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La saga di Garula - Religione Ep.16


di Tiscopotrans
03.04.2024    |    628    |    0 4.0
"Con ogni colpo e movimento, Saucy, Garula e Venere si abbandonavano completamente al piacere del momento, lasciandosi trasportare dal vortice del desiderio..."
*Ricordo a tutti che la storia fa parte di una saga erotica fantascientifica. Quindi si, c'è sesso in ogni racconto singolo, ma anche una storia più ampia. Se non avete voglia si seguire questa storia sulla mia pagina ci sono storie autoconclusive di ogni genere (horror erotici, erotico sensibile, o parafilie.) Ricordo inoltre che la saga di Garula è una saga violenta ed edonistica. Si consiglia lettura a gente matura che non ha una forte sensibilità sulle violenze, sangue e sesso.*



La fuga di Fedenrad avvenne sotto il manto della notte, mentre le stelle punteggiavano il cielo come diamanti scintillanti. Con il cuore carico di determinazione e la mente piena di strategie, il principe abbandonò Odexa, il suo pianeta natale, alla ricerca di rifugio su un pianeta remoto, lontano dagli occhi vigili dell'imperatore Frioxo Primo e di Tarulan.

La decisione di fuggire non era stata presa alla leggera, ma era necessaria per sopravvivere e per pianificare la sua vendetta contro lo zio tiranno che aveva usurpato il trono. Con ogni passo che lo allontanava dalla sua patria, Fedenrad sentiva il peso dell'impero sollevarsi dalle sue spalle, sostituito dalla responsabilità di guidare la ribellione e riconquistare ciò che gli spettava di diritto.

****
Passarono anni, sul pianeta numerose cose erano cambiate. Sul pianeta di Odexa, la religione del Culto del Prixa Prime stava crescendo e evolvendosi rapidamente, guidata dalla determinazione di Miak e dalla sua abilità nel plasmare le menti e i cuori delle prixa. La religione creava una nuova gerarchia sociale, dove le prixa non erano più considerate solo oggetti di piacere, ma venivano elevate al ruolo di figure sacre e potenti.

Nel pantheon del Culto del Prixa Prime, il messia e la sua sposa Prixa avrebbero portato la pace nell'impero. Miak con saggezza nascose i nomi del messia e la Prixa: Fedenrad e Garula.
Il popolo prendeva la figura misteriosa del messia e della sposa elevandoli a rango divino.
Miak assumeva il ruolo di sacerdotessa suprema, guidando il popolo con la sua saggezza e autorità. La religione introduceva nuovi nomi, riti e cerimonie, che si radicavano profondamente nella cultura di Odexa, offrendo una nuova forma di identità e speranza per il popolo oppresso.

Le prixa, una volta considerate solo oggetti di piacere, ora trovavano il loro potere attraverso questa nuova fede che le elevava al di sopra delle loro condizioni di schiavitù. Le più devote tra di loro venivano nominate sacerdotesse, incaricate di celebrare i riti sacri e diffondere il messaggio del culto tra il popolo.

Saucy, con la sua abilità nella propaganda, si dedicava a diffondere il messaggio del culto non solo tra le prixa, ma anche tra il popolo comune, portando la speranza di un cambiamento radicale nel sistema oppressivo dell'impero. I suoi discorsi infiammavano le masse, portando sempre più persone a unirsi alla causa della ribellione.

Mentre il Culto del Prixa Prime continuava a guadagnare seguaci e ad espandersi in tutto il regno, le tensioni raggiungevano il loro apice, e Odexa si preparava per lo scontro finale tra il potere oppressivo dell'imperatore e la determinazione implacabile dei ribelli. La storia del pianeta era sospesa in un equilibrio precario, pronto a essere sconvolta dalle azioni audaci di pochi individui determinati a cambiare il corso della storia.

Con l'avvento del Culto del Prixa Prime, la società di Odexa subì una trasformazione radicale. Le prixa, una volta viste solo come oggetti di piacere e schiavi dell'harem imperiale, divennero figure sacre e potenti all'interno della nuova religione. Questo cambiamento minacciava direttamente il potere e l'autorità dell'imperatore Frioxo Primo, il quale vedeva nelle prixa ribelli una minaccia alla sua supremazia.

L'imperatore, percependo le prixa ribelli come una minaccia per il suo regno, iniziò una campagna di persecuzione contro di loro. Vennero cacciate dall'harem e sostituite con le Woland, donne geneticamente modificate e più sottomesse, create appositamente per soddisfare i desideri degli aristocratici e dell'imperatore stesso. Questo gesto, oltre a mostrare la reazione oppressiva dell'imperatore, simboleggiava il suo tentativo disperato di mantenere il controllo sulla popolazione e reprimere la crescente ribellione.

Le prixa ribelli, ora considerate fuorilegge, furono costrette a nascondersi nelle città sotterranee, lontane dagli occhi dell'imperatore e delle sue guardie. Tuttavia, grazie al sostegno e alla solidarietà della popolazione, riuscirono a sopravvivere e a mantenere viva la fiamma della loro rivolta.

In una di queste città sotterranee, Miak, la messaggera degli dei secondo la religione del Culto del Prixa Prime, gestiva il "Oram la maid" detto anche "l'harem prime", un monastero simile all'harem in cui le prixa potevano vivere in pace e tranquillità, seguendo il culto e aspettando la venuta del messia. Qui, le prixa trovavano rifugio e conforto, accettate e rispettate per la loro fede e il loro coraggio di resistere all'oppressione.

Il supporto della popolazione alle prixa ribelli era fondamentale per la loro sopravvivenza, poiché offriva loro un rifugio sicuro e protezione dalle forze dell'imperatore. Insieme, prixa e popolo comune si univano nella speranza di un cambiamento radicale e della liberazione dall'oppressione imperiale, mentre attendevano con ansia l'arrivo del messia che avrebbe portato la pace e la giustizia a Odexa.

***
Nel silenzio solenne del "Oram la maid", Miak e Garula si trovavano sedute in una stanza riservata, circondate dall'atmosfera mistica del monastero. La luce fioca delle candele danzava sulle pareti, creando ombre giocose e avvolgenti intorno a loro.

Miak, avvolta in un velo rosso che le copriva la testa, emanava un'aura di mistero e autorità. I suoi occhi scuri, accentuati dal pesante trucco nero, brillavano di saggezza e determinazione, mentre le sue labbra rosse, accese dal rossetto vibrante, sembravano pronte a pronunciare parole che avrebbero cambiato il destino di Odexa. Indossava orecchini a forma di cerchio d'oro massiccio, che pendevano elegantemente ai lati del viso, e una collana triangolare che le solcava il seno, simboli del suo status e del suo potere nel culto.

Garula, invece, irradiava una bellezza eterea mentre sedeva accanto a Miak, avvolta in un abito bianco di pizzo semi trasparente che si adagiava delicatamente sulle sue curve. I suoi lunghi capelli rosa erano raccolti in un'acconciatura elaborata, intrecciati con perle e fiori, che aggiungevano un tocco di grazia e femminilità al suo aspetto. Gli "axoli", orecchini da cerimonia prixa, adornavano le sue orecchie con la loro forma simile a zanne di istrice, conferendole un'aria di nobiltà e potere.

Il silenzio tra loro era palpabile, carico di significato e anticipazione. Poi, con voce calma ma risoluta, Miak parlò: "Garula, è giunto il momento. Il giorno della tua nomina come sposa del messia è arrivato. Da questo momento in poi, la tua vita cambierà per sempre. Sarai divinizzata, venerata e molte persone cercheranno di dare il loro peso della fede a te. Sii pronta per il tuo destino, poiché sei destinata a guidare il popolo di Odexa verso una nuova era di speranza e libertà".
Garula chinò leggermente il capo in segno di rispetto e gratitudine mentre ascoltava le parole di Miak. "Sono profondamente onorata di ricevere questo incarico, Miak," disse con voce ferma ma rispettosa. "Ho atteso questo giorno con trepidante attesa per anni, pronta a servire il popolo di Odexa con tutto il mio cuore e la mia anima."

Miak annuì con un sorriso gentile, ma nei suoi occhi brillava ancora la tristezza per le perdite subite durante la rivoluzione. "È stata una lotta difficile," disse con voce carica di emozione. "Ricordiamo ancora con dolore le nostre sorelle cadute, come Lysa, che ha sacrificato la sua vita per la causa, diventando una martire della ribellione. E Ana, che si è unita a noi con coraggio e sacrificio, e ora è stata divinizzata come un'icona di speranza per le prixa ribelli."

Garula annuì con malinconia, ricordando le loro compagne cadute con rispetto e gratitudine. "Le loro memorie vivranno per sempre nei nostri cuori," disse con voce ferma, "e continueremo la nostra lotta in loro onore, fino a quando ogni prixa sarà libera di vivere senza oppressione e paura."

Con un sorriso di incoraggiamento, Miak posò delicatamente una mano sulla spalla di Garula. "Siamo pronte per affrontare il futuro, Garula," disse con determinazione. "E insieme, guideremo il nostro popolo verso la luce e la libertà che tanto meritano."
****
Miak, la sacerdotessa suprema del Culto del Prixa Prime, si trovava al centro di una vasta piazza, circondata da centinaia di fedeli riuniti per ascoltare le sue parole. Il suo velo rosso danzava leggermente con la brezza, mentre il suo sguardo penetrante scrutava l'assemblea con fermezza e determinazione. Indossava gli orecchini d'oro massiccio e la collana triangolare che la contraddistinguevano come la guida spirituale del culto, e i suoi occhi neri brillavano di saggezza e autorità.

