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Lui & Lei

quella porca di paola alle poste


di divoblu
02.08.2010    |    18.447    |    0 8.0
"La cosa va avanti in questo modo per alcuni minuti in un crescendo di emozioni e gemiti soffocati dentro e fuori la stanza fino a quando senti i sospiri del..."
Ma porca miseria! Quasi un'ora per fare due cavolo di pagamenti!” Pensi mentre infili la chiave nella toppa e fai scattare la serratura: stai rientrando adesso dall'ufficio postale dove ti sei recata per fare due versamenti urgenti per un cliente dello studio.
“Il Dottore dovrebbe rientrare a momenti, sempre che non sia già qui... speriamo di no e che oggi mi lasci in pace!”
Dirigendoti a lunghe falcate verso la tua stanzina passi davanti alla porta dell'ufficio del Dottore: “Mi pareva di averla lasciata aperta, temo sia rientrato.” Appendi il giubbino all'attaccapanni e fai per sederti davanti al tuo computer quando senti degli strani rumori e immediatamente ti blocchi sul posto.
“Cos'è stato?” ti chiedi guardandoti attorno.
Si ripete lo stesso suono, o era un lamento? Esci dalla tua stanza e ascolti meglio: sembrano provenire da dietro la porta del Dottore.
Ti avvicini lentamente con l'orecchio teso cercando di capire di cosa si tratti e man mano che la distanza dalla porta si riduce ti sembra di distinguere dei lamenti soffocati.
“Che sia il Dottore che sta male?”
Ti ricordi che ultimamente ha avuto dei problemi di salute. Allarmata fai per aprire la porta quando istintivamente blocchi la mano sulla maniglia.
Sono si dei lamenti ma non sembrano di dolore. Per fortuna la porta non è completamente chiusa e con una leggera pressione si scosta silenziosamente.
Impieghi alcuni secondi per dare un senso alle immagini che i tuoi occhi mandano al tuo cervello: il dottore è seduto sulla poltroncina di pelle dietro la scrivania e una massa di capelli scuri si muove su e giù all'altezza del suo ventre.
Soffochi un gemito appena realizzi quanto sta succedendo in quella stanza. Non vedi il volto della donna che è nascosto dalla scrivania ma capisci dalla pettinatura, anche se scompigliata, che si tratta di Paola, una delle clienti “preferite” dello studio, che sta facendo un pompino al tuo capo.
Ti gira la testa e una morsa ti stringe lo stomaco. Hai bisogno di riprenderti così ti allontani dalla porta e cerchi di respirare più profondamente.
Adesso va meglio, le gambe sono di nuovo salde e non rischi più di cadere. Fai per tornare verso la tua stanza, vorresti dimenticare ciò che hai appena visto, ma ti blocchi. Sei curiosa, non lo sei mai stata in vita tua ma adesso hai quell'immagine impressa nella tua mente e prima di rendertene conto sei di nuovo davanti a quel sottile spiraglio.
Guardi dentro: si è proprio Paola, adesso la vedi in viso, ha gli occhi chiusi e sta probabilmente leccando il membro dell'uomo che però tu non riesci a vedere.
- Si, brava così, leccamelo tutto!
Ti metti in modo che lo stipite nasconda la vista del vecchio, ti bastano le voci e non lo vuoi anche osservare in viso mentre lei lo fa godere con la bocca.
Lo lecca a lungo scorrendolo più volte dalla base verso la punta e poi giù di nuovo, tiene gli occhi chiusi e pensi che probabilmente la vista di un pelo pubico brizzolato non deve eccitarla particolarmente, o, almeno, non ecciterebbe te se fossi al suo posto. Smette di leccare e ricomincia a pomparlo forsennatamente.
Dopo un paio di minuti di questa pratica e diverse variazioni di ritmo, Paola si ferma e lentamente comincia a scendere con la testa prendendone sempre più centimetri in bocca.
- Si così, prendimelo tutto! Voglio sentire la tua gola con la cappella!
Il movimento rallenta ma non sembra arrestarsi, deve averglielo preso quasi completamente e a conferma di questo la senti reprimere un conato.
- Si brava, resta così... si... adesso piano piano fallo uscire...
Lui continua a darle istruzioni che lei esegue di buon grado e che sembra piacerle tutto sommato. Lentamente il membro torna alla luce e per la prima volta ne riesci a valutare le dimensioni: non è poi così grande ma sembra comunque bello consistente.
“Anche io sarei riuscita a prenderlo tutto” Pensi e subito ti stupisci di aver potuto fantasticare su una cosa del genere, ma senti anche che qualcosa si sta muovendo dentro di te, il disgusto iniziale è quasi interamente sparito lasciando una strana sorta di eccitazione che attribuisci all'assurdità della scena che stai osservando e vivendo.
Dopo averlo fatto uscire completamente e averne succhiato la rossa cappella per un po' Paola riprende a pomparlo e a giudicare dalla smorfia disegnata sul suo viso sembra che la cosa non le dispiaccia per niente.
- Alzati voglio leccartela per bene io adesso!
Senza una parola lei si alza, ha la camicetta slacciata e le tette, di dimensioni modeste, fanno capolino da sopra il reggiseno e si distinguono bene i capezzoli turgidi: anche se non è più giovanissima ha ancora un discreto fisico e tutto sommato fa la sua bella figura.
Rapidamente si sfila gli stivali e i pantaloni restando col perizoma nero davanti al vecchio che nel frattempo ha continuato a masturbarsi lentamente.
- Siediti sulla scrivania, e allarga le gambe. - Le dice alzandosi dalla poltrona.
Lei esegue senza togliersi il perizoma ed il suo culo si poggia sopra le carte che ieri hai diligentemente riordinato.
“Non le tocco più quelle carte in vita mia, se le sistema lui la prossima volta!” Pensi indignata ma anche stuzzicata da questa scena.
Per paura di essere notata ti sposti leggermente ma pochi secondi dopo torni a sbirciare nella stanza.
Lei ha le gambe oscenamente spalancate con i piedi poggiati sui bordi della scrivania e si sorregge con le mani puntellate dietro la schiena. Anche se non lo vedi capisci dai sospiri di lei che gliela sta leccando avidamente procurandole brividi di piacere. La camicetta scivola lungo le sue braccia scoprendole parzialmente la schiena i cui muscoli sono contratti per la posizione e l'eccitazione.
-aahh siii - ansima silenziosamente rovesciando indietro la testa e spalancando la bocca. Capisci dai movimenti ondulatori del suo corpo che ha cominciato a penetrarla con le dita senza però mai smettere di leccargliela.
La scena ti sta sempre più eccitando, senza rendertene conto hai cominciato a toccarti in mezzo alle gambe.
Il corpo della donna comincia ad essere scosso da fremiti sempre più violenti e anche i suoi sospiri si fanno più rumorosi ma ti rendi conto che se ci fosse stata la porta completamente chiusa difficilmente saresti riuscita a capire cosa stava accadendo in quella stanza e ti chiedi se sia mai successo in precedenza quando magari eri davanti al tuo computer a lavorare. Scacci questo pensiero, l'eccitazione sta cogliendo anche te e ti slacci il bottone dei pantaloni, silenziosamente abbassi la zip e cominci a toccarti da sopra il leggero tessuto del perizoma.
Il Dottore smette di leccarla e si alza emergendo dal centro delle cosce di lei e alzandole le gambe le sfila il perizoma.
- Girati voglio prenderti da dietro.
Lei esegue i suoi ordini scendendo dalla scrivania e voltandosi noti che depila il suo sesso lasciando solo un ciuffetto di pelo sopra al clitoride. Volgendo le spalle al vecchio, lentamente si piega a novanta gradi e si distende con la pancia sulla scrivania porgendo il suo didietro all'uomo.
- Prima o poi mi faccio anche il tuo culo, ma oggi ho voglia della tua passera! – E così dicendo le assesta un colpo secco penetrandola completamente, lei soffoca un grido mentre il suo corpo sussulta per l'intrusione.
Dopo un breve attimo di pausa il vecchio comincia a sbatterla da dietro, sistemi meglio la tua posizione in modo da non doverlo vedere in faccia sia perché anche lui non possa vedere te dietro la porta, sia perché così riesci a scrutare meglio il volto della sua amante: è sfigurato in una maschera di piacere e dolore per i violenti colpi.
Sei sempre più eccitata, le espressioni del viso di Paola hanno il potere di farti bagnare sempre più, infili una mano dentro il perizoma, sei bagnatissima e cominci a stuzzicare il clitoride con movimenti circolari.
Nella stanza intanto il vecchio continua a sbattere violentemente la donna, la scrivania oscilla e molte carte volano per terra.
- Te lo faccio sentire tutto!
- si così siiii...- Lo incita lei.
Paola si alza sulle braccia inarcando la schiena, adesso il suo volto è stravolto dal piacere e le tette ballano oscenamente per i colpi che il Dottore le assesta da dietro.
Non ce la fai più, senti il tuo sesso che pulsa sotto le dita e che invoca di essere appagato, chiudendo gli occhi, con una mossa decisa ma delicata affondi il dito medio nella tua calda intimità e devi soffocare il gemito che ti coglie facendoti tremare le gambe.
Riapri gli occhi e ti sembra che Paola stia guardando dalla tua parte. Ti si gela il sangue. La scruti meglio, sta proprio guardando verso la porta e verso di te, ma non sembra preoccupata, anzi se possibile sembra più eccitata di prima.
Non sai se ti abbia notata o meno ma guardando verso di te sembra che voglia renderti partecipe del piacere che sta provando in questo momento e la cosa ti eccita ancora di più! Cominci a muoverti più rapidamente nel tuo sesso ormai dilatato e grondante di piaceri introducendo un secondo dito.
La cosa va avanti in questo modo per alcuni minuti in un crescendo di emozioni e gemiti soffocati dentro e fuori la stanza fino a quando senti i sospiri del Dottore farsi più intensi e rumorosi.
- Si Sii Siii Siii!! – Ansima sonoramente lei.
- SI TI RIEMPIO TUTTAAA!!! - Così dicendo il vecchio le scarica il suo sperma direttamente dentro, il corpo di lei è violentemente scosso dall'orgasmo che quasi contemporaneamente la coglie sfigurandole il volto in una maschera di piacere.
Anche tu non ce la fai più e l'orgasmo ti attraversa violentemente facendoti piegare le gambe.
In pochi secondi realizzi quello che è successo, guardi dentro l'ufficio e vedi Paola abbandonata sulla scrivania che cerca di riprendere fiato mentre lui le accarezza la schiena.
Realizzi che hai qualche attimo di tempo e che sarebbe decisamente imbarazzante farti trovare li, rapidamente ti risollevi i pantaloni e dondolante ti dirigi verso la tua stanzetta.
Dopo diversi minuti, che ti permettono di riprendere fiato e il controllo di te, il Dottore si affaccia alla tua porta.
- Ah, finalmente è rientrata! Credevo l'avessero rapita! - Ti dice con un atteggiamento normalissimo come se niente fosse successo.
- Intanto che era via con Paola abbiamo riesaminato le carte per la cessione di quell'attività che lei sa. Avremmo bisogno del suo prezioso aiuto...
Lo segui nel suo ufficio dove le carte sono state già risistemate, se non fosse per il fatto di essere in ordine diverso da quello in cui le avevi lasciate tu sembrerebbe una situazione normale.
Normale però non ti sembra lo sguardo con cui Paola ti osserva e stranamente senti di nuovo accendersi qualcosa dentro di te....
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