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DA AMANTE A CORNUTO


di Cinquantaseibis
22.03.2021    |    14.924    |    8 9.9
"Dopo aver riflettuto molto, decisi di prendere di petto la situazione e parlare con Anna Maria di quello che stava succedendo dentro di me..."
Questa storia mi è stata raccontata da Sandro conosciuto in una chat erotica e nella narrazione mi sono permesso di esaltare il suo stato da cornuto dopo che per molti anni ha cornificato sua moglie. Come per tutti gli altri racconti descriverò quest’ultima storia in prima persona.
Ciao sono Sandro di anni 45 sposato con Anna Maria di anni 42 e quanto vado a raccontarvi, spero di vostro gradimento, è la mia vita reale che tutt’oggi vivo e di quanti desiderano trovarsi nelle mie stesse situazioni.
Non nascondo che con Anna Maria le fantasie erotiche (prima della nostra svolta) erano sempre coinvolgenti; sperimentando i nostri rapporti sessuali dalla classica scopata in macchina o d’estate sul cofano al chiaro di una luna piena, nei camerini di prova dei grandi magazzini, ai pompini in fretta e furia negli ascensori quando si andava a far visita ad alcuni amici che abitavano ai piani superiori ecc..
Dopo qualche anno di matrimonio qualcosa si era incrinato nella vita di coppia, così ho iniziato a frequentare di nascosto altre donne sposate per evitare spiacevoli conseguenze affettive.
Con un paio di donne la relazione è durata alcuni anni e i mie incontri con loro avvenivano alternando i lunedì perché negli altri giorni non mi era possibile (di solito i parrucchieri vanno a scopare nei Motel con le proprie amanti il lunedì).
Una delle due amanti, Franca la mia vicina di casa timida e timorosa di Dio a letto era un vulcano di femmina che gli piaceva farsi scopare nel culo a spegna candela, mentre con la mia collega Giovanna grande pompinara e due tettone da far paura, conosciuta in un concorso di bellezza, abbiamo chiuso dopo una pausa di riflessione, con lei ci incontravamo in una città diversa dalle nostre residenze.
Con ognuna delle mie amanti mi divertivo a dare del cornuto ai mariti e questo aumentava la mia libidine e virilità, perché immaginavo quei poveri cornuti umiliati, qualora avessero saputo della relazione extra coniugale delle rispettive compagne, che aprivano le loro gambe a me.
Quell’idea di umiliazione di quei cornuti, mi ha portato a riflettere quale fosse stata la mia reazione qualora avessi scoperto Anna Maria a scopare con un altro. Con il passare dei giorni ogni volta che ci pensavo a quella strana situazione, delle fitte allo stomaco si alternavano a erezioni poderose.
Dopo aver riflettuto molto, decisi di prendere di petto la situazione e parlare con Anna Maria di quello che stava succedendo dentro di me.
Anna Maria che non è una sprovveduta, mi chiese apertamente: “Vuoi che ti faccia cornuto?”, io arrossendo come un bambino (scoperto a rubare la marmellata) non risposi, ma scrollai la testa in segno di diniego. Comunque quella frase diretta di mia moglie mi aveva provocato un’erezione bestiale.
Inutile dire che in me era maturata l’idea di essere umiliato e cornuto; ma come fare, come indurla a farsi scopare da un altro e poi chi poteva essere il candidato perfetto? Tutte domande da un milione di dollari!!
Questa mutazione da amante a cornuto mi aveva annebbiato la testa, perché nei momenti in cui ero solo mi consumavo con spudorate seghe.
Una volta in un incontro casuale con Giovanna conversando gli ho chiesto quale fosse stata la reazione del marito se avesse saputo del suo tradimento. La risposta di Giovanna era stata categorica: “ mi uccide”!
Sconsolato, mi rifugiai nei mie piacevoli pensieri, immaginando Anna Maria aprire le gambe ad un altro uomo.
Come si dice il tempo è galantuomo e l’opportunità è arrivata quando un collega di lavoro di mia moglie Auturo, che conosco benissimo, doveva fare un preventivo d’imbiancatura all’abitazione di mia suocera che abita poco distante da casa nostra.
Auturo , lavoro nella stessa ditta di Anna Maria, è una persona tutto fare dal meccanico all’imbianchino.
Una sera, mentre si cenava Anna Maria mi aveva comunicato che l’indomani, durante la pausa pranzo, andava con Arturo a casa di sua mamma anziana per un preventivo, ma visto i tempi stretti dell’intervallo del pranzo mi ha chiesto se poteva portare a casa il suo collega per un piccolo spuntino veloce.
