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Tradimenti eccitanti


di supersurf
08.01.2020    |    12.592    |    2 7.3
"Era rasata ma non liscia, si sentivano i peli, castani e lisci, non duri..."
Ho conosciuto varie donne su Gleeden.
Ora vi racconto le mie esperienze con loro.
Con la prima ci sentivamo su Telegram ci siamo scambiati foto e video. Un bellissimo rapporto virtuale che ha reso il futuro l'incontro molto eccitante: ci siamo visti nel parcheggio del centro commerciale di Castel Romano sotto un diluvio infinito! Una pioggia che ci ha aiutati perché i vetri della sua auto si sono subito appannati e poi nessuno camminava nei paraggi. Ci siamo subito baciati e accarezzati. Lei mi guardava e mi ripeteva quanto le piacessi e piano piano faceva scendere la mano mentre le accarezzavo il seno enorme, bello, sodo che ho voluto subito vedere dal vivo avendolo visto solo in foto.
Aveva 2 capezzoli enormi, duri e rosa che non ho smesso di toccare, pizzicare e baciare. Lei ad un certo punto si stava bagnando e me lo ha subito preso in bocca. Non era ancora duro perché avevo i pantaloni stretti ma appena lo ha messo in bocca, una bocca caldissima, è diventato durissimo. Mentre lo leccava mi diceva che aveva un buon sapore e che era perfetto perché né troppo piccolo né troppo grande, non storto e molto curato. Alla fine le sono venuto in bocca perché lei adora sentire schizzare e le piace il sapore....io volevo ricambiare ma non ha voluto perché non si era fatta la ceretta e lei è molto fissata con i peli, non le piacciono proprio; infatti la sua fica, che non ho mai toccato, deve essere liscissima. Io le ho proposto di andare in un camerino di un negozio e fare l'amore li, ma ormai si era fatto tardi ed è dovuta andare via, lasciandomi con un po' di amaro in bocca ma completamente estasiato…
La seconda l'ho cercata su Gleeden per mesi e mesi ma lei si negava spesso, mi diceva che non era il momento giusto, che aveva un altro per la testa ed io le dicevo: Ma cosa ci stai a fare allora su Gleeden? E lei non mi rispondeva. Poi un pomeriggio di febbraio provo a contattarla e la trovo stranamente più socievole, più interessata. Dopo qualche minuto apriamo il book e finalmente la vedo senza filtri (aveva un'immagine del profilo molto opaca quindi non riuscivo ad intravedere il visto). Niente male, viso molto magro, occhi molto grandi ma tristi, sofferenti. Corpo magro ma con le forme giuste. Io le faccio mille complimenti e ci scambiamo il contatto su una chat che non avevo mai sentito: Kik.
La sera mentre guidavo mi arrivano un paio di suoi messaggi il primo breve, il secondo lunghissimo: praticamente si era sfogata con me perché la sua vita era una merda: un lavoro di merda, un marito camionista che non c'era quasi mai e che non la scopava mai, 2 cani di cui uno malato, niente figli ed una casa al mare (che d'inverno è tristissima!). Io le dico che vorrei incontrarla e farle vivere momenti di felicità, spensieratezza e sesso. Lei piano piano, giorno dopo giorno, si scioglie e iniziamo anche a mandarci qualche foto: prima il seno, poi la fica e poi tutta nuda. Un corpo meraviglioso: 41 anni portati alla grande. Decidiamo di vederci ma lei è un po' paranoica quindi ci vediamo in un posto di mare davanti a quello che una volta era un bowling. Ci vediamo e decidiamo di andare in spiaggia. Parcheggiamo fronte mare, giornata uggiosa e umida (era Marzo) e lei entra in auto da me. Chiacchieriamo e dopo 2 minuti la bacio. Il viso spigoloso non aiutava molto, così come le labbra finissime, ma quando mi baciava chiudeva gli occhi e a me ste cose mi fanno impazzire.
Continuiamo a baciarci ed io le propongo di metterci sui sedili dietro così siamo più comodi. Lei inizia a dire: "No no perché poi so come va a finire" ed io insisto, poi la bacio, la accarezzo e intanto i vetri della macchina si appannano.
Alla fine, dopo qualche carezza di troppo, ci sediamo dietro e lei si siede sopra le mie gambe. Inizia a strusciarsi e mi diventa immediatamente duro e lei lo sente. Lo sente talmente tanto che non resiste e si toglie i pantaloni. Io, eccitato al massimo, nemmeno le tolgo le mutandine, ma gliele sposto in modo che le labbra bagnatissime escano fuori. Inizio ad accarezzarle il clitoride. Era rasata ma non liscia, si sentivano i peli, castani e lisci, non duri. Lei non resiste e me lo tira fuori dai pantaloni, al che mi metto il preservativo ed in un istante se lo mette dentro. Nonostante il preservativo ho sentito il calore della sua fica: era bollente e bagnatissima: scivolavo che era una bellezza ma lei viene dopo 30 secondi! Col fiatone mi dice che le è piaciuto da morire e che era da molto che non lo faceva. A quel punto spingo forte anche io e con la mano sul collo e l'altra dietro la schiena la tiro su e giù mentre do dei colpi di reni molto forti per farglielo sentire bene, per fargli sentire la punta; Inizia a fare qualche urletto ed io vengo che è una bellezza...A quel punto, tutti e due ansimanti, ci diciamo che avremmo dovuto farlo molto più comodi e ci mettiamo d'accordo per vederci in un albergo.
Ci siamo rivisti dopo una settimana esatta e, durante quella settimana, ci siamo scritti parecchio fantasticando su cosa avremmo fatto insieme in albergo, su un letto, comodi e al caldo.
La mattina presto mi scrisse un messaggio dicendomi che stava per entrare in doccia ed io le chiesi di mandarmi subito una foto. Me ne mandò due: una dove si vedeva solo il seno e l’altra dove la vedevo tutta nuda, con i peli della fica (che nel frattempo le erano ricresciuti) tutti arruffati. Era bellissima e molto eccitante. Dopo un po’ mi mandò un’altra foto: si stava mettendo la crema per il corpo.
Il giorno prima aveva prenotato una stanza in un albergo vicino Roma, fronte mare ma la finestra non la aprimmo perché ci piaceva la poca luce che filtrava dalle persiane. Appena ci vedemmo ci baciammo sulle labbra e corremmo in albergo a sbrigare le pratiche di rito.
Siamo entrati in camera e ci siamo subito abbracciati, baciati e strusciati e già mi veniva duro e lei l’ha sentito subito; ci siamo spogliati lentamente a vicenda e quando le erano rimaste solo le mutandine mi sono inginocchiato davanti a lei e gliele ho sfilate lentamente: mi piaceva vedere i peli che uscivano fuori piano piano (vado matto per questi gesti erotici).
Quando era tutta nuda ho iniziato a baciarle le cosce, i peli della fica e poi lentamente sono salito su a baciarle la pancia, a leccarle l’ombelico e via via sotto il seno: un seno piccolo, non molto sodo e con un capezzolo abbastanza schiacciato che mi piaceva succhiargli per cercare di farglielo uscire. Lei, nel frattempo, mi accarezzava la testa, i capelli, le orecchie e mi metteva il dito in bocca. Piano piano solo salito fino alla sua bocca e con la punta del pisello le strusciavo le gambe e i peli della fica. Arrivammo faccia a faccia e ci baciammo a lungo mentre mi si ingrossava e si infilava tra le sue gambe cercando le labbra che già erano umide; non bagnate ma umide.
La sollevai e la misi sul letto sdraiata a pancia in su e cominciai a baciarle i piedi, le gambe, le cosce e, lentamente, le allargavo le gambe e le labbra della fica si aprivano lentamente coperte da quella peluria tutta arruffata che rendeva tutto così eccitante.
Iniziai a baciarle i peli e a sfiorare le labbra della fica ormai aperta con la lingua, dando dei piccoli colpi al clitoride (è una mia specialità) e piano piano le leccavo le labbra per poi baciargliele come se fossero le labbra della bocca. Molto lentamente cercavo di far entrare la punta della mia lingua nella fica ormai completamente aperta e con il dito cercavo di accarezzarle il clitoride per poi scendere sotto e infilarlo dentro: era completamente bagnata e il dito scivolava dentro senza opporre resistenza. I suoi sospiri erano profondi e la sua schiena si inarcava mentre con le mani mi stringeva i capelli e la testa cercando di spostarla a destra e a sinistra con la mia lingua che entrava ed usciva sfiorando il clitoride. Piano piano i suoi gemiti diventavano parole per poi terminare con un “Oddio!!” quasi urlato.
Stava venendo ed il lenzuolo sotto di lei si inumidiva lentamente. Io la guardavo e le mie dita non la smettevano di entrare ed uscire. Era stremata: era venuta come non veniva da tempo (mi disse) e non vedeva l’ora di prenderlo in bocca perché avevo il pisello dritto e duro che mi stavo massaggiando davanti ai suoi occhi.
Mi aiutò a sdraiarmi e con il pisello completamente dritto iniziò ad accarezzarlo e a tirare giù la pelle per far uscire la cappella che era diventata turgida e violacea. Cominciò a baciarlo e a metterlo in bocca ma non era bravissima perché sentivo i denti sulla cappella ma per fortuna scendeva parecchio giù quindi non sentivo dolore. Le piaceva enormemente, le piaceva il cazzo, il mio cazzo e lo adorava come un totem massaggiandomi la pancia e le palle. Lo strizzava, lo accarezzava, lo leccava ed io le davo i colpetti sulla testa per farle affondare sempre di più la bocca per prenderlo tutto.
Quando stavo per venire le dissi di smettere perché volevo scoparla per bene visto che avevo il cazzo durissimo; quindi mi alzai, presi il preservativo e me lo misi per bene facendo uscire tutta l’aria al suo interno. Alzai la testa e la vidi con le gambe completamente aperte in attesa di prenderlo tutto. Lo presi in mano e iniziai a toccargli il clitoride con la punta del pisello. Glielo strusciavo sulle labbra, lo mettevo un po' dentro e poi lo ritiravo fuori per poi affondarlo come si deve e via cosi con colpi di reni violenti e dolci allo stesso tempo. Vedevo quelle tette piccole e non molto sode che si muovevano e mi eccitavo ancora di più. Stavo per scoppiare. La presi per il bacino e me la misi sopra e le tette mi ballavano davanti agli occhi con i capezzoli che mi sfioravano le labbra. Sentivo il rumore dei colpi che le davo perché il suo culo, un po’ moscio per mancanza di attività fisica, sbatteva sulle mie gambe ed il rumore della fica bagnata si inseriva tra un colpo e l’altro. Dopo pochi istanti le venni dentro continuando a muovermi senza fermarmi mai finché non sentii dolore e mi dovetti fermare. Quando tolsi il pisello dalla fica il preservativo era bagnatissimo e dovetti stare attento a sfilarlo per quanto mi dava fastidio. Una gran bella scopata: goduta fino in fondo.
Siamo stati parecchio sul letto senza né guardarci né parlarci: ci stavamo gustando il momento con delle piccole carezze.
