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Gay & Bisex

Paolo autista bus GT


di HoBoccaVelluto
31.01.2018    |    18.671    |    13 9.6
"La porta della camera si chiude dietro di noi, in camera due letti singoli, iniziamo a sistemare qualcosa nell'armadio e Paolo mi dice: -Mi faccio io la..."
"Ciao, Paolo grazie di tutto, ci rivediamo presto, hai memorizzato il mio numero?".
La porta dell'autobus si chiude, e un colpo leggero di clacson, ci saluta.
La settimana a Roma è finita, valige appoggiate a terra, ultimi saluti e abbracci e si ritorna ognuno a casa.
E' stata una bellissima settimana, tutto è iniziato sabato.
Si sabato 10 maggio 2014 ore 08 ritrovo nella solita piazzetta come ogni anno ritrovo coscritti, questa volta però si va 7 giorni a Roma e dintorni.
Puntuale arriva il nostro autobus, sistemiamo le valige, e a prendere posto, siamo 15 maschi e 10 femmine.
mi presento all'autista:
-Piacere sono Giulio, sarò io insieme a Franca a tenere a bada il gruppo.
-Piacere Paolo, sarò con voi questi 7 giorni, quando siamo pronti partiamo.
-Siamo pronti.
Appoggio la cartelletta con il programma e i numeri di telefono e mi siedo nel sedile a destra dell'autista.
Paolo è un bell'uomo 40 anni camicia e cravatta pelle già abbronzata.
Mentre parliamo lo osservo, più volte con la mano si accarezza il pacco, mi guarda e sorride.
Durante il viaggio si parla di lavoro, vacanze e mi dice di essere stato la settimana prima 7 giorni in Sicilia con un gruppo, e di aver fatto 5 giorni di spiaggia e mare.
Io gli rispondo che mi spiace non poterlo accontentare ma noi di mare avevamo in programma un solo giorno.
La giornata trascorre come da programma, pranzo sulle colline toscane e arrivo alla periferia di Roma verso le 18.
Arriviamo all'albergo mentre Paolo parcheggia il bus, io inizio a disbrigare le solite pratiche alla reception, consegna dei documenti e chiavi camere.
Tutte camere doppie, chi doveva stare in camera con me, per problemi non ha più partecipare alla gita.
-Ecco signor Giulio, mi fa l'addetta alla reception, questa è la chiave della sua camera.
In quel momento arriva pure Paolo al bancone.
-Volevo chiederVi una cortesia signor Giulio, quando mi ha chiamato per la conferma, mi ha detto che chi doveva essere in camera con lei aveva avuto problemi, le volevo chiedere, sa non è da noi chiedere...
-Mi dica pure.
-Abbiamo avuto un problema in una camera, lo so che è assurda la mia richiesta, e visto che è presente pure il signor??
-Paolo, mi chiamo Paolo.
-Si, mi scusi anche lei signor Paolo, volevo chiedervi se per questa notte potete alloggiare nella stessa camera, poi domani la camera è sistemata e lei signor Paolo, potrà alloggiare nella sua camera.
Io e Paolo ci guardiamo, nella mia testa già vedevo Paolo nudo in camera.
-Per me non c'è nessun problema, e per te Paolo?
-Va bene anche per me. Anzi se a Giulio va bene ci può lasciare in camera assieme per tutti i sette giorni.
-Me lo direte domani, per ora vi ringrazio, poi domani se vuole signor Paolo la faccio sistemare nella sua camera, vi aspetto per le 20 per la cena.
Io e Paolo, ci avviamo verso la nostra camera che si trova al secondo piano, tutti gli altri sono alloggiati al primo piano.
-Non ti do fastidio se alloggio in camera con te.
Mi chiede Paolo.
-Niente affatto, odio stare da solo.
-Mi fa piacere ci facciamo compagnia a vicenda.
La porta della camera si chiude dietro di noi, in camera due letti singoli, iniziamo a sistemare qualcosa nell'armadio e Paolo mi dice:
-Mi faccio io la doccia per primo?
-Si fai pure, poi la faccio io e poi scendiamo a cena.
Avrei voluto seguirlo in bagno ma dovevo aspettare una sua mossa, dopo un 10 minuti esce dal bagno in accappatoio, un buon profumo lo circonda, e si butta sul letto.
-Vai pure tu ora, ti aspetto che scendiamo a cena.
Esco dal bagno e Paolo stava ancora sul letto che messaggiava, e mi dice:
-Ho avvisato la ditta che il viaggio è andato bene e che dopo cena compilo il rapportino e glielo invio.
Si alza si toglie l'accappatoio, non si era ancora messo gli slip, si gira e mi dice.
-Scusa mi ero dimenticato che non ero solo in camera.
-Figurati, siamo uomini tutti e 2.
Aveva un corpo peloso, come piace a me, il segno del costume metteva in risalto il suo lato B e devo dire che anche da moscio il suo pene era perfetto, e me lo sentivo che lo aveva fatto apposta, si vede che ero stato bravo a far capire quanto mi piaceva il mondo dei bus e dei camion e chi li guidava.
Indossò i boxer una tuta e scendemmo a cena.
Verso le 22, Paolo salì in camera dicendo che doveva finire il rapportino e inviarlo in ditta, io rimasi con i coscritti fino alle 23e30, e poi tutti a nanna.
Aprii la porta della stanza Paolo stava a letto e guardava un film in tv, e mi chiese:
-Domani, se non metto la camicia e cravatta ma uso jeans e maglietta alla guida vi scoccia? sai la ditta vuole che indossi la divisa, ma visto che il programma di domani è un giro ai castelli romani vorrei essere più sportivo.
-A me va bene, poi a uno come te qualsiasi cosa indossa ti fa figo, ho visto come ti guardavano le cameriere in sala da pranzo.
-Si erano tutte per me, smettila e dormiamo che domani ci si diverte.
Spense la tv e si mise supino nel letto, la serata era tiepida il lenzuolo copriva le sue forme illuminate fa una fioca luce che entrava dalle persiane,
Il mattino dopo alle 8 eravamo giù nel bar a fare colazione, e si avvicina l'addetta alla reception.
-Buongiorno signori spero abbiate riposato bene.
-Tutto bene, grazie.
-Signor Paolo stasera la stanza è pronta, quando rientrate le faccio dare una mano a spostare i suoi effetti
-Non serve va benissimo quella camera, vero Giulio?
-Si, stia pure tranquilla, Paolo non mi da fastidio.
-Bene per sdebitarmi a cena stasera vi faccio trovare una sorpresa.
La giornata trascorre piacevole ai castelli romani.
Dopo cena come al solito Paolo si ritira prima in camera, verso le 24 la compagnia inizia a ritirarsi nelle proprie stanze, anch'io rientro in camera, Paolo è già a letto che guarda la tv, chiudo la porta e mi dice:
-Ben tornato, guarda cosa ci ha messo nel frigo bar l'addetta alla reception?
apro e ci stanno dei cannoli e dello champagne.
-be cosa aspetti, mi fa Paolo, apri la bottiglia che si fa tardi.
Intanto che lo dice si siede sul letto il lenzuolo lo copre fino all'ombelico, stappo la bottiglia, e gli chiedo:
-Cosa festeggiamo?
-Festeggiamoooo.... festeggiamo noi, ti va l'idea?
Mi siedo sul letto, gli porgo il bicchiere, lui toglie il lenzuolo.
-Scusami, ma a me piace dormire nudo.
E con il lembo del lenzuolo se lo copre.
-Non ti preoccupare, ne ho visti di cazzi.
-Questo lo avevo capito, aspettavo una tua prima mossa.
-Ieri ero un pò titubante.
-Be dopo i discorsi di oggi, ho capito che la mossa la potevo fare io.
Paolo mi prende la mano e la fa appoggiare sul suo pene, brindiamo, appoggiamo i bicchieri e le nostre bocche si uniscono.
Mi spoglia, le sue mani finiscono sulle mi natiche.
-Dai fammi sentire come sei bravo.
Mi abbasso e la mia bocca inizia a lavorare sul suo pene, con tanto gusto inizio a leccarlo e piano piano inizia ad ingrossarsi, si scappella sono un buon 20 centimetri.
-Ti piace il cannolo siciliano?, mi dice, sono di origini siciliane.
Paolo si sdraia sul letto mentre la mia bocca ingoia quel cannolo, le sue mani sulla mia testa danno il ritmo e arrivo ad avere 20cm tutti in bocca.
lo sento ansimare ed ad un tratto un getto caldo e copioso mi arriva in gola.
Io non ne perdo una goccia.
-Giulio, non è finita qui, mettiti nel letto, lo risciacquo in bagno un attimo e inizia il secondo round.
Paolo esce dal bagno, spegne la luce, io sdraiato nel letto, lui in piedi, me lo avvicina alla bocca e mi dice:
-Senti com'è fresco, dai che con 2 passate di lingua delle tue è già pronto.
In un attimo il cazzo di Paolo è di nuovo pronto.
-Girati, fammi posto nel letto.
Sento il suo pene che preme nelle natiche, le sue mani mi strizzano i capezzoli e la sua lingua mi lecca le orecchie, ad un tratto mi mette un dito in bocca, io lo bagno di saliva per bene, quando lo sente bello umido, va a cercare il mio buchetto, ci infila il dito umido, e dopo un attimo lo toglie e qualcosa di più grosso inizia a entrare, mi esce un grido dalla bocca ma la sua mano soffoca il grido per evitare di svegliare l'albergo, e inizia a muoversi dentro di me, perdo il senso del tempo, non so per quanti minuti continua questo dolore e piacere lo sento ansimare e inizia a venirmi dentro, lo toglie e me lo porge in bocca, io lo ripulisco di nuovo.
Andiamo in bagno ci laviamo.
-Sei contento del cannolo siciliano?
-Si, e io come sono andato?
-Benissimo, guarda che fino a sabato 17 tutte le notti ci dobbiamo divertire.
-Sarà fatto.
Mi prende e mi bacia come se fossi la sua donna di sempre.
-Hei Giulio dove vai?
-A dormire!!
-No non in quel letto, devi dormire abbracciato a me.
E così è stato per 6 notti, una splendida vacanza romana.
Ogni tanto quando non è in giro con il bus viene a dormire a casa mia, dormire si, ma solo dopo aver assaggiato il suo cannolo siciliano.



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