La monta

Eccomi qui, a casa di Luca finalmente.
L'ho conosciuto tramite un'app di incontri ed il suo annuncio mi è sembrato subito perfetto per me: fotografo di 55 anni che si offre per servizi fotografici sexy e di nudo a casa propria per trav trans e donne. Il sesso non è strettamente previsto: un'occasione d'oro per me alle prime armi in questo mondo. Da poco avevo iniziato a vestirmi da donna e sentirmi sempre più femmina, con pochi incontri all'attivo ed in cui mi ero esibita solamente in goffi pompini ai malcapitati di turno.
L'incontro con Luca era proprio quello che mi serviva: un bel book fotografico per il mio profilo e se mai ci fosse scappato un pompino ad un bel maturo sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
Sono un po' agitata mentre mi sto cambiando nel suo bagno: mi guardo allo specchio mentre mi vesto. Mi piace da morire il mio corpo liscio senza peli, snello e con un culetto tondo che fa impazzire gli uomini... intanto indosso le autoreggenti velate, il perizoma rosso appena comprato, reggiseno nero leggermente imbottito per dare un po' di forma al seno acerbo, babydoll nero trasparente e le scarpe tacco 10. Dopo un bel po di indecisione alla fine ho scelto di portare la parrucca nera con il capello lungo fino alle spalle. Finisco la preparazione truccandomi: ciglia finte, mascara, fondotinta e rossetto rosso fuoco.
Collanina, orecchini, braccialetto e Caterina da caviglia completano l'outfit. Unico rammarico: non aver tempo di pitturare le unghie... pazienza!
Esco dal bagno con il cuore a mille e Luca mi dice soltanto: benissimo iniziamo con le foto in piedi. Mi prende per mano, vista la mia andatura um po' traballante sui tacchi e mi conduce al centro della stanza, dove arriva la luce di un paio di faretti.
Non si tratta di uno studio fotografico, bensì di un salotto piuttosto ampio adattato allo scopo.
Mentre mi scatta qualche foto dicendomi come muovermi o non muovermi lo osservo: probabilmente ha qualche anno in più dei 55 dichiarati, alto poco meno di un metro e ottanta, capello corto brizzolato e ben tagliato. Il fisico è quello di un dell'omone robusto: la polo lascia solo intravedere un folto pelo dal petto e lascia intendere una bella pancia nascosta con sapienza dagli abiti.
E questo è un problema: proprio il prototipo del mio uomo ideale. E mentre inizia a dire "bene ora siediti sul divano" pian piano sento quella sensazione che mi sale, quella che mi manda in calore e non mi fa capire più nulla. Lui se ne accorge dalla mia erezione. Mi dice: così le foto non vengono con la giusta femminilità: girati e piegati sul divano, facciamo qualche foto un po' spinta così.
Io letteralmente mi sciolgo, le gambe sono molli. Altri scatti, poi: bene ora togli il babydoll e resta con il perizoma e le calze, così posso dedicarmi alle riprese del tuo culetto spettacolare.
È a questo punto che si avvicina e per la prima volta da quando ha iniziato a scattare mi tocca: una leggera pressione sulla schiena per farmi inarcare meglio. Un brivido mi risale tutta. Poi mi sposta leggermente una gamba. E riprende a scattare. Ormai prosegue così: sono una sorta di bambolina che lui mette in posa con tocchi e spostamenti sempre più marcati. Le posizioni cambiano ma diventano sempre più provocanti ed esplicite. Ad ogni tocco il contatto si fa più prolungato e ormai non è più solo una mia impressione: Luca si è fatto più audace grazie anche al clima di complicità che stranamente resta quasi professionale. E questo è ancora più dannatamente eccitante.
Dopo ancora qualche foto mi chiede: "Stefy vuoi che andiamo avanti con altre foto più spinte? Pensavo che con il tuo corpo sarebbe un peccato non andare avanti". Rispondo un po' titubante va bene, ma senza inquadrare anche il volto. Luca prova a convincermi ma per il momento proseguiamo così. È adesso che inizia non solo a mettermi in posa ma anche ad aggiustarmi i vestiti: inizialmente mi abbassa il perizoma fino a metà del culetto, poi lo abbassa fino alla caviglie. Ora mentre scatta mi sembra di sentire il respiro un po, affannato. Il reggiseno resta? Ma abbassa prima una e poi entrambe le spalline. La posizione più gettonata ormai è quella in cui mi vede a pecorina con le gambe larghe, i piedi stesi e proiettati leggermente verso l'alto mentre sono inginocchiata su un tavolino di vetro. Senza perizoma è più che evidente la piccola colatura di precum che gocciola dalla punta del mio clitoride. Luca sa bene di avermi in pugno, ma è un maestro in questo gioco. "Adesso facciamo qualche scatto molto intimo, da vicino fotografo il tuo buchino stretto stretto liscio liscio".
Io sono a pecora senza una volontà propria, lo sento mormorare un po' di disappunto " le foto non rendono... aspetta adesso per migliorare l'effetto dobbiamo bagnare un po' il buchino e la zona attorno. Subito sento un calore... è la sua lingua che mi lecca mi stuzzica e mi ma da in estasi. Ma dura poco: si stacca e riprendendo il fare professionale riprende a fotografare. Io senza neanche accorgermene ho portato una mano sul mio clitoride e inizio a assaggiarlo. È evidente che la situazione e fuori controllo. Vista questa deriva Luca mi chiede se vogliamo passare a riprese video, per cogliere meglio quanto sono sexy e porcellina.... inutile dire che in quel momento non capisco più nulla e acconsento.
Fine prima parte.