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La puttanella del gruppo seconda parte


di CPAMANTI
16.08.2023    |    10.671    |    5 9.8
"" Senti come è duro questo pisellone…" gli dico con voce da grande porca..."
Quelle lingue, quelle labbra mi hanno divorato la figa, il mio corpo pervaso in ogni centimetro dal piacere...sono esausta distrutta.

"Dai mia dolce puttana, dimmi quale sono stato io", lo sentivo, fremere, godere all'idea che io sbagliassi per poter impartire un'altra lezione a questa bambola, oh siiiiiiii quanto godeva!!!!!!

"Il quinto"

Nessuno pronuncia una parola.

" Adesso a turno ti lecchiamo quella dolcissima patatina, pensaci bene prima di rispondere, non sbagliare"

Mi sdraio sempre sul letto, Marco mi allarga le gambe, mi bacia partendo dalle caviglie, mi mordicchia risalendo e con poca dolcezza la infila nella fighetta, sgrilletta il clitoride, mi stringe forte le mani, che voglia che ha di scoparmi. Si ferma all'improvviso e lascia il posto a Giuseppe e a turno mi divorano, mi strizzano le tette, e qualcuno di dispettoso mi sbatte sul viso il cazzo duro.

"Il quinto"

Marco mi toglie la benda. Chiudo gli occhi delusa, il quinto era Filippo.

" Inconcepibile, sei una gran troia, e adesso lo dimostrerai amore"

In coro gli altri sei.

"Una punizione esemplare Marco, cosa proponi?"
Marco mi guarda, i suoi occhi parlano da soli, uno sguardo di sfida, l'accenno di un mezzo sorriso colmo di soddisfazione, da lì a poco avrebbe visto quello che desiderava da tanto tempo.

" Tu non mi hai riconosciuto, adesso cambiano le regole. Voglio che tu senta di essere puttana, considerata puttana, conosciuta come la puttana, desiderata puttana, oggi la tua perversione è questa e te la godi".

Ricambio il suo sguardo con le lacrime agli occhi, tutti gli altri che fremono nell' attesa dello spettacolo. Reprimo le lacrime, ed accetto la sfida, una rabbia che sale dentro da farmi impazzire, ma nn lo deluderò.

"Voglio un cazzo da ciucciare, come fosse un calippo, lo voglio ciucciare nel modo più sconcio che mi viene in mente, sbavando e facendo rumori con la bocca.

Voglio un cazzo in figa e lo voglio tutto dentro, voglio sentirlo duro e potente, che mi riempia.

E voglio pure un cazzo nel culo, che mi allarghi, voglio che mi faccia male, che mi spacchi, e voglio sentirlo dentro insieme all'altro in figa, li voglio tutti e due, li voglio sentire mentre sfregano uno contro l'altro ed io nel mezzo.

E voglio pure tutti gli altri, pronti a darsi il cambio, con i cazzi già eretti per il mio gusto nel guardare, li voglio tutti addosso a me ora, a scoparmi come una puttana.

"Marco, vado a farmi una doccia veloce per rinfrescarmi, e facciamo uno spuntino, mi è venuta tanta, tanta fame".

Mi avvio verso il bagno passandogli dietro, alzandomi sulla punta dei piedi, gli sussurro all'orecchio:

" Amore, sarai solo uno spettatore dei prossimi giochi, mettiti comodo. Voi ragazzi aiutatemi dopo a preparare qualcosa da mangiucchiare e soprattutto da bere!"

Mi lavao accuratamente tutte le parti del corpo, e dopo essermi asciugata i capelli, passo al trucco.
Ci metto quasi mezz’ora a completare l’opera, e devo ammettere che alla fine il risultato era veramente perfetto, sembravo una puttana da strada!