Mentre iniziava il suo discorso, Miak si scoprì il seno con grazia e solennità, seguendo la tradizione delle prixa prime, da Miak inventate. Le sue mammelle, simbolo della femminilità e della fertilità, erano esposte alla luce del giorno, mentre la folla osservava con riverenza e rispetto.

"Fedeli seguaci del Culto del Prixa Prime," esclamò Miak con voce potente, mentre le sue parole risuonavano nell'aria circostante, "oggi siamo riuniti per celebrare un momento storico nella nostra fede, un momento che segnerà una nuova era di speranza e cambiamento per il nostro popolo."

Mentre parlava, Miak si mosse con grazia e fiducia, le sue parole colpivano nel profondo il cuore di chi la ascoltava. Poi, annunciò con fermezza e orgoglio: "Oggi annunciamo con gioia che il Messia è tra noi. E la sua sposa, la Prixa divina che sarà al suo fianco, è stata scelta tra di noi. Garula, la nostra compagna più rispettata e devota, è stata eletta per questo sacro incarico."

La folla proruppe in un coro di applausi e acclamazioni, mentre Miak annunciava la notizia con fermezza e orgoglio. "Garula sarà la guida del nostro popolo, la portatrice della nostra fede e della nostra speranza. Insieme, sotto la sua guida, realizzeremo la promessa di libertà e giustizia per tutti."

Con un gesto di gratitudine e rispetto verso Garula, Miak concluse il suo discorso, pronunciando la preghiera sacra:
"O divini, creatori delle stelle e dei mari, ascoltate la nostra preghiera mentre ci rivolgiamo a voi con umiltà e devozione.

Nel vostro grande mistero, avete plasmato il mondo con i vostri falli sacri, simboli della vita e della creazione stessa. Con il vostro tocco divino, avete donato agli esseri viventi i seni primordiali, fonte di nutrimento e amore materno.

Nel mistero dei vostri ani del mondo, avete instillato la sacra essenza del desiderio e della passione, che ci guida nel cammino della vita.

Concedeteci la vostra grazia e la vostra benedizione, affinché possiamo onorare la divina bontà del sesso, che ci unisce come creature divine e ci avvicina al vostro splendore eterno.

Guidateci lungo il sentiero della saggezza e della compassione, affinché possiamo vivere in armonia con voi e con il mondo che avete creato.

Nel nome del Messia e della sua sposa, Garula, che portano la luce della vostra divina benevolenza sulla terra, chiediamo che la vostra guida e il vostro amore possano illuminare ogni passo del nostro cammino.

Così sia."

La piazza era colma di una folla tumultuosa, composta da centinaia di fedeli devoti al Culto del Prixa Prime, che attendevano con ansia l'arrivo di Garula, la prescelta sposa del Messia. Il suono dei cori, delle urla e dei pianti si diffondeva nell'aria, creando un'atmosfera carica di emozione e fervore religioso.

Garula veniva portata su un elegante carretto bianco, adornato con fiori e drappi dorati, al centro della piazza. Le sue vesti bianche fluttuavano leggere intorno a lei, mentre i suoi lunghi capelli rosa ondeggiano al vento, incorniciando il suo volto radioso e risoluto. Il suo sguardo, luminoso e penetrante, si posava con grazia e dignità sulla folla, accogliendo l'amore e il rispetto dei suoi seguaci.

I cori di gioia e di esultanza si alzavano più forti, mescolati ai pianti commossi di coloro che erano stati toccati dalla grazia di Garula e dalla promessa di un futuro luminoso sotto la sua guida. Ogni grido, ogni applauso, ogni lacrima rappresentava l'ardente devozione e la speranza del popolo di Odexa, uniti nel loro desiderio di libertà e giustizia.

Mentre il carretto bianco si muoveva lentamente attraverso la folla, Garula alzava una mano in segno di gratitudine e benedizione, trasmettendo la sua energia positiva e il suo amore a coloro che l'avevano accolta con tanto affetto e devozione. Era un momento di gioia e di celebrazione, un momento in cui il potere dell'amore e della fede trasformava la piazza in un luogo sacro, dove il Messia e la sua sposa erano venerati come figure divine, pronte a guidare il loro popolo verso una nuova era di speranza e di pace.
L'atmosfera nella piazza era carica di eccitazione e devozione mentre Garula veniva lentamente portata al centro dell'attenzione. Le quattro monache prixa, vestite con abiti cerimoniali che ne accentuavano la bellezza e la sacralità, circondavano Garula con rispetto e reverenza, pronte ad eseguire il rito di spogliamento tradizionale.

Con movimenti lenti e delicati, le monache prixa iniziarono a togliere con grazia i delicati veli bianchi che avvolgevano Garula, rivelando la sua pelle pallida e liscia alla luce del sole. Ogni gesto era eseguito con attenzione e rispetto, come un omaggio alla bellezza e alla sacralità della futura sposa del Messia.

Piano piano, le mani delle monache prixa iniziarono a esplorare il corpo di Garula con una delicatezza che trasudava reverenza e devozione. Le loro carezze sensuali e rispettose, seppur intime, non erano mosse da desiderio carnale, ma da un profondo senso di riverenza per la divinità che incarnava Garula come sposa del Messia.

Garula, nel frattempo, rimaneva immobile e calma, accettando con dignità e serenità il rito sacro che si stava svolgendo intorno a lei. La sua presenza irradiava un'aura di potere e di grazia, mentre le monache prixa continuavano il loro lavoro con devozione e rispetto.
Mentre i fedeli uomini si preparavano a circondare Garula per rendere omaggio alla sua divinità, un urlo sacro echeggiò attraverso la piazza, emanato dalla voce potente e carismatica di Miak, la sacerdotessa suprema del Culto del Prixa Prime. Era un richiamo che risuonava nel cuore di ogni uomo presente, un invito a partecipare al sacro rituale che stava per svolgersi in onore della futura sposa del Messia.

L'urlo sacro di Miak, carico di autorità e misticismo, risuonò tra le mura della piazza, spingendo i fedeli uomini a inginocchiarsi e ad alzare le mani verso il cielo in segno di devozione e rispetto. Era un richiamo che li chiamava a unirsi nel rito sacro, a toccarsi intimamente e a gettare il loro seme su Garula come segno di benedizione e protezione divina.

Con fervore e abbandono, i fedeli uomini risposero all'urlo sacro di Miak, accettando il loro ruolo nel sacro rituale e preparandosi ad adorare la futura sposa del Messia con tutto il loro cuore e la loro anima. Era un momento di comunione e unità, in cui la voce della sacerdotessa guidava il popolo nel cammino della fede e della devozione, preparandoli per il sacro incontro con la divinità incarnata in Garula.
Garula, nel frattempo, accettava con gratitudine e rispetto l'omaggio dei fedeli uomini, consapevole del significato profondo di quel gesto e della responsabilità che portava con sé il suo ruolo di sposa del Messia. Con grazia e dignità, si ergeva al centro della piazza, accogliendo le benedizioni e le preghiere dei suoi seguaci con un cuore pieno di amore e compassione. Era un momento di unione e comunione tra il divino e l'umano, un momento in cui la fede e la spiritualità si fondevano in un'unica esperienza di sacralità e devozione.
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Nell'intimità dell'harem prime, Miak, Garula, Venere e Saucy si riunirono per festeggiare il successo del loro audace piano di ribellione. In un momento di gioia e complicità, le quattro donne si abbracciarono, condividendo il peso dei mesi di pianificazione e azione che li aveva portati fino a quel momento.

Miak, con la sua aura di saggezza e autorità, prese il comando della situazione, annunciando con voce ferma e determinata le prossime mosse della ribellione. Guardando fisso negli occhi di Saucy, ordinò con decisione: "Saucy, è giunto il momento di mandare la comunicazione a Fedenrad. Digli che tra dodici mesi potrà tornare su Odexa come nostro messia."

Le parole di Miak risuonarono nell'aria, cariche di significato e promessa per il futuro del loro pianeta. Era un momento cruciale, in cui il destino di Odexa era stato messo nelle loro mani, e ora dovevano agire con prudenza e determinazione per garantire il successo della loro ribellione e il trionfo della giustizia e della libertà.

Saucy uscì dalla stanza.
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Con un movimento elegante e solenne, Miak iniziò a sfilare i suoi abiti da sacerdotessa suprema, rivelando lentamente il suo bellissimo corpo nudo alla luce soffusa dell'harem. La sua pelle dorata risplendeva sotto la luce, radiosa e liscia come l'avorio, adornata solo dalle delicate tracce di antichi simboli religiosi dipinti sulle sue spalle e sul petto.

I suoi lunghi capelli neri cascavano morbidi sulle sue spalle, incorniciando il suo viso dal tratto regale e dagli occhi scintillanti di saggezza e potere. Il suo seno, rotondo e perfetto, si sollevava con grazia al ritmo dei suoi respiri, mentre le sue curve sinuose si snodavano con eleganza lungo il suo corpo, creando un'immagine di bellezza e sensualità divina.

Venere, osservando con ammirazione il corpo nudo di Miak, non poté fare a meno di complimentarsi con lei per la sua bellezza e il suo coraggio. Anche Garula, ispirata dal gesto audace della sacerdotessa, seguì il suo esempio, sfilando i suoi abiti con sicurezza e dignità, mostrando il suo corpo radioso e scolpito dalla determinazione e dalla forza interiore.

Miak fece un'intelligente osservazione: "Ragazze e da tempo che non facciamo sesso tutte insieme.
Con un sorriso malizioso, Venere fece un leggero cenno con la testa mentre ascoltava le parole di Miak. "Hai ragione, Miak. È stato troppo tempo da quando ci siamo unite in un momento di passione e complicità. Perché non festeggiare il successo della nostra ribellione con un momento di intimità e piacere?"

Miak annuì con un'espressione giocosa, comprendendo l'importanza di celebrare i loro successi con leggerezza e gioia. "Sì, Venere, hai ragione. Dobbiamo ricordare di non prendere troppo sul serio il nostro destino e di godere dei momenti di felicità che possiamo trovare."

Garula, con un sorriso radioso, si unì al coro. "Sì, ragazze, è tempo di celebrare il nostro trionfo e la nostra forza insieme. Ciò che abbiamo fatto è straordinario, e dobbiamo onorare la nostra amicizia e la nostra lealtà con amore e passione."

Con un gesto elegante, Miak si avvicinò a Venere e Garula, avvolgendole entrambe nelle sue braccia con dolcezza e desiderio.
Con grazia e desiderio, le mani di Miak e Garula cominciarono a esplorare il corpo di Venere, facendo scivolare con delicatezza lungo la sua pelle morbida e invitante. Venere, con un sospiro di piacere, si abbandonò al tocco sensuale delle sue compagne, lasciando che il desiderio e la passione si accendessero dentro di lei.

Le sue gambe si aprirono leggermente per accogliere le carezze audaci delle due donne, rivelando il suo fallo, elegantemente modellato e desideroso di piacere. La sua pelle liscia e setosa tremava sotto le carezze appassionate di Miak e Garula, mentre il suo membro pulsava con l'anticipazione del piacere imminente.

Miak e Garula, con abilità e maestria, continuarono a toccare e stimolare il fallo di Venere, facendo crescere il suo desiderio fino a raggiungere vette di estasi e piacere. Le loro mani esperte si muovevano con precisione e determinazione, portando Venere sull'orlo dell'orgasmo con una combinazione perfetta di dolcezza e passione.

Sotto le loro cure amorevoli, Venere gemette di piacere, lasciandosi trasportare da un turbine di sensazioni e emozioni. Con un sospiro carico di desiderio, Venere prese il suo fallo nelle mani, offrendolo alle due alte sacerdotesse con un gesto di abbandono e devozione. Con grazia e sensualità, Miak e Garula accettarono il dono di Venere, avvicinandosi al suo membro con occhi ardenti di passione e desiderio.

Miak, con la sua bocca carnosa e sensuale, si avvicinò al fallo di Venere con lentezza e grazia, accarezzandolo con le labbra e la lingua con un tocco delicato e appassionato. Garula, con un'espressione di pura lussuria, seguì il suo esempio, prendendo il membro di Venere tra le sue labbra con una carezza audace e sensuale.

Venere gemette di piacere mentre le due alte sacerdotesse si dedicavano al suo membro con fervore e passione, accogliendo il suo fallo nelle loro bocche con un desiderio ardente e una dedizione assoluta. Era un momento di estasi e piacere, in cui il corpo di Venere vibrava di desiderio e soddisfazione mentre le sue compagne lo avvolgevano in un turbine di sensazioni e emozioni.
Con un gemito di desiderio, Garula si chinò verso Venere, le cui gambe si aprivano invitanti davanti a lei. Con una carezza audace e sensuale, Garula fece scivolare le sue dita lungo le curve morbide del sedere di Venere, esplorando con lentezza e determinazione la sua carne setosa e invitante. Ogni tocco era carico di passione e desiderio, mentre Garula si avventurava sempre più in profondità nel suo corpo, regalando a Venere sensazioni di piacere intense e irresistibili.

Nel frattempo, Miak, osservando con lussuria la scena davanti a lei, non poteva resistere alla tentazione di unirsi al gioco sensuale. Con un movimento fluido e seducente, si avvicinò a Garula, offrendole il suo corpo con un'espressione di puro desiderio. Con un sorriso malizioso, Miak prese le dita di Garula e le guidò verso il suo sedere, invitandola a esplorare le sue curve con la stessa passione e audacia con cui stava toccando Venere.

Garula, completamente presa dal momento di lussuria e complicità, accettò l'invito di Miak con entusiasmo, immergendo le sue dita nel corpo caldo e avvolgente della sacerdotessa suprema.
Con un gemito di desiderio, Venere afferrò con fermezza le teste di Miak e Garula, guidandole con decisione verso il suo fallo pulsante di desiderio. Le due amiche, completamente prese dal momento di passione e complicità, accettarono l'invito di Venere con fervore e desiderio, lasciando che il loro amore e la loro lussuria si manifestassero in un gesto audace e sensuale.

Con movimenti fluidi e coordinati, Miak e Garula si avvicinarono al fallo di Venere, avvolgendolo con le loro labbra e le loro lingue con una dedizione assoluta. Era un momento di intimità e piacere condiviso, in cui i confini tra desiderio e complicità si dissolvevano, lasciando spazio solo alla sensazione travolgente di essere completamente immersi nel fuoco del desiderio e della passione.

Venere gemette di piacere mentre le due amiche si dedicavano al suo fallo con fervore e passione, accogliendo il suo membro nelle loro bocche con un desiderio ardente e una dedizione assoluta.
Con un gemito di piacere, Miak si posizionò sopra il fallo di Venere, lasciando che il desiderio e la passione la guidassero in un atto di totale abbandono e lussuria. Con movimenti sinuosi e sensuali, si abbassò lentamente sul membro pulsante di desiderio, permettendo al fallo di penetrarla profondamente, portandola in un vortice di sensazioni travolgenti e piacere intenso.

Venere, con occhi ardenti di passione, afferrò con forza i fianchi di Miak, guidandola con fermezza nel ritmo incalzante del loro amore condiviso. Era un momento di totale fusione e connessione, in cui i loro corpi si univano in un turbine di lussuria e desiderio, portandoli a nuove vette di estasi e soddisfazione.

Miak gemette di piacere mentre il fallo di Venere la penetrava con forza e determinazione, portandola sull'orlo dell'estasi con ogni movimento ritmico e appassionato. Era un momento di totale abbandono e piacere, in cui i loro cuori e le loro anime si fondevano insieme in un'esplosione di sensazioni e emozioni.
Con gli occhi brillanti di desiderio e passione, Garula osservava intensamente Miak e Venere mentre si abbandonavano al piacere del loro amore condiviso. Con movimenti sinuosi e sensuali, si lasciò andare al proprio desiderio, portando le mani tra le sue cosce mentre iniziava a toccarsi con fervore e lussuria.
Con uno sguardo carico di passione e desiderio, Miak fissava negli occhi Venere mentre i loro corpi si univano in un ballo di lussuria e passione. Con ogni colpo profondo e ritmato, il piacere cresceva dentro di loro, portandoli sull'orlo dell'estasi con ogni movimento audace e sensuale.

Mentre i loro corpi si avvicinavano sempre di più al culmine del piacere, il trucco pesante di Miak cominciò a sciogliersi, lasciando che il suo viso si rivelasse nella sua vera bellezza. Con grazia e sensualità, Venere liberò i suoi capelli, lasciando che le ciocche fluide e seducenti si disperdessero intorno a loro come un mantello di desiderio e passione.

Il ritmo dei loro movimenti si fece sempre più serrato, accompagnato dalla musica dei gemiti che salivano nell'aria carica di desiderio. Il suono degli uccelli che arrivava dal mare si unì alla sinfonia del loro amore condiviso, creando una melodia avvolgente e seducente che li avvolgeva come una carezza.

Mentre il piacere raggiungeva il suo apice, un forte flusso di liquidi esplose dall'intimità di Miak, inondando il loro letto d'amore con una cascata di estasi e passione. Era un momento di pura fusione e connessione, in cui i loro corpi e le loro anime si fondevano insieme in un'esplosione di piacere e soddisfazione, lasciandoli entrambi completamente avvolti nel fuoco del loro amore condiviso.
Con un gemito di desiderio, Garula si avvicinò a Miak mentre il liquido del suo piacere fluiva copiosamente. Con un'espressione di intensa lussuria, abbassò il viso tra le cosce di Miak, lasciando che la sua lingua esplorasse ogni goccia di liquido che fluiva dalla sua intimità.

Con movimenti audaci e sensuali, Garula assaporò il gusto del piacere di Miak, godendo del sapore intenso e avvolgente che riempiva la sua bocca con una sensazione di estasi e soddisfazione. Era un momento di totale abbandono e complicità, in cui il piacere di entrambe si univa in un turbine di sensazioni e emozioni.
Con un gemito di piacere, Venere afferrò Garula con fermezza e la guidò verso di sé, posizionandola sopra il suo fallo pulsante di desiderio. Con uno sguardo carico di lussuria, Venere fece scivolare la testa di Garula tra le sue cosce, offrendole il suo membro con un'espressione di puro desiderio.

Garula, completamente presa dal momento di passione e complicità, accolse l'invito di Venere con fervore e desiderio, lasciando che la sua lingua esplorasse ogni centimetro del fallo di Venere con una dedizione assoluta. Era un momento di totale abbandono e lussuria, in cui i loro corpi si univano in un turbine di desiderio e piacere condiviso.

Venere gemette di piacere, godendo del tocco audace e sensuale di Garula sul suo membro pulsante di desiderio.

Con un sorriso carico di desiderio, Venere si alzò e prese uno strapon, offrendolo a Garula e Miak con un gesto invitante. Le due amiche accettarono l'offerta con eccitazione, indossando gli strapon con determinazione e lussuria.

Con i loro nuovi strumenti di piacere pronti all'uso, Miak e Garula si avvicinarono a Venere con un'espressione di pura passione. Miak prese lo strapon tra le labbra, mentre Venere si lasciava penetrare dal membro di Garula con un gemito di piacere.

Con movimenti audaci e sensuali, Miak iniziò a muovere il suo strapon dentro la bocca di Venere, mentre Garula penetrava il suo ano con fermezza e desiderio. Era un momento di totale abbandono e complicità, in cui i confini tra piacere e passione si dissolvevano, lasciando spazio solo alla sensazione travolgente di essere completamente immersi nel fuoco del desiderio e della lussuria.

Con un sorriso di complicità, Miak si avvicinò a Venere e posò delicatamente le mani sul suo seno, accarezzandolo con dolcezza e passione. Venere gemette di piacere sotto il tocco audace di Miak, lasciandosi trasportare dal piacere intenso che la pervadeva.

Con uno sguardo carico di desiderio e complicità, Miak fissò gli occhi di Garula mentre continuava a scambiare intensi momenti di passione con Venere. Con ogni movimento ritmico e sensuale, il piacere cresceva dentro di loro, portandoli sull'orlo dell'estasi con ogni colpo audace e determinato.

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Con un sorriso audace e carico di desiderio, Saucy tornò dal dare il messaggio a Fedenrad e si unì alla scena di passione e lussuria che si stava svolgendo. Con un gesto sicuro, si liberò dei suoi vestiti, rivelando il suo corpo scolpito e sensuale.

Il suo corpo era una sinfonia di forme sinuose e curve pronunciate, con la pelle liscia e lucente sotto la luce morbida della stanza. I suoi seni erano pieni e turgidi, con capezzoli turgidi che punteggiavano il loro splendore. Al centro del suo corpo, il suo fallo si ergeva fiero e potente, pronto a soddisfare i desideri di chiunque avesse il privilegio di condividere il suo letto.

Con passo deciso, Saucy si avvicinò a Garula e Venere, con lo sguardo carico di desiderio e passione. Senza esitazione, si posizionò dietro a Garula, lasciando che il suo fallo pulsante di desiderio si sfiorasse contro la pelle morbida delle sue natiche.

Con un gemito di piacere, Garula si lasciò penetrare dall'ardente desiderio di Saucy, accogliendo il suo membro con un'espressione di pura estasi. Era un momento di totale abbandono e complicità, in cui i loro corpi si univano in un turbine di passione e lussuria, portandoli sull'orlo dell'estasi con ogni colpo audace e sensuale.

Era un momento di pura estasi e soddisfazione, in cui i loro desideri più profondi e ardenti si realizzavano pienamente, lasciandoli avvolti nel fuoco del loro amore condiviso. Con ogni colpo e movimento, Saucy, Garula e Venere si abbandonavano completamente al piacere del momento, lasciandosi trasportare dal vortice del desiderio e della passione fino a raggiungere nuove vette di estasi e soddisfazione.
Con un gemito di piacere, Saucy iniziò a leccare il collo di Garula con la sua lingua biforcuta, facendo scivolare le due estremità su e giù lungo la pelle morbida e sensuale. La sua lingua biforcuta esplorava ogni centimetro del collo di Garula con una dedizione ardente, lasciando un sentore di desiderio e passione sulla sua pelle.

Nel frattempo, la coda da diavolo di Saucy diventava sempre più dura e rigida, pulsando con l'ardente desiderio di soddisfare i suoi istinti più profondi. Con un movimento fluido e deciso, allungò la sua coda diavolesca e la fece scivolare dentro l'ano di Miak, penetrandola con fermezza e desiderio.

Miak gemette di piacere sotto il tocco audace e sensuale di Saucy, mentre la sua coda diavolesca la penetrava con una intensità travolgente. Era un momento di totale abbandono e lussuria, in cui i loro corpi si univano in un turbine di desiderio e passione, portandoli sull'orlo dell'estasi con ogni movimento audace e sensuale.

