La giovane imprenditrice fiorentina ed il suo cornuto ep1 di 3.

La giovane imprenditrice fiorentina ed il suo cornuto.

Mi scrive lui da Firenze su Telegram, avendo trovato il mio contatto su un altro sito.
Guardo il profilo su A69 e decido che gli rispondo.

Solita conversazione banale: “ci intriga molto la situazione che proponi nel tuo dungeon, ecc. “.

Mi invia foto e video di lei in azione a viso scoperto. Mi piace molto. 24enne lei 32enne lui. Fidanzati. Di primo mattino mi inoltra un videoselfie fatto da lei mentre spompina un vibratore e poi se lo infila nella figa fradicia e stretta.
Per ogni video mi chiede i commenti e deduco che è un onanista. Sto al gioco per alcuni messaggi, ma prima che io decida di togliermelo di torno lo fa lui.
Bene così.
Tante care cose, direbbe una mia amica gnocca di Roma.

E invece…
Eccoci giunti al perché di questo mio racconto..,

Dopo una settimana l’onanista si rifá vivo.
Mi dice che lui e la presunta fidanzata troia sono in vacanza al Lago d’Iseo.
Puttanate, penso. Due Fiorentini in vacanza a Iseo. Mah! Non rispondo.
Il giorno seguente mi telefonana il mio socio dal negozio di Brescia e mi informa che una coppia di Firenze mi ha cercato. Me li descrive. Sono loro.

Rispondo e concordiamo un pomeriggio nel dungeon per realizzare il sogno lussurioso che avevo loro prospettato.

Convoco per l’occasione un amico 50enne prestante.

Vado ad aprire la porta del dungeon.
Lui è un giovane bell’uomo, aggressivo su Telegram, sottomesso nel mondo reale. Come piace a me.
La giovane fidanzata è uno schianto di sensualità, nella sua falsa magrezza.
Capelli nerissimi, tinti per l’occasione mi dice perché sapeva che al cornuto avevo detto che mi piacciono.
Porge la sua borsa al cornuto.
Si sfila ogni indumento e li consegna al fidanzato.
Rimane in perizoma: quello è per me.
Glielo riconsegneró al termine della sessione, come faccio sempre.

“Mi lubrifichi i buchetti, per favore?”
È l’inizio della festa.
Infilo le dita immerse nel gel nei suoi due orifizi contemporaneamente senza complimenti.
Lei freme, ha scosse di sgomento misto a piacere.
È in piedi stretta a me.
Le tettine premono contro di me ed i capezzolini turgidi mi solleticano il torace.
Le infilo la lingua in un orecchio: “Troione, ora inizia la tua festa”, le sussurro.
“Adoro il turpiloquio! Adoro essere porca di fronte al cornuto”.
Le piazzo la lingua in gola, non aspettava altro.
Scende in ginocchio e mi pompa dolcemente alternando colpetti di lingua sul glande e sul prepuzio.
Faccio cenno all’amico di avvicinarsi e le schiaffiamo entrambi i cazzi nella bocca che pareva stretta, ma li contiene mugolando.
L’amico si piazza sul letto della sala delle torture a cazzo ritto in su.
Metto un guinzaglio alla vacca e la trascino là.
Le ordino di impalarsi sul cazzo pronto.
Prendo una frusta e le infliggo diversi colpi sul culo fino a farlo paonazzo.
Il cornuto fa video e si sega, si sega e fa video.
Non ha mai vissuto una situazione analoga. (CONTINUA)