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Padri e figlie - 3


di bird2012
16.07.2014    |    51.513    |    5 9.6
"PADRI E FIGLIE - 3 TANIA E SUO PADRE IL..."
PADRI E FIGLIE - 3

TANIA E SUO PADRE

IL PAPA’ DI TANIA SEGUITA IL SUO RACCONTO

Avrei dovuto ragionare, sarei dovuto fuggire, ma sfido chiunque, in una situazione del genere con una stupenda figlia che ti offre la sua fica con tutta se stessa, a uscire dalla stanza e fuggire lontano.
Il mio cazzo scoppiava dentro lo slip, il bozzo era enorme… e lei lo vide subito!

“Tiralo fuori… ti prego… fammelo toccare!”

Ormai ero incapace di intendere e di volere!
Mi tolsi gli slip: il cazzo scattò fuori in tutta la sua grossezza… non lo avevo mai sentito così duro.
Allungò una mano, mi avvicinai con il cazzo in modo che potesse toccarlo: quando la sua mano lo avvolse e lo strinse leggermente per sentire la sua consistenza sentii una scossa elettrica.

“Dio, quanto è duro… dammelo, papà, ti prego… dammelo… lo voglio in bocca, voglio sentire il suo sapore!”

Se lo avvicinò alla bocca e cominciò a riempirlo di baci, di carezze, di slinguate per tutta la lunghezza.
Partiva dalle palle e arrivava lentamente alla cappella, ci faceva colare sopra un po’ di saliva che spalmava con un dito fino a ricoprirla completamente.
Ad ogni bacetto e ad ogni slinguatina mugolava di piacere e sussurrava dolci frasi.

“Che bel cazzo! Papà il tuo cazzo mi piace… Dio quanto mi piace! Da oggi sarà anche mio: è un paletto di carne… duro… caldo… uhmmm… già me lo sento dentro!”

Poi cominciò a spompinarlo: muoveva la bocca avanti e indietro mentre la lingua roteava intorno alla cappella!
Era veramente un super pompino… mi scoppiavano le tempie per l’eccitazione.

“Dio, Tania, come me lo succhi… sei bravissima! Uhmm… ho voglia di scoparti in bocca…”

Si tolse un attimo il cazzo dalla bocca per sussurrare:

“Oh… si, papà… fallo… scopami in bocca… è eccitante! Mi fa sentire tanto puttana!” e lo rimise subito tra le labbra.

Le afferrai la testa con entrambe le mani e la tenni ferma mentre cominciavo a muovere lentamente il bacino avanti e indietro, spingendo sempre di più il cazzo in fondo alla sua gola.
Seguitai a scoparla in bocca per un bel po’ e lei se lo prendeva tutto in bocca fino alle palle… ad ogni colpo mugolava di piacere.
Ad un certo punto lo tolse dalla bocca… il cazzo era viscido di saliva… lo percorse con la mano per tutta la lunghezza spalmandoci sopra tutta la saliva.

“Che bel cazzo che hai: certamente piacerà anche alla mia amica Vanessa! Adesso mettimelo dentro… nella fica! Dai, papà… non ce la faccio più… impalami come si deve… muoio dalla voglia di farmi scopare da mio padre!”

Allungai una mano sula sua fica… era un lago…
Allargò ancora di più le gambe spingendo in avanti il ventre contro la mia mano in segno di offerta.

“Eccola papà… è la mia fica… prendila!”

Non capivo più niente: mi tuffai con il viso tra le sue cosce e cominciai a leccarle la fica… aveva un sapore squisito!
Dio santo… stavo leccando la fica di mia figlia!

“Oh… si… è bello papà… mi piace come mi lecchi… ma adesso voglio il cazzo… lo voglio sentire nel ventre che mi chiava! Poi mi leccherai quando e quanto vuoi.. ma adesso dammi il cazzo… ti prego… lo voglio in fica… dai... infilamelo!”

Non potevo aspettare oltre… la mia piccolina mi voleva!
Mi misi in ginocchio tra le sue cosce e strofinai la punta del cazzo lungo tutto lo spacco della fica… era fradicia di umori.
I nostri sguardi si incontrarono… ci fissammo negli occhi per un momento interminabile.

“Papà… guardami mentre lo fai… stai per possedere tua figlia!”

Appuntai il cazzo all’ingresso della vagina: volevo penetrarla lentamente, ma la sua libidine non me ne dette il tempo.
Mi afferrò con entrambe le mani per le natiche e mi attirò con violenza verso di lei, mentre contemporaneamente spingeva il suo ventre contro il mio per far entrare tutto il cazzo.

Fu un attimo e il cazzo sprofondò dentro il suo ventre fino alle palle: solo per un attimo sentii il leggero ostacolo dell’imene.
Emise un lungo grido, mentre mi teneva stretta a lei, ventre contro ventre, per sentirsi il cazzo completamente nella fica. Mi fissava negli occhi.

“Aaaaaah, papà… papà… mi hai sverginato… mi hai sverginato! Dio santo… hai preso la verginità di tua figlia!!!”

“Tesoro mio… hai sentito dolore?”

“Papà, che dici! Quale dolore… è stupendo! Mi sei dentro… ti sento dentro… spingilo… non ti muovere… fammelo godere… sapessi quanto ho atteso questo momento! Non riesco ancora a crederci: il cazzo di mio padre nella mia fica!”

Eravamo avvinghiati come due consumati amanti presi dal vortice della passione! Spingevo il mio ventre contro il suo per farle sentire la cappella contro l’utero… lei spingeva il suo contro il mio, mentre con le mani aggrappate alle natiche mi teneva stretta a lei… sempre con i nostri sguardi fissi uno contro l’altro.

“Dio santo, papà, mi fa impazzire afferrarti per le natiche e attirarti tra le mie cosce, spingere il tuo cazzo sempre più dentro la mia fica, tenerti fermo per gustarmi il tuo amato cazzo completamente dentro il mio ventre! Cazzo quanto mi sento porca… questo cazzo piantato nella fica mi manda il sangue in testa! Uhmmmmmm! Adesso ti faccio un pompino con la fica… dimmi se ti piace!”

All’improvviso sentii le sue pareti vaginali contrarsi intorno al mio cazzo: la mia piccolina con il movimento dei muscoli pelvici mi stava muggendo il cazzo, me lo succhiava con la vagina!
Per essere la prima volta che scopava sapeva bene come far godere un uomo.
Non potei trattenere un mugolio di godimento.

“Uhmmm… si… dai amore… strizzami il cazzo con la tua fica!”

“Ti piace papà? Ti prego… dimmi che ti piace…”

“Da morire, tesoro: per essere la prima volta ti stai comportando da vera porcellina!”

“Oh, papà… sono felice sentirtelo dire! Voglio essere la tua porcellina con tutta me stessa: non dovrai cercare più altre donne, sarò io l’artefice del tuo piacere!
Da oggi io e te saremo amanti, per sempre! Mmmmmmm! Dio… questo cazzo nella fica mi sta facendo impazzire, ma non ti farò godere solo con il mio corpo: ti farò scopare la mia amica Vanessa!
Anche lei è una gran porcellina come me… non vedo l’ora di vedere il tuo cazzo che le chiava la fica, mentre io le lecco il grillo!”

Sentivo il cazzo scoppiare.

“Piccolina mia, tra la tua fica che mi sta mungendo il cazzo e queste tue parole sento il cazzo che sta per scoppiare: quando sto per venire ti avverto così mi dai modo di tirarlo fuori!”

“Se lo levi ti ammazzo… vienimi dentro quando vuoi… riempimi la fica di sborra: è da molto che prendo la pillola poiché ero certa che prima o poi mi avresti scopata e ho preso le precauzioni per tempo. Pensi avrei rinunciato alla tua sborra?”

“Figlia mia… tutti i padri vorrebbero avere una figlia come te!”

“Oh, papà… quando mi dici queste cose mi mandi in estasi! Baciami… dammi la lingua in bocca!”

Le ficcai la lingua tra le labbra e cominciammo a slinguarci come due maiali: ci sputavamo in bocca e sul viso, poi ci leccavamo il viso e ci scambiavamo le salive!
Cominciai a dare leggeri colpi di cazzo contro l’utero… capì che la volevo scopare!

“Si… si… bravo… chiavami la fica! Per parecchi minuti mi sono goduta il cazzo dentro, ma adesso scopami… sbattimi… sono la tua amante troia… fammi godere come una puttana!”

Cominciai a scoparla con passione… alternavo colpi lenti a colpi violenti contro l’utero.

“Uhmmm!!! Si… si… cosììì!!! Cosììì!!!... sbattimi forte… anche la mia amica devi sbatterla così… devi sfondarle la fica! Anche lei è una troia affamata di cazzo e anche lei vuole farsi chiavare dal padre! Si, io e Vanessa siamo due porche incestuose che vogliamo i cazzi dei nostri adorati papà!”

Se ancora me ne fosse rimasto un po’, persi del tutto ogni ritegno e tirai fuori tutto il mio essere libertino.

“Tu parteciperai alle scopate con la tua amica, vero?”

Si… si.. sarà stupendo vederti chiavarla e sentirla godere!”

“Amore di papà, da oggi parteciperemo sempre insieme ai nostri piaceri… leccherai la fica alla tua amica?”

“Oh… si… ci piace da morire! Come hai letto sul mio diario è da molto che lesbichiamo, ma siamo certe che sarà molto più eccitante farlo davanti e te e anche davanti a suo padre! Lesbicheremo davanti a voi… vi faremo godere mentre ci guardate!”

Seguitavo a chiavarla senza sosta: sentivo lo sciacquio del cazzo che entrava e usciva dalla sua fica colma di umori.
Il suo corpo cominciava a vibrare leggermente: stava per godere e la eccitavano le mie parole!
Seguitai aumentando l’oscenità delle mie frasi!

“Ti farai leccare la fica mentre me la inculo? E gliela leccherai mentre inculo te? Ho letto sul tuo diario che vi infilate le candele nel culo mentre vi leccate le fiche: vi piace prenderlo nel culo, vero?”

“Si… si… per ora ci siamo accontentate delle candele, ma ora vogliamo il cazzo! Siamo due gran pompinare rotte in culo! Dai, papà… dai… più forte… spaccami la fregna!”

Accelerai i colpi nella fica.

“E per finire il tuo papà ti scoperà e ti sborrerà nella fica… poi faremo leccare a Vanessa tutta la sborra che cola fuori dalla tua vagina! Ti piace l’idea? Faremo diventare la tua amica una gran porcellina! ”

“Si… si… le faremo leccare tutta la mia fica sborrata… cosìììì!!!... papà… Vengooooooo!!!!!! Daiiiiii!!! Pooooorrrcoooo!!! Veeennnggoo!!!”

“Si, bambina mia, sborra sul cazzo del tuo papà… pisciami sul cazzo il tuo godimento!”

“Ancoraaa… ti pregoooo!!!!... ancoraaa… non ti fermare… seguita a chiavarmi… non lo levare… ti prego… papà… seguita a sbattermi! Fammi venire ancora… si… fammi sborrare ancora con questo cazzo in corpo! Sbattimi ancora… ancora…!!!”

Ormai avevo preso il ritmo: lei scosciata con la fica spalancata ed io che seguitavo a scoparla senza sosta! Affondavo il cazzo in quella fica che solo dieci minuti prima era vergine, mentre ora era completamente aperta e dilatata per godersi senza vergogna il cazzo del suo papà!

