Racconti Erotici > incesto > Il compleanno di mio nipote pt.5
incesto

Il compleanno di mio nipote pt.5


di ScrittoreAcerbo
18.04.2024    |    5.905    |    12 9.9
"Lei mi prese il viso tra le sue dita e mi schioccò un bacio pregno di amore..."
Avevamo fatto un altro casino.

“Co..cosa..cosa avete fatto?”.
Nella voce di mia madre c’era una forte nota di incredulità.
Anna si alzò dalla mia faccia e decise di spiegare le sue ragioni.
“Ci dispiace sconvolgerti così Cinzia, e mi dispiace anche aver fatto tutto questo alle tue spalle. Io e tuo figlio siamo legati, non so da cosa, ma lo siamo”.

“Siete fratello e sorella, avete lo stesso padre!”.
“Lo sappiamo, io posso parlare solo per me, ma cosa pensi che preferisca? Un uomo che è sempre ubriaco, mi tratta da zoccola e che non mi degna neanche di una carezza o un ragazzo, che si, è figlio di mio padre, ma mi tratta con amore?”.

“E non puoi trovartene uno fuori dalla famiglia?”.
“Non che mi faccia sentire così. Sarò una troia o quello che vuoi, ma io voglio una persona al mio fianco che mi ami fuori dalle coperte e che mi faccia sentire donna, a volte anche zoccola, dentro alle coperte!”

Mia madre rimase interdetta, così Anna ne approfittò per spiegare meglio la sua versione:
”vedi, dal primo momento ho capito che per Luca non ero un buco da riempire ma una donna da amare e da far godere, ed è questo che cerco. Cioè, guardaci”.
E ci indicò.
“Cose di questo genere ti vengono naturali solo se ami la persona con cui le fai”.

Mia madre non sapeva più cosa rispondere.
Allora Anna decise di darle il colpo di grazia:”lo sai anche tu che è così. Hai visto il video, mi hai vista masturbarmi guardando mio fratello e non hai detto una sola parola. Sai anche tu che è questo che ci rende felici e che, anche cercando di impedircelo, noi troveremo comunque un modo per far godere l’altro”.

Mia madre abbassò la testa in segno di resa.
“Mamma, prova a capirci. Non riusciamo a stare lontani l’una dall’altro. Mi hai visto com’ero giù, dopo il compleanno di Gianni, perché non potevo vedere Anna”.

“Si lo so, non penso che sia sbagliato, ma sapete che le altre persone non condivideranno”.
“E allora lasciaci vivere almeno queste settimane libere. Il dopo si vedrà”.
Queste parole di mia sorella sembrarono convincerla.

Mia madre annuì con la testa e si mise a ridere.
“Guarda che casino che avete fatto”.
Anche Anna si mise a ridere.
“Tranquilla Cinzia, ora pulisco io”.
Il suo sguardo era cambiato. Non era più la Anna impaurita che era sta beccata mandare un video compromettente a suo fratello, quello era lo sguardo della Anna sicura di se, che vuole sentirsi viva.

Si riavvicinò a me e iniziò a passarmi la lingua su tutto il volto, leccando via tutti i suoi umori dalla mia faccia.
“Mmm, amore cosa abbiamo combinato eh”.

Era incredibile la nonchalance con cui Anna era rientrata in piena modalità gatta vogliosa.
Fino a pochi secondi prima stava discutendo animatamente con mia madre e ora aveva un sorrisetto malizioso che faceva intendere il suo stato di eccitazione e di gioia.
Per non parlare di quella lingua. Prima usata per difendere la nostra causa, e ora usata per percorrere il mio corpo con lo scopo di eliminare ogni traccia di sperma.

Mia madre, nel frattempo, si mise sulla sedia a guardare suo figlio e la sua figlioccia che riprendevano quell’idillio d’amore.

Ci volle poco ad Anna per finire il lavoro e mostrarne i frutti aprendo la bocca.
“Sai Cinzia, tuo figlio non è neanche schizzinoso”.
Detto ciò, si allungò su di me e mi schioccò un bacio sulle labbra.
Mia madre rimase a bocca aperta.
La lingua di Anna prese posto nella mia bocca e iniziò una danza molto sensuale con la mia.
Mi fece sentire in bocca il sapore dei miei e dei suoi umori mischiati insieme e dovetti ammettere che erano davvero squisiti.

Si staccò da me e mi guardò fisso negli occhi con lo sguardo languido.
“Ora diamo un contentino al nostro pubblico”.
Mia madre, rimasta assorta dalla scena che stava vedendo, venne ridestata dai suoi pensieri.
“Cosa devo fare? Io non voglio partecipare”.
“Tranquilla Cinzia, so che sei contraria all’incesto e che non vuoi partecipare. Voglio solo farti sentire l’ottimo lavoro che hai fatto”.

Finita la frase Anna si passò un dito sulla schiena, dove c’erano ancora delle tracce di sperma dovute al mio precedente orgasmo,
e ne tenne un po’ sulla punta. Si avvicinò a mia madre con il dito alzato.
“Cosa vuoi fare con quello?”.
“Te l’ho già detto. Senti quanto è buono tuo figlio”.
Eravamo due prede finite nella gabbia di quella leonessa. Era lei a condurre il gioco, era lei a decidere chi dovesse godere.

Avvicinò il dito al viso di mia madre che, come ipnotizzata, aprí la bocca.
Il dito di Anna si posò tra le sue labbra che si chiusero subito dopo.
Deglutì.
“Buono vero?”.
“Sei davvero squisito tesoro”.

Avevo appena visto mia madre ingoiare il mio seme. Il cazzo, gia duro dopo il limone con Anna, arrivò al suo apice e richiamò l’attenzione di quella donna che stava tenendo in ostaggio i nostri sensi.

Felice per il risultato ottenuto, Anna tornò a letto e si mise sulle ginocchia, con il bacino alla altezza del mio membro.
Lo prese in mano e indirizzò la punta verso la fonte della mia eccitazione.
Iniziò a passarsela lentamente dal clitoride fino al punto più basso per poi risalire.
Ero letteralmente in mano sua.

“Vuoi fare i preliminari o finalmente me lo fai sentire dentro?”.
Non mi diede il tempo di rispondere che si lasciò cadere, facendosi penetrare in un colpo solo.

“Oh cazzo, si”.
Una sensazione stupenda si impossessò di me. Il mio basso ventre era in preda ad un calore afrodisiaco. La fessura di mia sorella era stretta e accogliente. Sentivo che era fradicia e probabilmente fu questo che le consentì di impalarsi in quel modo.

Finalmente ero dentro a mia sorella.
La sua faccia faceva trasparire tutto il godimento che provava in quel momento.
Le sue mani andarono sul mio petto e iniziò un lento aventi e indietro del suo bacino.
Misi le mani sui suoi fianchi e iniziai a dare dei leggeri colpi con il bacino verso l’alto.
Ci mettemmo poco a sincronizzarci.

Il ritmo della cavalcata di Anna aumentò e con esso la stretta morsa intorno al mio pene. Di risposta aumentai la forza e l’intensità dei colpi che infierivo alla sua vagina.
I suoi seni e i suoi capelli iniziarono ad andare su e giù facendole avere un’aria ancora più sensuale.
Sul suo viso si dipinse un’espressione mista tra il godimento e la pura felicità.
“Si, si, fammi sentire donna, fammi sentire tua”.
Mi venne voglia di baciarla.

Alzai il busto e lo schiacciai al suo. Lei mi prese il viso tra le sue dita e mi schioccò un bacio pregno di amore.
Una mia mano andò a cingerle la vita e continuai a pomparla da sotto.
Le sue mani e le sue gambe si aggrovigliarono al mio corpo e i miei denti andarono a scagliarsi contro al suo collo.
“Mmm si fratellino, continuaaa”.

Continuammo così per diversi minuti fino a quando capì che l’orgasmo sia si stava avvicinando.
Mi alzai in piedi tenendola in quella posizione. Da alzato riuscì ad entrare e ad uscire con più forza.
“Mio Dio, Cinzia, hai partorito un porco”.
L’orgasmo salì ancora, così iniziai a pomparla con tutta la forza che avevo in corpo.
Questo la fece impazzire.
“Oddio, siiiiiiii, più forte, più forte, vengoooooo”.
Le sue unghie si piantarono nella mia schiena e le sue gambe si indurirono. Le pareti vaginali si strinsero intorno al mio mento fino a soffocarlo.

Venimmo entrambi. Un’ondata di liquido vaginale andò a mischiarsi ai getti caldi di sperma che uscivano dal mio pene, andando a colare per terra e creando una pozza di piacere tra i due letti.

“mio Dio, quanto mi hai fatto venire” poi, sogghignando, aggiunse “o dovrei dire ci?”
Mi girai, a fianco a noi c’era mia madre, paonazza e a bocca aperta in cerca di fiato. Il costume era stato spostato e le gocce di liquido vaginale colavano sulla sedia creando una pozza sulla quale era seduta.

Avevo fatto venire anche lei.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il compleanno di mio nipote pt.5:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni