Racconti Erotici > orge > Maz & Morix - 7 - C'è postina per te
orge

Maz & Morix - 7 - C'è postina per te


di Aleppe
19.04.2014    |    10.403    |    0 8.6
"La cameriera, esperta, apri la patta al postino e gli sussurrò in un orecchio “Segati pure, non ti vergognare”, con la solita strizzatina d’occhio..."
“Ciao, oggi ho una grossa novità, una nuova recluta. Vieni avanti Simona, che ti presento la cameriera della signora Carlotta”, disse il postino presentandosi, come tutti i giorni, alla porta di casa. La cameriera e il postino si conoscevano da quando lei aveva preso servizio, tanti anni fa. Incuriosità dall’arrivo di una nuova postina, la cameriera rimase a bocca aperta nel vedere Simona: una giovane bella ragazza, alta slanciata ma con tutte le curve al suo posto, soprattutto quelle dei fianchi, capelli lunghi neri che le arrivavano alle pendici del fondoschiena, occhi scuri e viso solare. Possibile che una ragazza con quelle qualità non avesse trovato di meglio che servire le poste, penso tra se e se, ma subito le balenò in mente un altro pensiero: un regalo per Maz e Morix. Verso in tre bicchieri del thé freddo, in quello di Simona vi aggiunse una droga di cui lei era in possesso e si voltò verso i due nuovi arrivati dicendo: “Bene allora, brindiamo al primo giorno di lavoro di Simona”, porse i bicchieri ai due e, dopo il classico tocco tra i vetri, bevvero la fresca bibita tutta d’un fiato. Furono sufficienti trenta secondi perché la droga cominciasse a fare effetto. “Non mi sento bene”, disse Simona, portandosi la mano alla fronte da cui cominciava a grondare sudore. “Siediti”, le disse premurosa la cameriera, porgendole una sedia. Simona si lasciò cadere. “Mi gira tutto, non ce la faccio a stare in piedi”. “Cosa le sarà successo?”, chiese il postino, “A noi donne capita talvolta”, rispose la cameriera, “forse è meglio se la lasci qui a riposare e, quando hai finito il tuo giro di consegna della posta, torni a prenderla”. “Si, forse è meglio”, concordò il postino vedendo che Simona non era proprio in grado di proseguire.
Sparito il postino, “seguimi”, disse la cameriera prendendo Simona, “sdraiati sul divano” e così la condusse per mano in salotto, dove i due gemelli consumavano la colazione. “Ragazzi, vi presento Simona, la nostra nuova postina”, appoggiandola sul divano e strizzando l’occhio ai gemelli. “Ho caldo”, balbettò Simona. “Aspetta, ti tolgo la giacca”, rispose la cameriera prendendo la giacca color carta zucchero alla novella postina. Poi le slacciò la cravatta blue e le aprì la camicetta azzurra, lasciando intravedere i due seni prosperosi. A quella vista i ragazzi ringalluzzirono, si alzarono dalle loro sedie e si posero ai fianchi della malcapitata. “Ho ancora caldo”, sospirò Simona. “Forse è meglio se ti togliamo ancora i pantaloni”, disse la cameriera con un sorriso malizioso, e così cominciò a denudarla nell’intera parte bassa. Simona indossava ora solo la biancheria intima e una camicetta azzurra aperta sul davanti. La cameriera le scostò allora le mutandine e prese a giocare con le parti intime, dapprima con le dita, poi con la lingua. Al sentire quella lingua, Simona cominciò a sospirare per il piacere. I gemelli, capita l’antifona, smanacciarono il reggiseno per farne uscire fuori i capezzoli dei quali cominciarono un sapiente leccaggio. Neppure la più rigida delle frigide avrebbe resistito a quel trattamento, figuriamoci Simona, che era nel pieno dell’età riproduttiva.
