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Giulia e lo shopping con Mario


di robert73
28.06.2020    |    496    |    0 6.0
"- Alzati tesoro e baciami - Mario mi aiuta a sollevarmi e mi stringe forte in un bacio intenso da farmi mancare il fiato..."
Rieccomi qui ancora nel corpo di una donna, sono passati ormai 2 mesi
dalla disavventura con il Gino, ho lavorato diverse volte con la Vanessa
in cene e dopo cene organizzate dal portiere d’ albergo con cui avevamo accordi, devo dire
che anche senza un lavoro fisso i soldi iniziano a girare, che mi mancano sono i
vestiti che continuo a prendere in prestito dalla mia coinquilina ma lei mi ha dato
l’ ultimatum, quindi mi sono decisa a fare un giro per negozi e fare shopping ma prima
faccio una salto al bar a farmi una birra possibilmente a scrocco
- Ciao Giulia che ti porto - mi dice sempre sorridente Mario
- Ciao carissimo, una media grazie -
- Come mai oggi così sportiva ho già visto più di una faccia delusa al tuo ingresso -
Per essere comoda avevo scelto dei jeans neri e una maglietta bianca sopra un giubbino senza
maniche rosso ai piedi le classiche All Star di tela bianche
- Oggi devo fare compere volevo essere libera di muovermi, non sempre posso mettere i tacchi alti e
le gonne aderenti - spiego ironica
- Compere e dove vai di preciso - domanda curioso sempre Mario
- Vanessa mi ha consigliata di andare in centro tra i negozio di via Torino -
- Faccio l’ invadente ma ti posso accompagnarti se ti fa piacere -
- Certo mi serve giusto un aiuto per scegliere cosa comprare -
Finisco la birra che ovviamente non pago e appena Mario da le consegne al suo aiutante usciamo
e andiamo alla sua macchina, che colpo di fortuna ho pure guadagnato un passaggio evitando di
prendere il bus.
- Di preciso cosa ti serve ? - è molto curioso Mario non lo immaginavo
- Minimo due abiti per le nostre uscite serali e almeno un pantalone elegante poi devo fare scorte di mutandine e reggiseni sto usando quelli della Vanessa e non è troppo contenta -
Mario mi confida che si era accorto che in più di una occasione portavo dei
vestiti che prima aveva visto indossati dalla Vanessa, allora gli ho raccontato che era andato a fuoco
il mio appartamento con tutto quello che avevo dentro vestiti compresi e lei si era offerta di aiutarmi
Arrivati in centro Mario insiste per entrare in un negozio dove lavora una sua vecchia amica, devo
dire che il posto è carino e con ampie scelte, prendo subito un vestitino e vado in camerino, mi spoglio e tempo due minuti esco e mi aspetto il commento di Mario che è positivo solo al terzo provino, ma che uomo dai gusti difficili mi sono portata dietro penso divertita.
- Questo te lo pago io, ti sta troppo bene anche se - e lascia la frase a metà
- Cosa non è di tuo gusto, dovevi fare il critico non il barista -
- Con le tennis di tela non rende proprio prova queste - e mi porta dei sandali bianchi con i laccetti
e un tacco 12 mitigato dalla zeppa davanti, li calzo, non nascondo una certa difficoltà a camminare
non avevo mai camminato con i sandali ma come posso farglielo capire.
- Sei splendida - mi dice ammirato
- Grazie - rispondo arrossendo, dato che uno è regalato decido di prendere anche il primo che ho indossato un abitino nero molto semplice leggermente aperto sulla schiena, la negoziante molto
convincente mi propone anche una gonna a pieghe a pois e una azzurra con uno spacco molto vistoso che compro al volo aggiungendo anche altre due paia di sandali sempre con il tacco alto
- Vado in camerino a cambiarmi intanto mi prepara il conto grazie -
So già in mutande quando entra Mario mi voleva chiedere di indossare il vestito che mi ha regalato
ma ha sbagliato i tempi, d’ istinto mi copro il seno ma poi vedo che è più imbarazzato lui di me
- Scusami Giulia credevo ci fosse un’ altra porta non di entrare direttamente in camerino -
- Figurati nessun problema - sorrido e prendo l’ abitino lilla che tanto adora e non curante della sua
presenza lo indosso, carino mi lascia tutte le spalle nude ed è molto aderente, anche troppo mi si vedono le mutande che non sono proprio sexy dovevo mettere il perizoma che tanto odio
Mario mi osserva attentamente e mi consiglia di levarle che sarei stata uno schianto così
- Cazzo mi vuoi fare andare in giro senza mutande – dico ironicamente
- Non sarebbe una cattiva visione – intanto mi si avvicina da dietro e alzandomi leggermente la gonna mi sfila piano piano l’ intimo abbassandolo fino alle caviglie, mi guardo allo specchio
- Vero è tutta un’ altra cosa poi starò più fresca - dico scherzando, Mario comincia a baciarmi
sul collo poi scende sulle spalle nude, io resto ferma, lo lascio fare la cosa mi piace molto anzi
mi eccita, sento le sue mani che mi alzano ancora di più il vestito e in un attimo la sua cappella
che si struscia sulle mie gambe - Giulia non resisto ti desidero troppo - sono le sue parole prima
di penetrarmi dolcemente e iniziare a scoparmi, cavoli quasi vengo subito neanche fossi ancora
un uomo, sento il suo cazzo andare avanti e indietro nella mia vagina sbrodolante di umori,
perdo il senso del tempo fino a quando non sento Mario sfilarsi, allora ritorno in me.
- Adesso ci penso io – dico a Mario e mi abbasso, osservo il suo pisellone pronto a esplodere
lo bacio e succhio dolcemente fino a farmi riempire la bocca del suo seme, mi gusto il suo sapore
continuando a spompinarlo per alcuni minuti fino a ripulirlo di ogni goccia.
