motel in sardegna

Lo sapevo, me lo avevano detto, mi avevano avvertito, era pericoloso, mia moglie giovane avvenente pudica, ma molto molto calda, avrebbe potuto abituarsi, o addirittura manifestare una vera e propria dipendenza.
E' sempre stato un mio sogno erotico, mentre facevamo l'amore le sussurravo all'orecchio, allargandole le chiappe e penetrandole la figa con l'uccello e le dita nell'orefizio anale, il mio desiderio di vederla fare la puttana con un altro, davanti a me, vicino a me, mentre io mi masturbo. Così senza neanche accorgercene abbiamo iniziato ad aiutarci con un grosso dildo in silicone. Seppur di dimensioni esageratamente generose e realiste, l'aiuto ha contribuito solo ad alimentare la mia bramosità di vederla all' opera con un vero uomo, la predisposizione di lei ad essere sfondata da un coso enorme, e contemporaneamente a curare la goduria e l'orgasmo mia e di un altro.
Il caldo umido asfissiante di questa stanzetta di un motel del nord sardegna ci fa sudare come turchi, ma il punto non è questo. Sono disteso sul letto e Rossana mi scopa facendomi cadere i suoi lunghi capelli castani sul viso, sento l'odore acro e dolce dei suoi grossi seni sudati, mi passa i capezzoli il bocca e me li sfrega, quasi quasi soffocandomi. L'uccello è quasi livido , da quanto è duro e da quanto me lo sta facendo lavorare, entra ed esce quasi tutto, io spingo verso l'alto , ma lei spinge a sua volta, per affondare di più , fino al collo dell'utero. La tengo stretta per i fianchi, ma lei è fortissima e spinge senza sosta. Ma il punto non è ancora questo. Sto per venire, questa posizione mi stimola immediatamente la sborrata, e così è. Le vengo un litro sperma nella figa. Lei gode e respira profondamente, ansimando, tenendo in bocca il cazzone di Luca, un ragazzotto che abbiamo conosciuto la notte in discoteca. Non c'è voluto molto, dopo aver fatto colazione assieme a noi, a convincerlo a venire in stanza con noi. Lo spompina e lo spompina per tutto il tempo che io la penetro, lo prende in mano e lo sega con forza fin che anche a lui viene su una sborrata, che le investe in pieno il viso, la bocca e il seno. Lui gode come un porco su mia mia moglie, e lei per non soffocare fa uscire dalla sua bocca il cazzo e molto sperma che mi cade in faccia. Rossana mi pulisce col lenzuolo, ma continua a colarmi addosso un mix di saliva e sperma provenienti dalla sua bocca ancora aperta e calda. Adoro baciarla e slinguarla quando è stata appena sborrata in faccia. In ginocchio sul letto ci guarda e tutta piena di sperma si passa le mani sul seno portandolsele alla bocca e facendoci capire che ha desiderio di essere ancora chiavata, ma questa volta, alla pecorina, in culo e vagina. Il suo culo tondo e abbastanza voluminoso, chiaro col segno del costume e la pelle abbronzata, è pronto, mentre la figa bagnata del suo liquido e del mio sperma è già lubrificata per accogliere un cazzo, che verrà stritolato dall'altro cazzo, che a fianco, in culo la penetrerà forzandole il retto, a fondo, fino a farla sentire impalata. La chiaveremo per un'altra ventina di minuti senza sosta, una, due sborrate dentro, sicuramente ci hanno sentito in tutto il corridoio. Io mi addormento, sono sfinito. Loro continuano, davanti a me scopano a fondo per un altro po', fino all'ultima sborrata del ragazzo, che di corsa si mette in piedi davanti a lei e tenendole la nuca le lava letteralmente la faccia col caldo liquido bianco e denso. Un altro fine settimana è stato concluso nel migliore dei modi.
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