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trio

Aperitivo provocante


di WriterVM18
08.06.2019    |    1.054    |    0 6.0
""Diceva pochissime cose lentamente..."
Diedi un'ultima occhiata allo specchio.
Camicia nera e primo bottone aperto, ero elegante. La collana di oro era un extra, mi serviva a farmi fissare. Due volte su tre quando portavo oro al collo le donne indugiavano perdendosi nell'immaginarmi con quella collana e nient'altro addosso.
Presi dal taschino l'essenza spray e me ne spruzzai un pò prima di uscire dalla toilette.
Era il momento clou della serata: Teresa a breve avrebbe scelto se farsi riaccompagnare da Manlio o da me.
Tornai al tavolino del pub e sorrisi ad entrambi.
"Mi sono permessa di ordinare un altro giro di cocktail" disse lei, spostando i capelli lisci dietro l'orecchio.
Era piena notte, c'eravamo solo noi al pub, che idea malsana.
Mi stampai in viso un espressione felice e mentì "brava".
Manlio mi lanciò uno sguardo di sfida "Ho detto a Teresa che ora ci raccontiamo un avventura di sesso. A testa. Così l'ho convinta per i drink".
Rimasi spiazzato. Cosa? Raccontare esperienze sessuali con altre a lei?
Manlio era pazzo...e lei gli dava corda.
Mi sentì fissato da loro.
"Inizi tu" disse la ragazza mora, con il vestitino bianco che si apriva a V sul decoltè.
Non potevo dire di no se volevo portare il punto a casa.
Nel frattempo ci portarono i cocktail: tre spritz (altri tre).
Sorseggiai il mio, mentre il cameriere si allontanava.
E raccontai loro la storia della gnoma triste.
"Vivevo in un quartiere povero quando iniziai a lavorare a Torino. Porta Palazzo, famosa per la tettoia dell'orologio e il mercato. Nel condominio in cui vivevo avevo una vicina particolare, un muro sottile sottile separava le nostre camere da letto".
Sentì un piede sotto il tavolo poggiarsi sul mio, "a dormire in quella stanza vi era una giovane ragazza" presi un sorso di spritz mentre Teresa mi sorrideva e il piede (probabilmente suo) massaggiava il mio.
Manlio, si grattò la barba, guardò l'ora scocciato sul cellulare e mi chiese "quindi questa ragazza...te la sei scopata?".
Ricordavo benissimo la risposta a quella domanda ma non gli volevo dare soddisfazione all'istante quindi deviai un attimo il discorso "viveva con i suoi genitori, un padre robusto con voce graffiante e un polpaccio enorme. Di lui ricordo benissimo il suo modo di poggiarsi all'ascensore, non lo toccava appena lui si sdraiava sui muri occupando più spazio possibile. E la moglie, la moglie mi ricorda molto la figlia perchè anche lei bassina e quasi mai serena.
Se è vero che il padre era sempre fuori, la moglie quasi mai, ma Marianna a dirvi la verità non l'avevo mai incontrata fuori dal pianerottolo di casa.
Mi domandavo se mai uscisse"
Teresa tolse il suo piede da sopra il mio "pensavo mi avresti fatta divertire con il tuo racconto".
"Invece ci stai rompendo le palle" aggiunse Manlio, tirandomi metaforicamente un destro allo stomaco.
Non mi persi d'animo, andai a stringere "la ragazza aveva 21 anni, ed era la persona più bassa che abbia mai incontrato. Esattamente mi arrivava un pò più in alto dell'ombelico. Aveva dei capelli color rame e un viso bellissimo. Triste ma bello"
Manlio era evidentemente stufo ed ogni frase che dicevo mi chiedeva se ci avessi o meno fatto l'amore così per togliermelo di torno gli dissi di no.
Contrariati i due non se la bevvero, e mentre l'alcool ci faceva ridere per ogni stupidaggine io dissi "finchè un giorno non la sentì gridare come una pazza".
Ottenni in pieno la loro attenzione. "E tu?" mi chiesero.
Ricordo che ero sotto la doccia, e andai a bussare velocemente mentre ero nudo, a loro dissi "che domande mi sono precipitato per capire che stesse succedendo".
E mentre pendevano dalle mie labbra gli rivelai che "ad aprirmi la porta trovai quella ragazzina rossa e rigata di lacrime in viso che indossava solo mutandine e reggiseno".
Di colpo sentì il piede di prima risalire sulla mia coscia e muoversi vicino all'interno coscia, avevo svegliato Teresa.
"D'istinto l'abbracciai per consolarla, non mi curai che fosse nuda".
La lingua di Teresa scorreva circolarmente lungo le labbra mentre la punta della sua scarpa era arrivata a toccarmi la patta del pantalone.
Dissi tranquillo "con lei nuda e mentre le toccavo la schiena carezzandola mi eccitai".
Ahahahaahahah, Manlio non trattenne la risata "ovvio ti apre nuda e la tocchi, che volevi intristirti?".
Aveva dannatamente ragione, però nemmeno lei era più così triste come quando mi aveva aperto la porta. "Si rilassò la ragazzina, tra le mie braccia."
La ragazza vestita di bianco a cui stavo raccontando della vicina gnoma, strisciava il suo piede sul pantalone all'altezza giusta. Avevo già raggiunto l'erezione e lei se n'era resa conto.
Continuai il racconto, ignorando tutto ciò.
"Pensate l'assurdità, un bel pò di tempo abbracciandola nuda a casa sua con la porta aperta. Fortuna volle che nessuno passasse di lì o sai che bella scena avrei raccontato oggi.
Lei non mi lasciò andare. Marianna non era brava con le parole forse per via di qualche patologia...ma si faceva capire"
"Aspetta" disse Manlio ormai ridendo soronamente "una nanetta, segregata in casa e che non sà nemmeno parlare. Ma scherzi?"
Non scherzavo, Marianna era così.
Raccontai "la ragazzina chiuse la porta alle nostre spalle, e mi ritrovai a casa sua eccitatissimo. Però non osavo toccarla. Era così strana che devo dirvelo"
Sottovoce avvicinadomi al centro del tavolo con Teresa e Manlio dissi "non ero sicuro fosse maggiorenne".
I due ci rimasero basiti, Teresa si aggiustò la spallina del reggiseno e nel farlo mi guardava e io fissavo lei. Manlio si accorse di tutto e ci chiese "volete limonare?".
Nè io nè l'altro signore barbuto sapevamo come la ragazza, che avevamo conosciuto qualche giorno fa, rispondesse all'alcool. Infatti ci stupì entrambi, si alzò e poggiò le labbra rosse sulle mie. Dopo il bacio a stampo tornò a sedersi e mi chiese "quanti anni aveva la ragazzina pazza?".
"Più di venti" dissi io quasi sospirando, ero sotto schock per la stravaganza di Teresa.
"Diceva pochissime cose lentamente...stai...qui...voglio compagnia..." avevo finito lo spritz ed iniziava a girarmi un pò la testa quindi raccontai tutto il resto in fretta mentre la ragazza mora continuava a provocarmi un pò a sguardi un pò a parole.
Dissi loro "restammo insieme per un ora, ma già dopo poco ci ritrovammo a letto. Lei era bellissima e non la smetteva di baciarmi, io eccitato. Finì come doveva finire, le tolsi reggiseno e mutandine mentre la sua lingua incrociava la mia. Senza allontanarmi dal suo viso, provai a penetrarla. Provai una due tre volte. Lei non smetteva di baciarmi. Baciava il mio collo, il viso il mento.
Io dovevo averla"
Teresa prese mi strattonò la camicia, io scesi la mano per farla smettere e lei la bloccò prendela con la sua mano.
Era strano concentrasi in quel modo. Manlio rimaneva lì, ci guardava un pò geloso ed infastidito ma credo rimanesse per la storia, tutti persino Teresa che mi stava facendo eccitare volevano sapere come fosse andata a finire la storia della gnoma triste.

E voi volete saperlo? Solo dopo 5 commenti vi racconto se sono riuscito ad averla, perchè non riuscivo e se i suoi genitori ci hanno beccato a casa.
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