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Gay & Bisex

benedetto autobus


di curiosex
20.01.2012    |    20.588    |    3 8.4
"Scende e sale dietro, si sistema al centro dei sedili posteriori e mi ordina di passare con le gambe e il culo verso di lui, il busto poggiato tra i due..."
E' tardissimo, corro prendendo una scorciatoia attraverso campi coltivati e dopo una decina di minuti arrivo sulla provinciale. Altri 500 metri mi separano dalla fermata dell'autobus ma purtroppo lo vedo da lontano ripartire dalla fermata. Cazzo! arrivero' tardi a scuola. Piu' incazzato che sconsolato mi siedo sul ciglio della strada per aspettare il prossimo, abitando in un piccolo paese della provincia l'attesa sara' di mezzora buona. Dopo qualche minuto si affianca una grossa jeep e un signore sulla cinquantina mi chiede un indicazione stradale dicendo di essersi perso. Gli indico la strada che deve prendere e lui mi domanda che cosa ci facevo li in aperta campagna visto che stava tra l'altro anche per piovere. Gli racconto la mia disavventura e lui gentilmente anche per ringraziarmi si presta per accompagnarmi. Peccato che la mia scuola e' esattamente dalla parte opposta a dove deve recarsi lui, per cui lo ringrazio dicendogli che non fa niente e lui di rimando mi chiede, se mi va,di salire lo stesso per accompagnarlo, non vorrebbe perdersi di nuovo. Penso che tutto sommato quel giorno non c'erano materie importanti a scuola e visto che avevo un ottimo rendimento in quel semestre decido di accettare il suo invito, un po' per farmi un giro su quella splendida jeep ma soprattutto perche' iniziava a piovere. Iniziamo a chiacchierare, lui si chiama Giorgio ha 54 anni portati benissimo, fisico sportivo e modi decisi. Mi racconta che per lavoro sta anche 15 giorni lontano da casa, ma il lavoro gli piace e gli da la possibilita' di vedere tanti posti e conoscere tanta gente comune,ma anche di fare incontri a volte eccitanti. Mi chiede quanti anni ho, 16 rispondo io, e se ho la ragazza. Gli rispondo mentendo che ne avevo un paio sotto le mani. Lui, come leggendo nel mio pensiero, si accorge che gli sto dicendo una bugia ed esclama guardandomi dritto negli occhi: "CAZZATE" facendomi diventare rosso in viso. Vorrei scendere dalla jeep ma non ci riesco, anzi, a quel rimprovero cosi autoritario ed umiliante provo un leggero languido piacere a me sconosciuto che involontariamente mi fa serrare le coscie ed avere un principio di erezione che i pantaloncini lasciano appena intravedere. Lui lo nota e mi guarda fisso negli occhi ammiccando un sorrisetto tutt'altro che incoraggiante, io sono tutto rosso in viso, balbetto qualcosa di incomprensibile e rimango impotente mentre lui con una mano mi allarga le coscie e prende la punta del mio cazzetto tra indice e medio stringendola forte. Il suo sguardo sempre fisso su di me non sorride piu' mentre continua ancora a stringermelo forte allentando leggermente la presa di tanto in tanto. Mugolo come non mi era mai successo chiudendo gli occhi, ormai sono stato scoperto e il piacere che provo mi pervade dalla testa ai piedi rilassandomi, ho perso completamente il controllo e mi abbandono impotente agli eventi. Riapro' gli occhi e mi accorgo che siamo fermi a un bivio, fuori piove fortissimo non si vede niente fuori dal finestrino. Mi domanda dove porta quella strada sterrata stringendomi forte la cappella, io ansimando gli dico "al fiume" e lui "quanto e' distante?" alora io gli rispondo "circa tre km di strada sterrata" e lui sgommando si infila nella stradina. Arrivati in fondo, grazie alla potente jeep si insinua fuori strada per altri due-trecento metri finche' non raggiunge una piccola radura nascosta dagli alberi. Spenge il motore, si gira verso di me ed eclama "SPOGLIATI".Io come un automa dopo un attimo di sconcerto obbedisco. Stranamente non ho paura di lui e non riesco a resistergli, anzi. Cedo morbosamente ai suoi ordini in un turbinio di vampate di calore miste ad una vergogna che trovo piacevolmente eccitante. Sono nudo, il cazzetto gonfio. Me lo accarezzo e lui si arrabbia, mi dice in tono perentorio "NON PROVARCI MAI PIU'". Scende e sale dietro, si sistema al centro dei sedili posteriori e mi ordina di passare con le gambe e il culo verso di lui, il busto poggiato tra i due sedili anteriori e le mani distese sul cruscotto della jeep. Passano lunghi minuti, mi eccita il pensiero che mi stia osservando in quella sorta di posizione alla pecorina. Improvvisamente mi da un forte schiaffo sul culo,mi contraggo ansimando, ne arriva un altro. Il rumore e il senso di umiliazione annullano il dolore e lo sconcerto. seguono altre sberle sulle mie chiappe ad intervalli irregolari. L'estasi mi avvolge, il cazzetto e' durissimo e mi fa male. Vorrei segarmi, ma guai a farlo. Non mi spaventa un eventuale punizione. Mi terrorizza l'idea che smetta di torturarmi, sento dei fremiti orgasmici. L'idea di sborrare senza toccarmi mi innonda di brividi, ho gli occhi chiusi e la lingua di fuori che mi pennella le labbra morbosamente.....


Spero che vi sia piaciuta la prima parte. Fatemi sapere che ne pensate.....soprattutto se volete sapere come andra' a finire......
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