- Alzati tesoro e baciami - Mario mi aiuta a sollevarmi e mi stringe forte in un bacio intenso da
farmi mancare il fiato. - Mamma mia che scopata - sono le prime parole che mi escono dalla
bocca, sono proprio fuori giri, Mario mi sta facendo uno strano effetto
- Sei fantastica Giulia - mi dice mentre lui si rimette il cazzo nei pantaloni e io levate le mutande
mi aggiusto il vestito, ho idea che la negoziante ha capito tutto ma alla cassa fa finta di nulla.
Siamo in strada ci dividiamo i sacchetti e Mario mi abbraccia e ci dirigiamo al prossimo negozio
che bella sensazione mi sento quasi protetta ma con mille occhi addosso dato che sono in giro
senza mutande e con un vestito molto leggero. Finiamo di fare shopping che sono le quasi le
18.00 e Mario mi propone di andare a casa sua per un aperitivo, io esausta per tutto il camminare
e il provare abiti avrei preferito andare a casa mia ma non so rifiutare e così ci ritroviamo nel
suo appartamento situato poco distante dal bar Oasi
- Fai come se fossi a casa tua -
- Grazie, posso approfittare per fare una doccia - chiedo sfacciata
- Ma certo, l’ ultima porta in fondo a destra fai con comodo io preparo i cocktails -
Menomale non ne potevo più ho il vestito che mi si infila in mezzo alle chiappe e mi sento tutta
sudata dalle tette alla patatina, resto in doccia una decina di minuti che mi ritemprano poi esco mi
copro con un asciugamano e torno in soggiorno, alla mia vista Mario ha un sussulto
- Vuoi farmi venire un infarto tesoro - mi dice mentre mi passa il bicchiere
- Ehhh adesso abbiamo scopato neanche quattro ore fa e ora ti faccio questo effetto -
Ci sediamo e sorseggiamo il suo ottimo drink e parliamo come mai avevamo fatto, scopro che
è separato e ha una figlia di 20 anni che vive lui, che il bar Oasi è solo uno dei tanti che possiede
ma è quello a cui è più affezionato dato che era stato aperto da suo padre , l’ atmosfera si fa intima
lui mi si avvicina e mi apre l’ asciugamano lasciandomi nuda ai suoi occhi
- Wow queste non le avevo ancora ne viste ne toccate - e inizia a tastarmi le tette dolcemente, le nostre labbra si sfiorano e iniziamo a baciarci, sento la sua lingua che si avvolge nella mia, la cosa
mi prende molto sono sincera non è come con gli altri. Ci alziamo e andiamo nella sua camera, mi stendo sul lettone, guardo Mario che si spoglia e poi mi si butta tra le gambe e inizia a leccarmi
le labbra e succhiarmi il clitoride, cazzo che bella sensazione o dei gemiti di piacere, la sua lingua
e la sua bocca non mi danno tregua e ho orgasmi multipli.
- Mi hai fatta bagnare come una bambina, mamma mia che meraviglioso trattamento -
- Sai di buono non riuscivo a staccarmi, ma pure lui sa di buono sai - dice con un sorrisone
- Che modo originale per avere un bocchino - sorridendo inizio a dedicarmi al suo pisellone
da prima segandolo con le mani poi lo ingoio e solo usando la bocca lo faccio quasi godere, mi deve
fermare per il troppo piacere, allora ci monto sopra a cavalcioni e iniziamo una memorabile
scopata dove vengo più volte e Mario si dimostra una stallone instancabile. In un attimo di pausa
vado in cucina per prendere da bere, Mario mi raggiunge e insieme completamente nudi andiamo sul balcone a guardare le luci della città, io appoggiata alla ringhiera e lui dietro di me.
- Sento qualcosa che punge - faccio notare sorridendo
- Scusalo ma si è risvegliato, colpa di questo bel culetto sodo - e inizia a baciarmi sul collo
Senza fatica la sua cappella scivola tra le mie gambe e finiamo per scopare per 20 minuti anche sul
balcone incuranti di vicini guardoni, quando lo sento al limite mi abbasso e lecco la sua cappella
livida di piacere che esplode in un getto di sperma caldo e denso che mi ricopre viso e scende sui
seni, lo ripulisco delle ultime gocce giocando ancora con la lingua sulla cappella, lui mi fa alzare
- Cosa fai ho in bocca il tuo sperma - gli domando, io come Giulio avevo sempre evitato di baciare
sulle labbra le mie partner dopo che gli ero venuto in bocca
- Tranquilla di te voglio tutto - mi blocca Mario e mi da un lungo bacio dopo di chè torniamo in
camera e andiamo avanti fino a notte fonda a scopare in ogni posizione fino a quando stremati
ci addormentiamo abbracciati sul lettone. Mi sveglio che sono le 09.00, Mario è già andato al bar
mi ha lasciato un bigliettino molto carino, io mi vesto e raccolti tutti i sacchetti torno a casa
- Ragazza che abbiamo fatto stanotte - mi domanda Vanessa appena entrata
- Sono stata da Mario - rispondo e le racconto tutta la serata
- Spero che ti abbia ripassato anche un po’ il sederino, ha chiamato l’ assistente di Giorgio
domani abbiamo il photoshoot - mi informa prima di curiosare tra i miei mille sacchetti
Non le do risposta,cavoli l’ unica cosa che per una volta non ho fatto è stato proprio prenderlo nel culo ma ho idea che ci sarà modo di rimediare ……….












































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