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In treno con passivotrav


di menhirgigante
01.06.2014    |    13.522    |    2 9.0
"Mi confidò che aveva voglia di essere penetrato, ma non ne aveva mai preso uno così grosso e temeva, ma tant'è: la voglia era proprio tanta! Non c'era..."
La pompa che lui mi aveva fatto in treno il giorno prima mi aveva sconvolto, mi era entrata in testa, mi aveva aspirato completamente sborra e cervello, non facevo che pensare al momento in cui sarei tornato in treno la sera. L'avrei trovata lì di nuovo? La sua bocca era fantastica, labbra carnose e vellutate, lingua di fuoco.
Per tutto il giorno ho avuto il cazzo duro, faticavo a camminare con quella mazza sempre in tiro.
Poi finalmente arrivò l'ora, corsi alla stazione e mi sedetti nell'ultimo vagone, in anticipo come al solito.
Lui era già li ad aspettarmi, io ero eccitatissimo, Non mi sedetti nemmeno, tirai fuori l'asta e glielo ficcai in bocca, come si fa ad una troia in calore. Lei comincio a pompare e io mugolai, ma ecco l'imprevisto: arrivò un altro viaggiatore e dovetti estrarre, a malincuore, l'attrezzo bollente e riporlo nella patta.
Ci spostammo di vagone, ma c'era sempre qualcuno... Che fare? eravamo entrambi eccitati e vogliosi. L'unica chance era il bagno, piccolo e stretto. Entrò prima lui, poi io subito dietro: c'era giusto lo spazio per stare in piedi in due, nessuna possibilità di fare pompe. Lui era davanti, io dietro a lui con la patta dura premuta al suo culo.
Lui capì cosa volevo e lasciò fare: gli slacciai i pantaloni e tirai giù le mutande, lo stesso feci io, il mio cazzo duro e bollente era a contatto col suo culo voglioso. Mi confidò che aveva voglia di essere penetrato, ma non ne aveva mai preso uno così grosso e temeva, ma tant'è: la voglia era proprio tanta!
Non c'era spazio, la sollevai e appoggiai la cappella al suo buchetto, poi la mollai all'improvviso e lei si fece impalare violentemente, con un colpo secco! Il mio cazzo fu soffocato da quel buco così stretto, anche lei soffocò un grido di dolore. Mi fermai e le dissi: scusa, mi spiace, vuoi che lo tiri fuori? Intanto le mie mani andarono sul suo davanti e afferrarono il suo cazzo eccitatissimo. "no, mi disse lei, continua, sfondami pure".
Ed io, obbediente, comincia a pomparla di dietro mentre la mia mano cominciava a segarla.
Il treno intanto era partito ed io comincia ad andare al ritmo dei binari, uno stantuffo potente che le squartava il culo. Lei dopo il primo momento di dolore, cominciò a mugolare di piacere a quel ritmo sempre più veloce, sempre più veloce come il treno che accelerava. Continuavo a incularla forsennatamente, ora il rumore del treno copriva i nostri sospiri e grida. "Quanto sei troia, Angela, voglio sfondarti tutta, sto godendo come un maiale...."
Il treno era arrivato in prossimità della stazione, ormai eravamo pronti all'estasi, e mentre il fischio lancinante dei freni iniziò, venimmo entrambi: io gli svuotai un litro di sborra calda nel culo, mentre lui schizzò fino ad arrivare allo specchio del bagno e mi riempì la mano che non aveva mai smesso di andare su e giù. Fantastica Angela, penso ci divertiremo molto d'ora in poi!
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