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Mio Padre è un Mandrillo, IO sono Peggio -4-


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
24.03.2024    |    34.830    |    1 9.3
"Si creò un perverso trenino, io che inculavo Celeste, lei che penetrava con decisione Anna..."
Premessa.

Una lettrice delle mie storie precedenti mi ha recentemente inviato un messaggio in cui mi faceva notare che il titolo non era molto pertinente al contenuto. Riflettendoci, mi sono reso conto che, se non si leggono le parti precedenti della storia, la rilevanza del titolo non sarebbe stata immediatamente evidente. Apprezzo il feedback dei miei lettori e, dopo un'attenta riflessione, ho deciso di cambiare il titolo di questa storia, anche se si tratta di una continuazione di quelle precedentemente pubblicate con il titolo "Mio padre è un Mandrillo, ma io sono peggio".
Come scrittore, sono sempre alla ricerca di modi per migliorare il mio mestiere e rendere le mie storie più coinvolgenti e significative. A volte, questo richiede di apportare modifiche al mio lavoro sulla base del feedback dei miei lettori. Anche se può essere difficile ricevere critiche, credo che siano essenziali per crescere e progredire, sia come scrittore che come persona.
In questo caso, sono grato a Serena che si è presa il tempo di fornire un feedback e di aiutarmi a vedere i difetti del mio titolo originale. Spero che questo cambiamento renda la storia più accessibile e piacevole per tutti coloro che la leggeranno. ---AGGIORNAMENTO --- Sono tornato al vecchio titolo perchè alla fine ho avuto molti altri Feedback contrari a quelli di Serena e la maggioranza vince. Tuttavia, mi sento solidale con la mia lettrice e per farmi perdonare la inviterò a cena quando mi verrà a trovare ...

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Guardavo le due cuginette darsi piacere mentre la mia mano destra teneva a bada il mio febbricitante amichetto. Ma poi, come se fosse un segnale, Celeste rivolse la sua attenzione a me, facendomi cenno di avvicinarmi con un sorriso seducente e invitante. Mentre mi avvicinavo a lei, sentivo il mio cuore accelerare e il mio cazzo prepararsi. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere.
Senza preavviso, Celeste mi prese la bocca con la sua, la sua lingua danzò sulle mie labbra con un'abilità e una precisione che mi lasciarono senza fiato. Era come se sapesse esattamente di cosa avessi bisogno e fosse più che disposta a fornirmelo. Intanto anche la bocca di Anna iniziò a dividersi tra il cazzo di Celeste e il mio, alternandosi tra i due con fervore e passione.
La sensazione della sua bocca calda e umida su di me era indescrivibile. Celeste gemeva con la stessa mia intensità mentre la bocca di Anna faceva miracoli su di noi. Fu un momento di pura estasi.

Come Mosè divise le acque anche le mani di Anna divisero il mio corpo e il mio desiderio da quello di Celeste. Anna si mise in piedi e allungando la mano destra prese due preservativi e ce li porse. Poi si girò e si chinò appoggiando le mani sul divano e rendendo accessibile la sua intimità già bagnata e desiderosa di attenzioni. Celeste non perse tempo e la sua lingua esplorò ogni centimetro dell’umida vagina lubrificandola ulteriormente e preparandola al grande evento.
I gemiti e i rantoli riempirono la stanza. Quando Celeste decise che Anna era pronta ad accoglierla, si alzò e la penetrò senta tanta pietà. Nessuna indecisione, solo un urlo estasiato fu il segnale di inizio lavori. Iniziò a penetrarla, così come aveva fatto con la bocca, ripeteva i stessi movimenti con la stessa tecnica e ritmo. Prima lenta e delicata, poi impetuosa e animalesca.

Con voce tremolate ed eccitata, ma imperiosa Celeste mi ordinò di avvicinarmi.

«Scopami il culo! Voglio sentirvi entrambi!»

Mi avvicinai. Le misi le mani sul sedere sodo e tondo. Con delicatezza le allargai le chiappe e il suo buchino rosa si socchiuse. Era perfettamente depilata, ma secca. Non le volevo fare male, perciò mi abbassai e con la lingua inizia a lubrificare la zona.
La sentii gemere.
Ci sputai un paio di volte e con le dita feci entrare un po’ di saliva all’interno. La sentii molto stretta e con l’indice iniziai a massaggiarla e ad allargare il piccolo forellino che cedette abbastanza velocemente. Nel mentre Lei continuava a spingere il suo obelisco dentro Anna che, oltre a gemere pronunciava delle parole in ungherese che non capivo, ma mi arrapavano molto.

Ero pronto a violare la zona più intrigante e succulenta di Celeste. Feci colare molta saliva sulla punta del mio amichetto voglioso e lo puntai sapendo che sia Celeste che lui erano pronti all’azione.
Spinsi per entrare.
Il buchino di celeste però poneva resistenza, lei cercò si aiutarmi venendo con il sedere più indietro, metà della cappella entrò.