Con un sorriso audace e carico di desiderio, Miak si avvicinò a Saucy con passione, lasciandosi trasportare dal fuoco dell'ardente desiderio che bruciava tra di loro. Con ogni carezza audace e sensuale, i loro corpi si univano in un turbine di passione e lussuria, portandoli sull'orlo dell'estasi con ogni colpo audace e determinato.

Mentre Miak e Saucy si abbandonavano al piacere del loro amore condiviso, Venere e Garula si avvicinarono con desiderio e complicità. Con un sorriso carico di lussuria, Venere prese Garula tra le braccia e la baciò con passione, lasciandosi trasportare dal calore del loro desiderio condiviso.

Con ogni carezza sensuale e bacio ardente, i loro corpi si unirono in un ballo di passione e lussuria, portandoli a nuove vette di estasi e soddisfazione. Era un momento di totale abbandono e complicità, in cui i loro desideri più profondi e ardenti si realizzavano pienamente, lasciandoli avvolti nel fuoco del loro amore condiviso.

Con un sorriso audace e carico di desiderio, Venere mise Garula nella posizione del missionario, guardandola con occhi pieni di passione e lussuria. Con gesti decisi e sensuali, si posizionò sopra di lei, pronta a condividere un momento di intimità ardente e travolgente.

Nel frattempo, Miak si mise a novanta, offrendo il suo corpo con una provocante esposizione. Con un gemito di anticipazione, lasciò che il desiderio la avvolgesse completamente, pronta a ricevere il piacere che stava per venire. Era un momento di totale abbandono e complicità, in cui i loro corpi si univano in un turbine di passione e desiderio, portandoli sull'orlo dell'estasi con ogni movimento audace e sensuale.
Con un movimento deciso e carico di desiderio, Venere si mise dietro a Saucy e iniziò a penetrarla con fermezza e passione, lasciandosi trasportare dall'ardente desiderio che bruciava dentro di lei. Con ogni colpo vigoroso e sensuale, Saucy gemeva di piacere, accogliendo l'ardente piacere che le veniva donato con totale abbandono e complicità.

Per aumentare la forza del movimento, Venere si aggrappò alle corna di Saucy con determinazione, lasciandosi trasportare dall'impeto del loro desiderio condiviso. Era un momento di pura lussuria e passione, in cui i confini tra desiderio e piacere si dissolvevano completamente, portandoli sull'orlo dell'estasi con ogni movimento audace e sensuale.

Nel frattempo, Miak e Garula si abbandonavano a un intenso 69, con le loro lingue che esploravano avidamente i rispettivi piaceri. Con ogni carezza e bacio, i loro corpi si univano in un turbine di desiderio e passione, portandoli sull'orlo dell'estasi con ogni movimento audace e sensuale.
Con un gemito di piacere, Saucy continuava a essere penetrata da Venere con fermezza e passione, lasciandosi trasportare dall'intenso piacere che la avvolgeva completamente. Mentre il loro ardente incontro continuava, Saucy sentì un'ondata di piacere travolgerla, e senza toccarsi, riversò il suo seme sulle due donne sotto di lei, coprendole con la sua essenza vitale.

Nel frattempo, Venere continuava a spingersi sempre più profondamente dentro Saucy, lasciando che il loro desiderio condiviso li avvolgesse completamente. Con un gemito di piacere, Venere raggiunse il culmine del suo piacere, riversando il suo seme caldo dentro Saucy, unendosi a lei in un momento di intimità ardente e travolgente.

Dopo l'intenso e passionale incontro, le quattro donne giacevano avvolte in una sensazione di completa estasi e soddisfazione. I loro corpi erano ancora vibranti del piacere condiviso, mentre il profumo del desiderio fluttuava nell'aria intorno a loro.

Con un sorriso soddisfatto sulle labbra, Miak, Garula, Venere e Saucy si scambiarono sguardi compiaciuti, consapevoli del profondo legame che li univa come compagne di ribellione e amanti appassionate.

Era stato un momento di totale abbandono e complicità, che aveva rafforzato il loro legame e rinnovato la loro determinazione nel perseguire la loro causa comune. Mentre l'eco dei loro gemiti di piacere si dissolse nell'aria, sapevano che il loro cammino verso la libertà e l'emancipazione era appena iniziato.

Con la promessa di un futuro migliore nel loro cuore, le quattro donne si abbracciarono strette, pronte ad affrontare insieme le sfide che li attendevano e a lottare per un mondo in cui ogni individuo potesse vivere libero e senza oppressione.

E così, nel silenzio della notte, le quattro compagne di ribellione si lasciarono avvolgere dal dolce abbraccio del sonno, pronte a svegliarsi con il sorgere del nuovo giorno e a continuare la loro lotta per la libertà e la giustizia.
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