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Lui & Lei

Corsetta tedesca 1


di porcoamodomio
03.08.2021    |    5.541    |    2 8.7
"Si era tolta la maglietta della nonna e sotto aveva un top che stringeva un rigoglioso seno, notavo i bordi del seno uscire vicino alle braccia, doveva avere..."
Luglio 2021, litorale veneziano fra veneto e friuli, mattino ore 7:00 sveglia.
Io uomo sui 45 alto sopra i 2 metri depilato e molto porco, mi sono svegliato con il fratellino (cazzo) che ,almeno qui al mare , dorme senza tessile , già sull'attenti, la voglia di massaggiarlo di buon mattino ci sta tutta. Ma finirei per perdere le energie mattutine, allora colazione al volo e via, indosso pantaloncini e canotta, scarpe da trekking e decido di correre, cuffie e iphone e via a macinare chilometri.

I pantaloncini sono nuovi, la commessa mi ha detto che sarebbe stato meglio indossarli senza slip e a detta sua che mi ha visto senza slip, stavo veramente bene, lei si era morsa il labbro, ma questa è un'altra storia.

Scendo dal condominio e all'uscio incontro la figlia della tedesca, stava portando le immondizie, ha 20 anni, non proprio la figa che ti giravi a guardarla per strada, alta, medio seno, però a lui , al cazzo, piaceva, ci siamo salutati all'ingresso, mi ha fatto i complimenti per la divisa, anche lei si era soffermata sui pantaloncini in cui il cazzo tozzo, lungo e disteso sul fianco di delineava molto bene.

Lei studiava italiano all'università e così in questi giorni, scambiando un pò di parole ho capito che era in ferie con la zia, i suoi erano separati e sua zia aveva una paura pazza di lasciarla uscire la sera.

Non so il motivo, ma dopo aver lasciato i cartoni sulla campana della differenziata mi venne da baciarla, lei si avvicino e seppur involontariamente con la gamba mi toccò il cazzo, d'istinto mi venne duro, e in questi casi era come non avere nulla sotto, il tessuto era molto elastico e la cappella si delineava tantissimo.

Le dissi che se le piaceva avremmo potuto correre assieme magari a fare un giro in pineta, una decina di km, mi disse che dovevo avere l'autorizzazione della zia prima, anzi mi invitò a salire cosi vedendomi, la zia avrebbe acconsentito più facilmente, sapendo che ero del condominio.

Saliti in appartamento, apri la porta, la zia era in doccia, sentito che parlava in tedesco con la nipote. Fortuna che sentendo la loro lingua l'uccello scese un pò di tensione, il volume rimaneva ma la tensione non c'era. La giovane ventenne nel frattempo andò in camera per cambiarsi, lasciò la porta aperta e spostandomi nel corridoio potevo vederla cambiarsi.
Si era tolta la maglietta della nonna e sotto aveva un top che stringeva un rigoglioso seno, notavo i bordi del seno uscire vicino alle braccia, doveva avere un male pazzesco, tutte quelle tette costrette sotto il top, ed io che avevo visto zero tette, mah, perchè poi stringersi il seno cosi, d'istinto mi toccai il cazzo e lei mentre si abbassava i fusò rimanendo in slip mi guardò, era compiaciuta di vedermi eccitato, si girò e si abbassò anche gli slip, vidi un bel culetto, un ciuffetto biondo sotto e poi i fusò ricoprirono il tutto, si era vestita come me, senza nulla sotto.

Nel frattempo la zia usci dalla doccia, avrà avuto 30 anni, non me la immaginavo tanto giovane, mora e molto abbronzata, aveva un bel seno, mi squadrò dall'alto in basso.
Parlò con la nipote e poi venne da me e mi disse in un italiano base ma molto chiaro che non dovevo assolutamente provare a fare sesso con la nipote altrimenti mi avrebbe tagliato il cazzo, che poteva essere mia figlia e che era lei la donna giusta per scopare.

Il mio sconcerto fu tale che poi lei rise e mi disse che avrebbe voluto valutarlo di persona prima di darlo alla nipote, era visibilmente eccitata, continuava a guardarmi il cazzo, si apri anche il telo, si mostrò in tutto il suo erotismo, aveva una pancia piatta, addominali scolpiti e fica rasata, un bel seno con capezzoli fini e lunghi, chiuse subito il telo appena senti la porta della camera aprirsi, Sophia entro in sala e dopo le ultime raccomandazioni uscimmo.

Andammo verso la spiaggia, ancora deserta, bagnini in fase di rimmessaggio, appena arrivati sul lungomare, Sophia mi chiese cosa mi disse la zia, ma cercai di non rispondere, avevo ancora il cazzo duro, cambiai discorso parlando della corsa, aumentai il passo e lei per starmi dietro non parlò più, incominciava ad avere il fiatone.

Arrivammo fino al faro, il sole si era alzato incominciava a fare caldo, girammo a sinistra per l'entroterra, la pineta era alza e rigogliosa, verde e fresca.
Ci fermammo in un zona boschiva per rifiatare, lei era tutta sudata, i pantaloncini entravano dentro la sua fica, lo spacco era molto visibile, e anche i capezzoli sotto il top facevano capolino, alla vista avevo il cazzo duro. La tedeschina per nulla infastidita della mia presenza e del mio stato eccitato, andò sotto un albero, si abbasso il pantaloncino e aperte le gambe fece una gran pisciata, sembrava avesse bevuto un litro di acqua , ma forse era la birra della sera prima.
Provocatoria e porca, in giro non c'era nessuno, mi abbassai anch'io il pantaloncino e di fianco a lei feci scattare fuori il magnifico cazzo, la cappella puntava il cielo, intento a guardare se passava qualcuno non mi resi conto che lei stava guardando il mio cazzo e si stava pure masturbando la fica bionda. Non riuscivo a pisciare e mentre lei stava accovacciata a toccarsi la fica io la guardai segandomi lentamente il cazzo davanti alla bocca, la sua lingua usci e agevolò l'ingresso, affondai tutto il cazzo fino in gola, presi a scoparle la bocca, le tenevo la testa affondavo il cazzo e sbattevo con le palle sul mento.

Lei con una mano continuava a masturbarsi la fica e con l'altra era aggrappata alla mia gamba per non perdere l'equilibrio. Sentii dei rumori e la feci alzare, la spinsi contro l'alberò per baciarla, così misi il mio cazzo duro fra la sua fica e i pantaloncini. Vidi passare una signora con un cane, il cane puntava verso di noi, sicuramente sentiva l'odore di sesso, ma la vecchia lo tirò di parte, Sophia invece prese l'iniziativa, infilo la sua lingua fra le mie labbra e poi con una mano si infilò il mio cazzo fra le sue labbra vaginali, essendo più alto le strofinavo anche il clitoride, dopo ogni movimento il suo fiato e il movimento rotativo della lingua venivano meno, sentii un getto caldo sul cazzo, avendo pisciato poco prima capii che aveva squirtato, mi abbassai un pò e le infilai tutto il cazzo dentro in un sol colpo.

Dalla sua bocca usci un yaaaaaaa, si appoggiò all'albero e fece cadere la braccia.
Usci da lei col cazzo ancora duro, mi abbassai e gli leccai la fichetta, l'odore era acre ma il gusto dolce, il pelo bagnato e ancora gocce che cadevano dal pelo biondo, la guardavo da sotto, era quasi inerme, il top le stringeva il grosso seno, così fasciato era impossibile da scoprirne anche solo una parte, lei si toccava un seno concentrando l'indice sopra un capezzolo, io avevo preso a leccarle il clitoride, era gonfio ancora, vedevo il suo ventre contrarsi, la sua mano mi tenne fra le sue gambe, volevo che continuassi a leccare e succhiarle il clitoride, quando un altro getto caldo usci dalla sua fica, mi ritrovai la canotta fradicia dei suoi umori.
Avevo ancora il cazzo duro, ma come mi aveva intimato la zia, non dovevo scoparla troppo evidentemente , l’idea di farmi la nipotina prima e la zia dopo era qualcosa di molto sexy e porco allo stesso tempo.

Ripartimmo dalla pineta, facemmo una sosta in gelateria, un bel cono per entrambi, l’indomani Sophia avrebbe voluto sicuramente della crema calda sopra al cono ma intanto cercai di portarla verso casa, avevo la canotta che sapeva da figa in modo osceno, dopo il gelato riprendemmo la corsa, arrivati al condominio Sophia mi invitò a salire da lei, entrai, la zia mi invitò a farmi la doccia, cosi andai in bagno, mi raggiunse anche la nipotina e la zia poco dopo.
La zia era ancora eccitata, indossava un pareo a fiori ma si intravvedeva tutto quando passava davanti alla finestra del terrazzo. Mi invitò ad andare in doccia, mi tolsi la canotta e feci per abbassare gli shorts quando entrò la niponita nuda, con il seno da quarta all’aria, aveva due capezzoli e delle aureole prominenti un seno bellissimo da succhiare tutto, proprio come piaceva a me, non resistetti e lo presi in bocca prima di entrare in doccia. Sophia entrò in doccia e la seguii, mi tolsi gli short e il cazzo barzotto era ancora grintoso, la doccia era da due persone, getti sulle pareti e sul soffitto in più un doccino con finale cilindrico che forse era stato usato molte volte come oggetto del desiderio dalle due femmine.
Mentre ci lavavamo non potevo esimermi dal toccare la giovane ragazza col mio cazzo, io ero teso e lei per nulla infastidita dopo aver squirtato due volte di cui la seconda direttamente sulla mia bocca, la cappella era sempre puntata sulla sua pancia mentre le lavavo i seni. Dopo qualche minuto fummo richiamati dalla zietta che avremmo dovuto finire che era impaziente di verificare il materiale che avevo in dote.
Sophia prima di uscire mi confidò che lei non poteva stare con noi, ma che se stanotte avrebbe volentieri fatto visita al settimo piano, dove ce la terrazza condominiale.
L’invito era chiaro ed esplicito, la zia poi venne a prendermi, mando Sophia in camera ad asciugarsi.
Andai in soggiorno con un telo attorno al corpo, la zietta mi fece un interrogatorio su cosa avessi fatto con la nipotina, cercai di essere vago sfruttando sia la sua non perfetta conoscenza dell’italiano e la mia incapacità nella lingua tedesca. Mentre le raccontavo la nostra fermata urinaria in pineta lei se ne stava li difronte a me a gambe aperte e si stava toccando la fica, si apri la vestaglia e procedeva a tintillarsi il clitoride con una mano e con l’altra i capezzoli. Poi prese una banana dalla fruttiera e prese a giocarci, la sbuccio e se la infilò nella patata. Mi stava provocando, io avevo il cazzo piegato in giù, una posizione che mi costringeva al non avere l’erezione, anche se incominciava a farmi male, da sotto la gamba.
Ora aveva metà banana dentro la fica depilata, ero stanco, mi aprii il telo e allargai le gambe, il mio cazzo svetto in altezza, gli occhi della zietta trentenne si illuminarono, presi a maneggiarlo con cura, mentre lei si scopava con la banana, i capezzoli della zietta erano duri ma non capivo perché non voleva assaggiare la mia di banana, cosi feci per alzarmi, lei si tolse la banana fra le gambe e me la mise in bocca, seppur mi piacesse il frutto assaporai solamente gli umori provenienti dalla fica, poi posi la banana sul tavolo e mi inginocchiai per leccarle la fica, però la zietta non era dello stesso avviso. Si alzò e si girò mettendosi a carponi, l’invito era chiaro, un invito brutale rivolto al suo culo, trovai un dildo conficcato al suo culo, presi a giocarci roteandolo e con la mano libera mi stavo masturbando per bene il cazzo.
Ora era in sintonia, tolsi il dildo dal culo di Matilde e ci sputai dentro direttamente un bel po' di saliva, poggiai la cappella sopra e spinsi, mollai e spinsi, mollai e spinsi, le sue urla erano strozzate da un telo in bocca, io invece ero un fiume in piena, presi a scoparle il culo a mille, uscivo solo per sputarle dentro il culo e prendere a schiaffi il culo, ero un bagno di sudore. Stavo per sborrare e pensai a cosa stesse facendo la ventenne in camera, quando alzai lo sguardo in direzione della porta della camera e notai che era socchiusa. La intravvedevo avrà squirtato 10 volte sentendomi scopare la zietta pensai.

Le venni nel culo senza rendermene conto, il cazzo era ancora duro e continuato a scoparla, l’uccello mi permise di scoparla ancora per parecchi minuti. andai davanti e gli misi il cazzo in bocca, lei era riluttante, la presi per la nuca e gli infilai il cazzo in bocca mentre stavo per sborrare una seconda volta, vedevo lo sperma dentro la bocca sopra i denti, gli infilai le dita in bocca e gli cacciai il cazzo dentro, sborrai dentro la gola, poi uscii e terminai la sborrata sopra la sua faccia.
Raccolsi i miei indumenti indossati uscii velocemente
Uscito dall’appartamento e tornai al mio. Sotto di due piani. Feci le scale in un battibaleno, sperando di non incontrare nessunaltro.
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