno fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Le mie ultime esperienze umane nel raffrontarmi col “mondo uomini” ha maturato in me consapevolezze (e NON nascondo, sofferenze) che adesso, qui sto a dirvi.
Chi mi conosce ed a ha seguito il mio percorso di transizione dal vivo sa benissimo del lunghissimo e sofferto travaglio che mi ha portata ad essere quella che sono oggi. Sa anche come il percorso non finisca mai, sa delle sofferenze e dei dolori fisici ed economici per il miglioramento della fisicità, …per non parlare poi della “difesa psicologica” da sostenere.
La Vaginoplastica, che che se ne dica (provare per credere) cambia davvero molto nella percezione psico-fisica di sentirsi DONNA.
La transfobia non è sempre un cattivo epiteto, la transfobia è un disagio interiore, spesso inconscio, che un animo umano ha in serbo.
Magari un uomo è attratto da una donna transgender, però quell’idea, ovvero la consapevolezza che un tempo quell'uomo in mezzo alle gambe aveva un pene piuttosto che una vagina, mette a disagio quell'uomo, che, in caso di rapporto sessuale, si sentirebbe come se lo facesse con un uomo, perdendo la propria identità di “uomo vero”.
È molto facile dire non ho pregiudizio.
È molto facile dire io rispetto le scelte altrui (premesso il mio ribadire che la transizione non si sceglie ma si accoglie), io non ho pregiudizi, io ho anche amici omosessuali senza problemi, ma i nodi vengono al pettine nel momento in cui si arriva ad un dunque che può essere la decisione di cominciare una relazione o anche già semplicemente provare a fare sesso.
In quest'ultima circostanza sono già agevolati gli uomini che hanno fatto sesso con donne transgender operate o meno perché hanno avuto modo di rendersi conto di quanto, spesso, trovano più femminilità nella nostra “tipologia” di essere che non nelle donne biologiche.
L'accoglienza, la dolcezza, la sensibilità e l'umanità di chi ha fatto la transizione, che sia di un verso che sia dall'altro, sono delle caratteristiche speciali che si perdono proprio quelle persone superficiali (e transfobiche nel senso spiegato) che hanno paura di rischiare una “nuova tipologia” di sentimento.

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
1 anno fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
[url=https://postimages.org/][img]https://i.postimg.cc/C5YZxsD3/310303570-10222624537543501-7287054882467118537-n.jpg[/img][/url]

