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Delirio o realta’


di Silviaporcella
18.02.2024    |    5.758    |    5 9.4
"Profumava di spezie , conoscevo quella fragranza, era lo stesso mio profumo che indossavo tutte le volte che avevo bisogno di sedurre; l’unica differenza era..."
Mi svegliai un sabato mattina con il pensiero fisso di voler uscire a far serata , tanta voglia di fuggire, divertirsi, ballare fino a non avere il fiato, spensierati senza decidere dapprima cosa succederà.
Ecco…in poche parole la mia notte preferita.
Tutto il giorno rimasi in uno stato d’euforia pensando come vestirmi, agghindarmi , dove andare e cosa fare di interessante .
Un idromassaggio profumato, la mia maschera viso preferita , uno scrub corpo da far invidia alla seta , impacco per capelli all’olio di cocco e smalto rosso brillante sulle unghie : queste furono le mie uniche attività della giornata.
“Amore dove andiamo stasera ?, ho tanta voglia di uscire “ chiesi al mio uomo con voce sensuale e tono malizioso immaginando già la risposta .
“Dove vuoi, Amanda decidi tu”

Bingo ! Dalla risposta capii che avevo ottenuto carta bianca per la serata .

Distesa nella mia frizzante vasca whirpool cominciai a cercare sul web del mio tablet posti e luoghi ove trascorrere una serata alternativa, una serata fuori da ogni giudizio .
Tema “Giudizio” e qua potremmo aprire un capitolo ma visto che non mi voglio dilungare troppo apriamo solo una frase a riguardo ; se cerchi sul vocabolario Treccani ti appaiono ben nove definizioni della parola ma quella che a me piacque di più fu la numero otto : “facoltà stessa della mente che giudica”.
Pensai : “Stasera, la mente che mi osservera’ come mi giudicherà ?
Chi se ne frega di come mi giudicherà, chiunque mi guarderà” …
e scoppiai in una fragorosa risata cominciando a fantasticare su cosa fosse potuto accadere quella sera .
Solo il pensiero mi solletico’ una voglia strana , il mio corpo sinuoso, la mia pelle liscia che si intravedeva sotto le bolle dell’idromassaggio, i miei piedi con quelle dita affusolate che sbucavano dalla vasca , i capezzoli carnosi che stavano a filo del livello dell’acqua… tutto era eccitantissimo, tutto faceva scatenare un sogno che, forse, di lì a a poche ore , chissà’ mai si sarebbe avverato .
Alzai la temperatura della vasca e mi rilassai scendendo giù con la schiena fino a raggiungere l’acqua a livello delle labbra, le bocchette rivolte verso la pianta dei miei piedi spingevano con una decisa pressione solleticante ma piacevolissima.
Mi ritrovai con la mente in una piccola e graziosa sala da ballo gremita di coppie.
I colori delle luci rendevano l’ambiente magico , un rosso pacato misto a luci argentate che riflettevano da una sfera girevole posta a centro stanza creava un atmosfera rilassante e misteriosa . Tutti intorno a me erano entusiasti , allegri e super concentrati a godersi quella musica sensuale che faceva avvicinare tra loro i corpi delle coppie presenti in sala.
Indosso avevo una canottierina corta con spalline fini molto scollata ed un paio di leggins lucidi con le bande laterali in pizzo che facevano intravedere tutta la linea delle mie chilometriche gambe . Scarpe in vernice con tacco super vertiginoso rendevano l’ outfit estremamente sexy .
Un paio di orecchini dorati a pendente si muovevano sfiorandomi le spalle mentre i miei cappelli ricci rossi stavano cominciando a bagnarsi di sudore proprio dietro al collo ; era mezz’ora che ballavo senza sosta avvinghiata al corpo muscoloso del mio uomo che era a me dinanzi.
Avevo voglia di provocarlo, sentivo l’eccitazione uscire dai pori; lui era lì, così bello e sicuro, i suoi occhi azzurri riflettevano lo sguardo di un uomo senza giudizio , che ama la sua donna e che le farebbe fare di tutto pur di vederla felice, sapevo che avrei potuto desiderare ogni cosa quella sera.
Il mio culetto tondo messo in risalto dai leggins attillati si strusciava sulla zip dei pantaloni del mio Lui , sentii subito il suo cazzo duro contro di me e un attimo dopo la sua lingua si infilo’ nella mia bocca trapassandomi le labbra lucide di gloss. Il mio seno contro il suo petto, annusavo già odore di sesso , ballai e ballai ancora contorcendomi, scendendo col corpo fino alle sue caviglie , palpando con le mani i suoi pettorali e le sue cosce possenti.
