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incesto

Giochi erotici cap.3


di razorbsx56
26.02.2022    |    5.814    |    2 9.4
"Nonna Carla, bel viso ma un fisico un po’ appesantito, aveva 57 anni, e viveva in campagna in uno splendido rustico con tre camere da letto, un bagno, una..."
La colazione del mattino

Sabato mattina, sveglia e felice. Scendo dal letto e mi infilo nel lettone con mamma e Martina. Ho una voglia smisurata. Mamma è già in bagno e Martina si sta stiracchiando a letto. La bacio sfiorandole i capezzoli che, fuoriusciti dalla giacca del pigiama, emergono rosa e turgidi e sono puntati su di me. Chiedo “Come mai mamma è così mattiniera?”…..”Mi ha detto che stamattina ha voglia di cazzo…”, così, aggiunse “ andiamo a far colazione che ho fame”.
Avvicinandoci alla cucina ansimi e gemiti giunsero distintamente alle nostre orecchie. Entrando ci si presentò la seguente scena: mamma era nuda con le spalle al muro, abbarbicata con le gambe alla vita di Paolo e impalata dal suo cazzo che la trombava forte. “Dai Paolo sfondami la figa, sei un porco e mi fai godere come una vacca, guarda ho la figa fradicia e il tuo cazzo mi sta trapanando….dai ancora ancoraaaaa che sto per venire”, Paolo “Anch’io sto per venire mamma…ahhh ahhhh sborrooooo” “Anch’io vengo vengooooo ahhhhhh….Paolo non uscire subito prima chiedi a Sara di passarti una fetta imburrata….ahh”. Sara passò una fetta a mamma che, togliendosi da dentro il cazzo di Paolo, ora barzotto, mise la fetta sotto la fica e la cosparse di tutto lo sperma di Paolino che colava dalla fica. La addentò, divorandola, e soddisfatta disse “Questa è una colazione sana e naturale…hahhaha”. Io e Martina ci guardammo ridendo ripromettendoci di fare la stessa cosa l’indomani mattina. In bagno ci ritrovammo a fare la cacca io (sul bidet) e mamma (sul water), dopo aver lasciato in bella vista una montagnola di stronzi caldi e puzzolenti (mamma mi superò in questo), mi accostai a mamma, ancora sul water e sedendomi sulle sue ginocchia baciandola sul collo (le ho fatto un bel succhiotto) mi sono fatta masturbare, facendomi infilare due dita nella figa e una nel culo (sporco). Sono venuta subito e mamma mi ha messo il dito sporco di cacca in bocca per farmelo ripulire.. Che orgasmo!!!!
Dalla nonna
Capitò di trascorrere, in estate, un mese da nonna (mamma di mia mamma). Eravamo in quattro: io, mio fratello Paolo e i nostri due cugini (figli della sorella di mia mamma), Maria e Tommy.
Nonna Carla, bel viso ma un fisico un po’ appesantito, aveva 57 anni, e viveva in campagna in uno splendido rustico con tre camere da letto, un bagno, una cucina ed uno splendido patio in cui si mangiava e ci si crogiolava al sole.
Dopo tre giorni incominciavo a dare segni di una certa insoddisfazione in quanto sentivo il bisogno di fare sesso. La masturbazione non attutiva questo mio desiderio, anzi, secondo il proverbio ‘l’appetito vien mangiando’, la voglia cresceva dentro di me e mi spingeva a comportamenti audaci.
Maria era sotto la doccia, mi fiondai in bagno e, nuda, le chiesi se potevo fare la doccia con lei. Maria, mia coetanea, con un fisico bello, costituito da un visino amorevole, due tette grandi, più grosse delle mie, una vagina completamente depilata ed un culo un po’ grande ma eccitante, accettò subito commentando “Sai Sara stavo incominciando a credere che non me l’avresti mai chiesto, sono entrata in doccia per stuzzicare la tua voglia”, e sorrise maliziosamente. Io no me lo feci ripetere due volte la abbracciai e iniziai ad accarezzarla dappertutto. Maria gemeva e rispondeva con carezze alla mia fica, infilando anche due dita ed iniziando un ditalino focoso.Aspettavo così da tanto che venni urlando “Ahhhh si puttanella sfondami la fica, infila più a fondo..ahhhhhhhh vengo vengooooooooooo”. Mi staccai e la girai contro la parete, l’acqua continuava a scrosciare, e la bacia sul collo scendendo piano piano fino al buco del culo. Inizia mulinando la lingua e penetrandolo leggermente con un dito. Mi accorsi che il suo buco era molto accogliente e , insaponandole leggermente, entrai con due e poi tre dita. Lei godeva “Dai troietta infilamene quattro che ci stanno, e poi prova con la manooo”. Il suo ano era completamente aperto, insaponai bene la mano e gliel infilai piano piano. Entrò tutta e urlando, venne. Con lentezza la sfilai e le chiesi “Scusa ma com’è che la tua figa è strettissima, sono riuscita ad infilare un solo dito a fatica, ed il tuo buco del sedere è così…mmmh..ricettivo?”
“E’ tutto merito di mio fratello Tommy. Ha un cazzo non molto lungo ma molto spesso. Ci abbiamo messo tre mesi per farlo entrare nel mio culo, tra dolori e sofferenze, ma quando finalmente mi ha sfondato, ho goduto tanto e quando sei riuscita ad infilarmi la tua mano, che è piccola, ho avuto una scarica violenta e senza toccarmi ho avuto un orgasmo anale che, secondo me, è molto meglio del vaginale, molto più intenso e potente”.
Mi guardava con occhi da cerbiatta e così l’ho accompagnata dolcemente in basso affinchè mi leccasse la fica. Scoprii che era molto brava e si attaccava alla vulva risucchiando clitoride e piccole labbra. Ebbi così il secondo orgasmo, ripromettendomi, come retropensiero, di farmi inculare dal cuginetto Tommy per provare l’orgasmo anale.
Quella mattina mi sono svegliata presto con un obiettivo. Maria dormiva nuda, la sveglio con delicatezza e le chiedo di mostrarmi come si masturbava. “Fatti un bel ditalino, troietta”. Lei mi guarda ammicca e apre le gambe. La sua fichetta vergine era depilata, il suo corpo era fantastico, abbronzato ma con i fantastici, per me, segni del costume. Iniziò accarezzandosi il seno abbondante, pizzicandosi i capezzoli e lanciando gridolini.
Con la mano poi scese ad accarezzare la vulva che già iniziava ad essere lucida degli umori dell’eccitazione.
Improvvisamente entrò la nonna, incuriosita dagli ansimi. Si bloccò guardando Maria che, o non se n’era accorta o adorava il pubblico, continuava imperterrita a toccarsi. Si portava le tette alla bocca per succhiarsi i capezzoli e poi si girò mostrandoci il suo bel culo e il relativo buco. Si infilò due e poi tre dita dentro, continuando a massaggiarsi la fica ed ansimando sempre più forte. Io la guardavo ammirata ed eccitata mentre mi accorsi che la nonna, rossa in viso, si era infilata una mano sotto la gonna ed aveva le mutande alle caviglie. Ansimava anche lei oscillando freneticamente il braccio e raggiungendo un orgasmo intenso condito da urletti e sorrisi. Venne anche Maria, urlando forte e mostrandoci un buco del culo ed una fica completamente aperti e grondanti di umori. La nonn, ancora eccitata dopo l’orgasmo, si avvicinò a me e mi mise la lingua in bocca in un bacio dolcissimo che scatenò i miei sensi ed ansimai forte. Lei capì e mi mise una mano nelle mutandine accarezzaqndomi la fica, “caspita quanto sei bagnata Sara, sei davvero la mia nipote troia”, disse continuando a masturbarmi. “vengo nonna, vengo, sto godendo come una vacca, ti prego non fermarti….siiiii, daiii”. Dopo quell’evento fu facile entre, per me e Maria nel letto di nonna.
A fine giochi una nonna stravolta ci raccontò un fatto curioso, se così si può chiamare, che la vide protagonista mentre era in ospedale in attesa di partorire nostra mamma. Una notte, per la verità la notte prima del giorno del parto, nonna aveva mal di pancia in quanto erano quattro giorni che non cagava. Così chiamo l’infermiera di notte chiedendo di fare un clistere per liberarla. L’infermiera mandò un inserviente maschio (!) con tutta l’attrezzatura. Nonna si tirò giù le mutande, alzò la camicia da notte, scoprendo il sedere e posizionandosi su un fianco, attese l’introduzione della cannula. Il gigante nero però la fece mettere in posizione pecorina con il culo in alto ben aperto. Facendosi qualche domanda, nonna eseguì. L’uomo le lubrificò molto bene il buco e quello che successe dopo fu decisamente inaspettato. “Mi sentii appoggiare un grosso bastone sul buco, data l’esperienza capii che era il suo cazzone, davveo grosso. Chiusi gli occhi e lui, saggiato il terreno, mi inculò con un colpo secco. Mi sentii mancare. Tossii e urlai piano. Lui si muoveva dentro di me con forza e dopo alcuni colpi mi sborrò nel culo una quantità industriali di sperma. Nel frattempo mi ero masturbata e raggiunsi anch’io l’orgasmo stavolta gemendo forte. Lui estrasse il suo cazzo con un movimento deciso e mi infilò sotto il culo la padella dicendomi di non cambiare posizione. Passarono alcuni minuti e lo smottamento intestinale mi colse all’improvviso, cagai anche l’anima ma rimasi molto soddisfatta del trattamento, nonché sbigottita. Mi accorsi che tutta la scena era stata seguita dalla mia compagna di stanza, anche lei in dolce attesa, che si era denudata e si stava masturbando intensamente a gambe spalancate per raggiungere, così disse lei, il quarto orgasmo. Mi disse, ansimando che domani avrebbe chiesto anche lei di fare un clistere.

Paolo & Tommy

Un altro fatto però calamitò la nostra attenzione. I due cuginetti maschi, Paolo e Tommy, facevano sesso tra di loro. Considerando Paolo per me non fu una sorpresa visto che il vizietto l’aveva già messo in pratica con Filippo, ma Tommy mai avrei immaginato che ammasse scopare con i maschietti. Immaginai che per Paolo non fosse stato un problema prenderlo in culo da Tommy, visto che il buco ce l’aveva già ben rodato, comunque un giorno entrando nella loro stanza li vidi scopare. Erano posizionati su un fianco, nel letto e Paolo aveva una gamba alzata per offrire tutto il suo culo a Tommy il cui cazzo erea dentro al buco del sedere di Paolo dilatandolo in modo osceno a tal punto che mi venne spontaneo pensare al dolore che Paolo provava. Ma non potevo sbagliarmi di più, il cazzo di Paolo era duro e, senza che lo toccassero, eruttava sperma che scivolava lungo l’asta del pene, seguendo i suoi urletti e gli ansimi. Quindi stava avendo un orgasmo anale!!!. Assistevo inoltre ai colpi che Tommy imprimeva al suo cazzone dentro al buco di Paolo che si dilatava e si stringeva e a breve venne anche Tommy dentro al sedere di Paolo, urlando e accompagnando con suoni gutturali i fiotti di sborra. Ammosciatosi il cazzo e tolto dal culo di Paolo, prima che lo sperma, procinto di fluire all’esterno del sedere, andasse sprecato, mi sono precipitata mettendo la bocca per raccoglierlo e berlo fino all’ultima goccia.
A casa
Mamma e Martina hanno invitato Tommy e Maria a casa nostra. Io e Paolo siamo stati molto contenti di passare gli ultimi scampoli delle vacanze con i cugini. La prima giornata l’abbiamo trascorsa da soli in quanto mamma e Martina erano ancora via per lavoro e sarebbero rientrate l’indomani mattina.
Paolo eTommy si sono appartati e sono finiti nel lettone di mamma. Con Maria ci siamo rilassate davanti alla tv, guardando una serie su Netflix. Passato un po’ di tempo abbiamo deciso di vedere cosa facevano i maschietti e così siamo entrati in camera. Paolo stava facendo uno smorza candela impalato sul cazzone di Tommy, mentre Tommaso lo stava segando. Paolino gemeva, ansimava e diceva che il suo culo si stava aprendo in due e questo lo eccitava come un porco, diceva di amare Tommy e di non volere più fare a meno del suo cazzo. Noi guardavamo e ascoltavamo divertite e un po’ eccitate la scena, limonandoci con trasporto e succhiandoci la lingua con uno scambio copioso di saliva. Tommy raggiunse l’orgasmo e quasi contemporaneamente venne anche Paolo che, sollevandosi dal cazzo di Tommy, fece fuoriuscire dal culo una cascata di sperma. Con Maria siamo finite in bagno a masturbarci e leccarci fino a sfinirci.
Mamma e Martina erano due perfette padrone di casa ed hanno accolto Tommy e Maria con molto affetto e, ma me ne sono accorta solo un po’ più tardi, tanta voglia di scoprire sessualmente i loro giovani corpi molto sensuali.
Iniziò mamma una mattina. Mi svegliò e mi accarezzò il senso provocandomi un violento inturdigimento dei capezzoli. Si fermò e si avvicinò al letto di Martina, che dormiva, togliendole il lenzuolo che la copriva e fermandosi ad ammirare il suo splendido corpo. La baciò lievemente sulle labbra e piano piano scese soffermandosi sui capezzoli, succhiandoli avidamente, per poi dedicarsi all’ombelico leccandolo e mordicchiandolo. A quel punto Maria era sveglia e volendo stare al gioco che la stava travolgendo in una piacevolissima eccitazione, si girò in posizione pecorina mostrando il suo culetto e la sua fica a mamma che a quel punto iniziò a leccarla passando dal buco del sedere alla fregnetta portando presto all’orgasmo Maria.
Io che ero vicino a mamma durante le sue esplorazioni del corpo di mia cugina, ho iniziato a masturbarla infilando due dita nella sua fica ed il pollice nel culo, stringendo per pizzicare la parete che separava i due canali. Mamma era un lago e colava succo lungo le gambe lasciando una piccola pozza sul pavimento. Venne due volte prima di Maria. Terminati i loro giochi, zia e nipote si sono dedicate a me facendomi godere con le bocche e le dita infilandomele dappertutto mentre mi leccavano i due buchi, mordicchiandomi e succhiandomi i capezzoli.
Martina, invece, entrò in camera di Paolo e Tommy, scoprendo così il grosso cazzo di Tommy che, appena scostò il lenzuolo, si indurì elevandosi come un bastone di carne minaccioso. Ovviamente Martina non si impressionò, anzi si bagnò e con questa lubrificazione si fece impalare in uno splendido smorzacandela. Godeva di questo grosso pezzo di carne che non molto agevolmente l’aveva penetrata, ma sentiva che poteva approfittare della presenza di Paolo, così gli chiese di incularla mentre stava scopando Tommy. Per la prima volta in vita sua provò la doppia penetrazione e ne rimase entusiasta proponendosi di farla provare anche al suo amore Lucia.
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