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Il sogno (parte 2)


di britz51
16.07.2017    |    15.245    |    1 9.3
"Mentre le guardavo mi venne da fantasticare e da chiedermi se per caso una delle due non fosse stata l'oggetto del sogno erotico che avevo appena vissuto, e..."
... Le meravigliose sensazioni che quel sogno mi avevano fatto provare mi accompagnarono durante tutto il pomeriggio, e, con un sorrisetto appagato ridiscesi in spiaggia, dove ritrovai mia moglie e la mia cognatina che continuavano imperterrite a crogiolarsi sotto quel sole implacabile.
- Ciao sirene!- salutai passando loro vicino e prendendo posto sulla sdraio all'ombra dell'ombrellone.
-Ciao dormiglione- rispose Marta senza nemmeno sollevare lo sguardo dal giornale che stava sfogliando.
- Dormito bene?- domandò Giulia che proprio in quell'istante si alzò, e senza aspettare risposta andò di pigramente a fare un tuffo rinfrescante, per poi sdraiarsi nuovamente sull'asciugamano.
Dalla mia sdraio ero in posizione dominante rispetto a loro, e mi sorpresi ad osservarle, erano entrambe sdraiate sulla pancia, e a fare paragoni sulle loro caratteristiche fisiche: Marta aveva 29 anni, carnagione chiara, capelli castano chiari portati corti a caschetto, un metro e settanta centimetri, fisico "magro ma non troppo", gambe lunghe con ogni curva al posto giusto, e un delizioso culetto a mandolino, messo in evidenza dal costumino "brasiliano" che regalava generosamente una splendida visione delle natiche.
Giulia invece ne aveva soltanto 19, alta pochi centimetri meno della sorella,di carnagione scura e con capelli neri lunghi, un fisico più nervoso, quasi felino, e un culetto incantevole,per giunta poi indossava un tanga per il quale sarebbe stato necessario il "porto d'armi".
Mentre le guardavo mi venne da fantasticare e da chiedermi se per caso una delle due non fosse stata l'oggetto del sogno erotico che avevo appena vissuto, e che ancora mi dava una intensa sensazione di languore.
Ad ogni modo la giornata proseguì allo stesso modo di tutte le altre, dopo la spiaggia decidemmo di uscire per incontrare gli amici, e finimmo per tornare a casa a notte fonda, stanchi morti per la giornata di sole e mare, e anche per qualche vinello di troppo che bevemmo tra cena e dopo-cena.
La notte che seguì fu una notte senza sogni, io perlomeno dormii come un sasso e mi svegliai la mattina dopo alle dieci senza la minima interruzione.
La mattina dopo ci svegliammo tutti di buon umore, e riprendemmo la nostra "stressante" vita da spiaggia.
Stesso trantran la mattina, pranzo leggero, e io di nuovo salutai con un cenno Marta e Giulia e mi predisposi al solito corroborante riposino pomeridiano.
Appena però poggiai la testa sul cuscino mi riprese, intensa, la sensazione di dolcezza e calore provata il giorno prima, e mi addormentai nella speranza di sognare lo stesso sogno.
E di nuovo accadde, di nuovo sentii mani leggere frugare la mia intimità, di nuovo gustai il piacere di labbra umide che dolcemente si impossessavano del mio cazzo, che nel frattempo rispondeva ergendosi vigoroso verso l'alto, di nuovo provai la leggerezza e dolcezza di una lingua che languidamente percorreva la mia verga dalla base fino alla cappella, e poi di nuovo giù indugiando nel perineo per poi riprendere la strada di prima; stavolta però, benché contro il mio desiderio che ardentemente voleva continuare il sogno, mi svegliai, socchiusi gli occhi, e mi ritrovai Giulia, la mia cognatina, intenta a praticarmi un succulento pompino, ma non era sola, accanto a lei Marta, mia moglie, la incoraggiava e la guidava, tenendole una mano sulla nuca, instradandola affinchè mi procurasse il massimo di quel languido piacere che già mi pervadeva.
Il mio primo impulso fu quello di chiudere di nuovo gli occhi, fingermi ancora addormentato, e continuare a godere di quel meraviglioso servizio, ma non ce la feci,allungai invece le mani, una verso Giulia sostituendo la mano di mia moglie con la mia sulla sua nuca, l'altra verso Marta, che attirai verso di me portandola a sdraiarmisi accanto. E da quel momento fu un intrecciarsi di corpi, le baciai e ribaciai entrambe sulle bocche e in ogni anfratto dei loro splendidi corpi, leccai la fichetta di Giulia mentre lei leccava quella di Marta, e leccai la fichetta di Marta mentre lei penetrava con la lingua il buchetto rosa del culo di Giulia. Presi Giulia da dietro, alla pecorina, mentre Marta offriva le sue splendide tette all'avida bocca della sorella, e lo stesso feci con Marta. Era un sesso allegro, fatto di passione e risatine, di baci intensi e languidi, ma anche di solletico e goliardia, insomma uno spasso
Andammo avanti così a lungo, fino a quando le due, come se tutto fosse stato programmato in anticipo, non scesero in sincronia con le bocche fino al mio cazzo ormai duro come la pietra, e mi regalarono il più sontuoso dei pompini a due bocche e due lingue, che si sfioravano e si intrecciavano fino a farmi venire nella bocca di Giulia, che a quel punto, con un'azione da troietta consumata, con la bocca piena del mio sperma, andò a baciare la sorella, depositando quel succo nella sua bocca. Marta poi fece lo stesso con me, e mi ritrovai la bocca piena del mio stesso seme, misto alla saliva delle due sorelle. -Segue -
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