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IL MONDIALE E LA LUNA.......NUOVA. (terza parte)


di Stalio
06.07.2014    |    5.686    |    1 9.8
"Gli altri amici vedranno la partita al bar, così decidiamo di andare lì anche noi, ma separati..."
Alle 7,00 di sera sono di nuovo da lei, la partita inizia alle 8,30. C'è tempo per mangiare e fare qualche ciappino.
A scanso di equivoci sono arrivato con due pizze prese nella pizzeria.
"Mi stai dicendo che la mia non ti è piaciuta, vero?"
"No Luna, assolutamente. È per non farti lavorare, così abbiamo più tempo per il resto."
"Immagino cosa intendi."
Finiamo di mangiare.
Luna merita un premio perché è stata diligente, ha pagato pegno e non ha fatto molte storie a farsi fare il culo.
La prendo di peso e la faccio sedere sul tavolo, apro le gambe, comincio a giocare con le dita, gliela apro, sfioro il crito, comincia già a colare. Mi avvicino con la lingua, vado dentro senza toccarlo, il crito è già bello rosso e duro. Lecco le grandi labbra, poi mi tiro su, lingua in bocca, ma lei mi spinge giù. Porcellina.
Ok Luna, ti faccio prendere una scossa a 380 volt.
Con la lingua, per qualche attimo, giro intorno al crito, poi improvvisamente glielo prendo tra le labbra e comincio a succhiare forte. Arriva subito un primo orgasmo, non mollo, anzi gli faccio sentire delicatamente i denti sul crito, lo mordicchio e lo succhio, poi passo la lingua, succhio ancora.
Lei passa da un orgasmo all'altro, e se inizialmente mi tiene con le mani la testa attaccata alla passera, arriva al punto di spingermi via, ma resto lì attaccato.
Un ultimo orgasmo, poi la mollo.
"Vuoi farmi venire un infarto?"

La faccio scendere dalla tavola, la giro di spalle e la spingo in avanti. Pancia sulla tavola e pecorina.
Tiro fuori l'uccello e lo ficco di botto nella passera, lei sobbalza e comincia a gemere.
La trombo così per una decina di minuti, arrivano altri due orgasmi. Poi cambio canale, anche stavolta lo infilo tutto in un colpo.
Lei: "Hooooo......" Non è dolore, è piacere.


Spingo di brutto, ogni tanto rallento, non voglio venire subito. Poi di nuovo forte, piano e forte, pianoforte. Una decina di minuti e le inondo le visceri. Ennesimo orgasmo anche per lei.

Per adesso pausa.
Ci accordiamo per il dopo partita con la speranza che l'Italia vinca. Ma le sensazioni sono buone.
Gli altri amici vedranno la partita al bar, così decidiamo di andare lì anche noi, ma separati. Ognuno per se, altrimenti gli altri capiranno subito.

Incomincia la partita.
Giochiamo bene, azione d'attacco e uno dei nostri è steso in area. Rigore. Tira Cabrini, ma purtroppo sbaglia. Non è possibile. Mi viene immediatamente un gran mal di testa.
Il primo tempo finisce 0-0. Potevamo essere in vantaggio, ma abbiamo sbagliato un rigore.
Sono sconfortato. Luna capisce le mie condizioni e cerca di consolarmi con un......pompino.
Il mal di testa mi passa al minuto 11 del secondo tempo, Paolo Rossi, ancora lui, porta in vantaggio l'Italia. Al 23esimo raddoppiamo con Tardelli, e addirittura a dieci minuti dalla fine Altobelli fa il terzo gol. La Germania poco dopo segna il gol della bandiera.
È l'apoteosi. L'Italia è Campione del Mondo.......è un sogno.

Anche adesso, mentre sto scrivendo, dopo ben 32 anni, mi viene ancora la pelle d'oca al solo pensiero.

Con Luna, dopo aver visto tutto il secondo tempo mano nella mano, finalmente ci abbracciamo, lingua in bocca. Poi via, fuori, ognuno con la sua macchina, al bar.
Da subito, fin dai primi minuti, per le strade c'è una confusione tremenda. Arrivo prima io al bar, dopo qualche attimo arriva anche Luna. Con gli altri si decide di andare a Bologna, il bagno nella fontana del Nettuno è obbligatorio. Luna lascia la sua macchina e viene con me, c'è anche un'altro nostro amico con noi. Arrivare in centro a Bologna è un'odissea, ma è tutta una festa, quando le macchine son ferme si scende e ci si abbraccia, anche con perfetti sconosciuti.
Sinceramente, una gioia così, adesso che scrivendo la sto rivivendo, non l'ho più sentita. Veramente.
Neanche quando, nel 2006, l'Italia ha rivinto la Coppa del Mondo.
Arriviamo in Piazza Maggiore, lasciamo la macchina dove capita, e via nella fontana. Luna è fradicia, e anche io. Ci si abbraccia con chi capita, c'è un frastuono di clacson assordante, la gente è felice.

Si rientra in paese a notte fonda, stanchissimi, ma stra-felici.
Luna mi invita a passare il resto della notte da lei, per dormire. Precisa.
Ma non c'è voglia di fare altro, almeno per me, la testa è via, vola in alto.
La felicità è ai massimi livelli.
Non chiudo occhio, Luna invece riesce a dormire qualche ora.

Alle 11,00 ci alziamo. Colazione.
Poi Luna: "Mauri, questi giorni con te sono stati magnifici. Mi hai fatto toccare vette di piacere che so già che mai più neanche sfiorerò.
Lo so, posso cercarti in qualsiasi momento, ma non sono la tipa. Anche se qualche volta può darsi che lo farò. Ma vedi, io amo Luca. Lo so, il più delle volte è uno stronzo, e a letto è un impedito. Ma voglio coltivare la speranza che prima o poi si sveglierà. Ti vorrei chiedere una cosa, posso?"
"Luna, anche per me sono stati giorni molto piacevoli, che non scorderò mai. Adesso dimmi cosa posso fare per te. Qualsiasi cosa...."
"Mauri, vorrei che tu parlassi a Luca."
"Luna, io con Luca non ho confidenza. E come sai, mi sta anche sul c...."
"Lo so. Ma promettimi che se hai occasione gli dai qualche dritta su come trattarmi. Stando sul vago, naturalmente. Di come trattare le donne."
"Luna, se ci sarà occasione lo farò. Ma in questo momento non ho idea di come potrei fare. È un argomento tabù, delicato, e tutti si sentono arrivati e bravi, tutti fenomeni, ma pochi lo sono veramente. Come tirar fuori un discorso del genere?"
"A me basta che gli dai qualche dritta, quando capiterà l'occasione. Tu vuoi che io sia felice vero?"
"Certo che si. Te lo meriti, sei una brava ragazza."

Prima di salutarci ci scappa un'altra scopatina, l'ultima. Luca rientra in serata.

Nei giorni seguenti mi scervello su come fare per parlare con Luca. Lui è sempre stronzo, a volte arrogante. Non riesco proprio ad entrare un po' in confidenza.

L'occasione si presenta nella cena che organizziamo per festeggiare la vittoria dei mondiali.
Siamo Campioni del Mondo, accipicchia, non ci credo ancora.
In un primo momento si parla di invitare anche le donne, ma poi si decide di farla con solo noi maschi.
Siamo in undici e prenotiamo in una trattoria ad una decina di km dal paese.
Arriva la sera della cena ed io ci vado insieme a Paolo, uno che rientra nella categoria dei simpatici.
Mi passa a prendere in macchina.
Il locale e mezzo pieno, appena metto piede dentro noto che c'è Miriam con suo marito, è una che mi sono fatto una decina di volte, e che ancora di tanto in tanto una botta gliela do'.
Appena mi vede schizza in piedi, si avvicina, mi abbraccia, baci sulle guance e nell'orecchio: "Domani ti chiamo."
Gli altri guardano incuriositi, solo Paolo, che è a conoscenza di qualche mio giro, sorride compiaciuto.
Ci mettiamo a sedere, ordiniamo, e mentre aspettiamo i primi piatti arriva Greta col suo moroso, lui è un giornalista del Carlino. È vestita da vera Troia, quale è, praticamente nuda, o quasi.
Mi saluta e mi stampa gli occhi addosso per qualche minuto, poi dal suo tavolo si gira spesso verso di me. Ad un certo punto va in bagno. Mi alzo e ci vado anch'io.
Bacio, palpata di tette, e ci accordiamo per vederci.
Torno al tavolo, qualcuno ha notato la mossa, risolini. Paolo mi fa l'occhiolino.
Dopo aver consumato i primi, Mauro, un'altro della categoria dei simpatici, si gira verso di me è dice: "Maurizio, mi togli una curiosità?"
"Certo, dimmi pure." Non aspettandomi certo quel genere di domanda.
"Ma tu, cosa gli racconti? Mi dici come fai? C'è un segreto?"
Un po' di imbarazzo. Sono allergico a parlare dei miei affari con le donne.
"Mauro, non c'è nessuno segreto, solo spinta, voglia e desiderio. Bisogna provarci sempre."
"Si, ma dopo, come riesci a durare? Anch'io ho avuta qualche avventura, e penso tutti noi, chi più chi meno, ma dopo 2-3 volte, basta."
C'è un silenzio tombale, tutti stanno ad ascoltare, anche Luca. È l'occasione per fare quello che mi ha chiesto Luna.
"Mauro, le donne vogliono un'unica cosa: essere scopate bene. Anche la più santarellina delle donne vuole quello, niente di più, e bisogna accontentarle, perché poi loro ricambiano dando tutto, con grande beneficio per noi maschietti."
"Si, ma spiegami esattamente cosa intendi."
"Una cosa che le fa letteralmente impazzire e il sesso orale, tu mangiagli la gnocca e dopo potrai chiedergli qualsiasi cosa, anche il culo."
"Ma io, per esempio, non l'ho mai fatto."
"Mauro provaci, si impara tutto. Mettetevi in testa che le donne parlano tra di loro anche e sopratutto di sesso, e se certi lavoretti non gli fate, chissà, magari ci può essere qualcun altro disposto a farli."
Luca: "Si, ma bisogna essere in due. Se lei non collabora, come si fa?"
Luna non collabora? Incredibile, questo è tonto. Lo dirò a Luna, chissà le risate.
"Luca ma tu hai mai provato? Hai mai parlato con la tua donna di questo? Provaci."
"Si, ma fare certe cose con la donna a cui si vuole bene è sconveniente."
"Luca, porca miseria, in amore, sopratutto a letto, non esistono cose sconvenienti. Può darsi che entrambi non l'avete mai fatto, e ci sta che lei non ci pensi neanche, però, se approfondisci, vedrai che è insoddisfatta. Magari ha parlato con qualche sua amica che lo fa, Luca, cerca di capirmi, se non lo fa con te...... Fai una prova, stasera, subito: quando arrivi a casa, anche se lei sta dormendo, svegliala, e buttati con la testa in mezzo alle gambe, poi segui l'istinto, usa la lingua. Io non so se te la senti o meno, ma fatti forza. Dopo il primo attimo piacerà anche a te e ti assicuro che sentire una donna fremere sotto i colpi della tua lingua è qualcosa di straordinario."
Luca si ammutolisce, riflette, ma nei suoi occhi noto come una luce.
"Un'altra cosa è che bisogna farlo spesso, almeno, dico almeno, due-tre volte alla settimana. Anche se si è stanchi e con tanti problemi in testa. Un'oretta di sesso 2-3 o 4 volte alla settimana risolve tutte le divergenze. E bisogna avere fantasia. Fatelo in piedi, o sotto la doccia, in cucina, fatelo mentre lei sta lavando i piatti, vi raccomando anche sopra la lavatrice quando fa la centrifuga. È qualcosa di esilarante. Fatelo nel bel mezzo della notte. Vedrete i risultati."
"E poi voi siete anche fortunati. Io, per esempio, non ho mai fatto l'amore con 'amore'. E fare sesso orale con 'amore' è molto più facile, direi che sia un atto naturale."
Paolo: "Si, ma tu ne hai tante."
"Non credere, Paolo, io sono per una relazione fissa, con una donna soltanto. Adesso è un momento così, ma se trovo quella giusta, tutto cambierà."
Ancora Paolo: "Mauri un'altra cosa soltanto: io non mi sono mai azzardato a spingermi a fare sesso anale. Ma non fa male?"
"La prima volta si, ma già dalla seconda va meglio, bisogna lubrificare, io uso dell'olio d'oliva. Poi pian piano il buco si allarga e diventa estremamente piacevole per entrambi. Provaci, ma solo dopo aver fatto quell'altro passaggio."
Arrivano i secondi, mangiamo nel più totale silenzio. Ai ragazzi ho dato motivo di riflettere.
Noto un telefono in fondo alla sala, ed è abbastanza lontano dalla nostra tavolata.
Mi alzo e chiamo: "Ciao Luna, che fai di bello?"
"Sto guardando la TV, voi non mi avete voluta a cena."
"Ed è stato meglio. Ho chiarito un po' le idee ai ragazzi, e specialmente al tuo Luca, che ha fatto un sacco di domande. Perciò preparati che quando arriva ti mangia."
"Speriamo."

Mi chiama il giorno dopo: "Mauri, incredibile. È un'altro Luca. Ieri sera mi ha torturato la passerina per più di mezz'ora. Sono venuta tre volte. Certo che non ha la tua esperienza, però non è male. Mi ha anche infilato un dito nel culo ed io gli ho fatto capire che gradisco, quindi presto farà anche quello. Dopo mi ha scopato per venti minuti ed ho goduto altre due volte."
"Luna, oggi quando arriva potresti fargli una sorpresa di questo genere: appena entra in casa bloccalo vicino alla porta, lingua in bocca, poi, guardandolo dritto negli occhi, glielo tiri fuori e gli fai uno dei tuoi magistrali pompini, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi. Non scordare i vari risucchi finali."

Con Luca pian piano abbiamo cominciato a parlare. Spesso mi prende in disparte e mi fa domande specifiche.
Ha smesso con le sue battutine. Un pomeriggio è arrivato anche a dirmi: "Ti devo tanto. Hai salvato il mio rapporto con Luna. Grazie."
Queste sono soddisfazioni.

Luna e Luca si sono sposati nella primavera successiva.
Tuttora, dopo più di 30 anni, stanno ancora insieme ed hanno messo al mondo due figli.
Tra me e Luna non c'è stato più niente, se non pura amicizia.










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