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trio

Passeggiata in spiaggia


di corallium
25.05.2017    |    3.387    |    6 9.4
"Mi sentivo abbastanza protetta da quella notte..."
Una sera tranquilla di metà agosto al mare, quelle dove la brezza marina serale ti fa sentire nel posto giusto al momento giusto.
Il ristorantino è quello perfetto dove la familiarità dell'ambiente ti mette a tuo agio con il mondo e con il palato.
Giusto l'antipasto, la cottura delle linguine, la freschezza della grigliata e il dolce che ti avvolge lasciandoti qualcosa che ricorderai, insomma .. una cenetta perfetta.
Marco mi suggerisce, per digerire di fare due passi. Io risposi “..si certo... qui il lungomare è molto bello..”. “No, non intendevo sul lungomare, ma due passi sulla sabbia a pochi minuti da qui.”
“... va bene gli rispondo... tanto questa sera non ho indossato i tacchi, per cui non ho problemi”.
Ci mettiamo in macchina verso la meta, che noto si trova al di là del porto turistico del paese.
Scesi dalla macchina noto che Marco preso l`asciugamano grande con se.
Gli chiedo “ma che intenzioni hai?”
Lui mi risponde “... niente di che... volevi sederti e sporcarti il vestito nuovo? Meglio avere qualcosa di comodo.”
Sempre con la risposta pronta, ma se lo conosco bene so che le sue intenzioni sono anche altre ... il mio uomo è fatto così ... non ama le banalità di un comodo letto.
Camminando sulla spiaggia, c`erano un sacco di ragazzi attorno ai fuochi... e da uno di questi si levavano le lanterne volanti.... molto romantico...
Ci siamo trovati un posticino abbastanza appartato... (visto che la notte ammanta di buio gli amanti)... e abbiamo iniziato a guardare quello splendido cielo stellato, dalla cintura di orione alla ricerca della stella polare il passo e breve e le nostre labbra hanno iniziato ad incrociarsi, le nostre lingue a a esplorarci e le nostre mani a scoprirci, come se fosse la prima volta, come se fossimo due giovani ragazzini di quelli intorno ai falò.
Non c`era la luna... anche se doveva essere circa alla fine del primo quarto.... ma le stelle illuminavano a sufficienza a breve distanza.... mi sentivo abbastanza protetta da quella notte... e, in breve, dopo poco eravamo entrambi nudi.... le sue mani esperte mi esploravano nei punti deboli che conosceva bene... la sua lingua scese dalle labbra al collo, ai seni e, inesorabile, sempre più giù... quando arrivò al boschetto era già tutta un fremito... bagnata.... e talmente predisposta che già al primo orgasmo iniziai a squirtare...
Lo sentivo voglioso... mi voleva con foga... e questo mi piaceva.
Quando sollevò la bocca piena della mia ultima squirtata, fu solo per vedermi aprire la mia e riceverla, facendola colare piano piano ad una distanza sufficiente perchè i nostri occhi potessero osservare questo gioco...
Anche io avevo voglia di qualcosa in bocca e mi fiondai sul suo uccello turgido cercando di ingoiarne quanto ne potevo, viste le dimensioni.
Non mi ha dato troppo modo di succhiarglielo e mi ha staccato dopo poco: “se continui così ti riempio la bocca di sborra in 2 minuti”, e dopo avermi stesa sull'asciugamano, mi è venuto sopra strusciandomi la cappella sulle grandi labbra.
Non ce la facevo più e, sorprendendolo, ho inarcato la schiena e mi sono penetrata, quel tanto che bastava per farlo smettere nella sua tortura.
Era una bellissima atmosfera gli occhi si incontravano ed erano lucidi di gioia e amore...io mi sentivo partita..... e ho iniziato a godere come una matta..... purtroppo non sono capace di trattenermi.. sicuramente il vento a portato i miei gemiti abbastanza lontano perchè qualcuno dai fuochi potesse sentirlo......
Marco mi mette a quattro zampe e inizia a penetrarmi sempre più profondamente.... dal fuoco e mentre è in quella posizione nota una sagoma che si alza e si dirige nella nostra direzione...
... io non lo noto subito ... perchè ho la testa appoggiata a terra.
Me lo fa notare Marco quando è a circa 10 metri da noi.... nella controluce del falò non potevamo vedere niente, se non la sua sagoma...
Marco mi dice di non preoccuparmi, “..è solo un ragazzo curioso.”
Il ragazzo si avvicinava molto lentamente... probabilmente non voleva disturbarci... io mi sono tranquillizzata... e comunque con il mio uomo vicino mi sento sempre sicura....
Marco continuava a muoversi dentro di me... e dopo un certo periodo di silenzio.... dettato dalla paura... ho riniziato a godere....
Il ragazzo ha iniziato a girarci intorno in modo che anche noi potessimo vederlo.... era a circa 2 metri da noi… giovane.... anche carino... devo dire con un pò di barba che lo rendeva più maturo di quanto non fosse...
Vedendo che non avevamo reazioni ostili si è rilassato e ha iniziato a toccarsi .....
.... anche se la luce del falò era un pò scarsa ... notavo il rigonfiamento sotto i suoi pantaloni....
Marco (che sa i miei punti deboli) ... mentre mi penetra con il suo membro, inizia a stuzzicarmi il culetto con il suo pollice..... dapprima esternamente... poi sempre più in fondo...
.. il mio uomo sa che io perdo la testa se vengo stimolata in più di una parte... I miei gemiti si alzano di volume e il ragazzo sentendomi così infoiata... non si fa più scrupoli... si abbassa la cerniera dei pantaloncini.
Io faccio finta di non vederlo... ma da buona femmina sono curiosa... e una sbirciatina la faccio...
sflila il suo uccello turgido... tenendoseli con una mano e devo dire che le dimensioni erano piuttosto ragguardevoli..
Mi piaceva osservarlo mentre si accarezzava, guardandomi e sentendomi guaire.. come una cagna in calore...
Lui avrebbe voluto avvicinarsi e sono convinta che anche Marco lo avrebbe desiderato... ma ci sono volte dove il gioco è bello che rimanga confinato al desiderio interiore di qualcosa che di inespresso e che tu sai già che ti si pianterà nel cervello come un chiodo.... chiedendoti che cosa sarebbe successo se..... lui, … se noi,....
Mentre Marco continuava a penetrarmi, la mia figa è talmente fradicia che il rumore di dei miei liquidi nello sbattimento, si possa sentire fino ai falò più distanti.... anche lui vedo che è stupito da questi rumori...
Marco sflila il suo scettro dalla mia fontana in modo che il ragazzo possa capire meglio le dimensioni dell'arnese che mi stava penetrando....... si solleva sulle gambe... me lo punta sul culetto e con un colpo secco di reni me lo pianta fino in fondo.... urlandomi “ti piace prenderlo nel culo?”
.... emetto un urlo ... strozzato... ma non è dolore quello che sento.... sono pervasa da un piacere immenso.... dopo i primo due colpi ho già un orgasmo .. in quella scena surreale, con il ragazzo che mi guarda masturbandosi e il mio uomo che mi incula profondamente... Marco mi chiede cosa sono..... e io che mi sento tale in quel momento... gli rispondo "una gran troia".
Ho una serie di orgasmi a ripetizione, non riesco più a tenermi, e meno male che il ragazzo non poteva saperlo, perchè, in quello stato, avrei potuto fare di tutto....
... se si fosse avvicinato alla mia bocca ... non avrei detto di no... se mi avesse sporto il suo uccello a fior di labbra ... avrei spalancato la mia bocca, e se mi avesse spinto la testa con una mano... me lo sarei affondata fino in gola... lo confesso... avevo sete.... sete del suo sperma....
con quei pensieri che mi tubinavano in testa... ho iniziato a godere più intensamente e.... vibrando in quel modo ho trasmesso a Marco la mia profonda eccitazione.... i suoi colpi si sono accelerati e mi ha chiesto dove volevo che mi riempisse...
... guardavo l'uccello paonazzo del ragazzo e il suo movimento che ora si era fatto frenetico... di istinto ho risposto "..in bocca"...
allora Marco mi ha sfilato l'uccello dal culo, mi ha fatto girare mettendomelo vicino alla mia bocca... gli ha dato due colpi con la mano e urlando ha iniziato a schizzarmi sul viso e sulle labbra .....
Mi ha preso con forza la testa e mi ha penetrato in gola per farmi bere i suoi ultimi schizzi....
in quel momento ho sentito un gemito del ragazzo che stava schizzando come un dannato.... il suo getto era pieno e forte........ chissa, se l'avessi sentito nella mia gola.....
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