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Mio padre non si pone problemi


di alfredCA
09.06.2019    |    30.435    |    16 9.5
"Recuperato il telecomando, lo usa e tutto ritorna nella normalità..."
Ciao a tutti, vi racconto una storia vera.
Sono Fabio e ho da pochissimo compiuto 20 anni. Ho un fratello di quasi 6 anni più grande di me. Frequento l’ultimo anno di liceo e a scuola sono tra i migliori e forse è per quello che sono circondato da amici, mi cercano perché vogliono essere aiutati in matematica e in greco, le mie materie preferite.
All’uscita da scuola, dopo pranzo mi butto sui libri a studiare per circa tre ore, poi solitamente mi rilasso sul divano facendo zapping sui programmi tv anche se poi alla fine finisco per trascorrere il tempo su whatsApp a chattare con gli amici.
Avevo una bellissima ragazza con la quale trascorrevo le ore libere della sera ma da circa un mese ci siamo lasciati perché la sua famiglia si è trasferita per lavoro in un'altra città. Le ore della sera, almeno due giorni la settimana, le trascorro in palestra e a casa dei compagni di scuola per fare ripasso oppure spiegarli le lezioni e fare esercizi.
Il mio rapporto col sesso è molto privato nel senso che da quando è partita Michela mi sono un po’ abituato a guardare qualche porno e a farmi tante seghe, anche due al giorno, ho sempre voglia.
Fino all’anno scorso condividevo la mia camera con mio fratello, ora sono solo perché è partito per studiare e fare stage all’estero.
In camera mio fratello spesso si masturbava e io lo imitavo. Mi ha chiesto diverse volte se glielo toccavo o se ci facevamo le seghe a vicenda, ma io lo ho sempre mandato a quel paese anche se poi mi pentivo perché almeno la sega poteva essere una cosa molto bella, ma avevo paura che poi lo raccontasse ai suoi amici e mi scambiassero per recchione, infatti mio fratello aveva molti amici e spesso facevano a gara a chi sborrando schizzava più lontano oppure a chi pisciava più lungo.
Io li vedevo ma non ho mai partecipato perché i suoi amici mi consideravano sempre minorenne. Mio fratello spesso faceva i confronti fra il suo cazzo e il mio, mi diceva sempre che per la mia età avevo un cazzo già bello sviluppato niente da invidiare col suo o quello dei suoi amici. In effetti questo mi riempiva di orgoglio. Avevo il desiderio di vedere tra i miei amici chi lo avesse più lungo e più grosso ma questo desiderio lo ho sempre tenuto nascosto, infatti pensavo che non bisognava assolutamente fidarsi, neppure degli amici, chissà cosa avrebbero pensato.
A casa ero l’unico che quando entravo in bagno non chiudevo mai la porta, perché da piccolo ho cercato di imitare i miei a chiudere la porta a chiave e poi non sono più riuscito a riaprirla e sono dovuti entrare dalla finestra che per fortuna era aperta per farmi uscire. Da quella volta non ho più chiuso la porta, quando qualcuno vede la porta chiusa, bussa per sapere se è occupato. Anche mio fratello non la chiudeva mai a chiave mentre i miei genitori erano molto più riservati, la chiudevano sempre.
Io dall’età di circa 16 anni avevo la curiosità di confrontare il mio cazzo con quello di mio padre, infatti è capitato una o due volte che quando andava in bagno ed ero solo a casa, guardavo dalla serratura per capire come lo aveva. Sapevo che non era corretto quello che facevo e poi non avevo bisogno di confrontarlo con altri perché ho avuto il conforto di mio fratello il quale mi diceva che avevo un cazzo da fare invidia a molti.
E’ da un po’ di tempo e cioè da quando non c’è più mio fratello che ho notato che quando sono in bagno sotto la doccia, sistematicamente bussa mio padre chiedendomi se può entrare per bisogni urgenti, ovvio gli dico di si, tanto io sono dentro il box. Vedo con la coda dell’occhio che mi osserva e io non faccio niente per nasconderlo anzi lo metto in evidenza permettendogli di osservarlo oppure se le cose non stavano come pensavo, di far girare il suo sguardo da altre parti.
Un'altra cosa che mi sta mettendo dei sospetti è il fatto che un pomeriggio mio padre era in salotto a leggere il giornale e io in camera a studiare. Dopo lo studio ho guardato col pc, dei piccoli film porno seguiti da una sega e una sborrata sulle mutande. Corso poi in doccia per lavarmi, al rientro in camera vedo che le mutande che avevo lasciato vicino alla scrivania piene di sborra, erano da un'altra parte e un po’ più pulite. Mi sono chiesto, come mai? Ero sicuro dove le avevo lasciate io e in casa vi eravamo solo io e mio padre.
Un pomeriggio entrando in bagno mentre io mi facevo la doccia, ho visto che non si era limitato ad urinare ma a fare anche altri bisogni. Lo osservato con molta attenzione mentre si faceva il bidet e si lavava il culo, sembrava se lo accarezzasse e quella immagine mi aveva eccitato moltissimo. Lo accarezzava con le mani insaponate e il dubbio era che si fosse soffermato a giocare col buchetto. Lo osservavo col cazzo in tiro, ma lui non aveva modo di vedermi perché la posizione del bidet mi nascondeva.
Dentro casa non mi sono posto mai problemi, spesso quando non c’era mia madre ero abituato a circolare in mutande, ed era ed è considerata una cosa di normale amministrazione, spesso anche mio padre si metteva in libertà e stava in mutande. Normale amministrazione era anche e da sempre l’ingresso in bagno di mio padre mentre mi facevo la doccia, ma mai avevo notato che mentre si serviva mi osservava con insistenza.
Stavo prendendo l’abitudine di entrare in alcuni siti per vedere immagini e spezzoni di film porno perché avevo sempre il bisogno di segarmi, spesso anche due masturbazioni. Avevo sempre voglia.
Un giorno mentre stavo seduto in poltrona con la tv accesa, ma intento a scambiare messaggi con amici, arriva mio padre sedendosi al mio fianco e dando uno sguardo al giornale, dopo un po’ lo chiude si inchina sopra di me per prendere il telecomando che stava alla mia destra e mentre si allunga per prenderlo, si appoggia sopra di me. Sento la sua mano che si appoggia sul mio pacco e lo prende in pieno. Recuperato il telecomando, lo usa e tutto ritorna nella normalità. Mi sposto per andare in bagno e dopo qualche secondo bussa perché deve fare dei bisogni, io non sono in doccia, ero li per farmi una sega, infatti sentire la mano di mio padre sul mio pacco mi aveva eccitato, rispondo che mi sto servendo e che non sono in doccia.
La stessa sera eravamo nuovamente soli in casa, mia madre che lavora in un negozio, spesso rientrava molto tardi. Lui guardava la tv mentre io col tablet vedevo un porno molto interessante. Squilla il telefono e vedendo che era Michela, il mio cuore inizia a batte a mille, poggio il tablet e mi dirigo nella mia camera per parlare più liberamente. Al rientro mio padre mi guarda e dice: “Fabio guardi quei filmati, sono pericolosi” Cavolo aveva visto cosa stavo guardando, lo avevo poggiato senza spegnerlo.
Io: “pericolosi? E perché? Non pensare che stia sempre a vedere quelle cose, qualche volta ma di raro, oggi è capitato, scusami”
Lui: “pericolosi perché poi alla fine ti devi masturbare e la masturbazione per la memoria e lo studio non fa certo bene, ma tranquillo la mia era una battuta, sei grande per vedere queste cose, alla tua età lo facevo anche io”
La discussione si interrompe e silenzio tombale continuiamo a vedere la tv.
Alcuni giorni dopo, la situazione si ripete. Ero sempre sul divano a chattare con amici con whatsApp e arriva mio padre sedendosi al mio fianco. Si inchina per prendere il telecomando tv sempre alla mia destra e la sua mano si poggia sul mio pacco e siccome gli è scivolato e faceva difficoltà ad afferrarlo, la sua mano si è soffermata per un bel po’ tale da farmi avvertire un risveglio immediato.
Preso il telecomando cerca qualche canale di suo interesse, io giro lo sguardo e cerco di fissarlo per capire come mai stia diventando consuetudine prendere il telecomando poggiando la mano sul mio cazzo.
I nostri sguardi si incrociano per qualche secondo senza che però nessuno dei due dica una parola.
La pressione della sua mano sul mio cazzo mi era piaciuta e mi aveva decisamente creato una erezione su cui ho fatto finta di niente. Ma è a questo punto che comincio a mettermi dei dubbi, sono stati due casi e niente più o mio padre cerca il contatto col mio cazzo? Le mutande, perché le aveva spostate, e cosa aveva fatto, le aveva annusate e aveva visto la mia sborra? In bagno perché mi osserva con insistenza? Tantissimi dubbi ma poi rientro in me stesso e cerco di allontanare questi pensieri perché penso che mai e poi mai, conoscendo mio padre, potrebbe arrivare a toccarmi il cazzo. Comunque la cosa non era male, mi era piaciuta peccato che fosse durata solo pochi secondi.
I giorni successivi, la sera sono dovuto andare dai miei compagni di scuola per ripassare delle lezioni, lasciando mio padre solo perché proprio in quei giorni mia madre era fuori sede per lavoro.
Al rientro ero decisamente stanco per cui dopo cena e dopo aver aiutato mio padre a sistemare la cucina, mi sono sdraiato sul divano per cercare di rilassarmi e prender sonno. Mio padre si siede nuovamente al mio fianco e solo al vederlo sedersi vicino, il mio cazzo dà segni di risveglio. Avevo però messo di proposito il telecomando alla mia destra un po’ lontano in modo da rendergli l’operazione di recupero più difficoltosa per verificare un po’ le situazioni e costringendolo o ad alzarsi oppure a chiedermelo, volevo in qualche modo evitare che la sua mano mi toccasse anche se mi piaceva.
Niente di tutto ciò, si appoggia nuovamente sopra di me, sempre appoggiando il palmo della mano sopra il mio cazzo e allungandosi un po’ lo recupera, ma anche dopo averlo recuperato, non si è sollevato subito ma mi ha dato l’impressione che la stesse muovendo sopra il mio cazzo per massaggiarlo. Ci guardiamo a vicenda, non una parola, ma poi si solleva immediatamente. Entrambi avevamo fatto finta di nulla ma lui la consistenza del mio cazzo la aveva sentita, lo avevo duro. Mi stavo convincendo sempre più che voleva proprio toccare e sentire il mio cazzo. La cosa ovviamente mi eccitava ma comunque mai e poi mai potevo fare pensieri strani su mio padre, era mio padre. Poi alcune cose non le ho mai fatte neppure con i miei amici o con mio fratello quando è capitata l’occasione, figuriamoci con mio padre, ancora meno.
Smetto di pensare cose strane e mi avvio a letto. Essendo sovra pensiero mi sono dimenticato di dare la buonanotte, infatti subito dopo mio padre entra in camera e avvicinandosi mi da il bacio della buonanotte, doveva essere sulla guancia come spesso accadeva invece me lo da sulle labbra.
Un pomeriggio rientro a casa verso le 14 e trovo sul tavolo in cucina un biglietto dove mio padre mi diceva che avrebbe fatto tardi e non sapeva l’ora del suo rientro, per il pranzo arrangiati un po’, il frigo è pieno. Mi organizzo, pranzo e subito dopo una bellissima doccia durata oltre misura, tanto ero solo, mi infilo di corsa un paio di calzoncini corti senza mutande e mi metto sotto i libri. Il tempo è volato così dopo un buon caffè mi siedo in salotto e inizio a chattare con i miei compagni di scuola. Non è passato molto tempo che sento mio padre rientrare. Un po’ ho sbuffato perché per me stare solo in casa è bellissimo, lo desidero e purtroppo succede raramente.
Continuo quello che stavo facendo e vedo mio padre bere un succo in cucina per poi venire ad accomodarsi al mio fianco. La scena è la solita, si inchina per prendere il telecomando e come al solito mette il palmo della sua mano sul mio cazzo che quella volta era mezzo addormentato. Questa volta la mano la ha mossa quasi per accarezzarlo e ovviamente il mio cazzo si è svegliato prendendo consistenza.
Il ripetersi di questa situazione stava iniziando ad infastidirmi anche se mi piaceva da morire e aspettavo ogni volta che succedesse facendo finta di niente. Improvvisamente lui mi abbassa l’elastico dei pantaloncini e con la mano prende il mio cazzo che ormai era quasi duro. Con la mia mano cerco di allontanarlo e di spingerlo via ma lui non ha mollato la presa. Rinuncio a spingerlo, stavo per mandarlo a quel paese invece ho reclinato la testa e l’ho lasciato fare. Mi stava facendo una sega fantastica e io stavo godendo. Lo scappellava lentamente poi riprendeva a masturbarmi. Mi piaceva, ci sapeva fare a farmi godere. Avevo gli occhi chiusi, benché in me ci fosse molto stupore e incredulità per quello che stava succedendo, stavo effettivamente godendo tantissimo, non ho impiegato molto a schizzare, alcuni di questi schizzi sono arrivati sul mio viso e altri mi hanno completamente imbrattato la maglietta. Mio padre ha aspettato che si afflosciasse un po’ poi: “vai a lavarti e cambiati la maglietta”
Apro gli occhi e mi vedo completamente sporco di sborra ovunque. Vado a lavarmi poi mi riaccomodo in salotto. Con mio padre che aveva acceso la tv, c’è un silenzio assoluto, non una parola. Il mio pensiero era fisso su quello che era successo, mio padre mi aveva fatto una sega. Era da tanto che desiderava farmela, ormai diverse volte la sua mano cadeva sopra il mio cazzo. Non ci potevo credere, perché? Ma mi desiderava? Era gay e ora si stava rivelando. Lo ho spinto di brutto per far si che mollasse la presa e la smettesse, non volevo si arrivasse a tanto, ero imbarazzatissimo, non sapevo più cosa dire.
La sera è trascorsa senza dire una parola, cena silenziosa. Dopo cena sono andato direttamente nella mia camera e mi sono messo subito a letto. Dopo un po’ entra mio padre e mi da il bacio della buonanotte sulle labbra senza aggiungere altro.
Non ho chiuso occhio tutta la notte, pensavo e ripensavo a cosa avrei dovuto rispondere quando all’indomani avremmo ripreso l’argomento. Non sapevo se fare finta di essere incazzato o altro. Non volevo in alcun modo fargli capire che mi era piaciuto e che magari gliela avrei fatta anche io una bella sega. Dovevo avere un atteggiamento staccato, dovevo vincere i miei desideri e ricordarmi che ero etero e che a me piacevano le donne e che lui era sempre e comunque mio padre.
Il giorno successivo, pranzo in silenzio, neppure una parola. Forse lui aspettava una mia reazione, un mio commento, invece eravamo entrambi muti. Dopo aver studiato, stando in mutande, mi accomodo in salotto, sotto sotto speravo che mio padre mi segasse nuovamente. Pensavo, vorrà andare oltre o è stato un desiderio passeggero? Il silenzio tra noi mi stava dando parecchia tristezza, l’aver avuto questo sfogo aveva portato mio padre forse a vergognarsi, ad aver paura della mia reazione, bo?
Dopo un po’ si avvicina e girando il viso mi da un bacio sulle labbra, altra cosa che non aveva mai fatto, poi inchinandosi per prendere il telecomando che era sempre dal lato opposto, mette ancora una volta la mano sopra il mio cazzo che era ormai duro perché quella scena era diventata consueta. Improvvisamente con forza, pensando alla mia reazione, mi abbassa l’elastico e lo prende in mano mentre io faccio finta di spostarlo, ma lui si abbassa e lo prende in bocca. Mi rilasso e lo lascio fare, unica cosa, chiudo gli occhi per godermi fino in fondo quel meraviglioso bocchino.
Nessuno mai aveva preso il mio cazzo in bocca, solo una volta Michela ma poi non lo ha più voluto fare. Era bellissimo, stavo godendo come mai avevo goduto. Mio padre era lento nel muoversi, leccava il glande e poi lo infilava tutto in bocca fino a farlo scomparire. Non mi interessava chi fosse a succhiarmi, sapevo solo che stavo godendo. Ormai sentivo la sborra salire, sto zitto, sono con gli occhi chiusi, non so se mio padre ha sollevato lo sguardo per fissarmi negli occhi, ma esplodo dentro la sua bocca. Dopo avergliela riempita ho avuto un senso di colpa per non averlo avvisato, ma era inutile il pentimento. Lo osservo mentre finisce di pulirmi il cazzo e ingoiare tutto il mio nettare. Guardando non vi era traccia del mare di sborra che era uscita. Mentre io ero ancora in estesi per come avevo goduto, con la coda dell’occhio vedo che ha il cazzo fuori bello duro e si sta sparando una sega, sta godendo tantissimo. Lo osservo mentre gode ma faccio finta di tenere gli occhi chiusi ma ogni tanto una sbirciatina la dò, sta godendo tantissimo fino a quando sento che dice “siiiiiiiiii” e poi sborra copiosamente riempiendosi le mani di sborra. Si alza e va in bagno a lavarsi, aveva le braghe calate e a me appariva il suo culo che era splendido e bellisismo.
Poi rientra in salotto e accende la tv fissando lo sguardo su di essa.
Non riuscivo a capacitarmi. Mio padre mi aveva segato e poi era arrivato a farmi un bellissimo bocchino, ormai era chiaro gli piacevo e gli piaceva anche la mia sborra. Sicuramente ne avremmo parlato ma non mi interessava, mi andava bene anche così. Nel caso avessimo preso il discorso, ero deciso a dirgli la verità, cosa pensavo, che mi era piaciuto tantissimo e non mi interessava fosse stato lui mio padre a farlo. E’ stato bello e basta. Ero pronto per parlarne invece silenzio assoluto. Per fortuna alla tv è iniziata una trasmissione sportiva, per cui essendo entrambi appassionati, il nostro discorso si concentra sui commenti rispetto a quello che sentivamo alla tv, ignorando completamente quello che era appena successo. Ormai in casa, quando mamma non c’è giro sempre più spesso in mutante aspettando con ansia che mio padre facendo come sempre finta di niente, decida di segarmi o meglio di farmi uno splendido bocchino. Aspettavo sempre quel momento, ma questo sarà l’oggetto del proseguo. Se vi è piaciuto datemi conferma e vi racconterò come sono proseguite le cose. Non fate caso agli errori ma ditemi se vi è piaciuto
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