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Martino un amico particolare


di PattyeFranco
25.06.2014    |    11.799    |    9 9.6
"Dopo aver conosciuto voi e avervi frequentati più intensamente, già prima di questa sera, grazie a voi e specialmente grazie a te Patty, devo ammettere di..."
Ebbene rieccomi qua, ma questa volta a differenza degli altri racconti è molto, ma molto recente, era da un po’ che non mi capitava una serata così coinvolgente, il tutto è capitato dopo varie situazioni abbastanza particolari. Martino, lo abbiamo conosciuto per via di alcune circostanze fortuite e in un certo senso complice anche A69. Non sto a raccontare come ci siamo conosciuti in ogni particolare, mi dilungherei troppo, ma complice come sempre la Riviera Ligure, un amico Ligure e come dicevo A69.
Comunque essendo lui delle nostre parti ci siamo conosciuti in un parking della zona, ci ha avvicinati una sera facendoci delle domande strane, in un primo momento non capivamo il senso di queste domande, ma col tempo uscì la spiegazione, per delle pure circostanze si può dire che ci aveva cercati. Dopo quel famoso incontro nel Parking, ci chiese l’amicizia su A69 e dopo di lui anche l’amico Ligure, e qui ne uscì una prima sorpresa, Martino era bisessuale all’insaputa della moglie, ma dalle foto mi sembrava più tendente al gay che al bisex, ma questo non era affatto un problema, ognuno può esprimere la sua sessualità come meglio preferisce. Non ci sono più state occasioni per incontrarci di persona, se non qualche messaggio scambiato con lui e con l’amico Ligure. L’ultima estate fu quella galeotta, parlandoci vicendevolmente su A69, scoprimmo l’arcano di quelle sue famose domande. Dopo il ritorno dalle ferie dell’estate scorsa, capitò d’incontrarci con Martino qualche volta di più, ma solo incontri casuali per strada, avendo così occasioni per parlare con più calma e guardandosi in faccia, è molto meglio che dire le cose tramite messaggi. Per un periodo non si vide più, ne personalmente, ne su A69, nemmeno con l’amico Ligure.
Un giorno ancora casualmente, ci rincontrammo in un negozio cinese, anche lui era solo ed era in giro per fare compere, lo vidi molto giù di corda e anche questa volta ci fu occasione per parlare, in un primo momento credevo problemi con la moglie (forse che avesse scoperto la sua bisessualità), invece mi fece capire che erano solo problemi mentali suoi, i tipici problemi di depressione, la moglie non c’entrava niente. Aveva pure problemi con l’auto e non poteva muoversi come voleva, anche questo contribuiva a far calare il suo stato d’animo. A questo punto cercai a modo mio di fargli passare un po’ di brutti pensieri cambiando discorso, gli proposi di darmi una mano a scegliermi un paio di scarpe; in effetti io ero nel negozio proprio per quel motivo, lui accettò senza problemi, mi scelsi un paio di scarpe di quelle molto alte e sensuali e proprio qua scattò il mio gioco, avendo una minigonna plissettata, mentre mi provavo le scarpe davanti a lui seduta su quegli sgabelli mi ritrovai a provocarlo, notai subito in lui un certo imbarazzo, ma anche una certa voglia di continuare a vedere sempre di più, mio marito con una scusa si allontanò ma solo per metterlo meno in soggezione. Continuai per un po’ a provare e cambiare scarpe e ogni volta chiedendo a lui il suo parere, la gonna molte volte salì e molte volte infilandomi le scarpe gli mostrai del panorama, tanto bastò che mi resi conto che si era parecchio eccitato, vedevo nei suoi pantaloni un bel pacco rigonfio. Feci finta di niente, come se tutto fosse normale, poi ad un certo punto visto l’orario dovetti smettere, era quasi ora di cena. Decisi di far scegliere a lui quelle che gli piacevano di più, fortuna scelse quelle che anche io avevo gia deciso, così scherzando gli dissi: “vedi alla fine abbiamo gli stessi gusti” e sorrisi, ci avviammo così alle casse e mentre aspettavamo di pagare ci ripromettemmo di incontrarci qualche sera, magari per una pizza o un gelato.