Quando ritenne di aver leccato abbastanza, Maz, in ginocchio sul divano con la testa di Simona all’altezza della cerniera dei pantaloni, la aprì ed estrasse il cazzo in piena erezione. La povera postina, intontita dalla droga, non intese le intenzioni del ragazzo, il quale non si perse d’animo, le afferrò la testa in maniera da premerle il cazzo contro le labbra e cominciò a scoparla in bocca. Morix, vista l’evoluzione della cosa, ripetè i medesimi gesti del fratello, fatto salvo porre sul proprio pene la mano di Simona, visto che quella disponeva di una bocca sola. Simona stavolta reagì e cominciò a segarlo con foga. La cameriera, compreso che ormai l’orgia era avviata, staccò la bocca dalle grandi labbra della giovane e si recò sorridente nell’altra stanza, dalla quale tornò con un cavalletto ed una cinepresa digitale per riprendere la scena. Maz si sedette sul divano, prese Simona di peso e, con il fondoschiena dalla sua parte, la pose a sedere sul membro eretto. Stante la quantità di liquido prodotto dalla figa per il sapiente lavoro della cameriera, la penetrazione avvenne senza difficoltà e Simona cominciò a cavalcare il cazzo di Maz gemendo per il piacere. Morix approfittò allora per passare dalla mano alla bocca, si mise in piedi davanti alla ragazza, le afferrò la testa e riprese l’opera interrotta dal fratello. Andarono avanti così per qualche minuto, con Simona inpalata sul cazzo di Maz e piegata in avanti per un superbo bocchino al fratello. Poi Morix prese di peso la postina e la girò, riponendola con cura di nuovo sul cazzo del fratello gemello. Umettate le dita, Morix cominciò allora ad infilarle nel buco del culo di Simona, la quale sembrava impazzire dal piacere. Le sue intenzioni erano evidenti, infatti non passò tanto tempo che alle dita Morix sostituisse il cazzo, costringendo Simona ad un sandwich spettacolare. Non è dato di sapere se Simona fosse novizia alla penetrazione anale, ma certo è che sapeva muoversi con esperienza, dando ai gemelli massicce dosi di piacere.
In quel momento suonarono alla porta, motivo per il quale la cameriera si recò ad aprire e tornò con il postino che, nel frattempo, aveva terminato il suo giro di consegne. “Vieni a vedere come soddisfa i residenti la tua nuova recluta”. Il postino strabuzzò gli occhi e rimase di sasso di fronte al porno show che gli si parò davanti. Due giovani robusti che stringevano una splendida puledra a cavalcare in mezzo a loro. Le onde dei capelli erano in perfetta sincronia con quelle delle chiappe, spesso sculacciate dalle mani di Morix. La cameriera, esperta, apri la patta al postino e gli sussurrò in un orecchio “Segati pure, non ti vergognare”, con la solita strizzatina d’occhio. Quello non se lo fece ripetere due volte e, estratto un cazzo non lungo, ma certo largo e nodoso, cominciò una violenta masturbazione. I due ragazzi decisero allora che fosse giunto il momento di chiudere la partouze: misero Simona a sedere sul divano e le si posero davanti lasciando che lei alternasse un pompino all’uno con una sega all’altro. “Vai pure tu, approfitta”, sussurrò ancora la cameriera all’orecchio del postino, il quale si pose in mezzo ai due masturbandosi di fronte al viso della postina paonazzo per lo sforzo. I tre vennero poi in un tripudio di sborra che schizzava da tutte le parti, ma soprattutto sul viso e sui capelli di Simona.
Una volta goduto, i tre si ripulirono in qualche maniera i cazzi, asciugarono con un fazzoletto il viso di Simona e la cameriera l’aiutò a rivestirsi. “Andiamo troia”, le ordinò il postino, che non volle cancellare completamente le tracce di quanto accaduto, lasciando evidenti macchie di sborra sui capelli corvini di lei e posandole una mano aperta sul magnifico culo. “Per cortesia, fammi avere una copia del filmanto, che ho qualche ideuzza in testa”, disse rivolgendosi alla cameriera. “Non mancherò”, rispose e li accompagnò alla porta sogghignando.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Maz & Morix - 7 - C'è postina per te:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni