ZINGARATE ROMANE

Il fugace incontro con Giosi e Ale alle terme era stato breve ma intenso…un vero banco di prova per le nostre coronarie..ma la consapevolezza di nuove geometrie giocose si stava facendo breccia!
Folleggiare in giro come dei bambini discoli, ostentando i nostri corpi, col brivido di essere scoperti.. ci dava un piacevole pizzicorino nuovo!
Ben presto, il vicendevole scambio di foto “divertenti” scattate in momenti delle nostre rispettive quotidianità, quasi a continuare virtualmente quel filo di goliardia che ci aveva uniti, ci fece incontrare di nuovo davanti ad una tavola imbandita di un celebre ristorantino romano, abbastanza affollato, con l’idea passare una nuova serata e raccontarci a vicenda un po’ di noi e delle nostre vite con tutte le maliziosità chiuse dentro il cassetto, che agli amici “normali”, quelli che ci vedono solo come irreprensibili coniugi e genitori, non si possono raccontare.
Arrivammo al locale verso le 20 e 30, dove all’aperto c’erano una cinquantina di tavoli..loro erano già accomodati sulla parte destra, al confine con la siepe, in un tavolo da sei posti..
Lila si era “abbigliata” per l’occorrenza… autoreggenti e calze molto sobrie, sotto ad un vestitino nero aderentissimo, abbastanza morigerato davanti, dove le sue tettine da adolescente facevano da collegamento per una curva sinuosa che partiva dalle belle gambe sostenute dal tacco a spillo 12 con finale argentato, passando per il suo culo sfacciato fino alle spalle, e con ampia scollatura posteriore.
Passammo tra i tavoli cogliendo gli sguardi arrapati dei commensali..appena arrivati a destinazione notammo che anche i nostri amici fecero un ammiccamento, mmhhh, segno che la mia consorte ci aveva preso..
Giosi invece ci era andata un pochino piu’ pesante…gonna di pelle un po’ piu’ lunga ma aderentissima, calze a rete a trama larga e scarpe lucidissime con tacco da capogiro…scollatura violenta.. sopra una camicetta bianca larga che si appuntava e scendeva a piombo dai suoi capezzoli e due belle tette in evidenza… rossetto rosso fuoco incastonato in un gran sorriso appena ci vide!
Le avevamo chiesto di vestirsi ESATTAMENTE come in foto, la foto che gli aveva scattato Ale nello stesso ristorante la settimana prima, e che poi ci aveva mandato con whatsapp, con le cosce aperte ed il suo lisco fiore oscenamente aperto davanti all’obiettivo, sotto al tavolino!
Ora, io e Ale sembravamo due pesci lessi in confronto di tanta ostentata sicurezza delle due regine della sala…sapevano che non avevano rivali…e noi dovevamo stare al nostro posto!
Ci sedemmo e cominciammo a mangiare bere, ridere e scherzare sui soliti argomenti noti…
E’ lì che volli cominciare a giocare un po’ piu’ pesante…
Misi la mano in tasca dove avevo lasciato il piccolo radiocomando del giochino che avevo dato a Lila e che si era abilmente inserito nella figa prima di uscire dall’auto…avevamo un accordo…avrebbe resistito il piu’ possibile senza tradire nessuna emozione..poi, al limite della sopportazione mi avrebbe fatto un occhiolino e avrei rallentato.
Inizia alla prima velocità…riconobbi subito il viso estasiato di Lila di quando si assenta estasiata..
Noi tre parlavamo ormai di porcate di ogni genere, di esperienze in questo mondo giocoso con coppie di amici, e lei era come se non ci fosse…potevo immaginare cosa succedesse la sotto…di solito è una fontana e si sbrodola per molto meno..quindi in preda all’eccitazione, passai alla seconda velocità.
Una luce strana si accese per un attimo intorno agli occhi..era la “scossa “ che sente normalmente quando la molla si carica….l’avrei riconosciuta anche al buio.
Ma Giosi da vera Femmina, si era già accorta di quello che stavamo architettando…
Un sorrisino malizioso e due occhietti furbetti me lo confermavano..
Guardai meglio la sua figura..notai che era ormai spostata verso sinistra, quasi spalla a spalla con Lila..scesi con lo sguardo lungo la spalla e poi giù sul braccio e …notai un movimento strano della sua muscolatura…la mano sinistra era sotto il tavolo..
Guardai Lila negli occhi…e capii…le dita di Giosi erano nella figa di Lila che rovistavano.
Subito passai nella mia tasca (il cazzo ormai duro come il marmo mi ostacolava il percorso) e misi il telecomando alla velocità massima.
Ormai la situazione non era piu’ sotto controllo…il momento giusto per scattare una bella foto…
Tirai fuori lo smartphone e catturai un paio di scatti sotto al tavolino, subito dopo un paio al viso di Lila ormai contorto dall’orgasmo…girai lo sguardo e vidi la ragazza che prendeva la comanda con gli occhi sbarrati..che balbettava chiedendoci cosa preferivamo bere!
Fortunatamente, al momento, il piu’ savio del gruppo (Ale) ebbe la prontezza di riflessi di congedare la ragazza con l’ordine di un paio di bottiglie di acqua ed una di prosecco…facendo un malizioso occhietto alla poveretta e scusandosi per la mia signora che non si sentiva bene…non l’avrebbe bevuta neanche un bambino…ma non ci importava molto…anzi…la situazione si fece ancora piu’ spiritosa!
Dopo la cena passammo una ennesima goliardica serata in giro per Roma a fare foto oscene scoprendo e palpando le nudità delle signore in posa su ogni cosa che capitava a tiro, mettendo in difficoltà piu’ di qualche tranquilla coppietta che andava per i fatti suoi..
Al rientro a casa con Lila, scaricai le foto al computer e ce le godemmo insieme…ci facemmo una prelibata scopata fantasticando sulla prossima zingarata che avremmo fatto con i nostri amici (che lasciammo con il dovuto “a buon rendere” che Lila diede a Giosi.