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Silvia


di bull44
10.07.2014    |    13.720    |    0 9.3
"Mi mandò a vestire dicendomi di mettere un bel vestito elegante per la festa, ne scelsi uno nero corto, e aspettai l'arrivo degli ospiti..."

Silvia è una seguace della mia pagina Facebook che mi ha contattato per farmi conoscere il suo rapporto con il sesso, credo che il suo racconto risulterà interessante ed eccitane.
Caro Gladius, questa è la storia della mia vita , mi piace il sesso e non perdo mai occasione per praticarlo.
Ho iniziato quando avevo 18 anni, prima avevo solo avuto qualche flirt passeggero con baci e palpatine con ragazzi della mia età ma la cosa non mi dava piacere, poi un giorno improvvisamente tutto è cambiato.
Era il compleanno di mio zio, era un bell'uomo di 30 anni e io avevo sempre avuto una cotta adolescenziale per lui, così mi recai a casa sua vestita in modo provocante. Indossavo un tubino bianco molto corto e sotto solo un micro perizoma di pizzo nero.
Per tutta la sera feci di tutto per attirare la sua attenzione, ma lui dopo un veloce bacio sulla guancia al mio arrivo non mi degnò nemmeno di uno sguardo, dedicandosi agli altri ospiti e facendo il galante con tutte le donne presenti
Quando la festa terminò e tutti se ne andarono via lo zio si avvicinò e mi lasciò di sale apostrofandomi con “ Sembri proprio una troia vestita così si vedono i capezzoli ritti e il perizoma sotto il vestito.” poi improvvisamente mi sollevò il tubino e mistrappoò il perizoma continuando a chiamarmi troia .
Io avrei dovuto sentirmi offesa invece la cosa mie eccitava, “adesso senza perizoma stai meglio, non si vede il contrasto con il vestito bianco, adesso siediti sul divano, io torno subito”.
Io dovevo rimanere con lui tutta la settimana perchè i miei genitori erano partiti, mi sedetti tenendo le gambe ben chiuse e aspettai il suo ritorno, che avvenne poco dopo, ma con mia grande sorpresa vidi che era completamente nudo. Aveva il cazzo duro e mostrandomelo “ vedi cosa combini con il tuo atteggiamento da troia?” si sedette vicino a me, mi aprì la cerniera del vestito e me lo sfilò, poi si abbassò, mi forzò le gambe e portò il volto all'altezza della mia figa e iniziò a leccarmi.
Poi si sdraiò e si posizionò con il mio culetto verso la sua faccia continuando a leccarmi e mi ordinò di prendere il suo cazzo in bocca, io non lo avevo mai fatto, al massimo qualche toccatina e gli dissi che non sapevo come fare
Lui si alzò, mi fece sedere davanti a lui e mi spiegò cosa fare, poi si posizionò con il cazzo davanti a me, e iniziai a leccarlo come mi aveva spiegato, mi fece aprire la bocca, mi prese per i capelli e iniziò a farlo entrare ed uscire, poi quando fu bello duro mi fece sdraiare sul div ano, controllò con le dita che la mia figa fosse ben bagnata e mi penetrò.
Il dolore mi fece urlare, ma lui cominciò a scoparmi senza mai smettere sino a quando anch'io presi il ritmo e iniziai a provare piacere, continuava a scoparmi e insultarmi e io raggiunsi il mio primo orgasmo con un cazzo nella figa, lo avevo fatto solo masturbandomi.
Quando fu sul punto di godere si sfilò e mi venne sulle tette, avvisandomi che la volta successiva mi avrebbe fatto bere tutta la sua sborra.
Il pomeriggio seguente io ero in giardino con un costumino rosso a prendere il sole, lui arrivò dal supermercato con la spesa e mi pregò di aiutarlo a svuotare le borse.
Vidi che vi erano molte bottiglie di spumante e di alcolici e mi spiegò che erano per la festa di un suo amico che sarebbe venuto la sera a casa sua, anche per lui era il giorno del compleanno, a distanza di un giorno dallo zio.
Finito di sistemare la spesa vado in bagno,mi tolgo il costume e faccio una bella doccia calda, poi esco con l'asciugamano attorno al corpo, lui mi stava aspettando, con dolcezza mi tolse l'asciugamano e mi chiese di fargli un pompino, o gli abbassai i pantaloni e lo presi in bocca cercando di fare come mi aveva insegnato. “Come è diventata brava la mia nipotina troia, succhi proprio come una puttana, continua che ti vengo in bocca.” E così fece, al momento di godere non si tolse e mi fece bere tutto, era il mio primo pompino con ingoio.
Mi mandò a vestire dicendomi di mettere un bel vestito elegante per la festa, ne scelsi uno nero corto, e aspettai l'arrivo degli ospiti.
La festa si svolse in un clima di grande allegria, oltre a mio zio e al festeggiato c'erano cinque coppie di marito e moglie, gli uomini vestiti sportivi, le signore con abiti da sera, in particolare mi colpirono una donna dai capelli rossi, alta, con un abito con le spalline che le lasciava completamente scoperta la schiena, una profonda scollatura dalle quale quasi uscivano due grandi tette chiaramente rifatte e due spacchi laterali che le lasciavano scoperte praticamente tutte le gambe e una brunetta con una vertiginosa gonna di pelle e una camicetta bianca molto sbottonata.
Mentre ero seduta sul divano, un po' intimorita perchè non conoscevo nessuno, dopo aver parlottato un po' con mio zio la rossa si avvicinò e si sedette accanto a me, si presentò dicendomi di essere amica di mio zio da molti anni e mi chiese dei miei studi e delle mie aspirazioni future.
Mentre le rispondevo quasi per caso appoggiò una mano sul mio ginocchio e poi impercettibilmente cominciò a farla salire sino a raggiungere l'orlo del mio vestitino, la cosa mi turbava, non capivo perchè lo stesse facendo, ma non contempo provavo una strana eccitazione al contatto della sua mano che stringeva e accarezzava la mia coscia.
Si avvicinò a noi la brunetta e inchinandosi verso la donna che mi stava parlando le sussurrò a bassa voce ma in modo che potessi sentire anch'io” sei anche tu senza mutandine come avevamo stabilito?” “ Certamente, vuoi controllare'” “E' ovvio, vieni con me” e così dicendo la prese per mano e la fece alzare. La rossa la seguì ma girandosi verso di me mi strizzò l'occhiolino e mi fece cenno col capo di seguirle; evidentemente conoscevano bene la casa, raggiunsero la stanza da letto di mio zio, entrarono ma lasciarono la porta socchiusa in modo che io potessi vedere cosa succedeva dentro.
Appena entrate la brunetta si sfilò velocemte la minigonna, sbottonò la camicetta e la lasciò cadere a terra e altrettanto fece la rossa abbassando le spalline e facendo scivolare l'abito; erano entrambe nude, con le fighe completamente depilate, non avevo mai visto dal vivo due donne nude e la cosa mi piacque.
Si avvicinarono e iniziarono a baciarsi in bocca m entre con le mani si accarezzavano le tette, poi la bruna portò la bocca su un capezzolo della amica che abbasso' una mano e la portò sulla figa dell'altra. “Sei già bagnata , lesbicaccia, adesso ti faccio godere” e così dicendo le infilò con forza tre dita nella figa e cominciò a masturbarla.
La brunetta gemeva e continuava a succhiare il capezzolo, poi anche lei portò la mano alla figa dell'altra e cominciò a masturbarla velocemente; sentivo il loro ansimare e i loro gemiti e ben presto raggiunsero tutte e due l'orgasmo.
“Peccato non poter continuare, i nostri mariti ci cercheranno, mi piacerebbe leccarti la figa e farmela leccare, ma lo faremo presto, quando sarò da sola in casa ti telefonerò e preparerò i vibratori che ti piacciono tanto, ti farò godere e tu farai godere me come due porche.” Rivolse lo sguardo verso la porta e mi fece un gran sorriso e un saluto con la mano, io ero allibita, eccitata e spaventata per paura che qualcuno mi vedesse mentre le osservavo, sentivo la figa fradicia, era uno spettacolo che mi aveva sconvolto,mentre loro si rivestivano mi allontanai velocemente e tornai sedermi sul divano tenendo le gambe ben strette per cercare di farmi passare l'eccitazione.
Tutti continuarono a bere , mangiarono i pasticcini e la torta di compleanno e poi verso le 11 di sera se ne andarono tranne il festeggiato che si sedette sul divano con mio zio e iniziò a parlare lanciandomi delle occhiate allusive.
Mentre passavo davanti a loro per prendere da bere mio zio mi diede uno schiaffetto sul sedere, facendo notare all'amico Nicola come fosse bello sodo e lui approvò, poi lo zio mi alzò il vestito, mi diede un a palpatina e invitò Nicola a fare altrettanto e lui non si fece pregare
“Togliti il vestito troietta e facci vedere le tette”, lo sfilai e rimasi con solo con il perizoma. l'amico si avvicinò e mi palpeggiò le tette poi le mordicchiò mentre mio zio mi spostava il filo del perizoma e iniziava a leccarmi il culetto, poi mi sfilò il perizoma e si allontanarono da me e si spogliarono nudi.
“Silvia fai un regalo di compleanno a Nicola, un bel pompino, fagli vedere che succhiacazzi sei diventata”, mi prese la testa e la avvicinò al cazzo di Nicola che mi prese la testa e mi scopò la bocca, ormai avevo capito come fare e lo assecondai , entrava e usciva dalla mia bocca e passava il cazzo sulle labbra.
Mio zio mi fece mettere a pecora e mentre continuavo il pompino mi penetrò e iniziò a scoparmi, dopo un po' si scambiarono posizione e io godetti mentre Nicola mi scopava, poi si levò e si sdraio sul pavimento, mio zio mi afferrò per i fianchi e mi posizionò sul suo cazzo.
“Silvia scopa Nicola, facci vedere che troia sei diventata in soli due giorni”, io ero ancora eccitata e salivo su e giù sul suo cazzo, mentre mio zio di fianco si faceva leccare e succhiare l cazzo, poi mi disse di inchinarmi e afferrarmi a Nicola, si posizionò dietro e mi sputò sul culetto, poi mi penetrò con un dito facendolo ruota,poi ne infilò un secondo per allargarmelo, infine appoggi ò la cappella e piano piano me lo fece entrare nel culo, non gli bastava essere stato il primo a scoparmi,ma anche a incularmi.
Nicola si era fermato per permettere la penetrazione nel mio culo, poi riprese insieme allo zio e presero un ritmo che mi faceva impazzire di piacere, nonostante il dolore anche se i due uomini continuavano a insultarmi “ sei una troia, prendi due cazzi insieme come una puttana da strada, una vacca da monta, hai un culo da favola fatto apposta per essere spaccato, una succhiacazzi rotta in culo.”
Quando mio venne mi sborrò nel culo poi si tolse e mi diede il suo uccello da pulire con la lingua mentre Nicola volle scoparmi anche lui e mi sborrò dentro, poi mio zio mi fece sdraiare sul tavolo a gambe larghe.
“Guarda come cola il culo di questa zoccola, l'abbiamo proprio riempita bene di sborra” commentò mio zio, poi Nicola mi salutò, mi diede un bacio in bocca e se ne andò, mio zio mi fece scendere dal tavolo e mettere nuovamente alla pecorina e con fatica mi rimise il cazzo non molto duro nel culo e per pulirmelo mi pisciò dentro.
“Adesso puoi andarti a lavare e ripulire bene, domani è un altro giorno e ci saranno nuove sorprese, buona notte troietta.”
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