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
1 anno fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Anche se Annunci69 non è il sito ed il luogo adatto per certe confessioni, piuttosto che punto di trastullo e “svuota palle” per gli uomini, nuovi giochi per LBGTQ e coppie ecc…, io ho sempre creduto in questo thread sulla transizione, perché spesso chi va in transizione è stata una TRAV e spesso è passata anche da qui.
Per cui senza vergogna e peli sulla lingua, racconto il mio epilogo, cosicché se la finiscono di scrivermi uomini “svuota palle” che si vantano di un pisello di 20 cm, di resistenza Duracell, di folgoranti fantasie (quali???) ecc…
Se la finiscano e mi lascino in pace.
L’ho scritto chiaro: non li cerco, perché qui dentro non ce ne sono!
Sono reduce da 5 mesi da 3 interventi chirurgici devastanti per il cambio di sesso in Thailandia.
Sono reduce di una gravissima complicazione post operatoria per aver rischiato a scegliere un intervento di vaginoplastica innovativo sperimentale. Sono ritornata in Thailandia (sperperato tutti i miei risparmi e fatto debiti), ma mi proponevano un altro intervento rischioso e pericoloso e non l’ho fatto. Mi hanno cauterizzato il danno post operatorio e mi trovo con una vagina 8 cm, una sacca di 5 cm creatasi all’interno che dovrà essere riassorbita o eliminata e, qui in Italia, non sanno ancora cosa dirmi sbattuta fra medici ed ospedali.
Posso avere solo rapporti anali e con delicatezza, almeno per ora...
Non so perché qualche giorno fa ci sono cascata...
E lo racconto senza peli sulla lingua, continuando quanto prefissatomi in passato scrivendo moltissimi post in questo Forum.
In questo contesto sicuramente per far capire la sofferenza delle donne transgender ed il loro non essere bambole da sesso PRIMA di essere persone.
Ci sono cascata con un tipo, un cuore falso dalle ali da angelo.
Le sue belle parole mi hanno fregata e non ho peli sulla lingua a copia incollare quanto ho scritto nel mio diario e dire come ci sono cascata da stupida illusa.
Ieri sera è venuto a prendermi vicino casa puntuale abitiamo vicini a 2,4 Km (31 minuti a piedi).
Ero vestita con una max felpa corta colori autunnali e, sedendomi in auto, si scoprivano molto le gambe che lui guardava.
Siamo andati all'ipermercato e lui ha comprato il condimento ai frutti di mare per la quinoa che ho portato io.
A casa sua al 9 piano sembrava tutto pulito, già che gli avevano pulito casa ieri, ma il colino per la quinoa aveva un grumo di polvere, perché lui mangia sempre in ufficio dove, fra colleghi, si cucinano.
Ci siamo messi a cucinare e dalla TV c’era della buona musica.
La casa non puzzava di fumo (che detesto) e la sua sigaretta elettronica era gradevole.
Dall’ascensore rosso ad altri colori a me congeniali, sentivo un’aria di accoglienza.
Credevo lui si cambiasse gli abiti del lavoro o si facesse una doccia, invece no. La cosa mi turbava un po’ sul suo essere un po’ trasandato e non sbarbato, ma… provavo tenerezza.
Gli ho cucinato, visto un po’ di panorama della città dalla finestra del cucinino, e di quella del vicino balcone e chiacchierato del più e del meno.
Ci siamo messi a tavola con la padella fra di noi e gli ho versato nel piatto la quinoa ai frutti di mare subito, giacché lui non mangia molto caldo…
Quasi a fine quinoa, che lui ha gradito, abbiamo cominciato a bere un vino rosso della Romania e pian piano mi sono abbandonata.
Parlava molto più di me, da gemelli (asc vergine), ma lo ascoltavo.
Di spalle mentre ero seduta a tavola, mi ha mollato un bacio in bocca ed io ho sussultato di emozione: ERA PER ME IL PRIMO BACIO AD UN UOMO.
Gli ho chiesto dei biscotti per finire il vino, ma poi non li ho usati e non ricordo come siamo andati a vedere il panorama della città lato Alpi che io stessa volevo vedere anche se era buio, ma volevo vedere il castello di Rivoli…
Lì davanti alla finestra, ha cominciato a toccarmi le schiena e poi il fondoschiena.
Io l’ho abbracciato stretto ed affettuosamente e ci siamo baciati. Lui ha cominciato con la lingua, ma io gli ho detto di farlo solo con le labbra per ora.
Poi un crescendo…. anche da parte mia che speravo di fermarmi.
Lui l’aveva duro e, per mia fortuna, di piccole dimensioni…
Poi ci siamo messi nel vicino letto, continuando a toccarci e baciarci in bocca. Aveva la barba che pungeva, ma mi andava bene.
Speravo si facesse un bidet, ma ci siamo spogliati.
Gli ho chiesto di prendere un telo da mettere sul letto, ed era pure viola, colore a me congeniale.
Siamo andati oltre ed ero eccitatissima.
Gli ho fatto mettere il preservativo e gli ho fatto un pompino.
Poi, dopo molti tentativi e varie posizioni per i miei dolori e l’ano stretto perché non allenato da molti mesi, è riuscito ad infilarmelo. Mi piaceva, anche se avevo male, poi, per potermi io toccare il clitoride, mi sono spostata ed è uscito fuori. Da lì non c’è stato verso di farselo tornare duro.
Così lui si è masturbato ed ha avuto l’orgasmo mentre gli accarezzavo il torace e mi toccavo il clitoride. Poi l’ho fatto mettere steso dietro di me in modo che mi accarezzava il seno ed i capezzoli e sono venuta anche io.
Dopo il suo orgasmo lui mi guardava e mi teneva la mano. Notavo affetto.
Mi sono presa tutte le colpe delle sue perdite di erezione per tranquillizzarlo
Poi ci siamo alzati fatti il bidet e siamo tornati in cucina a finire il vino, ho preso il mio biscotto e chiacchierato, soprattutto lui, per più di 1 ora fino alle 1,45.
Non mi sembrava tanto interessato a me come anima, ma ho voluto accoglierlo ed ascoltarlo lo stesso mettendomi in secondo piano per dargli opportunità di svelarsi.
Poi mi ha riaccompagnata a casa, sempre con dolcezza e ci siamo salutati con un bacio in bocca.
Ha aspettato raggiungessi il portone di casa per poi andare via.
A casa mi sono fatta la doccia e lo shampoo, immaginando che quell’acqua calda fossero ancora i suoi abbracci ed il suo affetto.
Un turbinio di emozioni mi prendeva tutta:
ERA STATO IL PRIMO UOMO A BACIARMI IN BOCCA
ERA STATO IL PRIMO UOMO A VEDERMI NUDA NELLE MIE FATTEZZE DI DONNA
ERA STATA UNA MIA PRIMA SPERANZA DI POTER VIVERE UNA SESSUALITÁ grazie alle dimensioni del suo pene non eccessive ed al suo comprendermi. Sentivo e mi diceva di piacergli…
Dopo la doccia sono andata a spegnere il cellulare e sono rimasta sorpresa di non aver trovato un suo salutino…
Sono andata a dormire col mio orsetto peluche.
Quando mi sono alzata ho fatto colazione, e dopo ho pianto un po’… Mi sentivo ….qualcosa.
E, infatti, accendo il cellulare e non trovo alcun suo messaggio.
Gli scrivo, lo chiamo, ma non risponde e poi mi scrive:

-Sinceramente ieri sera è stata una bella serata ma fine a se stessa
Non mi è scattata la scintilla
Mi sono reso conto di essere ancora innamorato della mia ex con la quale ho vissuto 4 anni e la storia è finita dà troppo poco tempo
Non è colpa tua di niente
Sono io che ho ancora altro per la testa
Ciao-

Quindi mi ha bloccata su Whatsapp, Facebook e pesino qui.
Ecco perché credo che questo NON sia il luogo giusto per credere alle PERSONE, ma solo per prendersi GIOCO delle persone.
Eppure il mio testo dell’annuncio parla chiaro perché sono qui ancora nel sito Annunci69, ma spesso il testosterone, unico collirio di molti uomini, fa sì che gli occhi non vedano altro che le mie gambe ed il mio fisico, e poco si importano del mio cuore e della mia anima; e continuano a “provarci” con messaggi improfumati di fiori e belle parole.
Ci sono cascata perché la mia rinascita in donna mi ha trasformata, nonostante la mia matura età anagrafica, in un’adolescente che sta scoprendo la sua fisica femminilità e le sue prime delusioni da parte degli uomini che, dopo i 50 anni, al 95% hanno una testa glande = grande testa di cazzo.

Grazie per chi mi ha letto tutta e per chi eviti di scrivermi.



» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Quotato da Sviarontrav,
Poi unaltra cosa i maschietti sono più atratti da noi trav che dalle donne e perdiamo quel fasino che al mascchio piace si il piacere di essere donna a tutti gli effetti si ma poi


Sentirsi o non sentirsi donna è una cosa che prescinde dalla sessualità.
Non è per piacere o attrarre il maschietto, quanto per stare bene con se stessi...

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Quotato da AntaresMN,
mi piacerebbe avere la possibilità di vivere una relazione seria

Domandona per te:
-una donna transgender che si opera farebbe perdere il tuo interesse?-

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
💗 💗 💗 💗 💗 💗 💗
Riflessioni in questo mio lungo blog.
Sono entrata oggi su A69 perché una mail mi avvertiva che, dopo 30 giorni di non accesso, il profilo veniva cancellato.
Sono su A69 e cerco di mantenere vivo il profilo, solo perché ho molti interessanti scritti sui vari forum e mi spiace vengano cancellati con l'interruzione del mio profilo.
Riflettevo della differenza fra TRAV e TRANS:
l'essere TRAV è legato ai picchi di testosterone che generano più o meno la voglia di trasgressione.
L'essere TRANS è un sentire di sempre, spesso un sofferto sentire: la mancanza di testosterone per la TOS e gli antiandrogeni fa vedere il tutto da un altro contesto...
VVB tutt* 💗 💗 💗

» Nell'argomento: Il Salotto delle Confidenze
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
💗 💗 💗 💗 💗 💗 💗
Riflessioni in questo mio lungo blog.
Sono entrata oggi su A69 perché una mail mi avvertiva che, dopo 30 giorni di non accesso, il profilo veniva cancellato.
Sono su A69 e cerco di mantenere vivo il profilo, solo perché ho molti interessanti scritti sui vari forum e mi spiace vengano cancellati con l'interruzione del mio profilo.
Riflettevo della differenza fra TRAV e TRANS:
l'essere TRAV è legato ai picchi di testosterone che generano più o meno la voglia di trasgressione.
L'essere TRANS è un sentire di sempre, spesso un sofferto sentire: la mancanza di testosterone per la TOS e gli antiandrogeni fa vedere il tutto da un altro contesto...

» Nell'argomento: ago elettrico
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Quotato da Chris-babyface][quote=romanticatrav [/quote,
per l'eliminazione delle barbe basterebbero semplici prescrizioni di ormoni femminili, se non fossero sotto prescrizione medica, e hanno varie controindicazioni come la crescita del seno.


Credi troppo alle favole.
Se hai 16 anni magari ne blocchi la crescita, ma se ne hai 50 non ci sono ormoni che bloccano la crescita della barba.
Lo dicono tutti gli endocrinologi e te lo dico io anche se sono solo a 13 mesi di terapia ormonale

» Nell'argomento: ago elettrico
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Sono alla 9.na seduta di elettrocoagulazione per l'eliminazione della barba BIANCA.
Per la barba NERA faccio laser a diodo 808 ad alta potenza medica previe siringhe di anestesia dentistica all'interno della bocca.
Riguardo l'Elettrocoagulazione.
La dermatologa mi fa delle iniezioni di anestetico e il dolore è sopportabile.
Ovvio che tutto dipende da persona a persona,
A me viene trattata una piccola superfice al costo fatturato di 100 euro che posso scaricare avendo la diagnosi di Disforia di genere che necessita di trattamenti di femminilizzazione.
Con la frequenza di 1 volta a settimana a me serviranno circa 3 (tre) anni di trattamenti.
Vi mando una foto del giorno dopo uno dei trattamenti.
[url=https://postimg.cc/D8nJ3JwR][img]https://i.postimg.cc/kXtx8W3M/245043927-10220983041907136-6225146483904018008-n.jpg[/img][/url]

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Il DDL ZAN è morto...
Non amo mai fare politica/polemiche né qui su A69, tantomeno nella vita, oltretutto in questo thread creato per dare testimonianza dei nostri percorsi, per crearci un'oasi di pace, una stasi del malessere quotidiano, l'aperitivo dei nostri sogni.
Tuttavia sono sgomenta di come continua la bigottagine dell'Italia, di come si vuol far credere di essere avanti, ma non lo si è...
Da qui nascono anche tutte le difficoltà di noi in transizione...
LA GRATUITA CATTIVERIA NON GIUSTIFICA L'IGNORANZA...

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
LE MOGLI DELLE COPPIE TRANSPOSATE
Parliamo di gestione di vita matrimoniale e transizione.
È facilmente immaginabile il conflitto di mia moglie (sposate da circa 30 anni) che, pur avendo scelto di continuare ad esserlo, certo non può dimenticare di aver portato sull’altare un maritO.
-Fuori in giro siamo due amiche- mi ha detto.
Ci sono accordi e compromessi, in situazioni delicate ed equilibri impossibili, che preludono buona volontà e spirito. Superati da molto i 50 anni è diverso dai ventenni in transizione con una vita davanti, sia affettiva che sessuale.
Il vero Amore NON ha Sesso,
il vero Amore NON è Sesso…
In pratica: l'AMORE NON HA GENERE (maschile o femminile).
Tra noi, dopo tanto che ne abbiam fatto, non c’è sesso da molto ormai, già da prima che io accogliessi il mio desiderio di diventare donna e questo ha reso meno traumatica la situazione.
Abbracci, qualche carezza, tanto affetto, complicità, beh… per noi è così…
Certo resta l’impatto sul “sociale”: moglie e maritA?
Amiche… poi noi dentro, sappiamo cosa siamo…
Ci sono situazioni in cui la moglie e la maritA hanno persino continuato la vita sessuale evolvendo in altro tipo di gioco sessuale: buon per loro se si pensa magari che sono ancora giovani…
Altre situazioni vedono i partner con una propria vita sessuale fuori dalla coppia.
Ogni scelta è giustificata se il fine è il continuare a star BENE insieme, perché non c’è solo il sesso nel rapporto di coppia…
Molte sono le coppie che scoppiano in caso di transizione di uno dei partners: moltissime le separazioni e divorzi, spesso dettai da orgoglio, pregiudizio, chiusura di cuore/mente e scarsa voglia di rimettersi in gioco.
Casi rari, come sappiamo, in cui entrambi sono in transizione: beh… l’impossibile accade ogni tanto.
Le cose evolvono, certo non rimangono le stesse, persino il mobilio della camera da letto matrimoniale si modifica per un arredamento concepito per due donne, con letti separati e stipi e quant’altro funzionale per un muliebre guardaroba.
No, non è facile e, soprattutto, nulla è certo, …proprio perché tutto si evolve e solo una costante buona volontà ed amore porta ad andare avanti.
Riferendomi in particolar modo alle MtF, con grande dispiacere leggo o ascolto storie di coppie transposate (come me) dove la moglie proprio non la “butta giù”.
Tutt* (mogli comprese) devono sapere che con la Disforia di Genere (oggi meglio detta “Incongruenza di Genere”) si nasce. Inconscia, repressa, nascosta, vietata, accusata, violentata, con eventuali svariati orientamenti sessuali…, decide lei quando ed a che età “esplodere”.
Certo, oggi le cose van meglio che 50 anni fa (come nel mio caso a 6 anni!). Più fortunat* sono quell* che, sin dalla tenera età, hanno ben chiara la cosa e, magari, pure accompagnat* da un orientamento sessuale più consono al genere che sentono e, ancor più fortunati, sono se accompagnati dalla consapevolezza e consenso dei genitori.
Accade, purtroppo, e non raramente, dopo una vita di sofferenza con vari malesseri psico-fisici, che il disagio “esplode” fra i 40 ed i 60 anni (a volte anche oltre), ovvero quando, dovendo “recitare” una vita che altri han voluto per la persona disforica, questa si trova sposata o, comunque, impegnata sentimentalmente con un partner fisso.
Qui sorgono i problemi, perché in “transizione” non va solo il soggetto disforico, ma l’INTERA COPPIA o famiglia se ci sono i figli.
Anche se la questione che sia MtF o FtM sia simile, qui voglio parlare solo del caso delle MtF, come il mio che sono transposata da quasi 30 anni e da 2 anni in “dichiarata transizione”.
Cosa succede subito?
Qui ci sono casi di coppie in cui le mogli sono all’oscuro di tutto o coppie in cui le mogli sanno “qualcosina” o hanno intuito la cosa come un “gioco sessuale” del marito. Comunque molto dipende da quanto dialogo c’è stato fra i due e da come l’orgoglio, il pregiudizio, l’apertura di mente/cuore siano stati gestiti.
Ad ogni modo, in qualunque caso, arriva il MOMENTO DELLA VERITÁ come uno dei nodi che, prima o poi, arrivano al pettine.
Come la letteratura ed i fatti ci raccontano, spesso la moglie, all’inizio, resta incredula, sembra accetti, ma poco dopo arriva il momento “della crisi”.
Subito accusa il marito trans di sentirsi TRADITA (da chi poi?) perché, la cosa le era stata nascosta e, nel frattempo, magari/purtroppo sono pure venuti i figli (non è questo il mio caso, per fortuna).
Peggio se nelle coppie transposate vi era una vita sessuale attiva, questo perché, al di là dell’orientamento sessuale, la TOS porta ad un addormentamento della libido (quella che io chiamo “beata pace dei sensi”, scoprendo quanto sia lo stesso bella la vita senza il sesso, ma questa è una mia opinabile opinione).
In questo caso, pure mia opinione opinabile, sono agevolate le coppie oltre i 50 anni dove se ci è stata già una “vita sessuale” che ha esaustivamente “consumato il frutto” e che poi, tanto, con l’età, il sesso tende fisiologicamente a scemare diventando dolce affettuosità…
Ad ogni modo.
Noi trans già soffriamo atrocemente di nostro per tutto quanto già sappiamo e poi, come se non bastasse, brucia l’idea che le nostre mogli si sentono da noi tradite, ingannate, prese in giro, come se la Disforia di genere fosse un “terzo incomodo”: un’amante, ma nooooooooo!
Sì, perché l’ignoranza in materia porta a pensare alla presenza di un uomo amante del marito e non al fatto che la Disforia di genere porta al SENTIRMI di ESSERE DONNA pur NON desiderando alcun rapporto relazionale o sessuale.