Avevamo acceso il televisore per avere un po' di musica ma trovavamo solo televendite e programmi di cucina così abbassammo il volume e tenemmo acceso giusto per avere un po' di luce in più: avendo le persiane chiuse filtrava poca luce e sia io che lei volevamo vederci nudi. Ci piacevamo, ci piacevano i nostri corpi abbracciati; ci piaceva vederci abbracciati davanti lo specchio della camera che ci rifletteva pienamente. Mi alzai dal letto per andare a lavarmi e, uscito dal bagno, la trovai nuda a leggere il cellulare. Mi avvicinai da dietro e la abbracciai; il pisello le toccava il sedere e molto lentamente si alzava: le piaceva che si infilava tra lo spacco. Mentre le accarezzavo i seni con il palmo della mano ci guardavamo allo specchio e le ripetevo: "Guarda quanto siamo belli, ti piace?" e lei, chinando la testa all'indietro per cercare le mie guance, mi diceva che stava benissimo, che era in totale relax.
Restammo per qualche minuto così, in quella posizione, ma poi tornammo a letto, sotto le lenzuola a commentare le immagini della tv.
Mi stava ritornando la voglia, volevo vedere meglio la sua fica, come si bagnava, come si muoveva sotto i colpi della mia lingua e così, piano piano, da sotto le lenzuola iniziai ad accarezzarle le cosce per poi salire su fino ai fianchi. Si mise quindi su un fianco mostrandomi la schiena ed io, piano piano, le accarezzai il sedere e con il dito, salendo, le sfiorai la schiena provocandole brividi intensi accompagnati da sussurri e gemiti. Volevo che iniziasse a bagnarsi, volevo che le rivenisse voglia e quindi, lentamente, iniziai a metterle la mano tra le cosce cercando di aprire le labbra della fica con le dita. Non appena iniziai sentii subito il classico rumore di chi si bagna e, infilando piano piano il dito, il rumore era sempre più forte. Avevo il dito completamente bagnato ma appena lo toglievo si seccava immediatamente. Lei si girò e mi disse: "Questi sono i risvegli che mi piacciono, vorrei essere svegliata così ogni mattina".
Dopo quelle sue parole mi si stava ingrossando, sentivo che si alzava e non persi un attimo: le allargai le gambe con una certa violenza e mi tuffai tra le sue cosce per leccargliela come e meglio di prima. Iniziai a leccarle prima un labbro e poi l'altro per poi succhiarglielo e tirarlo con le mie labbra. Nel frattempo, con la mano, iniziai a massaggiarle quel seno floscio ma incredibilmente eccitante: prima uno e poi l'altro e con l'altra mano le sfioravo il clitoride ormai duro e sensibilissimo. Le proposi di prenderlo in mano mentre gliela massaggiavo e si eccitò ancora di più. Me lo accarezzò per farmelo diventare duro mentre cercavo di metterle non più un dito ma due o tre dentro la fica, visto che si era talmente bagnata che ci scivolavo: unii l'indice ed il medio ed iniziai ad infilarglieli per poi metterci anche l'anulare e lei, con il mio cazzo in mano ormai bello duro, iniziò a massaggiarmelo velocemente. Non resistetti a lungo, durai pochi minuti: ero troppo eccitato, era un modo diverso, alternativo di scopare, anche più bello perché più coinvolgente. Mentre stavo per venire le dissi dove lo voleva e lei, con l'altra mano, indicò il seno che piano piano si muoveva. Le tolsi la mano e inizia a farmi una sega cercando di avvicinarmi e di colpo le schizzai prima sulla pancia e poi sulle tette che, una volta bagnate, iniziò a massaggiarsi. Con la punta del dito prese un po' di liquido (un po' come si fa con il barattolo della Nutella) e me lo posò sulle labbra ma io ritrassi immediatamente la testa dicendole "No! non mi piace" e lei, ridendo, se lo prese tutto per poi dirmi "Mi piace...".
Avevo il pisello che iniziava ad ammosciarsi ma il liquido usciva ancora, allora lo impugnai e glielo misi dentro l'ombelico per gioco e lei se lo spinse dentro.
Stremato mi sdraiai sul letto e, con il pisello ormai moscio e piccolo, iniziai a sentirmi a disagio, così corsi in bagno per una bella doccia calda.
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