“Oh, papà… sono una porca… una troia… mi piace godere… affonda il cazzo nella mia fica… senti come è deliziosamente aperta per riceverti… dai… fammi morire ancora!”

“Lo sento, piccolina mia… buon sangue non mente… anche io amo il sesso… godremo insieme…”

Seguitavo a pomparla… lei seguitava a godere…

“Lo so che sei un porco… come me… allora ti faccio una proposta indecente… molto indecente!”

“Bambina mia… se è molto indecente l’accetto subito senza sapere di cosa si tratti!”

“Faremo un patto… diciamo un patto di sangue!
Voglio essere tua per tutta la vita… finché morte non ci separerà.
Questo comporterà che dovrai essere il mio amante anche quando sarò sposata: non potrei rinunciare al cazzo del mio papà che mi sta scopando così bene! Anzi… farò il possibile per trovarmi un marito porco come noi che accetti molto volentieri un menage a tre con mio padre!
Ci pensi, papà: io che succhio il tuo cazzo e quello di mio marito… e poi mi scoperete insieme… in culo e in fica… e poi mi sborrerete entrambi nel ventre… ed io non saprò mai che mi ha messo incinta! Credo debba essere stupendo… ci stai a questo patto?

Tutto questo discorso mentre il mio cazzo le pompava il ventre.

“Tesoro mio, accetto con gioia il tuo patto: magari si avverasse! Se poi riuscissi a trovare un marito bisex sarebbe ancora meglio: ci pensi… incularmi il marito di mia figlia!”

Avevo accelerato la scopata: stavo per sborrare ed anche lei aveva il respiro affannoso… stava per godere ancora!
I pensieri osceni e trasgressivi facevano effetto anche a lei…

“Si… si… mi eccita l’idea di vederti inculare mio marito! Dai papà… pompa… te lo prometto… mi troverò un marito depravato pronto a farci godere entrambi! Aaaah! Papà… più parlo con te più mi vengono in mente tante idee oscene… daiii… fottimi che sto per sborrae! Daiii… che aggiungo un altro punto al nostro patto di sangue: la prima notte di nozze sarai invitato nel nostro letto per godere tutti e tre insieme… daiiii… daiiiii!!!!! Il pensiero mi fa sborrare…”

“Bambina mia… mi stai offrendo la tua vita sessuale… ti amooo… ti amoooooooo!!!!”

“Oh!!! Papà dimmelo… che mi ami… mi fai felice… anche io ti amo… vengo… vengoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!... ti amoooooooooooo!!!!!!!... uhmmmm!!! Mi stai facendo venire un’altra volta!!!”

Cominciò a tremare… il suo corpo era sollecitato da scariche elettriche… mi abbracciò forte… e anche io mi lasciai andare per godere insieme a lei…

“Gioia mia… godo… ti vengo dentrooo… figlia miaaaaaa!!!! Ti veeennngggoo deeennnntttrrooooo!!!!!!!!!!”

Il mio cazzo cominciò a schizzare… ad ogni schizzo di sperma la sua vagina si contraeva intorno al mio cazzo…

“Dio mio… Dio mio… ti sentooo… oh! Papà.. ti sento… sento i tuoi schizzi contro il mio utero… Dio santo… è meraviglioso… ancoraaaa… ancoraaa… ricorda papà… dovrai darmi la tua sborra per tutta la vita!!!”

Mentre seguitavo a riempirle la fica di sperma, incollammo le nostre bocche in un bacio appassionato: non era un bacio tra padre e figlia, ma tra due amanti che avevano sugellato un patto di eterna complicità nel godimento!

Rimanemmo abbracciati per un tempo indefinito, con il mio cazzo sempre immerso nella sua fica colma di sborra… le detti un leggero bacio sulle labbra… la sentii vibrare leggermente.

“Bambina mia, ti rendi conto che ti ho sverginato? Che hai donato la tua verginità a tuo padre?”

Mi strinse forte.

“Oh, papà, avevo sempre sognato che dovevi essere tu il primo… ma devi sapere che questo è solo l’inizio poiché, per ora, hai sverginato solo la mia fica, ma tutto il mio corpo è vergine.

Anche se ho 18 anni ed ho una mentalità da troia, da porca, da zoccola desiderosa di provare tutte le situazioni sessuali, le più trasgressive e depravate, io non ho fatto l’amore con nessun uomo.
Poiché hai letto il mio diario hai visto che le mie uniche esperienze sono state con la mia amica Vanessa. Ci sono molti ragazzi che mi fanno la corte e chissà che pagherebbero per farsi fare anche solo un pompino, ma mi sono sempre preservata per te.

Il mio culetto è vergine e non ho mai conosciuto il sapore della sborra… ho sempre rifiutato perché dovevi essere tu il primo.
Quindi dovrai rompermi il culo e sborrarmi in bocca, solo dopo potrò godere con gli altri.”

Queste parole e il contatto del suo corpo nudo contro il mio mi stavano procurando di nuovo una forte eccitazione: il mio cazzo aveva ripreso ad ingrossarsi dentro la sua fica.
Anche lei avvertì la mia eccitazione e riprese a contrarre la vagina intorno al mio cazzo.

“Oh! Papà… ti si sta indurendo di nuovo… allora ti eccito veramente…”

“Mi ecciti da morire, piccolina mia… ho ancora voglia di te… mi hai stregato…”

“Ti amo… sapessi quanto… e te lo dimostro… dai… papà… fammi il culo…”

Ormai avevamo bandito ogni pregiudizio, ogni remora: ognuno voleva godere del corpo dell’altro!

“Certo, piccolina: sdraiati e allargati bene queste dolci chiappette e mostrami la tua rosellina… che papà ti incula!”

“Ohhh!!! Si… si… dai papà… sfondami il culetto!!!”

Si sdraiò supina, si scosciò con le gambe larghe piegate al petto e con entrambe le mani si afferrò le natiche e le allargò il più possibile… il suo buchino, già bello aperto, sembrava guardarmi in dolce attesa.

“Eccomi, papà… sono pronta… dai… mettimelo nel culo… lo voglio… lo voglio…”

Questa volta non persi tempo: quel buchetto era troppo appetibile e invitante!
Appuntai la cappella e spinsi: il dolce buchetto del culo di Tania si allargò accogliendo con gioia la punta del mio cazzo.
Quando la cappella fu entrata mi fermai, per timore di farle male… lei capì…

“Non ti fermare… spingi… infilamelo tutto… l’ho sempre allargato con le dita per abituarlo a questo momento… Uhhmmm!!! Quanto mi piace… dai… spingilo tutto dentro… senza timore, papà… dai… senza timore!”

Ed io bandii ogni timore: spinsi con fermezza il ventre contro le sue natiche e le infilai completamente il cazzo nel culo!
Con un lungo gemito il mio tesoro mi accolse interamente nel suo intestino… fino alle palle!

“Ooooohhhhhhhhh!!!!!!!!! Dio santo… paaaaapààààà… me lo sento tutto nel culo!!!”

Cominciai ad incularla lentamente, mentre lei si teneva il culo bello aperto per sentire meglio il cazzo che la penetrava.
Mi piaceva vedere il suo buchino che si allargava per ricevere il cazzo del suo papà… e ogni spinta era accompagnata da gridolini, incitamenti, mugolii…

“Siiii… siiii… cosììììì… prima mi hai sverginato la fica… adesso sverginami il culo! Uhhhmmm… rompimi il culo… dai papà… rompi il culo alla tua piccolina… mi piace… aaaahhhh!!! È un gusto diverso dal prenderlo nella fica! Dai… daiiiii… spingi… Dio, quanto mi piace… e poi prenderlo nel culo mi fa sentire più porca… più troia… più depravata! Si… si… mi piace di più che nella fica… che sensazione… ggggrrrrrhhhhh… farsi rompere il culo dal padre! Ancora… inculami, ma ricordati che voglio che mi sborri in bocca… voglio completare nel migliore dei modi il mio primo rapporto con te!”