Vi prego dite questo alle vostre mogli che han chiuso il cuore rifugiandosi ad un’assurda vendetta che non porta a nulla se non all’autodistruggersi…
Sappiate dirlo: umiltà e dolcezza non mancano a noi trans:

“ -GUARDAMI NEGLI OCCHI: SONO SEMPRE IO CON ALTRO NOME E COLORI DIVERSI, MA IL MIO CUORE È SEMPRE LO STESSO E PUÒ AMARTI, ANCORA AMARTI COME SEMPRE, COME PRIMA, FORS’ANCHE DI PIÙ. TOLLERERÒ ANCHE IL FATTO CHE TU POSSA SCEGLIERE DI FARE SESSO CON UN ALTRO QUANDO IO NON CI RIUSCIRÒ PIÙ, MA QUESTA È LIBERTÀ E RISPETTO, NON ALLONTANAMENTO.
L’AMORE NON HA SESSO, L’AMORE NON È SESSO,
L’AMORE SA STARE AL DI SOPRA DI TUTTO,
PERCHÉ L’AMORE È GIÁ TUTTO…
NON TI HO FATTO DEL MALE, SONO IO CHE ME NE SON FATTA FIN ADESSO SPERANDO POTESSI TIRARE AVANTI ANCORA FINO ALLA MORTE, MA NON CE LA FACCIO PIÚ ED IL MIO MALE AVREBBE SICURAMENTE PIÚ NUOCIUTO A TE ED ALLA FAMIGLIA.
NON ANDARE SUBITO VIA, NON SONO UNA DELINQUENTE O POCO DI BUONO, NON BUTTARE TUTTO ALL’ARIA, PRENDIAMOCI DEL TEMPO E POTRAI DECIDERE CON CALMA SE DAVVERO NULLA CAMBIA FRA DI NOI O FORSE STAREMO PURE MEGLIO.
SE VAI VIA QUESTO NON PORAI MAI SAPERLO/PROVARLO… ”


GIUSTO PER RACCONTARE LA MIA STORIA
Non è stato facile…
Non lo è stato affatto, anche se mia moglie è una persona aperta e comprensiva ben conscia delle gravi problematiche psicologiche irrisolvibili che mi hanno afflitto da una vita intera e di cui la Disforia di genere ne era la causa… (causa scoperta dopo moltissimi anni di percorsi psicologici di varia natura e tecniche). Mia moglie, prima degli ultimi esiti dei miei suddetti percorsi psicologici, ha sempre pensato ad una mia “tendenza alla femminilità”, tuttavia i travestimenti in casa li attribuiva principalmente ad un gioco sessuale.
Quando è arrivato il momento in cui ho rivelato della mia intenzione ad accogliere la svolta, mi ha invitata a vivere una “doppia vita in privato”, magari con qualche uscita in incognito o frequentando locali ad hoc, ma non svelandomi apertamente in pubblico… non l’avrebbe tollerato pena il divorzio…
Fu molto chiara, ma ha continuato a starmi vicino e, piano piano, il suo cuore e la sua mente aperti hanno capito (ed anch’io con piccolissimi passi ed il giusto approccio le ho fatto capire) che la Disforia di genere non è una malattia e non ha guarigione: essa è uno stato.
Lo STATO è la vita che si esprime al Mondo: COME SI FA A NASCONDERLA?
Ci ha messo del tempo per metabolizzare la cosa e, qualche mese dal mio primo coming-out con un’amica, ha cominciare ad uscire insieme a me…
Cosa basilare, almeno per me, è stata quella di procedere sempre a piccoli passi, senza esuberanza e senza esagerare nell’apparire (tenendo a freno l’irrefrenabile fisiologica femminilità che esplodeva dopo una vita di castrazione) e questo non solo con lei e nel sociale, ma anche nei confronti di dirigenza, colleghi e rapporti esterni del grosso ufficio ministeriale dove lavoro.
Era sempre più rassicurata da come venivo piacevolmente accolta da tutti… Certo sono anche poi arrivata ai vestitini corti in ufficio, ma sempre con giusto charme e classe, sapendo misurare contesti e circostanze, adeguandomi…
Di strada ce n’è molta da fare, certo mai “adagiarsi sugli allori”, ma sempre pronte all’idea che ogni cosa può cambiare e bisogna affrontarla, perché il percorso richiede forza e volontà… Stiamo evolvendo insieme, continuiamo a crederci ed a provarci, il futuro è da vivere ogni giorno…

