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Gay & Bisex

Ci scusiamo per il disagio.....


di Seawave11
25.05.2014    |    10.834    |    7 9.3
"Era il mio turno, ero davvero al limite dell'eccitazione e cominciai a venire sul pavimento, sotto lo sguardo soddisfatto di Andrea..."
Non ho mai scritto nulla quindi speriamo bene!

"Il regionale delle 14.15 oggi è soppresso, ci scusiamo per il disagio....."
Ecco perfetto ci voleva proprio..... Siamo alla fine di Maggio, ultime lezioni all'università, primo caldo e tanta voglia di tornare a casa per mangiare qualcosa e stare un pò comodo.... Il treno del ritorno soppresso non ci voleva, adesso mi toccherà attendere in stazione almeno un'altra ora.
Mi rassegno all'idea della lunga attesa e dal binario mi sposto verso una panchina riparata dal sole.
Passando davanti al tabellone luminoso con gli orari la mia attenzione viene attirata da un ragazzo che lo osserva con un'aria seccata esclamando "E ti pareva! Proprio oggi!". Anche lui aspettava il mio stesso treno, così gli dissi "Eh già, a volte capita, anche a me adesso toccherà aspettare il prossimo". Alle mie parole si voltò osservandomi e bofonchiando qualcosa tra i denti. Mi chiese "Scusa sai mica dove sono i bagni?", risposi "Certamente, seguimi che te li indico". Ci avviammo verso le toilette e arrivati davanti l'ingresso feci un cenno con la testa, lui mi ringraziò ed entrò.
Mi voltai per tornare alla panchina e nel frattempo la mia mente si soffermava sui lineamenti del ragazzo, un bel ragazzo alto, moro, occhi verdi. Vestito semplicemente con un jeans blu scuro ed una t-shirt nera e aderente che metteva in risalto un fisico niente male. Mi attirava non poco...
Mi feci coraggio e tornai verso i bagni, fermandomi al lavandino per sciacquarmi il viso, lui nel frattempo uscì dalla porta della toilette e si mise accanto a me. Stava lavandosi le mani quando il suo cellulare cominciò a squillare: "Pronto? Ehi ciao bella! Sono in stazione, purtroppo ritarderò..... Cosa dici?..... Ma scherzi? No, dai!" Interruppe la conversazione vistosamente seccato, riponendo bruscamente il cellulare in tasca ed esclamando "Oggi non è giornata!". Lo guardai dicendo "Giornata storta eh!" mentre un leggero sorriso compariva sulle mie labbra.
Cominciammo a discutere, mi disse di chiamarsi Andrea, aveva 24 anni e da 2 faceva il muratore. In quel periodo stava lavorando in un cantiere vicino alla stazione e oggi aveva finito prima per andare a casa della sua ragazza per pranzo. Mi aveva fatto intendere che al pranzo sarebbe seguito un piacevole pomeriggio e che la sua bella Michela, così si chiamava la ragazza, gli aveva appena comunicato che era saltato tutto.
"Mi dispiace davvero" dissi, "Vedrai che ti rifarai presto!". "Lo spero" mi rispose lui sorridendo, "Sai ultimamente sono un pò nervoso e dovrei scaricare un pò di tensione.... In tutti i sensi". Sorrisi e guardando meglio verso la sua t-shirt esclamai "Beh, magari puoi sfogarti un pò in palestra, visto il fisico che ti ritrovi, penso che ci andrai spesso". Si fissò allo specchio e toccandosi i pettorali disse "Insomma, ci vado poco, il fisico me lo faccio in cantiere!". "Vedo vedo" gli dissi, e nel frattempo gli posai una mano su un bicipite bello tonico e con sopra una vistosa vena rigonfia che scendeva fino all'avambraccio diramandosi. Mi sapeva di maschio, di forza, e la cosa mi piaceva, e tanto. Mi guardava diventare rosso in viso e mi disse "Sai faccio anche molti addominali, se vuoi puoi toccarli" e si alzò un pò la maglietta mettendo in mostra 6 cubetti duri e scolpiti. Non me lo feci ripetere due volte e allungai la mano... Quanto mi piaceva quella sensazione.... E lui se ne accorse.
"Vieni, aiutami a scaricare un pò di tensione..." mi disse, e mi trascinò dentro la toilette chiudendo la porta con il passetto. Non potevo resistere, gli tolsi la t-shirt e cominciai a leccare prima i capezzoli, poi l'addome fino ad arrivare ai jeans. Li sbottonai e sotto i boxer faceva già capolino un pacco importante... Lo tirai fuori, cominciandolo a segare con la mano. Era abbastanza largo e venoso, lungo sui 19 cm, un piacere sentirlo crescere in mano... Lui ansimava sussurrandomi "Bravo bravo, continua. Prendilo in bocca adesso". Non mi sarei mai aspettato un incontro del genere, ma oramai non rispondevo di me. Spalancai le labbra e cominciai a succhiarlo, con le sue forti mani sulla nuca. Mi fissava negli occhi, socchiudendoli a tratti per il piacere, mentre ansimava. Continuai a succhiarlo fino a farlo venire....
"Ahh, siii, siii sborro, si sborro" continuava a dire. Il primo fiotto caldo finì sulla mia lingua ed ebbi il tempo di assaporarlo, acidulo, viscido, un sapore mai provato prima. Lo estrassi dalla mia bocca mentre Andrea continuava ad ansimare. Era così pieno ed eccitato che altri schizzi finirono sul suo addome, che mi affrettai a ripulire con gusto utilizzando la lingua, che si insinuava tra quei cubetti sodi.
Era il mio turno, ero davvero al limite dell'eccitazione e cominciai a venire sul pavimento, sotto lo sguardo soddisfatto di Andrea. Ci rivestimmo e avendo la certezza che nessuno ci avesse sentito tornammo ai lavandini per rimetterci in sesto. Mi guardò ancora una volta e sorridendo disse "Grazie davvero. Spero tanto che il treno venga soppresso ancora...." e uscì dal bagno avviandosi verso i binari.
Ero agitato, ma allo stesso tempo al settimo cielo. Non potevo credere a quello che mi era appena successo.
"Ci scusiamo per il disagio" diceva l'annuncio in stazione..... Beh dai, stavolta nessun disagio, anzi!

Spero vi sia piaciuto, sottolineo il fatto che è tutto inventato, ma se in giro c'è qualcuno come Andrea, che mi contatti! Ciauuu!
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