Con entrambi i pollici le allargai le labbra della fica: vedevo la vagina contrarsi ad ogni colpo di cazzo nel culo… e il cappuccio del clitoride spuntare dritto come un piccolo cazzo.

“Tania, tesoro… la fica… lavorati la fica mentre ti inculo…”

Mentre seguitavo a tenergliela aperta lei tolse le mani dal culo e cominciò a far scorrere le dita lungo tutto lo spacco.

“Dai, Tania… dai… scopati con le dita… voglio vederti con tutti buchi riempiti!”

Per tutta risposta si infilò nella fica tre dita della mano sinistra e con la destra prese a sgrillettarsi il clitoride.
Attraverso la sottile parete di carne, sentivo le sue dita muoversi dentro la vagina.

“Papà… spingilo tutto dentro al culo e rimani fermo…”

Obbedii.
Spinsi il ventre contro le sue natiche, mentre contemporaneamente tiravo il suo bacino contro il mio… aveva tutto il cazzo piantato nel culo!
Attraverso la parete vaginale cominciò ad accarezzarmi il cazzo con le dita, mentre aveva accelerato il movimento sul grilletto.

“Ti piace come te lo accarezzo? Uhmmmm! Come ti sento in culo… aaahhh… con le dita in fica mentre mi sgrilletto è ancora più bello! Già penso quando, al posto delle dita, ci sarà un altro cazzo… uhmmmm…. sentissi quanto è duro il grilletto!. Porco… mi stai facendo venire di nuovoooooo!!!”

Cominciai a dare colpi di ventre sempre più forti: le afferrai entrambi i capezzoli strizzandoli leggermente… la sentii fremere!

“Ti piace come ti fa godere il tuo papà?”

“Sììììììì… da morire… mi fai sentire porca… come piace a me! Daiiiiii… inculami forte… bastardo… depravato… non hai ritegno… incularti tua figlia… siiii… inculati tua figlia… forteee… ancora… daiiiii… che sto arrivandoooooo!!! Dio… rompimi il culooooooo… poooooorrrrrr…ccoo… vennnnnngggooo!! Non ti fermareeee… ancoraaaaaaaaa!!!! Ancora nel culooo… ancora nel culooooo!!!”

Cominciò a sobbalzare con tutto il corpo, mentre era presa da un orgasmo devastante!
Io seguitavo a incularla senza sosta: ero già venuto una volta, per cui potevo resistere molto.
La inculai ancora per molti minuti, sotto i suoi continui incitamenti a farla godere nel culo.

“Uhmmmm… papà… mi hai rotto il culetto… me lo sento tutto aperto! Dio Santo… quanto mi piace prenderlo nel culo… non me lo sarei mai immaginato… ma adesso ti voglio in bocca… dai… schizzami in bocca!”

Giusto, era arrivato il momento di farle assaporare il gusto della sborra: tolsi il cazzo dal culo e mi misi in piedi a gambe aperte… il cazzo svettava durissimo da mio ventre.

“Vieni, tesoro… bambina mia… mettiti in ginocchio davanti a questo cazzo che desideri tanto! Apri bene la bocca e tira fuori la lingua: il tuo papà si segherà il cazzo e ti farà provare il piacere di farti sborrare in bocca! Spero tanto ti piaccia gustare il mio sperma: ho sempre desiderato riempirtene la bocca ed ora è arrivato il momento!”

Da brava bambina ubbidiente si inginocchiò fissandomi negli occhi.

“Dai… papà… la tua porcellina ti aspetta… schizzami… sborrami tutta… fammi sentire puttana!”

