Il giovane spettatore

I protagonisti: loro, ovviamente.
Il co-protagonista: un giovane singolo.
Le comparse: due coppie molto affiatate tra loro.
La location: un noto locale dell’hinterland milanese.

Avevano deciso di ritagliarsi un paio di giorni di evasione infrasettimanale per prendersi una pausa dalla routine e dagli scazzi quotidiani, lei carica come una molla e lui più razionale (“noioso…” come l’avrebbe definito lei) ma con la stessa voglia di passare un paio di giorni fuori dalle normali incombenze.

La prima giornata passa velocemente, vola via in un batter di ciglia in un vortice di ottovolanti: quella salita che serve solo ad avvisarti che poco dopo avrai il cuore in gola. Adrenalina, emozione, paura, gran divertimento, sollievo.

Il secondo giorno è un’altra storia, letteralmente. Dall’adrenalina alla storia d’Italia lungo le rive di un lago, per l’appunto. Dopo aver trascorso 30 ore così intense avevano solo bisogno di una cosa: relax.

Per l’occasione avevano deciso di tornare in quel locale che tante volte li aveva già ospitati nella sua area spa tra vasche idromassaggio, sauna e massaggi rilassanti ancorché vigorosi. Un locale dove eros e spensieratezza, trasgressione e naturismo si fondono nel migliore dei modi.

Dopo aver passato un paio d’ore nell’area esterna chiacchierando, nudi con altre coppie, delle diverse esperienze e aver giocato (nei privè si “gioca” non si scopa in maniera pecoreccia, ricordatelo), più mentalmente che fisicamente, con un trio composto da due giovani ragazze e un uomo sui 45 anni si spostano nell’area lounge per la cena ed è lì che arriva la prima, inaspettata e assolutamente non prevista, scintilla.

Un giovane ragazzo dal fisico asciutto e dal bel viso inizia ad osservarli come coppia, naturalmente insistendo soprattutto sulle curve di lei messe in risalto da un’audace canotta con bretelle sottili e schiena nuda. Scambio di sguardi fra di loro, occhi da educato predatore quelli del singolo. La cena passa veloce e come di consueto si fanno due passi nella zona privé per vedere se la serata è già entrata nel vivo ma, vista la scarsità di gente, optano per una scelta diversa e tornano nella zona spa.

Un rapido passaggio in spogliatoio per liberarsi dei vestiti e via nell’area a bordo piscina; nelle vasche idromassaggio due coppie stavano giocando tra loro scambiandosi i rispettivi partner per dare modo a tutti di godere quanto più possibile dei piaceri del sesso. Erano mani che correvano sui corpi, bocche che assaggiavano, seni dai capezzoli turgidi che non chiedevano altro che essere ulteriormente stimolati.

Loro si misero lì, leggermente in disparte, a godersi quello spettacolo così intrigante; nonostante frequentassero già da tempo i privé gli faceva sempre un certo effetto assistere a scene di quel genere e poterne godere senza doversi vergognare e senza essere giudicati.

Da lì a poco iniziarono anche loro a giocare, sempre in disparte, per poter godere l’uno dell’altra: dapprima le mani che iniziano ad esplorare e poi la bocca di lei, in gradi di regalargli brividi unici e difficilmente descrivibili. Inizia con la lingua a scorrere sulla virilità di lui, leccando e succhiando con calma e passione, godendo di ogni singolo ansimo. Fu proprio mentre lei si dedicava a dargli questo iacere che si resero conto della presenza del singolo: il ragazzo della cena si era accomodato sul divanetto accanto a loro e dimostrava di apprezzare molto ciò a cui stava assistendo, tanto da non dare affatto peso alle persone in vasca ma concentrandosi su loro due.

Non appena creato il contatto di sguardi l’eccitazione dei tre aumentò notevolmente. Loro non erano scambisti, non avrebbero mai sopportato che qualcun altro potesse rompere il loro equilibrio costruito nel corso degli anni, ma non provavano alcun fastidio nel rappresentare una fantasia per gli altri.

Il giovane singolo liberò la sua virilità iniziando da subito a procurarsi piacere fisico, mentre il piacere mentale glielo stavano facendo provare loro due… Da lì a breve lei si sedette sulle gambe di lui per vivere i brividi che solo una cavalcata del genere poteva regalarle. Il singolo si avvicinò con l’erezione sempre più forte. D’istinto lei lo fermò con un gesto della mano ma dopo pochi attimi decise di concedergli qualcosa, un piccolo regalo per rendere quel momento ancora più coinvolgente anche per lui: gli prese la mano e se la mise sul seno, guidandolo a darle piacere, mentre lei continuava a cavalcare e a godere di ogni singola pulsazione.

Un uomo tutto per lei che stava impazzendo dal piacere, un altro giovane uomo usato quasi come un accessorio che godeva nel guardarla mentre si muoveva ritmicamente ad ogni colpo, ansimi provenienti dalle vasche, visi non riconoscibili per via delle luci basse, calore, sudore, umori… L’orgasmo di lei arrivò fortissimo. Reclinò la testa, chiuse gli occhi e liberò uno degli ansimi più belli che lui avesse mai sentito. Anche il singolo per un attimo si fermo, intento a godere del piacere di lei.

Fu in quel momento che lui decise che era ora di offrire una prospettiva diversa al loro spettatore. La fece alzare, la fece chinare sullo schienale del divanetto e inizio a prenderla da dietro. Per le fu impossibile resistere e urlò di piacere perché l’orgasmo se lo stava ancora godendo: sentiva ogni singolo affondo di lui, ogni pulsazione, sentiva che un seno sbatteva ritmicamente mentre l’altro era di nuovo stretto dalla mano del giovane singolo.

Da lì a poco capitò una cosa quasi incredibile: vissero in simultanea l’orgasmo. Lei venne letteralmente riempita dal piacere di lui, esploso con vigore fino all’ultima goccia, e questa cosa portò nuovamente il suo piacere a livelli altissimi, tanto da farle tremare le gambe. Contemporaneamente il loro “toy” raggiunse l’orgasmo continuando a masturbarsi senza lasciare un solo attimo il seno e il capezzolo di lei.