Una fitta allo stomaco mi aveva bloccato, acconsentendo poco dopo con un soffio di voce alla richiesta di Anna Maria.
Quella stessa sera quando sono andato a letto e prima di prendere sonno mi sono segato sognando che forse era arrivato il momento tanto atteso e desiderato, vedere Anna Maria tra le braccia di un altro uomo.
L’indomani era un mercoledì e spesso in quel giorno della settimana c’è poca clientela, così la mia mente vagheggiava su quanto poteva succedere a casa tra Anna Maria e il suo collega. La mia mente impazziva, le fitte allo stomaco aumentavano con il passare dell’avvicinarsi dell’ora in cui mia moglie avrebbe portato Artuto a casa. Di solito, la mia pausa pranzo è in una trattoria nei pressi del negozio, ma quel giorno ho abbassato prima la saracinesca per correre a casa e sorprendere forse i due concubini.
Il tragitto con la macchina da casa al mio negozio e viceversa si percorre in circa venticinque minuti, ma quel giorno ho battuto il record, perché in meno di quindici minuti ero sotto casa.
Arrivato nei pressi di casa, parcheggio la macchina distante e successivamente mi apposto nel bar di fronte al nostro condominio ordinando un doppio cognac, da dove era possibile vedere la finestra della nostra camera da letto al quinto piano.
Pochi minuti dopo vedo arrivare Anna Maria (che indossava quel giorno un abitino nero a tubino) con Arturo sorridenti entrate nel portone del condominio. Intanto le fitte allo stomaco aumentavano di intensità, ma dopo quindici minuti la tapparella della finestra della camera da letto era ancora alzata, preoccupato che nulla stesse succedendo dopo qualche minuto mi sono diretto verso casa.
La mia mente era accecata/affuscata/stordita (ho perfino rischiato di essere investito nell’attraversare la strada), arrivato nel condominio sono salito al quinto piano con le scale anziché con l’ascensore per no far rumore, arrivo al piano il mio cuore batteva fortemente, origlio dietro la porta del mio alloggio (non sento nulla) - infilo piano la chiave nella toppa della serratura e giro - la porta si apre - dalla cucina che è subito dopo la porta d’ingresso non arriva nessun rumore - mi spingo ancora di più nel corridoio fino ad arrivare sulla soglia della sala - solo in quel momento percepisco dei strani suoni - allungo la testa dentro e vedo la più bella scena mai vista; un cazzone in bocca a mia moglie che gli faceva le tonsille. Per un strano caso i due concubini si accorgono della mia presenza; così mentre Arturo cercava di ricomporsi Anna Maria, sorridente rassicurava Arturo dicendomi: “ Finalmente sei arrivato!! Ti è piaciuta la sorpresa?”.
Impietrito per quella desiderata e sofferta scena, balbettando ho solo pronunciato: “Amore sei bellissima!!”
Anna Maria ancora semi vestita, si alza mi viene incontro prende la mia mano e mi fa accomodare sulla poltrona, poi richiama Artuto e lo fa sedere sul divano lato dove ero seduto.
Si inginocchia in mezzo alle gambe di Artuo e riprendere il pompino, ma prima si gira verso di me con occhi pieni di libidine mi esclama: “Era questo che desideravi, vero Cornuto? Ero stanca di vederti segare!!”
Il collega di mia moglie non fiatava, ma ogni affondo di Anna Maria sul suo cazzo fino alla gola era un grugnire di piacere. Nel frattempo mi ero liberato dei pantaloni e dei slip e mi accarezzavo il cazzo pur sempre un bel arnese, ma di fronte a quello di Arturo sfigurava.
La mia mente era offuscata, ma contemporaneamente volevo essere vicino a mia moglie, così mi avvicino a lei accarezzandola sul suo fondo schiena per poi affondare le mie dita nella sua già bagnatissima fica.
In meno che lo si pensasse eravamo tutti e tre nudi e seduti sul divano con Anna Maria in mezzo tenendo le sue gambe allargate su di noi chiedendoci di baciarla, mentre io e il mio compagno di scopata la masturbavamo in entrambi i canali.
Anna Maria ci concedeva ad ogni sorte di attenzioni e mai come in quel momento l’ho vista squittire come una cagna lussuriosa.
Dopo il primo round, si siamo spostati sul lettone matrimoniale in cui io e Arturo alternandoci l’abbiamo scopata in una doppia penetrazione e per finire una sborrata in faccia alla mia adorata moglie.
Si era fatto tardi e dopo una doccia cumulativa Anna Maria e Arturo sono scappati al lavoro, mentre io sono tornato al mio negozio felice per aver realizzato il mio sogno che tuttora continua, perché Arturo è diventato il nostro compagno di giochi.
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