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Nudi tra le dune


di Membro VIP di Annunci69.it Belfigo1988
06.04.2024    |    76    |    1 9.0
"Fu solo dopo 40 minuti che il suo cazzone decise di svuotarsi..."
È arrivato il primo caldo di aprile, si comincia a sentire il bisogno del mare. Fu così che ne approfittai di qualche giorno di ferie per andare al mare, a Borgo Grappa (LT). Lì, tra le dune e la vegetazione si può stare tranquilli, nudi e spesso e volentieri si riesce a incontrare qualche bell’uomo… mi avviai per la strada sterrata, cercai con lo sguardo il solito posto in terra battuta, su in alto tra le frasche, dove una piccola piazzola, ormai da anni mi vedeva spesso steso nudo a prendere il sole. C’era anche una zona in ombra, dove di solito lasciavo la borsa con l’acqua, i profilattici e lubrificanti vari. Non che servissero… quasi mai. Spesso e volentieri mi limitavo a succhiare e pompare bei cazzoni maturi senza farli venire, per poi invitarli a casa mia la sera stessa, ma spesso e volentieri mi davano poi buca. Salii una salita un pò impervia che portava al mio posto, quando ormai ad una decina di metri comincio a notare un corpo li steso… piedi, cosce grosse e man mano che mi avvicinavo si notava sempre più un grosso cazzone, in tiro sui 22 cm, bello doppio e liscio come piace a me, con due coglioni sodi di chi ha sborrato da non più di un giorno… un uomo con un fantastico cazzone stava lì al posto mio a prendere il sole. Mi avvicinai senza fare rumore per guardarlo meglio… avevo voglia come al solito, ma guardare quel cazzone mi fece sudare ancor più la figa anale. Mi ero lavato come al solito il culetto ma senza approfondire troppo, il più delle volte non combinavo quasi nulla di importante, e mi risparmiavo la doccetta anale per gli incontri serali. Ero a ormai un metro dalla piazzola. Un uomo bello piazzato sui 50 anni con un cazzone enorme, non potevo crederci… lo guardai qualche secondo ancora, stava dormendo, con un cazzone in tiro così…
-Bah.- Pensai io. – Chissà come fa a dormire con un cazzo tosto così.
Feci un altro passo avanti, facendo involontariamente scrocchiare un ramoscello secco a terra. Guardai in basso, poi verso l’uomo, che scattò a guardare verso di me e a coprirsi il cazzone… - scusa – dissi io – pensavo fosse libero, è il solito posto dove vengo. Cerco un altro posto, scusa ancora.
Nemmeno il tempo di girarmi per tornare indietro che non articolò parola. Fece un gesto col braccio come a dire via, vai via. Mi rivolsi indietro e scesi fino al percorso e mi cercai un altro posto li vicino, 50 metri credo.
Talmente scosso da quanto avessi visto che non mi voltai più indietro come al solito, ma pensai solo a dove andare, a trovare un posto che mi facesse stare tranquillo… trovai un posto un pò in alto, defilato, coperto dagli arbusti ai 4 lati. Le piante, piene sopra offrivano un buon riparo dal sole, ma sotto lasciavano intravedere qualcosa... Un posto che era riparato, ma che al contempo mi permetteva di vedere il vialetto principale di passaggio. Sapevo di non essere visibile, ma un occhio attento forse avrebbe visto un bel culetto nudo li in mezzo tra le frasche. Erano quelli i posti che preferivo. Potevo stare a pancia sotto e col culo per aria senza che nessuno mi vedesse dalla strada sotto, con una certa dose di culo, diciamolo pure.
Feci per stendere l’asciugamano, posai la borsa a terra e piano piano cominciai a spogliarmi, incurante di guardarmi intorno. Non me ne importava se ci fosse qualcuno in quel momento li vicino. Sapevo solo che dovevo spogliarmi e cominciare a rilassarmi. Mi abbassai il costume a slip e rimasi completamente nudo. La fighetta li in mezzo aveva bisogno di prendere aria, soprattutto qualche giorno dopo averla resa liscia… mi inginocchiai allargando un po’ le cosce e mi trastullai il culetto con due dita insalivate, per controllare che li dentro fosse tutto ok, pronto per una monta che anche oggi non ci sarebbe stata, come al solito. Accertato che fosse tutto ok, mi pulii alla meno peggio e inginocchiai di spalle al vialetto. Presi un po’ di spray per le zanzare e ne spruzzai un po’ sulle cosce, sulle chiappe, sulle braccia, e sul corpo, sempre cercando di tenere le chiappe ben aperte per farle asciugare. Feci circa 10 minuti di massaggi con le mani per far asciugare bene lo spray, quando finalmente feci per stendermi a pancia sotto. Aprii per bene le cosce e solo allora buttando lo sguardo dietro mi resi conto che era lì. L’uomo a cazzo tosto che aveva preso il mio posto era lì, con un cazzone ancora più grosso, duro e gocciolante dalla voglia. Feci per girarmi all’insù e coprirmi, quando finalmente mi parlò:
- scusa per prima ragazzo, ero li che facevo un bel sogno e me lo hai interrotto sul più bello, scusa se ti ho cacciato via.
-non ti preoccupare, scusami tu. Doveva essere un bel sogno per stare come stavi…
- perché? come stavo?
– diciamo abbastanza tosto li sotto, come ora più o meno, anzi ora è più… prima era un po meno…- risposi imbarazzato.
- Stavo sognando di scoparmi un bel pischello come te tesò, scusa ma prima ti ho visto il culo di spalle e ho visto la tua fighetta bagnata, ho capito subito che c’hai la fica liscia… mi stavano pompando per bene nel mio sogno quando poi ho cominciato a puntare il cazzo sul buchino stretto del culetto. Era un verginello secondo me o forse non aveva preso mai cazzi grossi come il mio… facevo fatica a penetrarlo ma poi mi sei apparso tu. Sei un segno del destino… sei un po’ diverso dal tipino del sogno ma in compenso hai un gran bel culetto già aperto, l’ho visto bene tutto il tempo. Perciò sto così a guardarlo – così parlando si avvicinava sempre più a me dondolando il cazzone a destra e sinistra. Quando ormai stava a mezzo metro da me, preso forse dalla mia foga di arretrare col culo all’indietro, capii che forse stavo arretrando per paura, o forse per lo stupore che stava succedendo finalmente qualcosa che non si sarebbe più ripetuto per entrambi… Si inginocchiò anche lui sulla mia tovaglia ormai libera e dopo essersi messo faccia a faccia con me, mi afferrò il bacino sollevandomi con le due forti braccia, portandomi col bacino all’altezza delle due ginocchia. Capii subito cosa stesse per fare… – scusa sei un bell’uomo – dissi io – hai un cazzone bellissimo ma vorrei pomparlo prima un po’ per piacere… - nemmeno il tempo di rispondere che mi sollevò le cosce all’indietro facendo aprire per bene la mia fica già aperta…
- no tesò, ti ringrazio ma non serve, vedi quanto è già bello duro e gocciolante, l’ho già bagnato prima che ti ammiravo, vedi come sei bella aperta già, guarda qua! hai proprio una figa al posto del culo, devo dirtelo, vieni qua, apri le cosce, si vede che c’hai voglia, sei il mio sogno diventato realtà… - così facendo cominciò a entrare con la cappella già gonfia di voglia, quando mi divincolai per prendere i preservativi dalla borsa…
- no che fai, tranquillo che tanto non mi vanno quelli, sono la misura normale, ti pare che mi entrano? vuoi stare col culo a secco già tra 10 minuti? Tranquillo che ti vengo fuori, magari in gola si?
- no dai, ti prego, mi sono lavato poco fa ma non so se è tutto ok… - mentii io - non vorrei sporcarti – mi girai, inginocchiato con le spalle leggermente in avanti a cosce larghe, mostrando la fica aperta al suo cazzone. Mi resi conto solo dopo di quanto mi stessi comportando da troia nei suoi confronti, di quanto gli stessi facendo un favore… Preso ancora dalla frenesia del cercare i condom, mi sentii stretto per i fianchi, con i pollici mi stava aprendo il culo per puntare la mia fica.
- si vede proprio che hai voglia di farti fottere tesò, mi dai pure le spalle? Guarda qua che culo amò! Vie qua! Sono sano tranquillo, ho fatto il test qualche giorno fa, stai giù con la testa bella troia che sei, alza il culo, apri, cosi, sì… ora entro e te lo sbatto tutto in culo finchè non vengo, troia sei! non serve che l’assaggi mi sa, sei troppo troia, chissà quanti ne avrai presi in culo e in gola…
Fui rapito dalle sue parole, non sapevo se fidarmi, ma non avevo comunque tanta scelta che subire in silenzio… ero già bello aperto, tant’è che cominciai a sentirlo dentro arrivato a metà della lunghezza. La cappellona cominciava a sbattere contro il mio intestino, e si intrufolava sempre più dentro, senza trovare alcuna resistenza.
- Cazzo come sei liscio dentro tesò, sei meglio di una fica… - mi disse aprendomi il culo per bene con i pollici. – sarebbe perfetto per giocarci anche stanotte…-
- Nooo, per carità, ormai sei dentro, ah si si – godevo come una troia in calore… sei così grosso che me lo farei volentieri tutti i giorni a casa mia, ma mò continua, ti prego…
Continuò a montarmi come la peggior cagna di strada per 20 minuti, il culo gocciolante del suo succo e di saliva ormai era aperto all’inverosimile, mi girò a pancia all’aria e cominciammo a scopare alla missionaria, la sua preferita, mi disse. Altri 10 minuti, ormai col culo spanato, il mio cazzo esplose godendo di culo. Schizzai tutto il seme di una settimana sulla mia pancia, ormai piegatasi per accogliere quella sua bestia. Fu solo dopo 40 minuti che il suo cazzone decise di svuotarsi. Da solo, senza nemmeno avvisarmi, ne chiedermi il permesso, finii di sbattermi inondandomi il culo di caldo piacere. Così, esausti, rimanemmo ancora qualche minuto incastrati l’uno nell’altro, prima di staccarci dopo un lungo abbraccio. Feci uscire tutto il suo seme tutto in una volta, bagnando la tovaglia di una chiazza bianca grossa quanto una mano.
- Grazie tesò, sei stata bravissima, hai realizzato il mio sogno... Non mi andava di restare a cazzo pieno oggi, è difficile trovare una come te, dovresti venire a trovarmi una sera a casa, sono senza fica, se ti va… diventiamo fissi.
Non me lo feci ripetere due volte, preso da quanto accaduto, volli restare in contatto con lui. Mi segnai il suo telefono e ci demmo appuntamento. Un’altra volta, la sera dopo, a casa sua, sarei stata ancora più troia, ma questa è un’altra storia…
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