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La saga di Garula - Saffo Ep. 4


di Tiscopotrans
01.04.2024    |    830    |    0 3.3
"E così, mentre la notte continuava a danzare intorno a loro, Garula e Ana cavalcarono l'onda del piacere fino a raggiungere le vette più alte dell'estasi..."


Mentre esplorava gli angoli più remoti dell'harem, Garula fece una scoperta sorprendente: una giovane ragazza di nome Ana. Con una chioma nera fluente, adornata da ciocche verdi fluo che sembravano risplendere sotto la luce dell'harem, Ana era un'immagine di bellezza selvaggia e incontenibile.

Nell'acqua cristallina della piscina sintetica, Ana si muoveva con grazia e leggerezza, la sua pelle adornata da tatuaggi che danzavano al ritmo delle onde artificiali. I suoi piercing sui capezzoli scintillavano come piccoli gioielli, aggiungendo un tocco di ribellione al suo fascino magnetico.

Garula osservò Ana con ammirazione mentre lei si muoveva con grazia nell'acqua cristallina della piscina sintetica. Il suo cuore batteva forte nel petto, incerto su come approcciare la ragazza così affascinante.

Dopo un momento di esitazione, decise di avvicinarsi. "Ciao," disse con un sorriso timido, sperando di non sembrare troppo invadente. "Mi chiamo Garula."

Ana si voltò verso di lei con un sorriso radioso. "Ciao Garula, sono Ana. È bello incontrarti," rispose, la sua voce dolce come il suono di una melodia.

Garula si sentì un po' intimidita dalla bellezza di Ana, ma decise di non lasciarsi scoraggiare. "Mi piace molto il colore dei tuoi capelli," disse, cercando un argomento di conversazione.

Ana rise leggermente. "Grazie, li ho dipinti io stessa. Mi piace sperimentare con i colori."

Garula sorrise, sentendosi più a suo agio con la ragazza. "Sembri molto creativa."

"Ti piace nuotare?" chiese Ana, cambiando argomento mentre nuotava leggermente più vicino a Garula.

"Mi piace," rispose Garula. "Ma preferisco di gran lunga stare qui a parlare con te."

Ana sorrise, il suo sguardo incontrò quello di Garula con un'intensità che la fece rabbrividire. "Anche io preferisco stare qui con te," disse dolcemente.

Garula sentì il suo cuore battere sempre più forte nel petto. Non avrebbe mai pensato di sentirsi così attratta da una ragazza prima d'ora. Ma c'era qualcosa in Ana che la faceva sentire viva in modo nuovo e emozionante.

Dopo un momento di silenzio carico di tensione, Garula prese una decisione. "Vuoi fare l'amore con me?" chiese, lasciando che il desiderio parlasse per lei.

Ana la guardò negli occhi per un istante, poi sorrise lentamente. "Sì, Garula. Sarei felice di condividere questo momento con te."
Garula sentì un'ondata di calore attraversare il suo corpo mentre Ana la guidava fuori dall'acqua verso il giardino sintetico. L'erba morbida si adattava alla forma dei loro corpi mentre si distendevano l'una accanto all'altra, la tensione e l'anticipazione crescenti nell'aria intorno a loro.

Con un movimento delicato, Ana si avvicinò a Garula, i suoi occhi scintillanti di desiderio mentre tracciava leggermente le dita lungo il corpo di Garula. Garula sospirò di piacere, sentendo la sua pelle formicolare sotto il tocco sensuale di Ana.

Le labbra di Garula cercarono le di Ana con desiderio, mentre i loro baci diventavano sempre più intensi e appassionati. Le mani di Ana esploravano il corpo di Garula con una delicatezza che la faceva tremare di piacere, mentre le sue carezze la facevano ardere di desiderio.

Garula si sentiva trasportata in un vortice di passione, il mondo intorno a lei svaniva mentre si abbandonava completamente alla sensualità dell'esperienza. I loro corpi si fusero in un'unica entità di piacere, i loro movimenti sincronizzati nel ritmo frenetico del desiderio.

L'erba morbida sotto di loro amplificava le sensazioni, aggiungendo una dimensione di comfort e intimità alla loro unione.
Garula e Ana si lasciarono trasportare dalla loro passione, abbandonandosi completamente alla sensualità dell'esperienza. I loro movimenti diventarono sempre più frenetici, il desiderio bruciante che li consumava alimentava il fuoco della loro unione.

Sotto il cielo stellato dell'harem, le due donne si unirono in una danza erotica, i loro corpi intrecciati in un abbraccio appassionato. I gemiti di piacere si mescolavano al suono del vento notturno, mentre l'erba morbida sotto di loro amplificava le sensazioni di piacere.

Garula si sentiva come se stesse volando, il suo corpo rispondendo istintivamente ai tocchi ardenti di Ana. Ogni carezza, ogni bacio, le mandava un'ondata di piacere che la faceva tremare di eccitazione. Era come se fossero state prese da una forza magica, trasportate in un mondo di sensazioni indescrivibili.

Nel fragore della loro passione, le due donne si unirono in un crescendo di piacere, unendo le loro anime in un'unica entità di desiderio. Era come se fossero diventate una sola, il loro piacere fuso insieme in un'esplosione di estasi e felicità.

E così, mentre la notte continuava a danzare intorno a loro, Garula e Ana cavalcarono l'onda del piacere fino a raggiungere le vette più alte dell'estasi. Era una cavalcata delle valchirie.
Garula si lasciò trasportare dalla passione, i suoi sensi acuti e il suo corpo rispondendo con fervore all'energia travolgente di Ana. Con uno sguardo ardente, Ana fece apparire uno strap-on e lo indossò con determinazione, pronta a prendere il controllo della situazione.

Con un movimento rapido, Ana si posizionò sopra Garula, guidando il fallo bionico dentro di lei con fermezza. Garula emise un gemito di piacere misto a sorpresa mentre il fallo penetrava profondamente dentro di lei, riempiendola completamente.

Il seno prosperoso di Garula cominciò a sbattere avanti e indietro con il ritmo frenetico delle loro movimentate sessioni di sesso. Ogni colpo del fallo bionico provocava un'ondata di piacere che si diffondeva attraverso il suo corpo, lasciandola senza fiato.

Le sensazioni erano così intense che Garula si sentiva sopraffatta dal piacere. La sua vagina era una fonte di estasi, pulsante e bagnata mentre il fallo la penetrava con forza. Ogni colpo sembrava portarla sempre più vicino all'orlo dell'estasi, fino a quando non fu sopraffatta da un'ondata di piacere così potente da farle perdere il controllo.

Le gocce di squirt spruzzavano fuori da lei in un'esplosione di piacere, mentre il suo corpo si contorceva in estasi. Garula gemette e urlò di piacere, lasciandosi trasportare dall'ondata di sensazioni travolgenti che la avvolgevano completamente.

Garula, travolta dal desiderio e dalla passione, si lasciò andare completamente all'esperienza intensa e appagante che Ana le stava regalando. Sentiva il fallo finto di Ana spingersi profondamente nella sua bocca, provocando un misto di piacere e soffocamento.

Con le lacrime agli occhi e il respiro affannoso, Garula si sentì completamente sopraffatta dalla sensazione travolgente. "Sì, sì..." gemeva, le parole soffocate dalla presenza del fallo nella sua bocca.

Ana, con uno sguardo ardente di desiderio, continuava a spingere il fallo dentro la bocca di Garula, godendo del suo gemito soffocato e dei suoi sforzi per resistere. Nel mentre, Garula si toccava freneticamente, il piacere trasformando ogni movimento in una danza di estasi.

Le gocce di squirt continuavano a spruzzare fuori da Garula, bagnando il terreno sotto di lei mentre il suo corpo veniva travolto dal piacere. "Per favore... apri... voglio sentirmi aperta..." gemette Garula tra singhiozzi, implorando Ana di soddisfare il suo desiderio.