Ad un tratto notai che una donna ci stava osservando dal bancone del bar ; non era giovanissima ma aveva un aspetto fresco e curato, capello nero corvino che cadeva sulle spalle e occhi verdi truccati meravigliosamente circondavano il suo bel visino ; indossava un abitino corto nero in latex con una zip tutta lunghezza sul davanti, gambe nude, stivaloni con tacco altezza al ginocchio; sorseggiava un bicchiere di vino, ci sorrideva e fissava estasiata , sembrava volesse essere lì con noi , nei nostri balli , baci e palpeggiamenti.
Chissà da quanto tempo ci stava osservando .

Un intensa occhiata penetro’ a vicenda le nostre pupille , poi però le mie scesero sul pavimento quasi arrossite dalla timidezza . Non avrei mai pensato di essere corteggiata da una donna, per lo più’ con il solo sguardo. Nonostante ciò la situazione mi piaceva assai, continuai volutamente a muovermi sinuosamente per farmi guardare . Più Ballavo più lei mi scrutava passando la sua lingua sul bordo del bicchiere e scuotendo i suoi capelli splendenti; comincio’ a piacermi sempre di più .
Non feci in tempo ad avvisare il mio Lui su cosa stesse accadendo che la ritrovai in pista a ballare esattamente dietro di me . Profumava di spezie , conoscevo quella fragranza, era lo stesso mio profumo che indossavo tutte le volte che avevo bisogno di sedurre; l’unica differenza era che stavolta, invece, la sedotta ero io. Cominciai quasi a credere che quel profumo fosse veramente magico , stava funzionando alla grande.
All’inizio non sembrava le interessassi poi piano piano il contesto cambiò poiché mi ritrovai la sua mano sul sedere insieme a un sorriso con cui non potevo gareggiare , sapevo in partenza che mi avrebbe steso alla prima mossa; dovetti arrendermi decidendo di far finta di niente stando a osservare cosa ancora sarebbe potuto succedere d’altro.
La sua mano pian piano viro’ dal mio sedere alla mia fighetta. Credo che la riga della cucitura dei miei leggings aderenti che mi tagliava la vagina perfettamente a metà come una gustosa mezza mela l’avesse attirata a palpeggiarmi proprio li ; nel mentre che lei mi toccava io spingevo il mio monte di Venere sempre più contro le sue mani. La cosa mi piaceva assai , cominciai a limonare col mio Lui in mezzo alla pista intanto che lei infilava la mano dentro ai miei pantaloni , non volevo che sentisse che stavo cominciando a bagnarmi ma la cosa era inevitabile e soprattutto incontrollabile ; il mio piacere si capiva, sentiva e toccava con mano.
Ogni suo minimo sfioramento lo percepivo come voglia di averne un altro più intenso. E da lì in poi così fu…
le nostre tre lingue si ritrovarono avvinghiate in tre bocche, una dentro e fuori dall’altra , il mio uomo era in estasi, le loro mani palpeggiavano i miei seni turgidi, io toccavo il suo cazzo duro dentro ai pantaloni e lui cercava di prenderla dalle natiche per tirarla a se.
Eravamo tre persone in una , attaccati ballando, baciandoci , toccandoci e godendo insieme come un unico corpo.
La musica cambiò di canzone, frequenza e volume, tanto da lasciare uno spazietto per potersi parlare e udire. Lei Si avvicinò’ al mio orecchio e mi disse :
“ Piacere, Anna , avete voglia di seguirmi in un luogo più appartato ? “
Senza indugio risposi :
“ Piacere nostro, io sono Amanda, “ si va bene ti seguiamo “.
Mi prese la mano invitandoci a seguirla fuori dalla pista da ballo verso un corridoio lungo e stretto pieno di stanzette numerate e illuminate solo da una rossa luce fioca .
In pochi secondi eravamo al di la’ dal caos della musica, immersi in un luogo tranquillo le cui sole note musicali di sottofondo erano vagiti di donne e uomini gaudenti .
Ero sia titubante che curiosa , i visi tranquilli del mio Lui e di Anna mi rincuoravano .
Varcammo la soglia di una graziosa stanzetta con al centro un lettone tondo rivestito di una stoffa in stampa animalier, alle pareti quadri di donne e uomini indiani in posizioni kamasutra e due finestrelle sbarrate stile gattabuia che affacciavano lo sguardo a curiosi .
Anna chiuse la porta dietro di se’. Un tremore percorse l’intero mio corpo , senza nulla chiedere e nulla rifiutare mi ritrovai mezza nuda distesa in mezzo a loro .
Anna era ancora vestita, aveva solo slacciato l’intera zip del vestito mostrando una lingerie da far invidia a una lussuosa merceria ; nonostante l’età teneva ancora un bel fisico seducente e tonico .
Mi fisso’ per qualche istante e poi disse:
“ Vorrei averti, sfiorarti, toccarti fino a tuo completo godimento , potrò’ avere quest’onore ?
Risposi senza parole cominciando a baciarla appassionatamente infilandole le mani tra i capelli . Volevo che capisse chiaramente che la risposta era un sì.
Guardai Il mio Lui negli occhi abbassandomi una coppa del balconcino , un mio grosso seno balzo’ fuori , lui era evidentemente eccitato. Alla vista del mio carnoso capezzolo comincio’ a succhiare ; nel contempo Anna aveva scostato la mia mutandina infilando un dito bagnato di saliva in mezzo alla stessa mezza mela che aveva appena finito di palpeggiare in pista .
Cazzo quanto mi stavo gustando questo “Menage a’ trois, mi sentivo in Paradiso, non avevo mai fatto niente di simile fin ora. Lei e lui lì per me, io lì per loro , uno scambio eccitante e libertino , senza giudizio , senza pensieri , solo puro godimento .
Feci capire al mio uomo che avevo voglia di succhiarlo , lui si mise di lato a me in ginocchio con il suo grosso membro davanti alla mia faccia cominciando a spingermelo dentro avanti ed indietro sempre più giù in gola , Anna intanto muoveva due, forse tre dita in profondità nella mia vagina mentre con l’arto solleticava il mio clitoride rigonfio d’eccitazione .
La mano del mio Lui riusci’ a raggiungere le natiche di Anna , sentivo il tonfo delle sberle sul suo culo , poi capii che glielo stava aprendo cercando il suo ano, toccandoglielo e tentando di introdurre le dita in quel buchetto tutt’altro che vergine . Anna colava sulla stoffa animalier del letto, vedevo bene la scena . Più lei colava e più il mio clitoride si gonfiava eccitato .
Anna inizio’ a muovere le sue dita dentro di me creando una specie di uncino i cui polpastrelli andavano a sbattere contro la parte davanti della mia vagina.
Sono convinta che stesse tentando di farmi squirtare ma nel mentre il cazzo del mio lui si faceva sempre più duro e voglioso, la mia gola era occupata e avida di sperma , la mia lingua pronta a ricevere , sentii che stava per venire per cui spostai Anna da me , la presi dai capelli, sfilai il cazzo dalla mia bocca e lo infilai in quella di Anna costringendola a spompinarlo intanto che io la tenevo dalla testa facendole fare altalena sopra all’intero fallo . Lo sperma dell’abbondante venuta comincio’ a fuoriuscirgli dalla bocca, era tanto , biancastro e gustoso . Leccai le labbra di Anna così da assaporare insieme a lei tutto l’orgasmo del mio uomo .
Io e Anna, truccate ormai di solo sperma, proseguimmo a baciarci intensamente , lì in ginocchio su quel grosso lettone toccandoci a vicenda .
Anna mi sussurrò : “Voglio vedere la tua espressione intanto che vieni , voglio sentire il tuo sapore , voglio godere insieme a voi”.
Udendo queste parole , il mio Lui mi prese e mi accomodo’ supina a gambe aperte in mezzo al letto… subito Anna capì ed infilo’ la sua testa tra le mie gambe , con la lingua leccava e con due dita tirava all’insù la mia vulva, aveva capito che quella cosa mi faceva impazzire … cominciai a percepire che di lì a poco io non sarei più riuscita a trattenere la mia eiaculazione ed il mio orgasmo .
Ansimavo , una vampata di calore mi pervase , mi sembrava di essere sommersa come in una vasca da bagno , totalmente fradicia , adoravo quella lingua e quelle dita ; spalancai sempre più le mie gambe intanto che Lui mi baciava bocca e seni , ero apertissima pronta a scoppiare in un inondazione di piacere , la mia vagina si strinse sulle dita di Anna, stavo per venire .
“Sto venendo Anna , baciami , guardami , godi dei miei mugolii, accogli il mio fluido” le dissi .
Nello stesso istante sentii come un liquido a livello delle labbra e una piacevole pressione alla pianta dei piedi , aprii gli occhi per guardare Anna e mi ritrovai davanti il viso del mio Lui che diceva : “ Amanda e’ mezz’ora che sei in vasca , tutto bene ? Non volevi uscire stasera ? forza su preparati che andiamo “
“Sì sì un minuto ed esco”, risposi quasi spaventata.
Restai nella tiepida acqua della whirpool ancora un istante, le mie palpebre non percepivano movimenti oculari, rimasi a godermi quella sensazione di soddisfazione ed appagamento totale , pensando al mio sogno , alla mie fantasie . Oppure era stata realtà ? Chi lo sa … so solo che Anna io non la scorderò, spererò o tornerà in tanti miei sogni vividi, reali o fantastici .
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