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Sopra Bolzano


di Membro VIP di Annunci69.it Baciami_Ancora
03.09.2020    |    10.400    |    6 9.1
"Anche a Gianluca la scena era piaciuta molto, pur avendogli concesso quel pochino di tregua necessaria a non venire sott’acqua nelle mani di Laura, ed a quel..."
La prima esperienza di sesso di gruppo aveva lasciato Gianluca davvero entusiasta, vuoi per la bellezza delle partecipanti, e per la loro incredibile troiaggine, vuoi per l’atmosfera goliardica che si era sviluppata, che aveva fatto sì che in pochissimo tempo si fossero sciolti i possibili imbarazzi dei presenti, compresi i meno esperti e gli esordienti come lui.
Fu così che, dopo qualche mese, ci fu nuovamente un’occasione simile.
Stavolta la location era una Sauna abbastanza isolata sulle pendici delle montagne attorno a Bolzano, che i solerti organizzatori del gruppo Ladies Gang, Anna e Gianni in primis, avevano provveduto a riservare per una sera.
Gianluca aveva organizzato una trasferta di lavoro proprio in Alto Adige, per cui quella sera avrebbe potuto godersi la festa senza nessun problema di orari.
L’appuntamento era per le 21 sulla strada principale, con alcune delle coppie previste, che non conoscevano la location, dato che venivano da abbastanza lontano, ma Gianluca, avendo parecchio anticipo, si era concesso un sopralluogo preventivo alla località, che non era effettivamente facilissima da raggiungere. In ogni caso, all’orario previsto eccolo lì nel parcheggio dei bus, finestrino abbassato, in attesa delle altre macchine. Ed ecco la prima, guidata da una bionda alta e sorridente, con marito a fianco ed un’altra coppia seduta dietro, seminascosta dai vetri scuri.
Un cenno d’intesa, e subito dietro ecco l’auto degli ineffabili Anna e Gianni, che Gianluca conosceva già.
Scesi dalle macchine, le tre donne si avvicinarono per salutarsi con i bacini di rito, come amiche che non si vedono da un bel po’ di tempo, mentre Gianluca si presentò velocemente ai mariti,insieme ad altri cinque uomini che erano arrivati nel frattempo, separatamente tra loro,a parte due giovanissimi, che erano arrivati in moto. Anna fece velocemente i conti, e disse:”benissimo, ci siamo quasi tutti, mancano ancora Giovanna e Sandro, che arriveranno tra poco direttamente alla Sauna, e Marco di Padova con i suoi due amici, che mi hanno avvisato che arriveranno alle dieci. Possiamo salire”
Gianluca pensò che era un vero peccato che non fosse presente nessun’altra delle Ladies della volta precedente; gli sarebbe piaciuto moltissimo rivedere gli occhi neri e penetranti della toscana Olivia, con i suoi capelli lunghi e lisci, e le sue tette spettacolari che aveva pastrugnato con grandissima soddisfazione, oppure il culo sfrontato della rossa Morena, spudorata e vivacissima moglie dello stallone Renato.
Il serpentone delle auto si mosse per quei quattro o cinque km di stradina in salita, e nel frattempo Gianluca iniziò già a fantasticare e pregustare il momento in cui si sarebbe riempito i palmi delle mani con le esuberanti tette della bionda, di gran lunga la più bella delle tre donne presenti, magari infilandoci l’uccello in mezzo … Anna la conosceva già, aveva già avuto modo di vedere i suoi occhi di cristallo brillare di ingordigia mentre attendeva di gustarsi i fiotti di sborra che le venivano offerti ogni volta, dato che questa era la sua vera specialità, oltre ad un culetto piccolo e sodo che non temeva alcun calibro …
La terza, Ambra, non era a prima vista niente di speciale, apparentemente non giovanissima e un po’ tozza, seppure con una faccia da troia che non aveva nulla da invidiare alle sue due socie.
Arrivarono al parcheggio, dove già erano presenti alcune auto, e Anna fece strada verso l’ingresso della Sauna, ricavata parzialmente nel seminterrato di un Hotel come tanti ve ne sono da quelle parti.
Nell’atrio, l’ambiente sembrava molto trascurato, le luci fioche, la mobilia decisamente d’annata, in uno stile che poteva essere retrò già negli anni ’70, ai quali evidentemente risaliva. Insomma, non una bellissima apparenza. Da un bancone tipo reception si fece avanti un personaggio che più folcloristico non si poteva, una specie di Tinto Brass tirolese: alto quasi un metro e novanta, con baffoni a manubrio d’ordinanza, nasone e guanciotte rubiconde, intorno ai 65 anni, con pantaloni lunghi di fustagno, camicia a quadri e bretelloni. Si rivolse a Gianni: “Eccovi qui, avanti avanti, da questa parte, stasera è tutto per voi” … consegnandogli un mazzo di chiavi.
Le chiavi erano quelle degli armadietti, come ci spiegò subito Anna, facendoci strada negli spogliatoi, che fortunatamente Gianluca trovò assolutamente puliti e ben organizzati, diversamente dall’impressione che aveva avuto prima.
Gli ospiti iniziarono a spogliarsi nelle zona maschile, mentre Anna si faceva consegnare il contributo previsto, suggellando il contratto ridendo, con una tastata ai gioielli di ciascuno, accompagnata da un bacio slinguato; le coppie nel frattempo si preparavano nella parte femminile, dove anche Anna le raggiunse subito.
Gianluca se la prese comoda, non aveva intenzione di mostrare troppa fretta di entrare nella zona vasche, quindi ripose con calma i vestiti nell’armadietto, dando nel frattempo un’occhiata più o meno furtiva agli altri invitati, giusto per farsi un’idea della concorrenza … pur se involontariamente, qualche paragone tra maschi si fa sempre, e Gianluca era ben conscio di non avere misure stratosferiche, dopo anni di confronti negli spogliatoi delle tante squadre di calcio in cui aveva giocato. Diciamo pure che degli altri cinque presenti, due erano più o meno della sua età, circa quarantacinque anni, con dotazioni pressappoco paragonabili alla sua, cioè normalissime. C’erano poi i due ragazzi giovani, intorno ai venticinque anni, che invece risultavano decisamente ben attrezzati, e già decisamente pronti alla tenzone, nonostante il palese imbarazzo che cercavano di superare con battute e risate sguaiate. Infine, un tipo un poco più stagionato, sicuramente oltre i cinquanta, che lo lasciò molto incuriosito: da una foresta di peli tra petto, addome e gambe, sbucava un cazzone come Gianluca non aveva mai visto: non molto lungo, ma della larghezza di una bottiglietta di Coca Cola, e con una cappellona che poteva sembrare un tappo di damigiana.
Li lasciò andare avanti, con la scusa di controllare i messaggi del cellulare, e finalmente, prendendo profondamente fiato, si avviò a varcare la porta a vetri che divideva gli spogliatoi dalla zona wellness, tenendo intorno ai fianchi il classico salviettone.
Nella grande vasca idromassaggio al centro della sala erano già immerse la biondissima Laura e la castana Ambra, ciascuna già impegnata a spompinare i due coetanei di Gianluca, che stavano in piedi di fronte a loro, mentre i rispettivi mariti erano seduti sul bordo vasca a gustarsi la scena insieme a Gianni, che era già prontamente entrato in azione con la reflex. I due giovanotti invece erano momentaneamente in disparte, evidentemente in imbarazzo, seduti sulle sdraio, intenti però anch’essi ad analizzare la situazione. Stranamente non si vedeva in giro Anna, né il tipo con la cappella a damigiana … possibile che la buongustaia numero uno del gruppo l’avesse già sequestrato a suo beneficio esclusivo? Gianluca fece appena in tempo a chiederselo, che la vide rientrare nella sala dalla porta dello spogliatoio femminile, dove aveva indossato una bellissima guepiere nera ricamata, tenendo proprio il cazzone del tipo nella mano destra, come fosse il manico di una carriola. Subito dietro di loro apparve anche l’altra coppia che stavano attendendo.