Ovvio che poi la vita INSIEME con la moglie o compagna che sia (e questo vale anche per gli FtM), necessità di rispetto di regole, compromessi, spazi di intimità, perché, come detto, ciascuno, soprattutto la moglie, vorrebbe poter continuare una propria vita sessuale, quindi questo sta a dire bando alla gelosia, alle ripicche, perché la LIBERTÁ deve essere una conquista della coppia non del singolo componente.
Bisogna essere pronte e consapevoli che il matrimonio si scioglie e diviene un’unione civile, con vincoli meno rigidi e, soprattutto, consapevoli, ancor di più di prima, che nulla è “per sempre” e tutto il castello può crollare da un momento all’altro, quindi apprezzare e godere ogni giorno insieme come fosse l’ultimo (saggia regola di vita da applicare in tutti i campi).
Ovvio che ci va una buona dose di apertura di mente, più che di cuore (in questo caso) ad accogliere le opportunità che ogni evento, all’apparenza spiacevole, può portare, e questo vale per entrambe, sia per la “maritA” che per la moglie.
Si troveranno accoglienze come dinieghi da parte della società e delle relazioni ed occorre essere pronte ad affrontare soddisfazioni o delusioni. In genere, in questo caso, ho avuto modo di scoprire la differenza fra le relazioni vere da quelle false (per fortuna pochissime nel nostro caso).

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2 anni fa
Piemonte,
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Condivido adesso, per allora, questa mia triste riflessione che finisce con una nota d'Amore, perché l'Amore vince sempre...
Non molto tempo fa è mancata mia madre.
Sincerità? Non ne ho sofferto più di tanto il distacco, non tanto ché viveva ad oltre 1000 Km di distanza e la vedevo una volta l'anno, ma perché ho già pianto, elaborato e metabolizzato il dolore...
Infatti, per me, era già mancata da un anno e mezzo prima, allorquando non accolse la mia transizione e non volle più sentirmi.........................
Ma il mio cuore adesso pensa che, forse, adesso, da lassù, vedrà le cose con prospettive diverse, come quando da un drone si osservano città, montagne e laghi... scoprendo sfaccettature diverse e, magari, ci ripensa, e magari mi sentirò, finalmente, accompagnata per mano nella mia rinascita da bambina, poi adolescente e poi donna matura 💖.....
Avere l'appoggio di una famiglia è importante e tant* lo sanno e tant* ne hanno sofferto mancanza, alienazione e, spesso, ingiustificata violenza.
Sono nel cuore di coloro...
ed accolgo anche il cuore di mia madre...

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2 anni fa
Piemonte,
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Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
NOI, QUELLE IN TRANSIZIONE MTF
Noi, quelle che “viaggiano in MtF” la loro transizione,
siamo come un treno che non si ferma alla stazione.
Così strane, così volubili, ma c’è sempre amore
questo è sicuro, dal profondo del nostro cuore.
E se una lacrima riga il nostro viso
sarà la nostra stessa forza a darci un sorriso.
Poi arriva la “caldana” o la crisi ormonale
e ci accorgiamo come il mondo femminile sia fenomenale!
Noi, quelle che “viaggiano in MtF” la loro transizione,
vorremo presto raggiungere e fermarci a quell’ultima stazione.
Viviamo un presente che sa di futuro
e questa attesa si fa un invalicabile muro,
sembra che il tempo si fermi dietro il nostro sogno
che, caspita, se non è ragione di vita, è un imprescindibile bisogno.
Noi, quelle che “viaggiano in MtF” la loro transizione,
sembra che il nostro vivere sia un film nello schermo di televisione,
qualcosa che non ci appartiene, estranea, per non soffrire
quel che l’attesa della burocrazia medica e legale ci fa morire!
Lo sappiamo che passerà, ma anche il tempo passa e l’età avanza
e non tutte siamo giovani e “loro” non sanno, di questo, la notevole importanza…
Noi, quelle che “viaggiano in MtF” la loro transizione,
vorremmo che questo messaggio vada a giusta destinazione,
perché siamo persone, energia, amore e non solo un protocollo
che castra i sogni, stravolge vite e sogni, uno snervante fiato sul collo...
Soffriamo dentro, silenti o piangenti, ma certe che, con o senza gonne,
dalla pelle alla testa, fino al profondo del cuore, siamo già donne!

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2 anni fa
Piemonte,
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Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Quotato da Danytrv,

Oggi a 46 anni vivo la mia vita come una comunissima e normalissima donna ed è questo quello che sono.
Un abbraccio fortissimo.


💗 💗 💗

» Nell'argomento: Noi, quelle in transizione
2 anni fa
Piemonte,
- Trans/Trav -
CERTIFICATO
Iscritto: 19.10.2019
Post: 503
Credo sia giusto che si parli e si divulghino informazioni anche in certi contesti, come questo sito, dove si cerca solo svago e divertimento e si preferisce non “crucciarsi” su temi “pesanti”, ma sono stata molto attiva in vari thread di questi forum di A69, già da che ero trav, affrontando sempre argomenti di una certa rilevanza.
Creai questo thread, inizialmente con la speranza di trovare qui qualcuna come me per spalleggiarsi a vicenda e poi per condividere successi e difficoltà.
Sì, perché la transizione MtF (da uomo a donna) non è sfoggiare colorati vestiti e ben sfumati make-up.
Devo affrontare dolorosi e costosi sacrifici medici, burocratici, ricevo informazioni spesso confuse, più spesso tardive… L’eliminazione della barba, i peli, la voce, il seno ed i capelli che non crescono più di tanto nonostante gli ormoni, gli esami dell’Estradiolo-Prolattina-Testosterone che si leggono come la schedina del Superenalotto. Sacrifici, sacrifici e, per fare una cosa, ne devi escludere altre, ed i soldi non bastano e il tempo neppure, perché la giovinezza non mi ha “regalato” in tempo la consapevolezza e la forza di mandare al diavolo chi non mi avrebbe voluto vedere DONNA.
Le ASL, anziché divenire sostegno, diventano più spesso impedimento…
Vorrei le braccia rassicuranti di un uomo che mi avvolgano affettuosamente, ma la stragrande maggioranza degli uomini mi si avvicinano schifosamente credendomi “pronta al sesso” perché TRANSizione viene spesso confusa come TRASgressione!
La terapia ormonale fa poi il resto perché, pur consapevole della fragilità emotiva che gestisco e vado ad elaborare e metabolizzare, poi si arriva al “troppo pieno” e da tale valvola le lacrime devono venire giù, sennò ci si allaga…
Si dice di un periodo difficile “vita da cani” io direi “vita da trans” …
Il giorno in cui ho scritto questo testo ho pianto di più, ho sognato di avere una bacchetta magica per diventare uomo, ma FELICE DI ESSERLO, egosintonica al mio genere, ma quel giorno, più che mai, MI SONO RESA CONTO DI COME SONO MALEDETTAMENTE DONNA DENTRO e che mai e poi mai rivestirei l’essere di un sentire che non è mai stato…
Sono e morirò donna, costi qualunque cosa…


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