«Ahia! Che male, è grosso! Dietro di te c’è la vasellina, ti prego prendila e mettitela sul cazzo».

La richiesta mi sembrava ragionevole ma, secondo me, insufficiente. Oltre che spalmare la vasellina sul mio pene, ne presi un po’ e con le dita ne misi molta anche dentro quel buchetto che mi resisteva anche se con poca convinzione.
Anna sempre a novanta gradi continuava a godere e le parole vennero arricchite anche da frasi in italiano per mio diletto. La sentivo gemere a tratti piano e a tratti forte a seconda delle spinte di Celeste che la teneva per i fianchi guidandola.

«Allora che aspetti? Il tuo soldatino Felice deve entrare e darmi gioia e non fare il guardone!»

Sentire chiamare il mio pene “Soldatino Felice” mi fece nascere un sorriso e anche un istinto vendicativo che mi fece perdere ogni indugio e la penetrai immediatamente. Grazie alla vasellina il mio “Soldatino” entrò senza difficoltà, come un coltello in un panetto di burro.

Mentre entravo in lei, sentivo il suo caldo abbraccio avvolgermi, non respingermi, ma anzi accogliermi a braccia aperte. Era come se fossi attirato da una forza irresistibile, incapace di resistere al fascino delle sue curve lussureggianti. Si creò un perverso trenino, io che inculavo Celeste, lei che penetrava con decisione Anna. Fu meraviglioso per me, pur rimanendo immobile, entrare e uscire dal caldo abbraccio anale. Il sedere elastico di Celeste si muoveva automaticamente, procurandoci un piacere reciproco semplicemente divino. Poi decisi che anche io dovevo metterci un po' di impegno e non vivere di rendita dei suoi movimenti, quindi inizia a spingere e a incularla con la giusta devozione.

Mentre continuavo a muovermi dentro di lei, non potevo fare a meno di stupirmi del modo in cui il suo corpo rispondeva al mio tocco. I suoi gemiti e rantoli riempivano l'aria intorno a noi, spingendomi a spingere sempre più a fondo nella sua carne morbida e cedevole. Le sensazioni erano elettriche, ognuna si aggiungeva all'altra, rendendomi complicato trattenere l’orgasmo per prolungare le travolgenti sensazioni.
Celeste continuava a muoversi al ritmo delle mie spinte, il suo corpo si muoveva e si contorceva sotto di me come una cosa selvaggia. Era come se fosse determinata a portarmi sull'orlo dell'estasi e oltre, e io ero impotente a resistere al suo fascino.
Percepii i lievi spasmi sul corpo di Celeste che iniziò a gemere sempre più intensamente. Le sue pareti anali iniziarono a contrarsi e a stringere il mio “Soldatino Felice” ancora e ancora, inviando ondate di piacere nel mio corpo.
La sensazione era travolgente e non potei fare a meno di emettere un profondo gemito in risposta.
Tutto questo distrusse completamente il mio autocontrollo e non fui più in grado di resistere. Raggiunsi l'orgasmo più travolgente che avessi mai provato fino a quel momento.
Mentre venivo, mi spinsi in profondità e questa azione fu l'innesco per Celeste per raggiungere anch'essa l'apice del piacere dentro Anna.

La sensazione elettrizzante mi sospese in un momento di pura estasi.

L'esplosione di piacere era così intensa che mi sembrava che ogni nervo del mio corpo formicolasse di piacere. Per un attimo, il tempo sembrò fermarsi mentre tutti noi ci crogiolavamo nel bagliore dell'esperienza sessuale più intensa della nostra vita, almeno della mia vita, ma supponevo che le cuginette di queste esperienze ne avevano collezionate a migliaia.

Il mio pene era ancora intrappolato, ma il dolce abbraccio di Celeste che rifiutava di lasciarlo andare; era meraviglioso. Quando l’orgasmo iniziò a scemare riuscii a sganciarmi da lei con riluttanza. Un senso di nostalgia mi riempì, ma ero distrutto. Così la lasciai, con il cuore appesantito dal peso del desiderio.
Una volta libero, mi avvicinai al divano e mi sedetti accanto ad Anna che continuava ad essere scopata dalla cugina senza tregua.
I suoi occhi vacui, pieni di piacere fissarono i miei. La mano sinistra abbandonò l’appoggio e si allungò verso di me per togliermi il preservativo.
Appena il preservativo fu rimosso, lo sperma iniziò a colare lungo il mio pene che nel frattempo aveva un pochino ripreso vigore grazie allo spettacolo e alla sinfonia che risuonava nella stanza. Il denso liquido però arrestò il suo viaggio, grazie alle labbra di mia sorella che si tuffarono su di lui per raccoglierlo.

