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Gay & Bisex

la mia prima volta con un ragazzo


di ripario2005
03.02.2011    |    24.333    |    1 7.6
"Lui iniziò a leccarmi dolcemente mentre con un dito della sua mano sfiorava il buco stretto del mio sedere e nello stesso tempo la sua bocca avvolgeva il mio..."
Tu vuoi sapere la storia della mia prima volta con un ragazzo. Lui era giovanissimo e si chiamava Camillo, aveva 19 anni ed era un fiore stupendo. E' successo tutto nell'estate del 2009, stavo raggiungendo mia moglie che aveva un congresso medico a Lecce ed io per raggiungerla, avevo prenotato una cuccetta di prima classe in treno notturno che partiva verso le 23.00 dalla Stazione Centrale di Milano. Il destino mi ha concesso di dividere la cuccetta con Camillo che la sapeva lunga... ma io ero ben lontano da pensare a ciò.
Io avevo la cuccetta in alto e lui quella in basso e mentre il treno partiva lui mi diceva che li sotto gli sembrava che gli mancasse l'aria, poi mi chiese se poteva salire nella cuccetta di sopra al posto mio. Io gli risposi che potevo cederglielo per qualche mezz'ora ma poi me lo doveva restituire e mentre dicevo questo scendevo dalla scaletta della cuccetta ed ho visto lui che mi guardava attentamente; nel frattempo che lui saliva, ho dato anch'io uno sguardo a lui: aveva un paio di jeans aderenti che mettevano in bella mostra il suo sedere e il pacco. Poi sono uscito dallo scompartimento, sono andato in bagno e poi ho passeggiato nel corridoio del treno per circa mezz'ora poi sono rientrato nello scompartimento. Camillo era al mio posto sopra nella mia cuccetta sotto il lenzuolo, lui mi disse che non se la sentiva di scendere che gli girava la testa e mi chiese di salire che lui si schiacciava contro la parete per fare posto a me.
Infatti io salii e mi tolsi i pantaloni e la camicia e mi misi sotto il lenzuolo con lui, il quale mi prese la mano e mi chiese di stringerla forte (la mano) perchè aveva dei tremori.
Camillo era rannicchiato contro la parete con la schiena ed io adagiata su un fianco lo guardavo negli occhi mentre lui mi stringeva la mano, io con un gesto affettuoso ho iniziato a tranquillizzarlo ed ho iniziato ad accarezzarlo sul viso, sulla testa con la mia mano sfioravo i suoi capelli castani; aveva gli occhi verdi e qualche lentiggine nel viso, me lo ricordo come fosse ieri.
La sua testa si era a poco a poco appoggiata sul mio petto e quando lo accarezzavo lui emetteva piccoli gemiti di gradimento.
Poi anche lui iniziò ad accarezzarmi il viso ed io capii in quel momento che la cosa mi piaceva e mi faceva eccitare mentre Camillo iniziava con la sua mano sotto la mia T/shirt ad accarezzarmi il torace, i capezzoli. Per farla breve poi ci spogliammo completamente e Camillo iniziò a baciarmi e darmi piccoli ma intensi morsi: iniziò dal viso, poi sul collo e le orecchie, poi sulla schiena a scendere lungo la colonna vertebrale fino alle natiche mentre io mugolavo di piacere, lui mi fece girare iniziò ancora dal collo e sul torace soffermandosi a lungo sui miei capezzoli, tormentandoli con i suoi denti che mi mordevano alternativamente ai suoi colpi di lingua. Io ero inebriato dal godimento che mi faceva provare e quando iniziò a scendere con la lingua sul ventre e più giù sul pube io iniziai a prendergli la testa con le mie mani e lo spinsi fino al mio membro il quale si era eretto turgido, invocando la sua bocca. Lui iniziò a leccarmi dolcemente mentre con un dito della sua mano sfiorava il buco stretto del mio sedere e nello stesso tempo la sua bocca avvolgeva il mio membro con un ritmo alternato prima calmo e poi in crescendo. Lui mi succhiava dolcemente ed io ero in estasi provando per la prima volta un orgasmo così delicato, intenso e profondo che ne mia moglie ne le donne che avevo posseduto precedentemente mi avevano mai fatto provare tale intensità.
E mentre io ero ancora in preda al mio intenso orgasmo lui mi prendeva la mano e la posava sulla suo gioiello turgido invitandomi con gli occhi a baciarglielo.
Io al principio ero un po' riluttante ma poi avvicinandomi sentii il profumo della sua pelle, l’odore del suo membro che sapeva di buono il quale mi fece perdere ogni ritegno ed io iniziai io a sdebitarmi degnamente facendo a lui le stesse cose che lui fece a me e quando la mia lingua si posò sul suo sesso i sapori dei suoi umori mi piacquero intensamente e continuai con la mia bocca a succhiarglielo fino a che lui venne con un orgasmo profondo, ed io bevvi per la prima volta il suo sperma che lui sprizzava e poi con naturalezza provai a mettere la mia lingua sul suo buco del sedere ed anche quello mi piacque molto mentre Camillo gradiva le mie attenzioni, emettendo gemiti continui di piacere. Fu una cosa intensissima per me ma anche per lui quando poi me lo confessò. Poi noi diventammo amanti.

Morale:
Questo episodio e i successivi che abbiamo vissuto ci hanno insegnato una cosa: il vero pompino lo sa fare solo un uomo; è cosa rara che una donna lo sappia fare davvero bene.

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