Prima volta

PRIMA VOLTA

La donna entra in casa e si becca subito due ceffoni dall’uomo. Poi gli si inginocchia davanti e, in silenzio, gli slaccia la patta. Estrae l’uccello ed inizia a succhiarglielo con metodo.
C’è tensione nell’aria. La scena è forte. Quando l’uomo viene riempiendole la faccia di sperma gli applausi esplodono. Ed una lacrima scivola lungo la guancia della donna.
Uscendo da teatro siamo io, cinquantenne di bell’aspetto maschio, e Alexandra, una mia amica giovane con per sbaglio un uccello fra le gambe… ma già che c’è…
Alex è entusiasta “Il finale, come la donna assume la colpa che le viene imputata e decide di scontarne la pena… come il regista nella semplicità di un pompino ha saputo rappresentare tutta la drammaticità della donna che, seppur innocente nella purezza dei suoi atti, al giudizio della società deve piegarsi, ammettere una colpa che non sente tornando in una casa che odia e da cui si sente odiata, ricevere una punizione che non merita nei due freddi ceffoni che gli dà l’uomo, che non servono a nulla perché non cambiano nulla… non servono neanche all’uomo per sfogarsi perché lui rabbia non ne ha, e neanche rancore… per lui lei vale troppo poco per dedicarle del sentimento... E sottomettersi all’uomo, che sapendo di non esserne amato vuole comunque restarle padrone…” Alexandra è così. Io più di tutto c’ho visto un pompino fatto bene dopo un piccolo shock da violenza che eccita l’adrenalina negli spettatori, fra cui non so quanti hanno notato che il sipario si è chiuso quando la lacrima della donna ha toccato terra e non quando l’uomo ha finito di sborrare. Comunque il tutto ha dato un finale d’impatto ad una commedia di per sé abbastanza scialba. Questo sono io. Lei lo sa, non occorre glielo dica. Anzi, si annoia se lo faccio.
Mi sorride, le sfioro il culo e ci dirigiamo verso un bar dove ci aspettano Lucia e Paolo, una giunonica sessantenne biricchina ed un insospettabile maturo bell’uomo. Entrambi sposati. Con altri.
Io e Alexandra ci frequentiamo da un po’, Lucia e Paolo li incontriamo stasera per la prima volta. La mia prima volta.
Con Alex ci sono state effusioni, tenerezza, buon sesso… ma lei è sempre la mia gattina, da accarezzare, a cui far le coccole... a cui far fare le fusa. La mia splendida, bellissima, porca ragazza. Stasera voglio fare del vero buon sesso bisessuale. In tutti i suoi crismi di dare e ricevere. Ho scelto con cura i miei amici in questa avventura, ed ora si parte.
Ci dirigiamo verso casa di Cream, una trav che stasera ci ospita e che sappiamo già si sarà messa in ghingheri. Difatti ci apre la porta una gnoccolona mora che la prima cosa che fa dopo averci aperto è girarsi, mettersi a novanta, alzare la mini bianca, scostare il perizoma bianco con delle deliziose mani guantate di pizzo sempre bianco che mette in risalto la sua splendida carnagione abbronzata, e allargarsi un gran culo liscio liscio. Con l’indice alzato ci indica il suo buco del piacere e sentiamo una allegra voce nasale ed un po’ roca spuntare da quella visione e dire “sembra o non sembra una fighetta?”
Restiamo tutti un momento fermi sulla porta, io penso “mi piace, sì, mi piace”. Lucia entra, si piega davanti al culo di Cream, glielo lecca un po’ e poi fa “sì, da vedersi ha l’aspetto di una stretta fighetta, ma al gusto ti posso dire che sa di ottimo buco di culo” e con una grossa risata sentiamo immediatamente di aver rotto il ghiaccio. Entriamo tutti chiacchierando nel bell’appartamentino di Cream in cui c’è un delizioso aroma di vaniglia… ed il resto è storia...

Tipo Paolo che mi lecca il buco del culo mentre io sto in piedi con le mani poggiate al tavolo e Lucia che mi delizia con un succoso pompino.
Per un momento sento le loro salive scivolarmi sulla pelle rincorse dalle lingue, che poi si incontrano e limonano lungo il mio perineo. Muovo il bacino eccitato, gemo di piacere, provo a riempirmi una mano con le tettone di Lucia. Impossibile. Già solo un capezzolo occupa tutto il mio palmo. Le carezzo con delicatezza, me le gusto in tutta la loro debordante abbondanza. Strofino i miei genitali ed il mio buco del culo su quelle facce, su quelle bocche, su quelle lingue. Mi tuffo sul cazzo di Alex, inginocchiata sul tavolo davanti a me che mi offre la sua figa a forma di cazzo. La impugno e la spompino. Sono ebbro di piacere, so che Cream è da qualche parte a fare qualcosa attorno a me, ma non so cosa. E non me ne preoccupo, penso solo a godere, godere, godere...