Racconti Erotici > bdsm > Il Gianni , la Mistress..., e le polpette di Natale!
bdsm

Il Gianni , la Mistress..., e le polpette di Natale!


di Membro VIP di Annunci69.it xNemesi
16.01.2022    |    5.610    |    7 8.8
"L’altalena regolabile in altezza e i sedili intercambiabili era attorcigliata ad una delle travi del soffitto insieme ai nastri con cui legare e poi appendere..."
Gianni ogni giorno si chiedeva deluso per quale motivo se l’era sposata, o meglio lo sapeva purtroppo assai bene...

Tutto era successo una sera ad una festa a casa del Tony, nella mansarda che avevano attrezzato per sembrare una discoteca, con l’impianto hi-fi, i faretti strobo e persino la palla di specchi che girava al centro del soffitto.
Così…, tra un lento ed un pezzo degli Abba, aveva conosciuto la Giusy più grande di lui di due anni e zaaaaccc, come un coniglio l’aveva messa incinta nello sgabuzzino delle scope quando non aveva ancora compiuto diciotto anni.

Passati i primi anni d'ardore e dopo l’arrivo dei figli, sua moglie s'era assopita, ed ora tutti i giorni alle dieci di sera in punto si infagottava, estate o inverno che fosse, nel suo pigiamone antistupro, quello con le paperelle che solo a vederle ti passava ogni poesia.

Niente sesso per mesi interi, al punto che le poche volte che succedeva, il Gianni come si svegliava correva alla finestra per vedere se il giardino della sua bella villetta in Brianza, era bianco di neve anche se si era a ferragosto.

Da qualche anno il Gianni aveva ripreso a farsi le seghe di nascosto come da ragazzino.
Si guardava i pornazzi di sera, sdraiato sul divano nuovo, quello pubblicizzato dalla Sabrina Ferilli, si metteva davanti al portatile e ci dava giù di mano di brutto.
A volte per cercare nuove sensazioni, usava la mano sinistra ma finiva quasi sempre per avere i crampi e doversi fermare sul più bello, così seguendo i consigli del suo amico Tony prese a infilarsi sulla mano destra il guanto giallo che la moglie usava quando lavava i piatti, quello con la gomma un po’ spessa, l’interno felpatino e le zigrinature sulle dita.

Al Gianni così…, se chiudeva gli occhi, sembrava che a smanettarlo ci fosse una di quelle casalinghe porcelle che lo pigliavano in ogni dove ed in tutti i modi possibili. Altro che la sua Giusy con cui in oltre vent'anni, riuscire ad andare oltre alla classica missionaria era stata un’impresa impossibile.

Il Gianni era sempre stato fedele alla sua donna, ma ogni cosa aveva un limite!
Così una sera durante i giorni di ferie che precedevano il Natale, invece di ammazzarsi di pippe davanti ai soliti pornofilm a tema natalizio, (il suo preferito era Babba-Maiala e le sue porno-renne…), prese coraggio e si iscrisse ad un sito erotico. Dopo circa quattro ore, esausto dal lungo pensare e completamente madido di sudore, pubblicò il suo annuncio:

“Distinto impiegato quarantenne, molto discreto cerca donna per Sesso Estremo!”

SESSO ESTREMO…, gli piacevano quelle parole, anche se non gli era molto chiaro quale fosse il loro significato, in fondo per lui il massimo del sesso estremo che aveva in mente era riuscire a mettere almeno per una volta la Giusy a pecorella!
Con un ghigno soddisfatto rilesse il suo annuncio almeno una dozzina di volte, poi visto che erano quasi le tre del mattino, si infilò come sempre nel letto, ma era così eccitato che quasi non riuscì a prendere sonno.

---

A poche decine di chilometri dalla villetta del Gianni, la Lory intanto dopo essersi svegliata ed alzata, era in cucina a far colazione.

Anche lei era delusa da suo marito che ultimamente era sempre svogliato e distratto.
Non si divertiva più come una volta!

Nell'ultima orgia sado-maso a cui avevano partecipato a casa di amici, fino al momento in cui lei gli aveva infilato nel sedere un Frecciarossa della Lima, formato da locomotore e quattro vagoni passeggeri, lui..., il suo Piero…, le parlava preoccupato del loro orto e delle verze che quest'anno erano più piccole del solito, nonostante le annaffiasse e concimasse tutti i giorni.

Il suo atteggiamento era diventato frustrante…, lei gli attaccava delle mollette di ferro ai capezzoli fino a farli sanguinare o gli massacrava le palle prendendole a calci o schiacciandole tra due mattoni e lui niente…, la guardava serafico con quello sguardo bovino ricordandole del bollo della macchina in scadenza o dell’Imu della seconda casa da andare a pagare in banca il giorno dopo.

Sarà stata l'età…, (il Piero aveva sui cinquant'anni una decina più della moglie), ma questa suo cambiamento, cominciava davvero a indispettirla.
Non poteva andare avanti così, pensò:

“Ho solo quarant'anni, mica posso appendere la frusta al chiodo ecchediamine…, sono ancora giovane, ho ancora centinaia di palle da stritolare io…”

Lory posò la tazza di caffè, accese il suo tablet e si collegò al suo sito erotico preferito, ma invece di accedere come d'abitudine all'area "Orge e Gangbang Sadomaso" entrò nella sezione "Singoli cercano donne".

Urca! Era proprio la sua giornata fortunata!
L'aveva beccato al primo colpo!
Un impiegato!

Lory adorava gli impiegati…, con quelle manine curate, le loro chiappette un po’ brufolose e mollicce ogni volta che gliene capitava uno, non riusciva mai a smettere di frustarlo!
Chissà forse, con un po' di fortuna, questo portava anche gli occhiali.
Mmm…, come le piacevano quegli occhialini su quelle belle guanciotte da ceffoni e lei di sberloni, ne dava tanti e bene. La Lory si teneva allenata quasi tutti i giorni con un pungiball professionale che aveva giù, nella taverna della loro villetta a schiera dalle parti di Fizzonasco.

Lo contattò immediatamente…

---

Il Gianni ancora mezzo addormentato, si sistemò gli occhiali e si strizzò per bene il pacco, per esser certo di non sognare…, non riusciva a credere ai suoi occhi!
Aveva pubblicato da poche ore il suo annuncio e una donna gentilissima gli aveva già risposto. Ora doveva solo muoversi bene senza sbagliare una mossa.

Non che lui avesse molta esperienza in queste cose anzi, proprio per questo non poteva permettersi di sprecare nessuna occasione. Leggendo la sua risposta le era sembrata una donna romantica, il fatto è che il Gianni pensava davvero che:

“Le donne son tutte romantiche e cercano uomini romantici. Ora le rispondo con qualcosa in rima che somigli ai versi di una poesia, la invito fuori a cena e le prendo un bel mazzo di rose…”

Si sa…, il Gianni era anche un uomo molto raffinato mica come quei buzzurri dei suoi amici.

---

Lory, ancora seduta nella sua cucina, non fece neppure in tempo a finire il suo caffè che vide subito arrivare la risposta.

Pensò...
“Doveva aver proprio voglia sto maniaco pervertito!
Ma sarà un extracomunitario?
Scriveva in modo davvero strano!

Frasi in rima…, una roba proprio da porco deviato!”
Lory sapeva cosa fare e cosa piaceva agli impiegati pervertiti!
SBAMM, subito due sberloni in faccia, ancora quando sono sulla porta giusto per rompere il ghiaccio e far capire bene chi comanda! Poi mentre erano ancora a terra mezzi storditi si accucciava sopra di loro per bagnar loro la faccia di pipi usandoli come vasino...

Ahhhh!!! Che meraviglia! Si sentiva già rinata!
Altro che quell'insensibile del Piero, lui e le sue dannate verze…
Non c’era tempo da perdere mancava poco a Natale e subito dopo sarebbero partiti in crociera con altre coppie di amici noiosissimi. No…, non poteva più aspettare oltre!
Si ricordò che il Piero il giorno dopo partiva per lavoro restando via qualche giorno.

"Domani sera alle nove, nel parcheggio dei camionisti di Opera, davanti a Gigi il puzzone, macchina rossa…, io sarò vestita da Babba Natale…", scrisse all'ignoto impiegato.
Poi corse giù in taverna…, doveva subito rimettere a posto la camera con il dungeon.

Entrò… C'era un casino infernale dall'ultima orgia finita a scazzottate per colpa di alcune mogli che si erano ingelosite vedendo i propri mariti frustati e sodomizzati dalle altre.

Le sfere anali di marmo da 10 centimetri erano in giro per tutta la stanza, pensò di metterle via e sostituirle con altre dello stesso tipo ma a tema natalizio. (La Lory era una donna di classe che amava curare i particolari).
Fruste e strap-on di tutti i tipi e dimensioni erano sparsi dappertutto.
Il cavalletto provvisto di sella fallica se ne stava rovesciato in un angolo.
L’altalena regolabile in altezza e i sedili intercambiabili era attorcigliata ad una delle travi del soffitto insieme ai nastri con cui legare e poi appendere i suoi schiavetti come salami.

I falli da 20-25 pollici neri e luccicanti erano nella fuciliera allineati per dimensioni, almeno quelli erano a posto. Sistemò al meglio il tutto poi lubrificò con un po’ d’olio il sistema di chiusure e catene sulla croce di Sant'Andrea che l’ultima volta avevano cigolato un po’ troppo distraendola al punto che aveva tardato a bloccare una delle carrucole e aveva quasi staccato il pisello al Piero. Infine si girò verso una delle pareti della stanza ad ammirare il suo pezzo forte:”Il periscopio anale”.

Si perché alla Lory dovete sapere che mica piacevano le solite cose da sexy shop che sicuramente tutti voi che leggete avete nel soggiorno di casa, nella vetrinetta insieme alle tazzine in porcellana del servizio di nozze…

Tutti i suoi arnesi di lavoro erano pezzi unici, come ad esempio quella grossa statuetta a forma di strano nanetto con le orecchie grandi e appuntite, l’aveva disegnato personalmente poi se l’era fatta intagliare da un artigiano del Gabon…, sì, quello era sicuramente il suo dilatatore anale preferito. Il periscopio invece gliel'aveva procurato un suo amico carpentiere che lavorava alle demolizioni navali di Livorno. Aveva dovuto farci aggiungere un basamento speciale con le rotelle da un fabbro per poterlo spostare nella stanza.

Pregustando la seratina che l’aspettava gli diede una spolverata e controllò che le ottiche fornite di mirino millimetrato balistico fossero perfettamente allineate.

---

Il Gianni per poter uscire di casa la sera aveva dovuto inventare una balla colossale da raccontare alla Giusy. Le aveva detto che andava a cena da sua madre, che ultimamente stava poco bene e poi avrebbe aspettato l’orario per farle la solita puntura perché la sua infermiera, la Silvana era via.
La Giusy non era mai andata d’accordo con la suocera in più sapeva che cucinava come un cane. Preparò le solite bustine di biochetasi e dissenten sul tavolo della cucina perché il marito sarebbe tornato a casa con la diarrea come sempre, poi gli fece le solite raccomandazioni sul non prendere freddo, sul non bere, sul colesterolo ecc..., e infine lo lasciò andare.

---

Lory, fasciata nel suo abitino sexy da Babba Natale, capì subito che quel'’ometto esile che aveva appena parcheggiato a fianco di un gigantesco Scania e ora stava scendendo dalla sua panda giallo canarino con delle rose rosse in mano era il “suo impiegato”.

"Azz! Le rose!!!
Questo impiegatuccio era un tipo davvero tosto pensò!
“Le spine delle rose da usare come frusta sui coglioni, son cose da masochisti esperti, mica da bau bau micio micio come il mio Piero, ed io che lo avevo quasi sottovalutato…”
Lory, si eccitò!!!

---

Il Gianni dopo non pochi convenevoli, si era finalmente deciso a limonarla sul sedile posteriore della panda e la Lory sembrava proprio non farsi problemi di alcun genere! Lui aveva allungato timoroso una mano verso il suo pube e lei aveva alzato il gonnellino rosso e spalancato subito le gambe senza far storie!

Azz! Il Gianni ancora non ci credeva non era passata neppure mezz'ora e le aveva già toccato la fuffa!, e al primo appuntamento! Non vedeva l’ora di raccontare tutto al Tony per farlo morire d’invidia, lui che lo prendeva sempre in giro e si dava sempre arie da latin lover…

Gianni a dire il vero era anche un po’ confuso, non capiva esattamente dove avesse infilato la mano, laggiù era tutto bagnato, forse una piega delle mutande?, avrebbe voluto dare un’occhiata ma non sembrava una cosa raffinata da fare…, non voleva fare subito brutte figure e poi si capiva subito che quella era una donna molto romantica e di gran classe.

----

Lory lasciava fare…, aveva deciso di non partire troppo aggressiva e poi si stava davvero eccitando, sentiva l'anello che aveva al dito Gianni strofinarle l'interno del sesso, o forse no…, forse anche lei era leggermente confusa, non si trattava dell’anello, forse quello era il bracciale metallico dell'orologio…

---

Il Gianni scese dalla macchina con la Lory che lo precedeva. La casetta era tranquilla e ben tenuta, anche l’orto era uno splendore con tutte quelle verze allineate in file perfette che sembravano tanti soldatini sull'attenti. Era rimasto un po’ intimorito quando lei gli aveva proposto di andare a casa sua ma lei sembrava una donna davvero a modino, una di quelle mogliettine dolci e gentili con la passione per la casa e le pulizie pensò rincuorato.

Quasi non fece in tempo a superare la soglia del portoncino d’ingresso che SBAMM!!!, gli arrivò una bella combinazione a due mani di sberle in faccia così forti, da farlo cadere intontito a terra. Non capiva se era sveglio e se aveva gli occhi aperti. Luci stroboscopiche di un bel viola acceso intermittevano nella sua testa in un buio totale…, unite ad un dolore lancinante.

Pensò nell’ordine:
“Chi c'è in casa? Dei ladri?
Una speciale task-force anti-fedifraghi?
Ma non è che questa è la figlia di Bud Spencer?”

Ancora lampi viola...
Poi come quando la nebbia si dirada a poco a poco Il Gianni vide comparire sua suocera che saltellava piena di gaiezza in un prato rosso di papaveri fumando un canna grande come il suo braccio. Appena cominciò davvero a capirci qualcosa, si rese conto di avere in bocca una grossa palla di gomma tenuta ferma da una fascetta , piedi e mani unite da polsiere e cavigliere di cuoio borchiate.

Sgomento il Gianni scoprì che non poteva ne parlare, ne muoversi.

---

La Lory intanto era sempre più eccitata.
Come sempre ci aveva visto giusto!, sto tipo era davvero un diavolo di esperto!
Era caduto giù come una pera cotta, sbattendo la faccia sul pavimento che sembrava vero.
Oh…, poi tutti quei versi che faceva…, sembrava proprio soffrisse sul serio!
Non ricordava neppure da quanto tempo non aveva simili soddisfazioni!
Ecco uno che sapeva recitare la parte alla perfezione! Mica come quella mezza sega del Piero…

Chissà cosa gli piaceva?

Si sfilo il vestito da Babba Natale e rimase solo col bustino e le calze bianche autoreggenti.
Si mise in piedi sopra di lui, allargò le gambe e gli fece la pipì sul muso.

Queste sì che son soddisfazioni!!!
L'impiegato colpito dal getto caldo e liquido, cercò di muoversi e allontanare il vasino ops…, volevo dire il viso, la lory allora si piegò un po’ e caricando tutta la forza che aveva su un braccio gli menò un bel cazzottone sul naso.

---

Quando riprese i sensi il Gianni era legato a testa in giù ad una croce di Sant'Andrea.
Nella stessa posizione dell'uomo di Vitruvio sulla moneta da un euro ed era nudo!!!
Dov'era?, come era finito in quel posto?, quando?
Gianni. Non si ricordava più nulla

---

La lory nel frattempo era così infoiata dai modi così perversi di questo emaciato impiegatino occhialuto, da non riuscire quasi a pensare. L'eccitazione la stava portando verso un delirio parossistico.

Come poteva iniziare? No perché non voleva mica fare brutte figure…

Pensò:
“Uno così sicuramente sta nel giro grosso, quello dove ci sono maniaci e pervertiti al top, non posso deluderlo, se no mica mi invita nel suo giro e mi tocca rimanere col Piero, al suo giro di sfigati e alle sue verze…”

“Quasi quasi inizio con le palle anali di marmo da 10 cm.
Si, bella idea, ma quante ce ne staranno dentro ad un ometto così esile?”
No perché le cose van fatte con precisione e delicatezza.

Per fortuna della Lory la cosa non era un problema.
Aveva pur sempre il suo bel periscopio per fare una accurata analisi conoscitiva.
Attraversò la stanza con passo marziale e soddisfatta e si mise a spingere il marchingegno.

---

Al Gianni girava la testa, stava ancora tentando di capire dove fosse e perchè, quando sentì un rumore di ruote metalliche che facevano tremare il pavimento, vide avvicinarsi un enorme carrello, su una base di ghisa c’era qualcosa che sembrava un enorme collo di papero in ottone alla fine un becco con sulla punta un occhio ciclopico.
Prima di farsela addosso riuscì a leggere solo tre parole:

“MARINA MILITARE ITALIANA”

---

Il momento era topico, la Lory rivestita da “Babba Natale” ma con sulla giacca le mostrine da "Capitano di vascello" aprì il boccaporto per far uscire in tutta la sua lunghezza il periscopio per una prima ispezione.

“Prima profondità mezzo metro!” Disse col fare del graduato.
Regolò con precisione il mirino balistico dello strumento e lo fece scorrere sempre più su nell'intestino dell'impiegato.
Lo girò a dritta e a babordo, calcolò con la scala millimetrata, distanze e dimensioni.
Potevano entrarci tranquillamente 10 palle di porfido, stabilì alla fine soddisfatta.

Il Gianni aveva gli occhi fuori dalle orbite.
Era attraversato da lampi di luce intermittente blu cobalto.
Un'astronave aliena era atterrata in mezzo alle sue chiappe e stava facendo strani esperimenti su di lui, una sonda monocolare era entrata nel suo sedere e lo stava esplorando da cima a fondo. Intanto sua suocera ballava il flamenco facendo anelli di fumo con una canna grande quanto la sua gamba. Harrison Ford ballava con lei cantando tutto serio: "Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare…, bastimenti in fiamme al largo di Orioneeeee…"

Finalmente quell'attrezzo era uscito dal suo didietro.
Si sentiva aperto come il Colosseo.

Si girò e vide un ombra spingere un altro carrello pieno di palle di Natale colorate.
Anche a lui piaceva fare l’albero. Quelle palle però erano molto più grosse e da come quello strano essere ne aveva sollevata una per spostarla, sembravano anche più pesanti.
Chissà a quale albero dovevano essere appese, doveva essere molto grosso.

---

La Lory intanto aveva indossato una maschera da diavolo della Tasmania che usava solo nei momenti migliori, si era anche tolta le mostrine e legata un mantello nero sopra l’abito da Babba Natale, prese il barattolo del grasso da ingranaggi che teneva di scorta dentro una credenza lo mise insieme alle palle e si avvicinò al Gianni che continuava a dimenarsi disperato.

Che attore che era, una recitazione davvero da oscar!!!
Certo che aveva avuto una bella fortuna ad avergli risposto subito.
Uno così…, va via come la nutella sul pane, altro che quel cornutone del Piero e le sue verze…

E pensare che il bello doveva ancora venire, in fondo avevano appena cominciato...

---

Gianni terrorizzato vide uno dei mostri alieni sceso dall'astronave avvicinarsi a lui avvolto da lampi color porpora cosmica, in mano teneva qualcosa, doveva essere un altro strumento di tortura sofisticatissimo, sembrava un barattolo pieno di una strana gelatina bianca, forse il nutrimento per qualche creatura che gli avevano infilato su per lo sbirignao.

Il mostro indossava dei guanti spaziali gialli.
Il Gianni pensò che sembravano proprio quelli da cucina di sua moglie e in quel momento si disse che se tornava a casa sano e salvo, lui della Giusy non si sarebbe più lamentato!

Non riusciva a vedere cosa stessero facendo al suo sedere, un po’ perché non riusciva a piegare la testa ma anche perché prima di svenire vide sua suocera passargli davanti in groppa a un delfino rosa ballando con Albano e la Romina il ballo del qua qua…

---

La Lory con le mani tutte ingrassate prese la prima palla, era tutta rossa con delle belle decorazioni di renne color mattone…, puntò bene i piedi contro un gradino sul pavimento e spinse con tutte le sue forze...

Era proprio un attore fantastico!
Sapeva davvero recitare ma non solo con le espressioni di dolore del viso che sembravano davvero autentiche, questo qui…, pensò ancora la Lory, ha proprio un controllo totale di tutto, anche del sedere, al punto da fargli recitare la parte di un culo ancora vergine!

Che pervertito di classe…
Chissà come faceva e qual’era il suo segreto
Sempre più eccitata, dopo aver inserito la quinta palla, tutta dorata con fantasie di ghirlande natalizie, decise di diversificare un po’, era già al terzo orgasmo e voleva arrivare fino in fondo.

Cos'altro poteva fare, prima di proseguire nell’opera di riempimento?
Schiacciargli le palle coi mattoncini? Mmm…, ficooo...
Attaccargli con la carrucola il peso da 30 chili al pisello???
Ma che idea carinaaaa!!!

---

Il Gianni vide un altro di quei mostri avvicinarsi trascinando una palla di ferro di quelle che si attaccavano alle caviglie dei carcerati ai tempi dei lavori forzati. Era già legato alla croce, quella palla era del tutto superflua, dove pensa che possa scappare?

Poi vide che armeggiava nel posto sbagliato.
Pensò…:
Ma dove diavolo le hanno le caviglie gli alieni???

---

La Lory con la nuova maschera da pipistrello della Malesia, imbragò il pisello dell'impiegato nell'apposito incavo all'inizio della catena, poi con un movimento acrobatico tipo ginnastica artistica sbloccò la carrucola e lasciò cadere la palla da 30 kili a peso morto.

Come le piaceva vedere i piselli tendersi finché sembravano spezzarsi in due.

“Che carinooo!!!
Che tipo raffinato…, soffre che è proprio un amoreeee.”

Niente…, la Lory s'era proprio innamorata!
Nessuno prima di lui aveva rantolato e urlato con tanto ardore.
Ora ne era sicura, anche lui l’amava e voleva compiacerla in ogni modo.

---

Il Gianni intanto stava puffando coi puffi.
Dei raggi blu puffo si irraggiavano all'infinito nel cosmo puffesco.
Puffetta gli dava i bacini sul collo e lui voleva puffarsela col suo coso blu puffo con la cappella a forma di fungo puffesco. Sua suocera intanto strafatta di acidi alternava suicide-techno e gangsta-rap ad un Rave party con Gargamella, Birba e il Grande Puffo.

Riaprì gli occhi.
L'alieno aveva in mano due mattoni.

---

La Lory non era brava con le chiusure delle serrature, dopo la prima serie di mattonate sui testicoli, le manette che tenevano il Gianni fissato alla croce si erano aperte.

L'impiegato continuava a fingersi svenuto.
Che istrione!
Beh, cambiamo gioco, pensò la Lory.
Prese il caricabatterie del gippone, strinse le pinze della 220 "polo più" sul capezzolo destro e "polo meno" su quello sinistro. Chiudendo il circuito urlò “START” come quando si deve avvisare chi è dentro la macchina di girare la chiave.

---

Una sfolgorante cometa natalizia squarciò il cielo blu' puffo!
il Gianni si ritrovò in piedi, correva per l'astronave aliena, cercando una via d’uscita.
Afferrò un fucile laser da 20-25 pollici nero lucido, da una fuciliera e lo puntò contro l’aliena che lo rincorreva nuda in tacco sedici.

Salì delle scale, poi uscì dall'astronave.
Appesantito da uno strano peso che si sentiva addosso, (forse la creatura aliena che gli avevano inserito stava già crescendo dentro di lui), attraversò un giardino alieno e sotto un albero altrettanto alieno vide finalmente la sua panda gialla terrestre.

Parti' con l'acceleratore a tavoletta distruggendo altri veicoli alieni lungo il viale.
Investì anche un cane alieno che per fortuna non si fece granchè.
Non si fermò. Si immise sulla tangenziale e puntò a tutto gas verso casa.

Doveva avvertire l'esercito, l’aeronautica, la marina, i servizi segreti!
Qualcosa di sinistro all'interno della sua pancia gorgogliava, sentiva la pancia sul punto di esplodere.

E’ finita pensò
Lo avevano sottoposto a chissà quali esperimenti!!!
Ricerche sul genere umano per poterlo distruggere o soggiogare.
Doveva avvertire la NASA!

Prima però il bagno!
Parcheggiò sotto casa e corse in bagno.
Giusyyyyy il BAGNOOOOOO!!!!

---

Giusy la moglie del Gianni era incazzata nera!
Il marito era rientrato alle tre del mattino sfondando la porta d’ingresso urlando come un pazzo e in preda ad allucinazioni.

Già lo sapeva che sua suocera cucinava da cani, ma questo era davvero troppo!
Questa volta era arrivato il momento di dirle due paroline, aveva davvero superato ogni limite! Suo marito era svenuto in bagno dopo aver disintegrato il water cagando polpette ancora intere.

Polpette colorate, dure come il porfido che sembravano palle di natale…

---

Giusy la moglie del Gianni era anche felice!
Quando il marito si era ripreso le aveva stretto forte forte le mani nelle sue dicendole:

“Giusy, lo giuro…, Amo solo te!, sei l’unica donna della mia vita” aggiungendo subito dopo:
“Non è che lo trovi anche per me un bel pigiamone con le paperelle?”

E La Lory?

Ci rimase così male per aver perso il suo “bell'impiegato” che cambiò vita.
Mise in vendita tutta la sua attrezzatura, smise di fare la mistress ed aprì un rifugio per gatti randagi.


Nemesi
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il Gianni , la Mistress..., e le polpette di Natale!:

Altri Racconti Erotici in bdsm:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni