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Gay & Bisex

Gemelli - Cap. 2


di klo2000
25.04.2019    |    7.475    |    2 8.8
"Insieme ci tuffiamo sul cazzo di zio e cominciamo a leccarlo con le nostre due linguette; ci concentriamo sulla “testolina dell'uccellino” e intanto limoniamo..."
cap 2

Io e mio fratello ci guardiamo negli occhi con aria interrogativa e spaventata.
”Pensi che ci abbia visto qualche volta mentre ci baciavamo?” mi chiede mio fratello.
”Credo che ci abbia visto fare anche altre cose: se e' così siamo perduti! Può fare di noi quello che vuole...e speriamo che non parli con papà e mamma!”
”Ehi, voi due! Che state confabulando fra voi? Vi sto aspettando! Avete pulito tutto? Sbrigatevi!”
”Arriviamo zio!” Ancora una volta le nostre risposte escono perfettamente in sincrono.
Tenendoci per mano andiamo nella stanza dello zio. Lui e' sdraiato sul letto e ci aspetta: in mano tiene il nostro regalo; lo ha tolto dalla scatola e ne saggia la lunghezza: sarà lungo almeno 40 cm.; e' di gomma color marrone e a vederlo fa veramente paura!
”Coraggio, ragazzi, venite!. Uh, che aria spaventata!. Non avrete mica paura di questo giocattolino, vero?” e calca l'ultima parola in un modo strano.
”Oddio, lo zio sa veramente un sacco di cose su di noi!” penso...
“I miei nipotini innocenti! Su, venite uno da una parte e uno dall'altra e cominciamo a divertirci.”
Ci sdraiamo ai suoi lati, come lui desidera, timidi e imbarazzati. Ogni tanto mio fratello mi guarda negli occhi con uno sguardo spaventato. Anche lui deve aver capito che lo zio ci tiene in suo potere, che sa le cose che noi facciamo di nascosto: deve averci spiato... oppure sta solo bluffando e noi ci siamo cascati come pere! Ma ormai gli abbiamo fatto capire che io e Alessandro oltre che fratelli gemelli siamo anche teneri amanti...
“Allora, timidoni, volete cominciare a darvi da fare? O queste porcherie le fate solo fra di voi?”
Zio si volta verso di me, mi abbraccia e mi bacia sulla bocca; sento che dopo una prima istintiva resistenza le mie labbra si aprono e la sua lingua entra in me: grande, umida e saporita. Cerca la mia lingua che, timida, se ne sta rintanata in fondo alla mia bocca. Allora estrae la sua e comincia a leccarmi le labbra, teneramente, dolcemente, forse per incoraggiarmi. Allora mi lascio andare e spingo la mia lingua fuori alla ricerca della sua; lui la prende in bocca, la succhia, sembra quasi volermela staccare: sento la sua saliva, il gusto maschio della sua bocca; mi punge con la sua barba sulle mie labbra tenere: e il bacio mi piace, e' diverso dai baci che io e Alessandro ci scambiamo: baci di ragazzini, profondi, teneri, ma che non hanno la passionalità del bacio adulto: un bacio che ti fa girare la testa...che ti entra nell'anima e ti fa sentire di essere desiderato! Zio e' un uomo bellissimo...giovane e bellissimo...passionale e bellissimo...e io sento che sto mollando tutti i freni e desidero più di tutto al mondo il suo bacio!
Infine lui si stacca da me:
”I primi 100 metri del taxi li hai pagati; ora devi pagare il resto della corsa, che e' stata piuttosto lunga.” Si volta dalla parte di mio fratello e anche a lui da un bacio che per quanto possa capire e' meraviglioso come quello che ha dato a me. Poi si mette sdraiato al centro del letto e aspetta; e in quel preciso momento, con un unico pensiero io e Alessandro lo baciamo insieme: i nostri tre visi sono vicini, le tre lingue si cercano, si avvinghiano, si leccano e si succhiano in una danza vorticosa. Non sapevo che ci si potesse baciare anche in tre: la cosa e' strana, ma bellissima, anche perche' uno degli altri due e' il mio amore, Alessandro...la sua lingua che conosco bene, più piccola di quella dello zio, ma saporita, dolce, tenerissima! Non so quanti minuti duri quel bacio meraviglioso, ma alla fine ci stacchiamo, esausti e appagati, alla ricerca di aria da respirare.
“Qui!” dice zio, facendoci capire che vuole le nostre lingue da un'altra parte e indicandoci i capezzoli, ”Vediamo chi mi fa venire la puntina dura per primo.” Tra il pelo biondo del suo petto meraviglioso spiccano le due aree scure con al centro due tenere, piccole sporgenze di carne. Io e Alessandro ci tuffiamo a leccarle e succhiarle. In pochi secondi zio sussurra fra i gemiti di piacere:
“Bravi i miei gemellini, siete pari anche in questo! Li leccate allo stesso modo e sono venuti duri insieme:non saprei davvero chi scegliere fra voi due; continuate, e' bellissimo!”
Durante il bacio precedente i nostri cazzi sono diventati belli duri e ora zio li impugna nelle sue mani e li stringe e li accarezza.
“L'anno scorso non eravate ancora sviluppati, vi ho visti mentre vi cambiavate i costumini, ma quest'anno la natura vi ha dato due bellissimi regali per lo zio! Come siete belli, avete due ciuffetti di pelo deliziosi...e due bellissimi cazzi giovani e duri!”
Paragonati a quello dello zio, durissimo, i nostri sono un po' più piccoli e le testoline escono poco; la sua invece e' tutta fuori, violacea e lucente, ed emana un odore invitante, un richiamo al quale io e Alessandro non sappiamo resistere...insieme ci tuffiamo sul cazzo di zio e cominciamo a leccarlo con le nostre due linguette; ci concentriamo sulla “testolina dell'uccellino” e intanto limoniamo tra noi; lo zio sta mugolando di piacere:
”Sono anni che aspettavo questo momento!”
Ora non ci dedichiamo più solo alla cappella, ma andiamo su e giù per tutta la lunghezza del cazzo, giù fino ai coglioni pelosi: li lecchiamo, li succhiamo dolcemente, stuzzichiamo con la lingua le grosse noci contenute nel sacchetto e intanto osserviamo bene come e' fatto lo zio: un maschio stupendo! Il suo pene e' lungo e di buon diametro e la cappella e' grossa e viola; i coglioni sono mobilissimi, si contraggono e si rilassano in continuazione, vanno su fin quasi a sparire e poi riscendono pesanti nella grande sacca pelosa; lecchiamo tutto con avidità...
”Anche più giù!” Lo zio solleva le gambe, le allarga e ci mostra fra due natiche muscolose il suo buchino peloso:
”Leccatelo...leccatelo come vi leccate fra voi!”
Oh, cazzo! Sa anche questo!...
Non ci resta che essere sinceri, essere noi stessi e fargli vedere con quanto gusto ci lecchiamo il buco del culo, una cosa che abbiamo imparato a farci da quando eravamo ancora piccoli, verso gli otto anni...
”Ahhh, che nipoti porci! Si dai, leccate tutti e due insieme! Fatemi sentire che vi piace leccare il buco del culo, infilate la lingua dentro!...scopatelo!....dai!...ahhh, che bello!!!”
Apre ancora di più le gambe e rilassa l'ano per godere ancora meglio e, a questo punto...gli sfugge una piccola scorreggia.
”Oh, cari, scusat...”
Ma non finisce la frase perche' vede con stupore che entrambi ci siamo tuffati col naso ad aspirare il profumo anale: una cosa che ci piace tantissimo...
“Minchia, che porci che siete!!!”
Allora noi, senza parlare, ci solleviamo e lo guardiamo dritto negli occhi mordendoci le labbra con intenzione e poi passandoci sopra la lingua.
E' con questo gesto che confessiamo finalmente la nostra depravazione e la nostra voglia di essere i giocattoli del nostro amato zietto.
“Fatemi assaggiare le vostre tenere minchie, tutte e due insieme!”
Ci inginocchiamo sul letto e, prima che lo zio raggiunga i nostri cazzi, avviciniamo le nostre cappelle, le facciamo toccare e poi le allontaniamo facendo vedere a quel porco la sottile striscia di bavetta che le mantiene unite: lo zio non crede ai suoi occhi e si tuffa sui nostri cazzi prendendoli tutti e due in bocca e succhiandoli avidamente, li ripulisce del liquido filante aspirandolo tutto e lecca e succhia infilandoseli tutti insieme fino in gola; li ricopre della sua saliva densa...divora i nostri due cazzi giovani e vibranti...cerca di scappellarli tutti, ma i nostri prepuzi sono ancora frenati dal filetto e la testolina si scopre solo a metà: abbastanza però per vedere le due piccole aperture, simili a piccole bocche, che secernono gocce di caldo piacere trasparente...
Lecca i nostri piccoli coglioni, ancora bianchi e poco pelosi; li soppesa con le mani: nulla a che vedere con i suoi enormi testicoli...ma gli piacciono e li infila in bocca vorace; poi ci sbatte sul letto, ci apre le cosce e mette in mostra i nostri due culetti...
”Ohhh...meraviglia!” esclama quando fra le chiappette bianche appaiono i nostri due teneri forellini rosati: due bocciolini piccoli e stretti, appena contornati da un piccolo alone più scuro cosparso di radi peli...
”E' arrivato il momento di inaugurare il vostro nuovo regalo, cuccioli....siete pronti?”
La risposta parte in automatico “Si, ziooooo!!!!”
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