Giovanna era a sua volta abbastanza robusta, pur se ben proporzionata, con un paio di tette di almeno una sesta misura, sorridente anche se non particolarmente bella, con addirittura un accenno di strabismo di Venere, che la rendeva curiosa allo sguardo, e avanzava tenendo per mano Sandro, un tipo alto e allampanato, apparentemente attorno ai sessant’anni, con un pisellone lungo e flaccido che ballonzolava vistosamente.
“Guardate chi vi ho portato!” gongolò ridendo a voce alta, guidando il gruppetto a immergersi a sua volta.
Nella vasca ci potevano stare comodamente una decina di persone sedute, ma considerando che alcuni erano seduti sul bordo, c’era ancora abbastanza spazio, e Anna e Giovanna si sistemarono proprio al centro della vasca e iniziarono a limonare tra di loro, tenendo però a portata di mano il tipo col cazzone a lattina, e ingollandosi a turno la cappellona. A quel punto anche Gianluca decise di avvicinarsi, iniziando a temere di rimanere parzialmente fuori dai giochi, e così fecero i due ragazzotti, i cui uccelli ormai svettavano in tutta la loro prorompente gioventù.
C’era spazio giusto a fianco della biondona Laura, che anzi si scostò leggermente per favorire l’ingresso in vasca a Gianluca, pur continuando a succhiare con gusto il cazzo del tipo di fronte. Era davvero bellissima, sui trent’anni, occhi grandi e scuri, viso ovale e un paio di labbra scarlatte, carnose il giusto, e capelli appena sopra le spalle che ondeggiavano seguendo il ritmo del pompino in cui era impegnata. E poi le tette, grosse, sode e rotonde, che sbucavano volitive dall’acqua gorgogliante, lasciando apparire a sprazzi le areole rosa, larghe più o meno come la cappella del tipo pelosone … Gianluca rimase qualche istante a contemplarle, girandosi leggermente, poi le mise il braccio destro dietro il collo e con la sinistra iniziò a palparle a mano aperta, subito apprezzando il turgore dei capezzoli, che restavano nascosti sotto il pelo dell’acqua.
I due amici nel frattempo si erano sistemati a loro volta in piedi ai lati dell’uomo a cui si stava dedicando Ambra, la quale a quel punto si trovò a destreggiarsi, con grande soddisfazione, con ben tre cazzi duri e freschi tutti per lei, e mentre ne ingoiava uno, gli altri due le picchiettavano invadenti il viso, impazienti del proprio turno. Anche il cazzo di Gianluca era ben tosto sott’acqua, ormai, e lui fu ben felice di sentirselo prendere in mano da Laura, mentre continuava ad apprezzare la consistenza delle sue tette, che subito iniziò a menarglielo come un Joystick. E subito dopo lei si girò verso di lui, lasciando in sospeso il pompino all’altro tizio, e in maniera del tutto improvvisa gli infilò la lingua in bocca, calda e morbida come si conviene.
A Gianluca sono sempre piaciuti moltissimo i baci, per cui si gustò con grande piacere la sorpresa, e ricambiò prontamente le slinguate, pur senza lasciare la presa delle tette, senza pensare minimamente che quelle stesse labbra avevano appena appena succhiato avidamente il cazzo che a quel punto era rimasto lì in sospeso a pochi centimetri da loro viso … ma tant’è, di un’orgia si trattava, e quindi non era proprio il caso di fare certi ragionamenti !
L’entusiasmo con cui Laura lo stava segando sott’acqua, però, per Gianluca era un grosso rischio, stante la sua proverbiale tendenza all’eiaculazione precoce, per cui dovette a malincuore toglierle la mano dalle tette per fermare la sua, sussurrandole contemporaneamente “Piano, fai piano …” Era certamente un peccato, ma non poteva fare diversamente, un po’ perché voleva continuare a godersi l’eccitazione del momento, ed un po’ perché non voleva far la figura di essere il primo a sborrare fra tutti i presenti …
Per sua fortuna, al centro della vasca il pelosone iniziò ad ansimare, e ad apostrofare le due amiche che si gustavano insieme il suo stantuffo con parole degne di loro: “Si dai cagne, belle troione che non siete altro … forza, ciucciate come si deve, fatemi sentire che vi piace il cazzo” e così dicendo posò le mani sulle teste delle due donne, spingendole verso di loro a stringergli la cappella tra le labbra, ed ansimando sempre di più . “Sì forza, ecco, ecco così … sì, sì, sì, assaggiate tutta la mia crema!” Ed in effetti di crema si trattava, visto che, invece dei consueti fiotti veloci che tutti si aspettavano (visto che ognuno aveva momentaneamente sospeso la rispettiva attività, attirato dal momento), la sborra iniziò ad uscire poco per volta, densa e a a strati sovrapposti, come un’eruzione vulcanica lenta ma inarrestabile, fino a far sembrare la cappellona tale e quale ad un bignè.
E ad Anna non sembrò vero di poter spalancare del tutto la bocca ed ingoiarselo in un sol boccone, quel succulento bignè, e subito dopo cercare la bocca di Giovanna per scambiarne un po’ e gustarselo insieme. Tutta la sequenza non era ovviamente sfuggita al solerte Gianni, che non aveva perso l’occasione di immortalarla con una serie veloce di scatti della sua macchina, attraverso la quale la fece subito rivedere nei dettagli agli altri mariti, come una specie di replay ravvicinato.
Anche a Gianluca la scena era piaciuta molto, pur avendogli concesso quel pochino di tregua necessaria a non venire sott’acqua nelle mani di Laura, ed a quel punto le infilò la mano tra le cosce, e di nuovo la lingua in bocca. Non si aspettava quella sorpresa, non si era accorto che lei non era nuda, come d’altronde non lo era Anna, strizzata nella guepiere. Indossava invece un paio di slip da bagno, abbastanza consistenti ed elastici, che dovette provvedere a spostare di lato per poter apprezzare la carne morbida della sua passera.
Lei gradì abbastanza ma, sciogliendosi dal bacio, gli sussurrò: ”bravo, hai delle mani leggere, ma ora voglio anch’io la tua sborra” e così dicendo si alzò dalla vasca, mettendo in mostra un paio di chiappe strepitose, dall’alto del suo metro e ottanta, perfettamente tornite, pur se con il giusto livello di morbidezza, che il costume color corallo incorniciava alla perfezione. Poi si girò di fronte a lui, si inginocchiò nuovamente nella vasca e lo invitò a sedersi sul bordo a gambe larghe, ed immediatamente gli ingoiò il cazzo durissimo fino in fondo, senza fatica, dato che certamente ne aveva provati di ben più grandi.
Gianluca si sentì in paradiso, le mise le mani un po’ sulle spalle, un po’ sulla nuca, ed ogni tanto scendeva con una o con l’altra a palparle una tetta o stuzzicarle un capezzolo, mentre lei provava diverse variazioni sul tema facendo scorrere le labbra avanti e indietro, picchiettandogli la cappella con la lingua e risucchiandolo con forza. A questo trattamento Gianluca poteva resistere ben poco, infatti dopo pochissimi minuti si rese conto di non farcela più, e di aver voglia di liberare il proprio godimento, ed a mezza voce la avvisò: “ si dai che vengo, non ti fermare, continua così …” e lei fece appena in tempo a staccare la punta dalle labbra ed allargare la bocca, tenendolo in mano, che subito due schizzi potenti la centrarono in pieno, seguiti da altri tre o quattro a brevissima distanza, accolti da lei con gli occhi scintillanti e un sorriso maliziosissimo da gatta, mentre Gianluca ansimava per il piacere. Lei non fermò la mano, ma continuò a spremerlo tutto, vuotando anche le ultime gocce che ancora spuntavano dal glande lucido, e lasciando colare poco per volta dalle labbra il seme che le aveva riempito la bocca, sul mento, sul collo fin giù a disperdersi tra l’acqua gorgogliante dell’idromassaggio. Poi si abbassò un poco sott’acqua, prese una boccata d’acqua e la spruzzò con forza tra le gambe di Gianluca: “Bravo porco” disse ridendo.
Il tipo a cui lei lo stava succhiando prima di Gianluca, forse un po’ indispettito dall’essere stato messo in disparte, si era girato verso Ambra, che a quel punto si era ritrovata circondata da ben quattro nerchie , ma non dava certo l’impressione di esserne intimorita. Infatti anche i due ragazzotti si erano girati verso di lei, tralasciando invece Anna e Giovanna che stavano riguardando a loro volta le loro gesta col bignè, attraverso la reflex di Gianni. Laura però a quel punto si rialzò voltando di nuovo le fantastiche chiappe verso il viso di Gianluca, che fece appena in tempo a palparsele un attimo, poi si fece spazio tra i quattro dicendo ad alta voce: “ Certo che tu, Ambra, sei veramente una puttana di prima categoria: li vuoi tutti tu questi bei maschioni?” e l’amica rispose ridendo: “ Dai cara, vieni qui che vediamo chi è più puttana di noi due” si sedettero una vicino all’altra sul bordo della vasca, coi quattro in piedi di fronte, e iniziarono a segarli, un cazzo per mano, succhiando un po’ uno ed un po’ l’altro. Lo spettacolo però era destinato a durare poco, dato che tutti e quattro erano già stati stimolati come si deve dalla solerte Ambra, che effettivamente anche da sola sapeva il fatto suo, ed erano anche stati spettatori delle performance precedenti, per cui erano impazienti di sborrare a loro volta. Inoltre le due donne li incitavano: “ Forza ragazzi, fateci vedere cosa sanno fare i vostri idranti, ricopriteci le tette, vediamo chi ne ha di più! “ Ed in effetti, nel giro di pochi istanti i due giovani, quasi in sincrono, senza dire una parola iniziarono a sparare getti potentissimi e densi, consoni all’età, prendendo addirittura alla sprovvista le due amiche, e riempiendole di crema il viso ed i capelli. Le donne risero forte con le labbra appiccicate e colanti, si scambiarono qualche leccata per assaporare ciascuna la sborra dell’altra, e come se niente fosse stato continuarono con gli altri due incitandoli a completare l’opera, cosa che accadde dopo pochi altri minuti, anche se in maniera meno imprevista. A quel punto le tette di Ambra, che era stata colpita dalle spruzzate più copiose, erano completamente farcite e gocciolanti, e Laura si abbassò a leccargliele e spalmargliele a piene mani, prima di rialzarsi e ficcarle la lingua in bocca facendo assaggiare anche a lei il miscuglio di sapori. Gianluca era di nuovo eccitato per tutta la scena, e stava quasi per rituffarsi al centro vasca per vedere se i giochi sarebbero ripresi immediatamente, quando tutti furono distratti parzialmente dal cigolio delle porte a vetri degli spogliatoi.