La cappella iniziò a gonfiarsi di nuovo mentre la lingua continuava ad accarezzarla. Vedevo Celeste dietro Anna che spingeva con tutte le sue forze. Sembrava che non fosse venuta prima con me, visto lo sforzo che stava facendo. In realtà, stava facendo fatica, ma voleva che Anna provasse piacere.
Non potevo fare a meno di ammirare l'altruismo e la dedizione di Celeste per la soddisfazione della cuginetta. Mentre l'aria si faceva densa del profumo del sesso, la mia eccitazione era tornata al pieno vigore.
Anna si contorceva per il piacere e ingoiava con avidità il mio cazzo facendomi impazzire di desiderio. Ma per il momento mi accontentai di guardare Celeste che continuava a spingere Anna verso l'orlo dell'estasi.
Ogni momento che passava, i gemiti di Anna diventavano più forti e il suo corpo si tendeva per il piacere. Era uno spettacolo bellissimo. Infine, con un'ultima scarica di energia, Anna gridò di piacere, il suo corpo si convulse per la forza dell'orgasmo. Celeste si accasciò accanto a lei, ansimando pesantemente, con uno sguardo di soddisfazione stampato sul viso. Era chiaro che aveva portato a termine ciò che si era prefissata, a differenza di me che, svuotato, non riuscivo a raggiungere di nuovo l'orgasmo. Anche se l'incredibile bocca di Anna continuava a succhiare e a ripulirmi, dopo un po' persi il mio vigore.

Seduti sul divano, spossati e soddisfatti, ci abbracciammo per un infinito momento poi Anna mi chiese:

«Allora, cosa ne pensi di mia cuginetta?»

«Penso che siate entrambe fantastiche» risposi ad Anna con un sorriso e con la mano destra che poggiata sulla sua umida intimità la stuzzicava e l’accarezzava delicatamente.

«In effetti, sono quasi tentato di trovare un lavoro qui e trasferirmi definitivamente. Naturalmente, dovrò trovare una scusa plausibile per mio padre che rimarrebbe basito dalla mia decisione non capendone la motivazione».

Celeste, ma i suoi occhi brillarono di malizia.

«Voi due siete pericolosamente allettanti e avete una carica erotica così alta che potrei rimanere qui, nudo con voi due, e fare sesso all'infinito. Ieri Anna mi ha mostrato quanto può essere perversa e trasgressiva, ma oggi è un livello completamente nuovo. E Celeste? Il suo corpo e la sua femminilità sono superiori a qualsiasi donna che abbia mai visto, tranne Anna ovviamente. L'innata libertà e passione che emana mi ha lasciato sorpreso e grato per il dono che mi ha fatto o, meglio, che mi avete fatto entrambe».

Celeste allungò la mano verso il seno di Anna più vicino al suo corpo e iniziò ad accarezzarlo. Le sue dita si soffermarono sul capezzolo, che rispose al suo tocco. Con uno sguardo seducente e stuzzicante, si girò verso di me e mi chiese se volessi continuare a godere dei loro corpi e se mi sarebbe piaciuto osare di più.
Non riuscii a resistere alla tentazione e mi chinai a baciarle entrambe con passione.

«Ok, mi hai convinto. Cosa facciamo ora?»

********************

Grazie per aver letto la mia storia fino alla fine. Spero che ti sia piaciuta. Ti invito a votarla e magari anche a lasciare un piccolo commento se ti va.
Non sono uno scrittore professionista e la mia presenza su questa piattaforma è solo un altro modo per essere un po' esibizionista. Per questo motivo, apprezzo molto il fatto di ricevere un feedback.
Le mie storie sono basate sulle mie esperienze e possono essere considerate come dei diari, ma non sono semplici resoconti. Di tanto in tanto li arricchisco con un po' di fantasia per renderli più accattivanti.

“Questo racconto è la scoperta perversa di un rapporto molto particolare tra la mia sorellastra e la sua cugina particolare. Io sono stato molto fortunato ad essere stato spettatore di un loro incontro e sono grato a entrambe per aver condiviso con me la loro perversione. Ho dovuto dividere il racconto in due perché troppo lungo, grazie per la pazienza, presto pubblicherò la seconda parte. Fu una notte che non avrei mai dimenticato e sapevo che era solo l'inizio di un viaggio indimenticabile che ci avrebbe portato a nuove vette di piacere ed estasi. Vi chiedo perdono nell’ aver diviso il racconto in più parti, ma ho preferito non annoiarvi e poi dedicare una maggiore attenzione alle parole scritte rileggendole e correggendole numerose volte. Appuntamento tra una settimana circa.

Sono sempre alla ricerca di nuove esperienze e di ispirazione. Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su Tlgm con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.

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