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Mia moglie


di luigigigi
28.08.2023    |    2.698    |    1 8.5
"Uscì alle 19, mi baciò e disse" non so quando torno..."
Sposato da 15anni con una splendida moglie, nonché magnifica troia.
Lei, Angelica, è una donna pluri orgasmica e non disdegna incontri con lesbiche.
Una sera Angelica mi comunica che la settimana successiva sarebbe uscita a cena con una sua vecchia amica di università e con la compagna di lei, entrambe lesbiche e amanti.
Da precisare che Angelica è un dirigente aziendale col carattere duro e autoritario, infatti il reparto da lei diretto è il più efficiente dell'azienda.
Ma a casa è docile e di buon umore e a letto molto sottomessa con una punta di masochismo.
Quando scopiamo e lei è sotto, adora farsi strizzare violentemente I capezzoli quando è in pieno orgasmo.
Lo stesso dicasi quando lei è sopra e distesa, adora ricevere violente sculacciate sul sedere sempre in pieno orgasmo.
A sentire lei le amplificano a dismisura il piacere.
Unico neo, è che ha sempre le natiche viola e quando siamo in spiaggia o in piscina, deve usare costumi tipo boxer femminile per coprire i tanti lividi, invece dei suoi adorati minuscoli perizomi.
Molti ridotti e di una taglia inferiore alla sua, questo perché sentire il filo del perizoma passare sopra l'ano, entrare nelle piccole labbra e sfregare sul clito, la eccita terribilmente e quando torna a casa dal lavoro, la prima cosa che facciamo è una selvaggia sveltina per calmare la sua eccitazione.
Ma torniamo alla sua uscita con le due amiche lesbiche.
Quella sera si preparò, niente trucco, un perizoma a filo molto piccolo, due taglie meno della sua, tubino molto corto e scarpe con tacco 15.
Uscì alle 19, mi baciò e disse" non so quando torno.
Sapevo benissimo cosa voleva dire.
La mattina successiva, le due amiche riportarono Angelica a casa, la sorreggevano, lei non riusciva a stare in piedi, aveva il viso sfatto e un rivolo di sangue le colava dall'interno coscia.
La facemmo sedere, le alzai il vestito e vidi che le mutande che le avevano messo le sue amiche, erano intrise di sangue.
Abbiamo esagerato questa notte!!!
Mi dissero, dovresti portarla in ospedale mi dissero, ma Angelica non voleva, è troppo vergognoso, continuava a ripetere.
Non sentii ragioni e messa in macchina la portai al più vicino pronto soccorso.
Distesa sulla barella la portarono in sala medica, io dovetti restare fuori .
Dopo tre ore mi comunicarono che era stata ricoverata e che voleva vedermi.
Salii al reparto di chirurgia, entrai nella sua stanza, mi sedetti sul letto accanto a lei, le presi la mano e lei iniziò a raccontare tutto quanto era successo.
Erano uscite, insieme,avevano cenato in un delizioso ristorante e durante la cena la sua amica che aveva sfregato il piede sulla passerina, Angelica terminò la cena eccitatissima.
Vieni a casa nostra?
Le proposero, Angelica accettò con entusiasmo, sarà una nottata memorabile.
Appena entrati in casa, Paola, la sua amica, la spinse contro il muro, iniziò a baciarla in bocca, con passione e con violenza, Angelica in pochi minuti raggiunse il suo primo orgasmo e Paola che conosceva le sue debolezze, le diede una fortissima strizzata ai capezzoli, Angelica urlò dal piacere, la spogliarono, si spogliarono tutte, Angelica, Paola e Andrea.
Andarono in camera da letto e iniziò la festa.
Paola e Andrea si dedicarono completamente ad Angelica, la baciarono, leccarono, succhiarono ovunque.
La cosa che più le piacque fu che Paola le succhiava voracemente il clito, Angelica lo ha ben scippato e Andrea le succhiava il buco del culo.
Quando arrivò l'organo Andrea le sferrò quattro fortissime sculacciate e lasciò sulle natiche il segno dei suoi anelli.
Contemporaneamente entrò in camera un uomo, che afferrò Angelica per i capelli, le infilò il suo cazzo in bocca e ci sborrò dentro, costringendola a bere tutto .
L'uomo, dopo essersi svuotato se ne andò.
Angelica si distese sul letto e disse a Paola "mi sento distrutta ma appagata.
Paola disse" siamo solo all'inizio, il piacere durerà tutta la notte".
Fu poi il turno di Angelica a leccare, succhiare e baciare Paola sulle figa e dentro il buco del culo mentre Andrea faceva lo stesso a lei.
Poi venne il turno di Andrea, Angelica iniziò a baciarla in bocca con passione, scese sui capezzoli e arrivò sulla figa.
Puzzava terribilmente di piscio, su ordine di Paola erano tre giorni che non si lavava, non cambiava le mutande e non si asciugava con la carta igienica.
Angelica si lamentò per la puzza, ma Paola la spinse contro la figa di Andrea e le ordinò "lecca troia fino a farla godere."
Angelica ripulì alla grande la figa di Andrea e le fece avere un violento orgasmo.
Toccò puoi al culo, aveva un forte odore di feci, Angelica si rifiutò di pulirlo, Paola le rifilò un forte ceffone in faccia e Angelica, suo malgrado fu costretta a ripulire il buco del culo e anche l'interno fino a portarla nuovamente all'orgasmo.
Durante tutta la nottata, Paola e Andrea fecero godere molte volte Angelica con la lingua, la bocca e vari vibratori di dimensioni sempre più grandi .
Ad ogni orgasmo aumentò il dolore per Angelica, prima la sculacciavano con le mani, poi passarono ad un tubo di gomma.
Per i capezzoli, prima le dita e poi delle pinze.
Ed a ogni orgasmo di Angelica entrava un uomo che le sborrava in bocca e lei doveva bere, ma le piaceva bere sborra, suo marito le sborrava quasi sempre in bocca........
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