Era il padrone di casa, il Tinto Brass delle Dolomiti, che faceva strada sogghignando ad una giovane coppia teutonica, biondissimi, avvolti nei classici accappatoi bianchi da SPA, la cui curiosità traspariva chiaramente dagli occhi di ghiaccio. Fece loro cenno di sistemarsi su una delle panche contro le pareti ricoperte di legno, e spiegò a Gianni: “questi due amici hanno chiesto se potevano entrare in sauna; io ho spiegato che era riservata, ma loro hanno insistito … e sono molto curiosi di vedere cosa state combinando di bello” … non vorrete mica deluderli, vero? E mentre lo diceva, teneva aperta la porta a vetri, per far entrare una specie di suo alter ego, ma alto la metà e largo il doppio, con baffoni biondi da vichingo, che reggeva un largo vassoio con due boccali di birra da litro pieni fino all’orlo. I due uomini si sistemarono ad un tavolino tondo addossato al lato opposto della sala, e si spaparanzarono a loro volta, in attesa di godersi il nuovo spettacolo. Nel frattempo, anche Gianluca ed i due giovanotti erano usciti dalla vasca, e stavano rinfrescandosi bevendo qualcosa, insieme ai mariti di Ambra e Laura, con i quali discutevano allegramente delle doti di pompinare patentate delle rispettive consorti. I due coetanei di Gianluca erano invece entrati appunto nella cabina sauna, per cui in vasca erano rimaste Anna e Giovanna, appoggiate al bordo vasca. Anna si era momentaneamente impadronita della macchina fotografica del marito, e si stava a sua volta divertendo a scattare qualche primissimo piano dei capezzoli dell’amica, ma si accorse un attimo dopo che Laura si era sdraiata a sua volta sul bordo ed aveva allargato le gambe in maniera spudorata, offrendo le turgide labbra della figa agli spettatori, ed iniziando a masturbarsi vistosamente. Non si fece scappare l’occasione di qualche zoomata, appena prima che Ambra si avvicinasse per tuffare la testa tra le gambe dell’amica, iniziando a slinguarla a fondo. Il pelosone dalla cappella gigante sfruttò la situazione per proporla alla bocca di Laura,che non si fece pregare due volte per ingollarla ritmicamente, ma ciò che lasciò di stucco Gianluca fu vedere Gianni, che era seduto sulla panca a fianco di quella della coppia austriaca appena arrivata, girarsi verso il marito di Giovanna, che era in piedi di fianco a lui, prendergli il lungo uccello barzotto e iniziare a segarlo con la destra, mentre con la sinistra si segava da solo. La bionda si mise a ridere col suo compagno, che ricambiò, approfittando per infilare una mano sotto l’accappatoio della compagna, mentre dal suo iniziava a notarsi una certa sporgenza.
Anche Gianluca iniziava ad aver voglia di rituffarsi nella mischia; stava pensando a come fare, in particolare sperando di poter riuscire ad arrivare a Giovanna, che tra le presenti era quella che lo attirava di più, dopo Laura, in forza della sua sesta misura di tette, e stava anche pensando che comunque, fino a quel momento, nessuno aveva ancora scopato veramente: solo giochi di bocca.
Ma lui ora aveva proprio voglia di infilarlo da qualche parte … e mentre pensava ciò, nuovamente si spalancarono le porte degli spogliatoi, ed entrarono tre fustaccioni palestrati da far paura a tutti: erano i tre ospiti di Padova che erano ancora attesi.
Portavano come un trofeo un materassone gonfiabile a due piazze abbondanti arancione, e lo sistemarono sul pavimento, a fianco della vasca.
“Bravissimi, avete fatto bene a portarlo” cinguettò subito Anna, andando a salutarli calorosamente, baciandoli uno a uno e facendosi contemporaneamente palpare in ogni dove.
“Forza ragazze, sfruttiamolo come si deve!” Laura non se lo fece ripetere due volte, e subito andò a sedercisi nel centro, imitata da Giovanna e Ambra che le davano la schiena, una a fianco dell’altra, e ciascuna si impegnò a succhiare il cazzo di uno dei palestrati, che essendo appena arrivati erano ovviamente in piena forma. Non che gli altri fossero mosci del tutto, a dire il vero, e poco alla volta si avvicinarono a loro volta, compreso Gianluca, circondando totalmente le donne, tra cui si era infilata anche Anna, creando un capannello di ben dieci cazzoni e offrendoli a turno alle signore, che alternativamente ne succhiavano uno e ne segavano altri due o tre, un po’ a casaccio … Gianni invece era passato a sua volta a spompinare il marito di Giovanna, che dava l’impressione di gradire particolarmente. I due gestori del locale avevano quasi terminato le birre, e presi forse dall’allegria dell’alcool presero coraggio, si tolsero scarponcini e pantaloni, mantenendo però le camicione di flanella, incuranti del caldo, e si avvicinarono a loro volta al capannello tenendo l’uccello tra le mani. Anna se ne accorse, ed invitò subito le amiche a gratificare anche i padroni di casa con la loro dose di succhiate. Anche la coppia austriaca si era fatta prendere dall’eccitazione, tenendosi però isolata, ed aveva iniziato a scopare, lei appoggiata con le mani al muro, e lui pompandola da dietro, facendole ballare uno splendido paio di tette chiare e sode.
Laura si sdraiò sul materassone allargando di nuovo le gambe: “Forza dai, chi mi scopa ora? Ho voglia di sentirmela riempita per bene, la figa … e non solo quella” , subito imitata da Giovanna, che si sdraiò al suo fianco, ma in senso opposto. Gianluca era già pronto con la bustina del preservativo in mano; non perse tempo, la strappò con i denti, ed in un attimo lo infilò e fu pronto a inginocchiarsi tra le gambe di Giovanna, che lo accolse dentro di sé senza fare una piega. Le tettone ballavano poderose a ritmo dei suoi colpi di bacino, e lui poteva vedere di fronte a sé uno dei tre padovani che pompava con forza tra le gambe di Laura, mentre tutt’intorno gli altri continuavano a scambiarsi le bocche di Anna e Ambra, che si destreggiavano da maestre in quella foresta di carne. Dopo non molto Gianluca era già quasi sul punto di venire nuovamente, per cui , dopo essersi sfogato per bene, pensò che fosse il caso di lasciare campo libero a uno degli altri, si staccò da Giovanna, non prima di averle però leccato e succhiato abbondantemente i capezzoloni larghi e scuri, e si tirò leggermente indietro. Nello stesso istante Laura disse al tipo che la stava scopando: “dai girati adesso Marco, sdraiati tu, voglio che mi impali il culo”.
Si scambiarono le posizioni, e lei piegò le gambe poco per volta sedendosi sopra di lui, dapprima piano, poi iniziando a muoversi su e giù sempre più velocemente, fino a draiarsi di schiena su di lui, col cazzo ben bene impiantato nel lato B, ed invitando gli altri a farsi avanti. Un altro dei padovani si inginocchiò dapprima a leccarle la figa ancora pulsante, poi si sistemò meglio sopra e la infilò a sua voltà, per una doppia veramente spettacolare.
La scena era davvero super eccitante, tant’è vero che Gianni lasciò perdere il suo trastullo col cazzo dell’amico, e riprese a scattare a destra e sinistra, cercando di non farsi sfuggire i particolari più scabrosi, in particolare i due orifizi della scatenatisssima Laura che si muovevano alternativamente seguendo i movimenti dei due stantuffi che li stavano riempiendo.
Giovanna non voleva essere da meno, ma essendo molto più corpulenta dell’amica, invitò uno dei giovanotti a sdraiarsi in senso opposto a Laura, e penetrarla da sotto, mentre offriva il culo, inarcando la schiena … al miglior offerente!
In realtà ne approfittarono in tre o quattro, a turno, aiutati e spronati da Anna, che si era autonominata “Direttore delle operazioni”, e preparava i candidati con sapiente lavoro di bocca, coadiuvata sapientemente da Ambra: appena qualcuno era sufficientemente in tiro, a suo parere, lo prendeva nel palmo e lo guidava piano a rimpiazzare il cazzo del predecessore, attraverso lo sfintere di Giovanna, che offriva via via sempre meno resistenza, fra gli incoraggiamenti e l’ansimare di tutti gli spettatori.
Le due donne erano faccia a faccia a rovescio, e tra i movimenti reciproci si divertivano anche a slinguarsi reciprocamente, aumentando ulteriormente l’eccitazione di tutti, finchè il padovano che stava sopra Laura non annunciò a voce alta: “Eccomi troia, vengo … sì” e nel dire così si staccò da lei ed iniziò innaffiarle pancia e tette con copiosi getti di sborra, che per la forza finirono addirittura ad impiastrare i capelli ed il viso di Giovanna che le stava di fronte. Fu il segnale: Marco, il tipo che la stava inculando, ansimò a sua volta urlando, e poco dopo lei si alzò sbrodolando dal culo, e si inginocchiò insieme ad Anna ed Ambra, che erano pronte a ricevere a loro volta le loro tanto ambite razioni di sperma caldo da tutti i piselloni che le circondavano, dopo averli tenuti per tempo sulla graticola. Giovanna resistette ancora per un po’ a pecora, finchè il tipo che la stava montando non fu pronto ad inondarle la schiena, mentre le altre tre iniziarono ad essere cosparse in ogni dove dai getti di sborra che arrivavano da ogni lato, mescolandosi tra loro.
Le donne si spalmavano reciprocamente,e limonavano tra loro scambiandosi boccate scivolose tra sborra e saliva, in particolare Anna, che era veramente una buongustaia in materia, e non voleva sprecare nemmeno una goccia di tutti i liquidi che colavano dalle amiche. Si chinò anche a slinguare la schiena di Giovanna, e così facendo mostrò a sua volta il culo al marito di quest’ultima, che era l’unico ancora duro e rigido ed in attesa di sfogarsi, con la sua nerchia lunga e sottile, visto che probabilmente era rimasto a mezzo servizio dal suo amico Gianni. A quel punto però l’occasione era troppo ghiotta, a quanto pare, e fu svelto a puntare la cappella proprio sulla rosetta di Anna, che si girò di mezzo sottecchi per capire di chi si trattasse, e probabilmente, vedendolo, non ebbe nessun problema a rilassarlo a sufficienza per lasciarlo infilare senza nessuna fatica, come un coltello nel burro, e iniziare a pompare con ritmo blando, ma costante. Nel frattempo Laura e Ambra stavando finendo di lesbicarsi i litri di sborra sparsi addosso, con tutti gli occhi dei presenti puntati addosso, compresi quelli della coppia austriaca, che aveva terminato la propria performance riservata, e si era avvicinata senza però farsi coinvolgere.
Gianluca aveva sfogato il suo secondo round, come gli altri, cercando di innaffiare il più possibile a pioggia le tre amiche, ma quella che ne aveva avuto di più era stata, inutile dirlo, Anna … era più forte di lei, a quanto pare: appena vedeva uno pronto, cercava di essere la prima a spalancare la bocca e farsi schizzare il più possibile. In ogni caso si era divertito alla grande, come tutti, anche a guardare le facce strane e buffe di chi godeva, in particolare i due gestori tirolesi, con le loro camicie a quadrettini che ormai erano oscenamente inzuppate di sudore, umidità e ogni altro genere di fluido corporeo.
Uno per volta tutti si staccarono dal gruppo, per andare a rinfrescarsi un po’ sotto le docce, prima di rituffarsi per un ulteriore giro nell’idromassaggio, mentre le signore si sedettero un po’ a ridere tra loro e bere qualcosa, nonché a commentare ancora le immagini scattate dall’inossidabile Gianni.
Erano ormai passate quasi tre ore, e per Gianluca era tempo di passare agli spogliatoi per risistemarsi e concludere la serata, dato che il giorno dopo doveva comunque alzarsi relativamente presto, anche se certamente gli sarebbe piaciuto rimanere ancora. Mentre si rivestiva insieme ad alcuni degli altri, commentò con grande enfasi le gesta delle quattro maialone, ubriacato soprattutto, dalla bellezza e dalla troiaggine della bionda Laura, un metro e ottanta di libidine sfrenata, riproponendosi alla prima occasione di tornare ad una delle sue feste. In realtà non la vide mai più: dopo qualche mese lesse, sulla sua pagina internet, che per ragioni personali si sarebbe ritirata dai giochi … un grandissimo peccato.
Per Gianluca fu l’ultima festa con Anna e le sue amiche, ed il suo ineffabile Cuck Gianni, per ragioni contingenti, ma il ricordo rimase indelebile per sempre .
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