Infatti dopo qualche settimana ci incontrammo per una pizza, parlammo tanto ma niente di più se non il continuare a provocarlo e vederlo alla fine della serata andare a casa eccitato. Poi ci ritrovammo ancora per un gelato, ma sempre incontri senza nessun secondo fine, se non quello di tirarlo fuori da quel suo stato di abbattimento e sempre demoralizzato. Infatti ci ritrovammo sul lungolago a mangiarci una bella coppa di gelato, le serate cominciavano ad essere veramente calde, quindi mi ero vestita in modo abbastanza leggero, logicamente camicetta, minigonna, autoreggenti e tacchi, mi ero messa anche le scarpe che mi aveva consigliato lui in quel negozio, durante la serata lo vidi proprio molto risollevato rispetto alla primo incontro dai cinesi, mi disse che il merito era stato anche mio, che molte mie parole nei vari incontri lo avevano aiutato, ma gli risposi di non esagerare.
Dopo il gelato si decise di fare una passeggiata sul lungolago, una passeggiata molto interessante e piacevole, mi ritrovavo in mezzo a lui e mio marito, scherzavamo molto ogni tanto lo prendevo sotto braccio, come un vecchio amico, si stava creando una certa affinità. Dopo un lungo camminare ci fermammo a sederci su una panchina, le mie scarpe cominciavano a farmi leggermente male, il solito problema delle donne, anche qua mi ritrovai seduta tra lui e mio marito, tanto bastò per ricominciare a provocarlo un pochino.
Accavallai come al solito le gambe, lasciando scivolare indietro la leggera gonna, mostrando così lo stacco tra le autoreggenti e la pelle, mi avvicinavo a lui scherzando, accarezzandogli ogni tanto i capelli. Il caldo in questo frangente mi sembrava stesse salendo, ma era uno strano tipo di caldo, avevo notato la sua eccitazione, ogni tanto cercava di coprirsi proprio là, ma ormai me ne ero accorta. Ridendo, scherzando e parlando, si era creato ormai una certo affiatamento, sembravamo amici di vecchia data, viste anche le tante confidenze che ci eravamo scambiati, tanto che ad un certo punto mi scappò di baciarlo, lo presi proprio in contropiede, non se l’aspettava. Anche mio marito rimase sorpreso, devo dire che il bacio fu veramente intenso e piacevole, c’erano poche persone in circolazione in quel punto di lungolago e quindi mi lasciai trascinare un po’ e mi girai baciando pure mio marito, la situazione si stava scaldando.
Restammo seduti su quella panchina per un po’ a sparare cavolate, ma nonostante quel intermezzo del bacio, nessuno dei due proponeva. Poi un altro attimo di pura follia, presi la mano di Martino e me la portai tra le gambe, ormai ero eccitata e quel calore che sentivo saliva sempre di più, l’unico problema era, che ogni tanto qualcuno passava e di conseguenza dovevamo far finta di niente e fermarci, ma negli attimi in cui non c’era nessuno all’orizzonte, baciavo Martino che approfittava di rimettere la mano tra le mie gambe e mio marito che infilava le sue mani sotto la camicetta alla ricerca del mio seno. Cominciavamo ad essere troppo presi dalla situazione, mio marito addirittura, ad un certo punto si alzò mettendosi davanti a me e infilando le mani sotto la gonna, prese le mutandine e me le sfilò, davanti allo sguardo sorpreso di Martino, che però continuava ad accarezzarmi e toccarmi il seno, questo gesto di mio marito mi provocò ancora più eccitazione, la mia passera cominciava a sentire il bisogno di essere toccata e baciata al diretto contatto.
Eravamo troppo eccitati e il posto non ci sembrava più molto congeniale per continuare, e sicuramente io mi stavo sciogliendo troppo per restare li e continuare a fermarsi ogni volta che vedevamo qualcuno ad avvicinarsi, quindi mio marito subito propose di andare a prendere l’auto ed andare in qualche posto un po’ più tranquillo, ormai era troppa la voglia di tutti di continuare. Fortuna l’auto non era molto lontana, infatti andammo subito a prendere l’auto e ci dirigemmo in un parcheggio della zona molto più tranquillo, vicino al fiume. Lungo il tragitto ne approfittai per allungare le mani e sentire che il passero di Martino era inevitabilmente duro, glielo massaggiai un po’ sopra i pantaloni.
Arrivati al parcheggio mio marito prese la coperta dal baule e ci dirigemmo a piedi in un boschetto vicino al fiume con tanto di praticello, non c’era anima viva in giro. Distendemmo ben bene la coperta, per metterci poi belli comodi. Io mi sdraiai nell’attesa che qualcuno dei due prendesse l’iniziativa, infatti Martino non attese molto, tutta questa situazione inaspettata lo aveva eccitato troppo, quindi si abbassò e cominciò a baciarmi con tanta intensità, era eccitatissimo e senza tanti preamboli allungò subito una mano sotto la camicetta sollevandomi il reggiseno per poi accarezzarmi il seno, poi in un secondo tempo, mi slacciò la camicetta e poi anche il reggiseno e con slancio me li tolse, sembrava fosse una vita che non vedeva e toccava una donna, lo lasciavo fare, sentivo troppo la voglia di sentirmi toccata, baciata e coccolata, mio marito nel frattempo si era assestato ad accarezzarmi le gambe per poi salire sempre più su fino alla passera, ormai già bella bagnata. Era parecchio tempo che non mi trovavo di nuovo in una situazione così intensamente piacevole, mio marito mi aveva sollevato la gonna e con la lingua si era fissato sulla mia passera, mi leccava con dolcezza e ritmo le labbra e poi il clitoride, Martino mi stava proponendo tutto il suo possibile piacere tra baci e carezze, mi baciava e accarezzava il seno con tantissimo entusiasmo.
Dopo tanto tempo mi ritrovavo nella piacevole situazione di essere al centro dell’attenzione di mio marito e di un amico trovato, tra cui si era creata una certa intimità. Ero nelle loro mani, ero quasi passiva, fino a che mentre Martino insisteva sui baci e il seno, allungai una mano sotto i suoi pantaloni prendendomi stretta il suo fenomenale passero, era all’estrema eccitazione, cominciai ad accarezzarlo con sentimento, provando nuovamente delle vecchie ma più piacevoli sensazioni..
Ad un certo punto Martino si alzò e si tolse pantaloni e slip, eravamo sulla buona strada, ma ancora non era andato a fondo sulla mia passera, ma il suo gesto spinse anche mio marito a fare lo stesso, così che slacciandosi pure la camicia mio marito era praticamente nudo, Martino invece aveva ancora la maglietta, ma io talmente presa dalla voglia del massimo contatto, dal meraviglioso contatto pelle contro pelle, gli feci capire di toglierla, non se lo fece ripetere. Mio marito si era messo seduto a guardarsi un pò in giro per vedere se tutto era tranquillo e non ci fosse qualche ospite non gradito, Martino invece si sdraiò accanto a me accarezzandomi tutta e baciandomi sempre più profondamente, con le mani si abbassò fino ad arrivare alla mia passera, finalmente, cominciando così ad accarezzarmela sempre con più vigore.
Il suo fantastico baciare e quella mano che mi accarezzava dolcemente la passera, mi trasmettevano una sensazione tale da farmi sentire dei grossi brividi, dei grossi brividi di piacere. Mio marito si era appartato momentaneamente, mentre io continuavo con Martino, che lentamente si era abbassato anche con la lingua infilandomi pure il mitico dito medio nella passera. Con la lingua cominciò a leccarmi il clitoride, leccando pure i miei umori che ormai avevano già fatto la loro presenza sulle mie labbra, ero bagnatissima. Martino era concentratissimo, mi stava facendo godere come una matta, il suo movimento sempre più intenso con la lingua sul clitoride e le ormai due dita dentro, mi stavano facendo avere un primo orgasmo, infatti cominciai ad ansimare e contorcermi, stavo godendo e in modo esagerato. Martino resosi conto di questo mio stato aumentò il ritmo ancora più intensamente, facendomi sentire sempre più piacere. A questo punto arrivò anche mio marito che si mise a baciarmi come lui sa fare, questo fu l’apoteosi, iniziai a godere ancora di più, contorcendomi in modo esagerato, ansimando e quasi gridando dal piacere, era un altro orgasmo. Dovetti ad un certo punto allungare la mano e fermare Martino, ero all’estremo del godimento, questo secondo orgasmo mi stava sfinendo, era parecchio tempo che non mi ritrovavo in una situazione di questo genere, quindi queste mie sensazioni si erano moltiplicate immensamente.
Mi rilassai un attimino, ma loro approfittarono per continuare ad accarezzarmi e baciarmi dolcemente, le loro mani mi ispiravano sempre più, forti sensazioni.
Martino lentamente ritornò di nuovo sulla passera, di nuovo accarezzandola dolcemente poi mi si avvicinò disteso baciandomi, stava ricominciando a farmi tornare quel calore e quella voglia, una voglia bruciante, non riuscivo a trattenermi e da semi passiva quale ero stata fino ad ora, decisi di prendere un po’ di iniziativa, quindi mi girai ed andai a mettermi seduta sopra di lui. Non mi infilai il suo cazzo, ma mi misi sopra muovendomi avanti e indietro, quasi a masturbarglielo con la mia passera bagnata, muovevo la mia passera su tutta la lunghezza del suo passero, era veramente duro, e lo sentivo sfregare sul mio clitoride, naturalmente in quel modo cominciavo a sentire la voglia di farlo entrare, ma no non dovevo ancora, volevo godermi ancora un po’ delle sue carezze e dei suoi baci. Mio marito si mise in piedi mettendosi davanti alla mia bocca con il suo passero, così me lo presi subito in bocca, l’eccitazione stava sempre più crescendo e il piacere sempre più grande, solo che così facendo decisi di portarmi con la passera sopra la bocca di Martino, così che me la leccasse in quella posizione, mentre io succhiavo il cazzo di mio marito che era estasiato da questa nuova situazione.
La lingua di Martino stava facendo miracoli sulla mia passera, leccava con avidità, facendomi nuovamente godere, sentivo i miei umori scendere, non so cosa sentiva lui, ma non si fermava, più vedeva che mi agitavo, più lui si impegnava leccandola con avidità e infilando ogni tanto anche la lingua. Mio marito a quella situazione non poteva resistere molto, perché visto il mio forte eccitamento lo stavo pompando con troppo vigore, ero troppo frastornata per pensare di rallentare o fermarmi, infatti dopo un attimo si tirò indietro girandosi, stava venendo sbuffando di piacere. Decisi a questo punto che era ora di sentirmi finalmente dentro il passero di Martino, quindi mi spostai dalla sua bocca scendendo fino a sentire nuovamente quel cazzo duro e caldo sotto la mia passera, ricominciai quel movimento avanti indietro, senza farlo entrare subito, ma era talmente tanta la voglia che dopo poco, mi sollevai un attimino lo puntai bene e mi ci sprofondai sopra, mi piacque un casino sentirlo entrare tutto fino in fondo,a quel punto cominciarono i fuochi d’artificio, cominciai a muovermi su e giù, facendolo uscire ogni tanto per poi farlo rientrare, mi piaceva troppo sentirlo penetrarmi dall’inizio alla fine, ansimavo e gridavo di piacere, sentivo dentro tutto quel cazzo. Lui aveva le mani sui miei seni, mentre io continuavo a muovermi e godere, ma lui stava veramente resistendo pur essendo eccitatissimo, fino a farmi avere di nuovo un fortissimo orgasmo, a questo punto Martino rendendosi conto del mio nuovo orgasmo, mi fece fermare e facendomi mettere sdraiata, mi venne sopra allargandomi bene le gambe e me lo infilò, era questa volta il suo momento, voleva prendersi il suo ritmo, ma voleva farmi godere ancora. Cominciò a muoversi molto lentamente, ma più lo sentivo muoversi più ricominciai a godere, la mia passera era bagnatissima dai tanti orgasmi che ormai avevo avuto, il suo muoversi con ritmo e ardore mi stava nuovamente facendo impazzire, ero fradicia e lui insisteva sempre di più, il mio ansimare non finiva mai godevo e godevo, ma lui lo stava facendo apposta, infatti mi sussurrò nell’orecchio: “giuro che ti faccio godere, fino a che ce la farò a resistere, ho piacere vederti godere, voglio farti provare più godimento possibile, sento che devo farlo” poi mi baciò continuando a muoversi avanti e indietro, mio marito nel frattempo si era messo un po’ in disparte, ma con il cazzo nuovamente duro che si stava masturbando guardandomi mentre Martino era impegnato a farmi godere tanto. Quelle parole di Martino mi provocarono qualcosa dentro, tanto da farmi avere dei brividi, così che mentre mi faceva sentire infinitamente il suo cazzo penetrarmi con ardore, cominciai a baciarlo con veemenza e ad abbracciarlo con forza, arrivando ad avere nuovamente un orgasmo, Martino mi stava proprio facendo impazzire di goduria, e ci sapeva veramente fare. Ma questa volta anche per lui fu il limite, infatti sentii che il suo ansimare, il suo ritmo stavano aumentando e il suo cazzo cominciava a vibrare, infatti lo tolse di scatto, venendomi sul seno con abbondanza, ma in quel istante anche mio marito si avvicinò godendo nuovamente riuscì a inondarmi ancora di più sul seno, poi si misero entrambi a massaggiarmi il seno pieno di sperma, anche questa una sensazione nuovamente piacevole.
Dopo tutto questo piacere restammo sdraiati su quella coperta una buona mezzora, nudi e pieni di un piacere che io e mio marito non provavamo da tempo, e che Martino ci confidò: non aveva mai provato con quella intensità, e con quel piacere di avere un rapporto con una donna per lui speciale. Poi con dei fazzolettini ci ripulimmo rivestendoci, ero profondamente piena di soddisfazione, era parecchio tempo che non mi trovavo di nuovo in una situazione a tre, ma anche questa volta era stato un piacere irripetibile, forse perché da qualche tempo sentivo che con Martino sarebbe successo qualcosa di inaspettato e fantastico. Martino prima di salutarci per andare a casa ci rivelò:”Devo ammettere che da quando vi ho conosciuti, mai avrei pensato ad arrivare a questo punto, tu Patty eri intrigante, provocante e timida, ma nonostante qualche sogno su di te e qualche pensiero che mi ero fatto, proprio non ci speravo. Ho letto i tuoi racconti ed erano troppo eccitanti, e sinceramente questa sera ho sentito in te le sensazioni che più volte hai descritto, devo anche ammettere che sei una gran donna, non fisicamente, non a letto, non nel sesso, ma proprio come persona, ho capito grazie a te tante cose e questa sera ne ho avuto la conferma, tu e tuo marito siete due persone speciali, inoltre lui sa come renderti felice. Spero che la nostra amicizia continui, non mi interessa il sesso, ma proprio la vostra amicizia.
Dopo aver conosciuto voi e avervi frequentati più intensamente, già prima di questa sera, grazie a voi e specialmente grazie a te Patty, devo ammettere di aver finalmente capito molto di più di me e di conoscermi meglio, grazie ancora.”
Poi mi baciò e salimmo in auto per andare a casa, lo accompagnammo vicino a casa sua e noi ce ne tornammo a casa nostra tutti ben felici e contenti.
Dopo questa fantastica serata, abbiamo avuto ancora occasione di incontrarci, ma solo ed esclusivamente da buoni amici, una pizza, un gelato o una passeggiata, ma niente di più, anche se sinceramente un’altra bella serata con lui non mi dispiacerebbe, ma come sempre non la cerco e non la programmo, quando arriverà sarà ben accetta. Anche ieri sera l’abbiamo incontrato, ma per fargli leggere il racconto dove questa volta era partecipe lui. Volevamo che lo leggesse prima che lo pubblicassi, volevo il suo benestare e oltretutto volevo sapere se potevo lasciare il suo nome (Nick). Dopo averlo letto mi rispose che per lui era ok così com’era e non cambiare niente. Quindi eccolo qua, questa volta molto più recente, come ho descritto era parecchio che non mi ritrovavo ancora in una situazione così piacevole.
P.S.: dimenticavo una cosa, lui è iscritto come bisex, ma sinceramente devo dire che ho avuto molto, ma molto di più l’impressione dell’etero, poco bisex e per niente gay, non c’ha nemmeno provato con mio marito. Sarà questo che ha capito di sé?
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