Ana, compiaciuta dalla richiesta di Garula, si ritirò dalla sua bocca e prese il fallo finto, spingendolo delicatamente dentro la vagina di Garula. Con un gemito di piacere, Garula si lasciò andare completamente, sentendo il suo corpo aprire le porte all'estasi mentre il fallo la riempiva completamente.
Ana, trasportata dall'intensità della passione e del desiderio, afferrò con forza il collo di Garula mentre continuava a penetrarla con il fallo finto. Garula, sentendo le mani di Ana stringersi intorno al suo collo, emise un grido soffocato di piacere e dolore, le sensazioni contrastanti che la facevano tremare di eccitazione.

"Sei la mia troia, vero?" sussurrò Ana con voce roca, il suo respiro affannoso mentre continuava a stringere il collo di Garula.

Garula gemette e si contorse sotto il peso di Ana, il piacere e il dolore mescolandosi in un turbinio di sensazioni. "Sì, sono la tua troia," urlò, la sua voce piena di desiderio e supplica.

Ana, compiaciuta dalla risposta di Garula, aumentò la pressione intorno al collo della ragazza, godendo del suo gemito soffocato e del suo sforzo per respirare. Garula si sentiva completamente a mercé di Ana, il suo corpo vibrante di piacere e dolore mentre veniva spinta oltre i limiti della sua resistenza.

Nel mentre, il piacere continuava a scorrere attraverso il corpo di Garula, trasformando ogni sensazione in una danza di estasi. "Ancora, Ana... ancora..." gemeva, implorando la sua dominatrice di portarla oltre l'orlo dell'estasi.
Garula si trovò completamente sopraffatta dalla violenza dei colpi di Ana, il suo corpo reagiva con una mistura di piacere e dolore mentre i colpi continuavano a piovere su di lei. I colpi si susseguivano con una ferocia implacabile, lasciando la sua pelle arrossata e livida sotto l'assalto implacabile di Ana.

Le mani di Ana schiaffeggiavano il viso di Garula con forza, lasciando segni rossi e lividi lungo la sua pelle. Garula, soffocata dal dolore e dalla mancanza di respiro, emise un grido soffocato, le lacrime e il muco mescolandosi sulla sua pelle mentre il suo corpo veniva schiaffeggiato senza pietà.

"Sei una lurida troia!" urlò Ana con voce roca, ogni colpo accompagnato dalle sue parole taglienti. "Una troia sporca e disgustosa!"

Garula, incapace di rispondere, si contorse sotto i colpi di Ana, il suo corpo reagiva istintivamente al dolore e al piacere che la avvolgevano. Le sue urla si mescolavano al suono delle schiaffate, mentre il suo corpo diventava sempre più rosso e segnato dall'abuso implacabile di Ana.

Nel mentre, la sua vagina continuava a bagnarsi, il piacere mescolandosi al dolore in un turbine di sensazioni contrastanti. "Sono una lurida troia," ripeté Garula con voce strozzata, le parole sussurrate tra i singhiozzi e il respiro affannoso.
Ana, dopo aver inflitto il suo dominio su Garula con ferocia, decise di cambiare il ritmo dell'interazione. Con un gesto deciso, Ana si tolse il cazzo finto e fece inginocchiare Garula di fronte a lei.

"Lecca," ordinò con voce autoritaria, indicando la sua vagina adornata da piercing.

Senza esitazione, Garula si avvicinò e cominciò a leccare la vagina di Ana con devozione, il suo respiro affannoso mentre il suo corpo tremava di eccitazione. Sentiva il gusto metallico dei piercing sulla sua lingua, il che aggiungeva una dimensione di piacere proibito alla sua esperienza.

"Ti prego... grazie..." gemette Garula tra un leccata e l'altra, il suo corpo vibrante di piacere mentre si abbandonava completamente al desiderio.

Ana, compiaciuta dalla sottomissione di Garula, si lasciò trasportare dal piacere della sua lingua, i suoi gemiti di piacere riempivano l'aria intorno a loro mentre il suo corpo rispondeva con fervore al tocco ardente di Garula.

Garula, sentendo il piacere di Ana esplodere dentro di lei, si sentì travolta da un'ondata di desiderio ancora più intenso. Senza esitazione, spinto dalla passione, affondò il volto nella vagina di Ana, lasciando che il suo piacere la travolgesse completamente.

La faccia di Garula scomparve nella figa di Ana mentre lei continuava a leccare e succhiare con fervore, il gusto del suo piacere misto al sapore metallico dei piercing che adornavano la sua intimi. Il piacere di Ana la inebriava, alimentando la sua stessa eccitazione fino a portarla all'orlo dell'estasi.

Nel mentre, Garula iniziò a masturbarsi freneticamente, i suoi gemiti di piacere si mescolavano ai colpi di Ana, creando una sinfonia di desiderio e passione nell'aria intorno a loro. Le sue mani si muovevano con frenesia sulla sua vagina, il piacere che cresceva dentro di lei fino a culminare in un'esplosione di estasi.

Con un grido di piacere, Garula squirtò con un getto notevole, il liquido caldo e viscoso spruzzando fuori da lei in un'esplosione di piacere. Era una sensazione incredibile, un momento di estasi pura che la lasciava senza fiato.

Nel mentre, Ana continuava a picchiare Garula con ferocia, il suo desiderio di dominio si mescolava al piacere che provava dal suo tocco. Era una danza di desiderio e sottomissione, un gioco pericoloso che le faceva sentire vive come mai prima d'ora.
Nel climax travolgente della loro passione, le ragazze raggiunsero l'apice del piacere simultaneamente, unendo le loro voci in un coro di gemiti e grida di estasi. Era come se il tempo si fosse fermato, e per un attimo, l'universo intero sembrava piegarsi alla potenza del loro desiderio condiviso.

Garula, Ana e le altre ragazze si ritrovarono abbracciate e intrecciate, il loro respiro affannoso e i loro corpi ancora vibranti di piacere. Era stato un momento magico, un'esperienza di intimità e connessione che le avrebbe legate indissolubilmente l'una all'altra.

Mentre l'eco del loro piacere si dissolse nell'aria intorno a loro, le ragazze si guardarono negli occhi, sorridendo con soddisfazione e gratitudine per l'esperienza che avevano condiviso. Era stata una notte di passione e desiderio, un ricordo che avrebbero portato con sé per sempre nei loro cuori.
Dopo essersi lasciati trasportare dall'estasi del momento, Garula si ritrovò a ricordare la loro missione. Guardò Ana, cercando conferma nel suo sguardo.

"Ana," iniziò, il tono della sua voce intriso di determinazione, "voglio che tu ti unisca a noi. Abbiamo bisogno di te, del tuo coraggio e della tua forza."

Ana la guardò per un istante, il suo sguardo penetrante riflettendo un misto di emozioni. Tuttavia, dopo un momento di riflessione, scosse leggermente la testa.

"Mi dispiace, Garula," disse con voce calma ma ferma, "ma non sono d'accordo. Ho le mie ragioni."

Garula, desiderosa di avere Ana al loro fianco, cercò di capire le ragioni della sua riluttanza. Con un'espressione di sincera curiosità, affrontò il tema delicato.

"Ana, posso chiederti perché non vuoi unirti a noi?" domandò con gentilezza, cercando di sondare le motivazioni dietro la sua decisione.

Ana esitò per un istante, guardando Garula con un misto di emozioni. "Garula, capisco l'importanza della vostra missione," rispose con voce calma, "ma ho le mie ragioni personali per non voler partecipare."

Garula annuì, rispettando la sua risposta, ma non poté evitare di sentirsi frustrata. "Posso almeno sapere quali sono le tue ragioni?" chiese con tatto, sperando di comprendere meglio il punto di vista di Ana.

Ana esitò ancora, prima di rispondere con cautela. "Ci sono cose del mio passato che mi impediscono di prendere parte a questo genere di attività. Ho bisogno di fare pace con me stessa prima di poter pensare a unirmi a una causa così importante."

Garula, pur non condividendo appieno la decisione di Ana, rispettò la sua onestà e la sua necessità di risolvere le questioni personali. "Capisco," disse con un sorriso comprensivo, "prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno. Sappi che saremo qui ad aspettarti, qualunque sia la tua decisione."

Ana le sorrise debolmente, grata per la comprensione di Garula. Anche se non poteva unirsi a loro in quel momento, sapeva di poter contare sull'appoggio e sulla comprensione delle sue compagne quando fosse stata pronta.
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