Racconti Erotici > incesto > Farsi la famiglia 1
incesto

Farsi la famiglia 1


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
01.10.2023    |    6.520    |    1 9.8
"Siamo insieme da un mese, la convivenza è perfetta, se fossimo al paesello saremmo giudicati, porci immorali, qui nella grande città tutto è diverso, ..."
Non sono mai andato d'accordo coi miei genitori,caratteri diversi ci portano a continui contrasti,i miei fratelli, erano spesso obbligati a fare da paciere.
Raggiunta la maggiore età, grazie ai lavoretti che facevo in estate , ho abbandonato il Molise per la capitale.
Con ostinazione e sacrifici ho continuato gli studi fino a conseguire la laurea in ingegneria.
Alla ricerca di un lavoro ben retribuito ho girato il mondo, ho trovato la mia dimensione nel Queensland in Australia.
Per evitare di litigare con i miei genitori, ho colpevolmente interrotto i rapporti con Luca e Maria i miei fratelli.
Dimenticavo di presentarmi, Osvaldo 32 anni,alto 1.85 occhi verdi,fisico prestante grazie alle nuotate in laguna, da sempre single.
Le vicissitudini del lavoro mi portano ad accettare un grande progetto di un quartiere residenziale a Milano.
Tornare in Italia porta sentimenti contrastanti, non so più nulla della mia famiglia , provo a contattare nell'unico numero che conosco è il vecchio fisso, naturalmente non è più in uso, forse una buona scusa per la coscienza.
Inizio il lavoro a Milano,credo che le cose andranno per le lunghe,se va tutto bene ne avrò per tre anni.
In inglese il mio nome è Oswald per gli amici Swlad , non conosco la città,il primo mese giro i locali sui Navigli, quando trovo quello che mi piace inizio a frequentarlo.
È un ambientino niente male,me le ricordavo diverse le ragazze italiane, non passa sera che non riesco a rimorchiare, forse è la grande città.
Una delle poche sere che sto per i fatti miei a studiare degli appunti, una tipa mi chiede se la poltroncina e occupata, mi guardo attorno, ce ne sono altre libere, la guardo più o meno della mia età capelli neri,occhi nocciola,fisico esplosivo,non tanto alta sicuramente meno di 1.70 ,ma con due tette a pera che mi ipnotizzano.
Mollo subito gli appunti , hai ragione sono le uniche poltroncine comode,dai siediti bevi qualcosa? Comincia a chiacchierare, l'accento mi ricorda la mia terra, è di una simpatia travolgente, sto proprio bene in sua compagnia.
Purtroppo, a una certa ora dall'altra parte del locale un'amica le fa cenno di andare,mi guarda sorridendo, "sono con Monica, devo proprio scappare, ti ritrovo?" Certo la sera mi accampo sempre qui, "ok allora sicuramente ci si vede" , mi rendo conto che non so il suo nome, a proposito io sono Swlad "piacere Mary", si gira e se ne va con l'amica.
La ritrovo due giorni dopo, appena mi vede si fionda da me, "Oggi sono sola ti toccherà sopportarmi ", le sorrido , c'è di peggio.
Una serata veramente piacevole, non parla molto di lei, ma scopriamo di avere molto in comune, dalla musica alla lettura, sarà pure una puttanella ,ma è simpatica e intelligente, ci sto bene in sua compagnia.
Devo ricredermi, non è una facile credevo di portarla la sera stessa nel mio scannatoio, "senti Swlad non sono una puritana, ma preferisco conoscere le persone prima di portarle a letto", il ragionamento non fa una piega.
Non resto certo in astinenza, sveltine nei bagni, qualche ninfetta me la porto a casa.
Con Mary mi ritrovo il weekend e qualche sera di giovedì, non dico una cotta, ma sto bene in sua compagnia.
Un sabati la porto al mare,passiamo una giornata stupenda, è giugno e le spiagge non sono piene, alterniamo nuotate a bagni di sole,le nostre labbra sono sempre appiccicate , ho voglia di lei.
Da bastardo,ho già prenotato una pensioncina, è indecisa la convinco a pernottare, penso tra me e me è fatta, andiamo a comprare il minimo necessario per lei.
Non è la solita avventura, Mary mi dà sensazioni ,non ho mai amato ma provo per lei qualcosa di diverso, usciti dal negozio si sofferma a guardare due vecchietti su una panchina , per la prima volta mi dice qualcosa di sé, i suoi genitori sono morti in un brutto incidente,vive a Milano prima stava con un fratello,ma non mi dice di più.
La sera cenetta a base di pesce e vermentino,poi subito in camera sul poggiolo a godere il rumore della risacca.
È inevitabile finiamo a letto,le tolgo i pochi indumenti come petali di rosa,mi appare una femmina stupenda, né è valsa la pena di rispettare i suoi tempi.
È lei a prendere l'iniziativa, mi cala i boxer,stringe delicatamente il mio uccello, lascia cadere saliva sul glande mentre mi massaggia i testicoli.
È bravissima sembra adorarlo, pian piano se lo fa scendere fino in gola, e inizia un lento su e giù, ormai il fratellino è di pietra se continua l'abbevero, lei capisce si stende supina offrendo la sua intimita'.
Mi avvicino col viso, mi godo il suo profumo ,le grandi labbra sono lucide dei suoi umori .
Lecco la figa per un tempo infinito, a ogni succhiata al clitoride sembra in preda a scosse, mi dedico con la lingua a giocarci, mentre le dita navigano in profondità, quando le infilo un pollice nel solco delle chiappe, squirta, si dimena come posseduta.
È il momento di chiavarla , entro in lei, è stretta ma talmente bagnata da non offrire attriti,la cavalco alla missionaria, ho desiderio di sborrare, tanto mi riprendo velocemente.
Ha capito le mie intenzioni,mi chiede di fare attenzione che non è protetta, le do colpi terribili alternati a lente penetrazioni,mi succhia un lobo e scende a leccare le spalle ,sono quasi al capolinea già pregusto la prossima puntata ,ha un culo stupendo e da come ha reagito al mio pollice non è sicuramente vergine.
Sto dando gli ultimi colpi,pronto a sborrare sulle sue pere .
Mary mi mordicchia il trapezio sinistro, caccia un urlo "Osvaldo NOOOO", per lo spaventoso le schizzo tutto in figa .
Si toglie da sotto e inizia a piangere,non mi sono reso conto che ha urlato il mio nome, cerco di capire mi avvicino ma lei mi caccia e continua a piangere.
"Cazzo cazzo cosa abbiamo fatto", singhiozza come una bambina,io sono completamente spaesato, vorrei fare qualcosa,ma non capisco.
Mary è pallida come uno straccio, continua a farfugliare cosa abbiamo fatto, poi piangendo,"sono Maria tua sorella".
Rimango impietrito ora capisco , ha visto la voglia appena dietro la spalla destra, è fatta come una coroncina a tre punte, sono allibito non riesco a parlare, ci abbracciamo piangendo.
Dopo almeno un ora riprendo le mie facoltà, Maria non potevamo saperlo e per dirla tutta non sono pentito,ho paura che per la prima volta in vita mia ho conosciuto l'amore.
Mi guarda smarrita," ma non si può, siamo fratelli", quando ci siamo incontrati non lo sapevamo certo, giorno per giorno ho imparato a amarti come donna, credo tu provi almeno un po' delle mie sensazioni, se mi sbaglio rivestiti ti riporto in città e le nostre strade si dividono qua.
Se te la senti resta qui con me, non ti sfiorerò neanche con un dito, domattina a mente fredda sarà più facile decidere il nostro destino, spesso soffro di insonnia a causa dei fusi orari, prendiamo queste gocce e cerchiamo di dormire. Maria si fida le beve, in breve ci addormentiamo sui due lati del letto.
Mi risveglio alle 10, è una giornata stupenda il sole brilla in un cielo azzurrissimo, Maria dorme ancora non è abituata al sonnifero,le tocco i lunghi capelli,le sfioro il viso, sento l'impulso di baciarla,appoggio le labbra sulle sue ne godo la morbidezza senza forzare, improvvisamente i primi segni di risveglio,mi stacco da lei, si accorge che le sono col viso vicino,ci guardiamo negli occhi. "Non dovremmo è sbagliato , ma si avvicina e ci scambiamo un bacio passionale,le lingue si intrecciano,si succhiano non riusciamo più a staccarci. Se è peccato finiremo all'inferno e mentre lo dico le stringo le tette suggendo i larghi capezzoli scuri. Siamo due innamorati, solo il caso ha voluto che siamo fratelli,mi avvicino al suo scrigno del piacere,non si è lavata ma il suo odore mi fa rizzare il fratellino.
Mi getto tra le sue cosce a leccare il miele che esce abbondante, Maria è scossa da una serie di piccoli orgasmi, si siede sul mio viso sfregando la figa sul naso mentre con una mano mi masturba,la stendo supina ,scopo con due dita la sua intimità ,continua a sbrodolare ,ne infilo un terzo, mi urla "scopami,siamo impazziti ma scopami", non me lo faccio ripetere,la metto a pecora e con un affondo le arrivo all'utero.
Le lenzuola sono inzuppate di noi,la scopo per una ventina di minuti mentre lei si tormenta il clitoride,col pollice bagnato di saliva le massaggio il piccolo fiore, lentamente la penetro con una falange,ci gioco per un po' allargando bene lo sfintere.
"Siii Osvaldo ne ho voglia anch'io",esco dalla tana zuppa,frego l'uccello nei suoi umori e appoggio la cappella sul suo ano, si apre e chiude come respirasse, inizio a entrare, è ben lubrificato, non c'è molta resistenza, lentamente affondo finché le palle sbattono sulla figa.
La inculo in ogni posizione, quando siamo esausti la giro vis a vis , ci guardiamo negli occhi mentre le stringo e palpo i seni.
È la seconda venuta della mattina,le inondo l'intestino mentre urla l'ennesimo orgasmo,coi muscoli interni mi spreme fino all'ultima goccia.
Crolliamo distrutti ma innamorati, è incestuoso ma senza di lei non voglio stare e da come mi stringe, per lei è uguale.
Decidiamo di prolungare di una notte,in spiaggia parliamo di noi,
abbiamo tanto da dirci,le chiedo dell'incidente,di mio fratello, della mia e della sua vita.
Maria è restia a parlare di Luca, per non ferirla cambio argomento,nel pomeriggio il cielo si rannuvola, facciamo un giro in paese, Maria esprime il desiderio di vedere l'acquario di Genova, detto fatto in mezz'ora siamo lì.
Resto anch'io affascinato, è inizio estate, riusciamo a godercelo senza affollamento, rientriamo alla pensione giusto in tempo per cambiarci per cena.
Per chiunque siamo una coppietta di innamorati, liberi di amarsi e dare sfogo alla passione.
Passione? Certo raggiunto la camera, tempo zero siamo nudi, abbiamo sete di noi,dei nostri sessi. Mi godo il 69 più bello della mia vita, Maria adora giocare con la verga, io non mi staccherei mai del suo fiore,mi godo il suo primo squirt per me è rosolio .
La prendo in ogni posizione,in tutti i buchi, Maria mi cavalca all'amazzone ,con la mano mi palpa i testicoli,sale a massaggiare il perineo, umetta con la saliva l'indice e viola il mio culo vergine, ho come una scossa al cervello e le inondo Il ventre.
Maria ride di gusto, "vedo che piace anche a te" , faccio finta di incazzarmi,la giro pancia sotto, colo saliva tra le bellissime chiappe e inizio a giocare con le dita. Maria è tutto un fremito, una,due,tre dita entrano nel piccolo fiore che si apre al passaggio,la penetro con movimenti circolari mentre col pollice le massaggio il clitoride, è in preda a piccoli orgasmi,mi implora di scoparla con la mano,con le dita a cuneo la trapano velocemente.
Urla un orgasmo liberatorio, credo che tutta la pensione ci abbia sentiti.
Purtroppo in mattinata dobbiamo riprendere il lavoro, quindi sveglia all'alba, decidiamo di dormire sporchi dei nostri umori, Maria è girata a cucchiaio,nella notte sborro sfregandolo sulla sua fica.
Forse siamo due pazzi, ma ormai siamo decisi a metterci insieme,ci mettiamo alla ricerca di una sistemazione adatta alle nostre esigenze, appena trovato il posto adatto, lascio il monolocale e andiamo a vivere insieme.
Non c'è un attimo di pentimento, sarà incestuoso,ma il nostro è un sentimento vero, non so se è amore, non l'ho mai provato, ma so di voler stare insieme a lei.
Ogni tanto provo a tornare sull'argomento Luca, Maria è come bloccata, senti non so cosa sia successo tra voi, ma è pur sempre mio fratello, certo non mi sono fatto sentire per anni e se non ti incontravo sicuramente non vi avrei cercati,ma se non ti arrabbi vorrei capire cosa è successo.
"Senti Osvaldo non è che non voglio bene a Luca, non so come la potresti prendere", perché è un delinquente? "No no ma è diverso da come lo ricordavi".
Veramente mi ricordavo di una sorella rompiballe, ora vedo la donna della mia vita, non vedo il problema sia quel che sia è mio fratello.
Siamo troppo vicini per continuare a parlare, sento il profumo della sua pelle,ormai per me è dipendenza,le accarezzo il collo e mi inebrio del suoi odori, mordicchio un lobo ,si volta e inizia un bacio carico di lussuria,le mani corrono lungo i corpi, in un attimo sono inginocchiato tra le sue cosce, mi nutro di lei, Maria geme, Il primo orgasmo sopraggiunge all'improvviso, le mascelle mi fanno male,ma non riesco a smettere di succhiare il suo clitoride che ormai si erge come un cazzetto.
Ha voglia di me, mi sale in groppa inizia una furiosa cavalcata, che presto porta all'orgasmo contemporaneo.
Non sono un erotomane, ma con lei non ho limiti, strigno le tette a pera,gioco coi suoi irti capezzoli,li succhio come un lattante, lei mi masturba,mi chiede di venirle in bocca,la sola idea mi porta al capolinea,in poco tempo schizzo tutto il mio seme tra le sue labbra.
È bello vederle imperlate di sborra,lo desideriamo entrambi la bacio con passione e gusto il mio seme dalla sua bocca, giochiamo a scambiarcelo fino a che lo inghiotte tutto.
Mai avrei pensato con un altra donna di arrivare a tanto,ma con Maria si, con lei è diverso .
Siamo insieme da un mese,la convivenza è perfetta,se fossimo al paesello saremmo giudicati, porci immorali,qui nella grande città tutto è diverso, frequento gli amici di Maria, a qualche amica ha confidato che sono suo fratello, non ci sentiamo giudicati, però nasce un problema non da poco, nonostante la pillola Maria resta incinta, euforia della prima volta e la sborrata imprevista è stata fatale .
Non siamo degli sciocchi, sappiamo i rischi per il figlio ma ostinatamente decidiamo di tenerlo, andiamo dai migliori specialisti, pare che la nostra situazione non sia così rara, Maria viene seguita settimanalmente, per fortuna tutto procede bene, ormai è chiaro ci amiamo e prima o poi un figlio l'avremmo cercato, ovviamente per la chiesa viviamo nel peccato,in Italia non possiamo sposarci,ma non ci serve un certificato per sapere che ci amiamo, siamo fratello e sorella che vivono insieme,e la legge mi permette di riconoscere il figlio.
Una sera è Maria a parlare di Luca," senti Osvaldo non so cosa pensi dell'omofobia", perché Luca è gay? chi se ne frega, non ho certo pregiudizi, le persone le giudico per quel che sono, "sai forse sono io ha avere pregiudizi, Luca è sposato con una donna,ma lui è trans adesso me ne vergogno ma non l'ho mai accettato , da quando mi ha confessato di sentirsi donna l'ho cancellato dalla mia vita, forse è un vizio di famiglia, ma dopo quello che è successo tra noi ho
voglia di rivederlo e di conoscere la moglie ,fino a un mese fa li consideravo depravati ma ora capisco quanto sono stata scema".
Ok Maria spero che almeno hai un numero per rintracciarli, sarebbe bello passare il natale insieme sperando che non se la sia legata al dito, sia con me che con te.
Decidiamo di telefonargli, Maria ha un po' di vergogna, dai dammi qua ci provo io, pronto signor Luca Manichella ,sento una voce femminile,"si mi dica", non ti incazzare sono Osvaldo sono con Maria, se mi sbatti il telefono in faccia ti capisco, ma tutte e due avremmo tanto piacere di rivederti, ovviamente con tua moglie, se non hai altri impegni pensavo per Natale a qualche giorno in montagna , ovviamente offro io , ho tanto da farmi perdonare, questo è il mio numero Parlane con tua moglie e fammi sapere, ti prego di accettare. "Ma Maria ti ha spiegato?" Veramente non c'è niente da spiegare, attendo quanto prima una tua risposta, cioè un si, ho saputo dei nostri genitori, ci vuole un po' di famiglia a presto.
Ero in vivavoce , Maria mi guardava con occhi umidi, dai vedrai che accetta.
Due giorni dopo Luca mi telefona , viene,le do il nostro indirizzo così andiamo con una macchina , un modo per legare dopo anni.
Arriva il giorno prefissato,parcheggia nel nostro vialetto,le vado incontro per trasbordare le valigie, Maria dietro di me, restiamo di sasso, dall'auto scendono due splendide donne, riconosco Luca solo dai suoi occhi di un verde unico.
Per un attimo ci guardiamo senza parlare,siamo tutti commossi, Maria l'abbraccia , dagli occhi delle due cola rimmel,sono finalmente riunite dopo anni. Saluto Silvana una sventola di femmina alta quasi quanto me ,capelli corvini e occhi color del cielo,le stringo la mano e la bacio sulle guance ,mi bisbiglia "grazie , Luca soffriva la mancanza della sorella",le sorrido vizio di famiglia,ma da ora tutto cambia.
È il mio momento di abbracciarlo,non servono parole l'emozione parla per noi, finalmente si parte, abbiamo da raccontarci una vita, Maria fa subito amicizia con Silvana, ci fermiamo in un autogrill, gli avventori maschi mi guardano invidiosi,un uomo con tre splendide donne .
Dopo un'oretta arriviamo allo chalet, il posto è stupendo, tempo di accendere il caminetto e cade la prima neve. Lorella il nome scelto da Luca, chiede come ci sistemiamo, dai scegli tu la matrimoniale per noi è uguale.
Ci guarda stupito, si io e Lorella siamo una coppia e presto sarai zia Silvana e Lorella si guardano poi quasi ci saltano addosso,sua moglie è straordinaria si capisce che ama veramente Lorella. Maria mi parla in un orecchio, "mi vergogno Osvaldo la ritenevo una puttana che aveva rovinato Luca , invece è la miglior persona che poteva incontrare".
Forza ragazzi ,doccia veloce e poi tutti a cena,ma la vigilia si cucina qui, vediamo chi è più bravo ovviamente cucino anch'io.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Farsi la famiglia 1:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni