Gay & Bisex

Elena


di Membro VIP di Annunci69.it CoscionaPerDaddy
06.03.2024    |    6.100    |    16 9.3
""Va bene, farò come dici", dissi solamente "Brava e ricordati che in casa ti chiamerò Elena"..."
Tornata dal mare e dal primo incontro del primo racconto, la voglia di sperimentare di nuovo quelle sensazioni era tantissima.
Non avevo nessun conoscente o persona che potessi identificare come interessata o interessante sotto questo punto di vista, quindi a casa l'unico modo per poter fare una nuova conoscenza era tramite internet.
Il web anni fa non permetteva possibilità come ora, con servizi complessi come questo sito, ma erano iniziati a comparire i primi servizi online di chat.
Ricordo che già solo iscrivermi ed iniziare la ricerca tra altri utenti mi provocava una eccitazione incredibile.
Fu così che un giorno conobbi Roberto, un signore di mezza età prossimo alla pensione molto simpatico ma anche piccante al tempo stesso.
Era sposato, ma sua moglie si assentava per parte della giornata da casa mentre lui invece aveva orari completamente diversi dai suoi, permettendogli di essere libero in casa abbastanza frequentemente.
Dopo poche volte in cui ci scrivemmo online, iniziò a propormi di vederci ed il solo pensiero mi faceva andare in palpitazione, pensando a ciò che avevo già provato al mare e cosa mi proponeva lui.
Solo con i suoi messaggi sentivo spesso e volentieri inumidirsi il buchetto, talmente l'eccitazione era forte, avevo voglia e volevo vederlo.

Ai tempi la voglia di indossare qualcosa di sexy stava sempre più crescendo, non possedevo nulla e ciò che fece scattare completamente la voglia del incontro fu la sua proposta.
"Tu pensa solamente a venire qui, al resto ci penso io, ti trovo io qualcosa di eccitante da farti indossare".
"Davvero???"
"Si, voglio averti qui davanti a me, ti prendo delle autoreggenti ed un perizoma"
Non capii più nulla, la voglia era troppa. Complice la sua ospitalità, decisi di accettare ed organizzammo di vederci uno dei giorni seguenti.
"Ci vediamo davanti casa mia e poi saliamo insieme, tu andrai in bagno a cambiarti con ciò che ti darò dopo averlo comprato", mi disse.
"Va bene, farò come dici", dissi solamente
"Brava e ricordati che in casa ti chiamerò Elena".

Arrivò il giorno del incontro, ero eccitatissima, un misto tra tensione e senso di stordimento talmente ero concentrata solamente sul incontro che avrei avuto.
Arrivo sotto casa di Roberto e lui scende, ci salutiamo, la sensazione è strana perché sembra un saluto formale ma in realtà entrambe sappiamo cosa stiamo per fare.
Saliti in ascensore, un attimo di imbarazzo e silenzio calano, ma Roberto senza dire nulla inizia a palparmi il culo.
E' su di giri e la sua sfacciataggine mi fa sentire pronta a seguirlo.
"Hmmm, quanto sei alta e senti che bel culetto, ora ci divertiamo", disse.
Io risposi "Tranquillo, io non punto a stare molto in piedi..."
Entrammo in casa.
"Ok, la tua roba è pronta in bagno, vatti a cambiare Elena".
Non dissi nulla e mi chiusi in bagno, ero eccitatissima. Presi il sacchetto e trovai delle autoreggenti rosse ed un perizoma rosso. Mi spogliai completamente e nel indossare le calze fui quasi presa da un orgasmo.
Persi qualche attimo di tempo a guardarmi allo specchio, vedermi fasciata in quelle calze così sexy e quel filo rosso dividere i miei glutei mi affascinò.
Pensavo che Roberto mi stesse aspettando in camera da letto, ma in realtà la porta del bagno si aprì di colpo, avendo visto la mia ombra dalla porta vetro perdersi a guardarsi allo specchio.
"Mamma santa, sei uno schianto" mi disse, guardandomi con uno sguardo iniettato di voglia.
Si era parzialmente spogliato in boxer e camicia aperta, mi venne istintivo allungare una mano ed accarezzargli il petto.
Roberto inizio ad accarezzarmi sul culo e sulle calze, poi si avvicinò a me e leccò i miei capezzoli. Dopo questo primo "assaggio" cambiò atteggiamento, come se qualcosa gli fosse scattato in testa.
Era arrapato.
Mi prese per mano e mi porto velocemente al centro del soggiorno:
"Mettiti giù, in ginocchio, Elena"
"Va bene, papino"
"Ora stai ferma ed allarga le gambe, voglio vederti così"
Mi misi a quattro zampe come mi chiese ed allargai le gambe, facendo attenzione a stare con la schiena inarcata in modo da mettere in risalto il culetto.
"Cazzo, sei proprio una bella troietta, mia Elena", mi iniziò a passare ripetutamente la mano sul solco e sul buchetto.
Ero in estasi, mi sentivo desiderata e con una voglia matta di assecondare l'eccitazione di Roberto.

Feci il gesto di allungare la mano verso i suoi boxer, il suo cazzo stava ormai esplodendo lì dentro e io volevo vedermelo in faccia.
"Non ancora, decido io quando dartelo"
Mugolai solamente facendo di si con la testa.
Si spostò più indietro e mi sputò un paio di volte sul solco, continuando a far passare la mano. Il suo dito medio passava precisamente sopra il buchetto e si soffermava brevemente, lavorandolo insieme alla sua saliva e creando in me un effetto davvero eccitante.
Avevo una voglia matta che quel dito entrasse e Roberto lo capì vedendo come sculettavo.
"Ti piace eh, Elena?"
"Si papino, mi piace da matti"
"Dillo che vuoi che ti metta un dito nel culo, troia"
"Si papino, ti prego, infilamelo nel culo!"
Fu in quel momento che continuando a tener la sua mano sul mio culo, con l'altra si abbassò i boxer quel tanto da permettergli di far uscire il cazzo.
Era ormai durissimo e un cazzo davvero notevole, 19/20 cm, contornato da dei peli brizzolati ma non troppo invadenti.

Non feci in tempo a vederlo uscire dai boxer che me lo indirizzò in bocca ed io ovviamente non opposi alcuna resistenza a riguardo.
La cappella era abbastanza impegnativa e mi riempiva la bocca ed iniziai a cercare di succhiare lentamente, cercando di far scivolare la lingua al di sotto dell'asta.
Lo sentii iniziare a rantolare leggermente, si era momentaneamente fermato con le mani ma dopo pochi istanti sentii che la sua mano aveva ripreso a stuzzicare il mio culetto.
"Brava, sei proprio brava Elena, continua così"
Ero in preda ad una eccitazione incredibile, mentre cercavo di lavorare al meglio il suo cazzo intravedevo le nostre sagome riflesse sul mobile.
Mi eccitava terribilmente vedere il mio corpo inarcato e prono con Roberto in piedi ed incurvato su di me, con il suo cazzo nella mia gola.
Dovevo respirare, mi venne da tossire e mi tirai leggermente indietro.
"Calma, non avere fretta" mi disse, senza muoversi dalla posizione in cui eravamo.
Gli sputai sul cazzo, la mia saliva colava leggermente sulla cappella e parte dell'asta.
Gli diedi una leccata avida per raccoglierne un pò e mi rimisi in bocca il suo cazzo.
"Mmmmmm, brava troia" e mi diede una pacca sul culo. Sapeva che mi piacevano le sculacciate.

Si fermò un attimo e si tolse i boxer per essere più libero.
"Resta come sei, ora ti scopo quella bella boccuccia"
Mi prese la testa e mi mise il suo cazzo di traverso sulla faccia, "voglio che prima mi lecchi un pò i coglioni".
Volevo provocarlo e mentre iniziai a dare delle lente leccate alle sue palle restai con la schiena inarcata ed iniziai a sculettare, sapevo che era una cosa che lo faceva impazzire dato che me lo disse svariate volte nelle nostre chat.
Ricevetti una manata sul culo e mi ficcò di nuovo il cazzo in bocca.
Gemevo, stavo godendo a sentire tutto che grondava mentre la mia bocca era totalmente piena di lui.
Ansimava e lo sentivo veramente eccitato, era entrato in modalità da voler solo ricevere piacere dalla mia gola.
Dalla mia bocca grondava un misto tra la mia saliva e i suoi umori, ogni tanto mi mancava il fiato ma ero ingorda di lui, lui lo percepiva e questo non lo faceva smettere.
"Elena, sto godendo molto, continua così"
Io l'unica cosa che potevo fare era mugolare in consenso.
Non poteva durare così molto, il suo cazzo percepivo stesse per esplodere e le sue mani diventarono più rigide, come a tenere la mia testa nella posizione a lui perfetta per sentire il massimo del godimento.
"Cazzo, ora ti sborro in gola, troia!"
Non fece in tempo a dirlo che io mi sentii soffocare, arrivò un fiotto enorme di sborra che mi fece iniziare a tossire, ma non volevo togliermi finchè lui non avesse finito di sborrare.
Non ce la feci più, lui rantolava tenendomi ancora la testa, ma riusci a sfilarmi leggermente mentre dalla bocca usciva di tutto ed il suo cazzo era ora a strofinarmi la faccia.

"Questo è solo il primo round,Elena"

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