Aprì la bocca e tirò fuori la lingua, senza spostare un attimo i suoi occhi dai miei.
Poggiai la cappella sulla sua lingua e cominciai a segarmi lentamente: volevo gustarmela questa sega sulla lingua della mia bambina. Mentre mi segavo strusciavo la cappella sulla lingua: lo sfregamento sul filetto mi faceva salire la sborra lungo il cazzo!
Mi afferrò le natiche, le strinse, le allargò… sentii il culo aprirmisi… emisi un lamento di godimento.

“Si, tesoro… aprimi il culo che mi piace!”

Piegai leggermente le gambe per permetterle di aprirmi bene le natiche, mentre aumentai il ritmo della sega.
Forse mi lesse nel pensiero: mentre con una mano seguitava a tenermi il culo aperto, mise l’altra tra le mie cosce e appuntò il dito sul mio buchino.
Sentii una scossa elettrica: mi era sempre piaciuto giocare con il mio culetto, ma ora era mia figlia che lo stuzzicava.

“Oooohhhh!!! Si … Tania… tesoro di papà… dai… ti prego… ficcamelo nel culo… il tuo papà desidera tanto anche farsi inculare… dai, amore… daiii che sto per schizzare… Dio, ficcalo in culo… ficcalo in culooo!!!”

Non si fece pregare… spinse… in un attimo mi sentii tutto il pollice entrare nel culo.

“Siiiii!!!... siiiii…!!!... brava amore mio… siiiiii…!!!”

Cominciò a muovere il dito nel culo!
Lo spingeva, lo girava, lo muoveva dentro e fuori… e poi lo respingeva forte dentro… mentre i suoi occhi sembravano implorarmi.

“Papà… ti prego… schizzami in bocca!”

Ed io l’accontentai.

“Eccomi tesoro… uuuuhhhhmmmm!!!! Muovilo nel culo che vengooo… tesoro mio adoratoooooo… aaaaaaahhhhhhh!!!!!! Inculamiiiiiiiiiii!!!!! Siiiiiii!!!!!!... inculamiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!! Che ti vengo in boccaaaaaaaaa!!!!...”

Allargai ancora di più le gambe per sentirmi bene il pollice che mi rovistava il culo e cominciai a schizzare…
Ad ogni schizzo di sborra Tania mi spingeva il pollice nel culo, come se volesse forzare al massimo lo schizzo nella bocca.
Lo sperma denso, bianco, cremoso, le aveva ricoperto completamente la lingua… altri schizzi avevano colpito direttamente il palato e vedevo la sborra colarle direttamente in gola!

“Tesoro… gustala… assaporala… senti quanto è gustosa la sborra del tuo papà!”

Ritirò la lingua ricoperta di sperma dentro la bocca e cominciò a pasteggiarla!
Aveva la bocca piena: lo sperma cominciò a fuoriuscire lentamente dagli angoli della bocca e a colare sul mento!
Durante tutto il tempo non aveva mai smesso di fissare i miei occhi.

Mi impressi nella mente una immagine che non dimenticherò mai per il resto della vita: i suoi occhi che esprimevano godimento e riconoscenza… il movimento delle labbra e delle gote dovuto al pasteggiamento della sborra in bocca… i rivoli di sborra che colavano dalle sue labbra… il movimento del pomo d’Adamo quando ingoiava lo sperma!

Mi avventai sulla sua bocca e cominciai a leccare la sborra che colava!
Poi incollai le mie labbra sulle sue e le spinsi la lingua tra le labbra.
La immersi nella sborra che la mia piccolina teneva ancora in bocca… il mio amore aprì leggermente le labbra e mi versò in bocca un po’ del mio sperma!
Cominciammo a baciarci furiosamente e a scambiarci lo sperma, la saliva e tanta passione e tanto amore!!!

Quando tutto lo sperma fu ingoiato dalle nostre bocche, la strinsi forte a me.

“Tania, amore mio, abbiamo completato nel migliore dei modi la nostra prima notte d’amore!”


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