Esco dal bagno per cercare l' approvazione di Marco, intento ad aiutare i nostri sei amici a preparare bruschette, tramezzini, e tanti cocktail, ed una volta ottenuta controllo i vestiti che mi aveva preparato.
Sempre che di vestiti si possa parlare.
Un tubino nero mai visto, cortissimo senza spalline, molto aderente e con ampi inserti di rete a maglie molto sottili. Lo aveva portato lui visto che non era mio. Evidentemente aveva esagerato un pó prendendolo più piccolo di quanto servisse. Scarpe nere tacco 14 e nulla più.
Prendo il tubino e lo infilo dalle gambe e provo a sistemarmelo addosso.
Era davvero piccolo. Mi fasciava completamente il corpo senza lasciare nulla all’immaginazione. Arrivava a malapena a coprire il culo, e bastarono i 2 passi che feci verso lo specchio per farlo salire fino a metà culo, scoprendo la parte inferiore dei glutei.
Ma il problema principale era il seno. Stava dentro a fatica, e gli inserti a rete trasparente non permettevano di coprire completamente la circonferenza dei miei seni che uscivano da sotto arrivando a lambire il capezzolo.
Sarebbe stata una serata di sicuro entusiasmante vestita così.
Torno verso il letto per indossare i tacchi. Con quelli l’effetto era ancora più accentuato. Ad ogni movimento dovevo sistemare il vestito che saliva scoprendomi il sedere e lasciando sbucare il capezzolo dal tessuto trasparente.

"Perfetta, una vera vacca da strada", esclama Marco.

" Non sembri tu vestita così, secondo me sei proprio una gran troia sotto, sotto", aggiunge Luca.

Io la puttanella, perché così in fondo ero considerata ridevo e stavo al gioco perché per loro ero un’amica, ma era immensa la voglia di farsi proprio la ragazza di Marco.

Giuseppe, Giorgio, Patrizio, Filippo, Luca, Massimo e Marco mangiano e bevono, parlano, scherzano, ma si sente forte il desiderio di iniziare il gioco.

Filippo mi passa il terzo bicchiere di vodka alla fragola, la mia preferita.

"Bevi tesorino, così ti rilassi e ti godi la serata....", con sorriso malizioso.

Effettivamente ero un pó tesa, vado in bagno a fare la pipì e restare un momento da sola. Mi guardo allo specchio, ok Elenoire, sei pronta, sono una gran puttana e li voglio tutti. Torno in salotto e mi appare una scena dirompente, i sei ragazzi sono schierati in piedi, completamente nudi e i loro cazzi già in tiro. Il mio tesoruccio di ragazzo è appoggiato al muro, gli vado incontro e allungo una mano sul suo pacco e sento che ce l’ha durissimo. Lo guardo con aria birichina, facendogli capire che so perché è tutto eccitato e che immagino quali sono le sue fantasie, che vorrebbero che qualche cazzone nodoso mi sbattesse
per bene.

Inizio a masturbarlo attraverso i boxer. Gli piace quando lo stuzzico in quel modo.

" Senti come è duro questo pisellone…" gli dico con voce da grande porca.

"Come mai tutta questa voglia improvvisa? Ti stai immaginando che faccia la stessa cosa a qualche maschietto?"

Aumento la velocità e la potenza della sega. Marco continua a sorridere, compiaciuto del fatto che ho letto perfettamente nei suoi pensieri. Come prevedevo, mi bastano meno di due minuti per farlo sborrare.

Chiude gli occhi, spalanca la bocca dal piacere e irrigidisce tutto il corpo. Il suo cazzo diventa durissimo e, dopo pochi istanti, erutta abbondanti fiotti di crema densa e appiccicosa che attraversano la stoffa dei boxer e mi impiastrano completamente la mano.

Proseguo a segarlo, assicurandomi di averlo svuotato per bene.

" Adesso guarda!!!!"

" Ragazzi andiamo in camera".

Non posso fare a meno di notare quanto sono dotati, certo li avevo già assaggiati tutti con la bocca, ma finalmente ad ogni nome corrispondeva un cazzo preciso. Mi fermo davanti a Luca, a quel punto,mi ero eccitata ancora di più di quanto già non lo fossi, mi inginocchio davanti a lui e comincio a masturbarlo e leccargli il cazzo dalle inaspettate dimensioni.

Aveva davvero una verga di tutto rispetto,non molto lungo ma spesso, scuro di colore, sormontato da una cappella livida e gonfia come una grossa prugna, con l'asta rivestita da gonfie vene che lo facevano apparire ancora più tozzo e sotto a quella specie di clava nodosa, pendevano due grossi testicoli ricoperti di peli neri.

Una vera tentazione!

Un invito esplicito ed osceno a mettermelo in bocca per sentirlo crescere e diventare più duro tra le labbra. Luca era talmente arrapato che dopo alcuni colpi di lingua e poche escursioni tra le mie labbra, mi riempie la bocca di sperma che, anche se un pó delusa, avevo ingoiato tutto. Dotato certo, ma poco soddisfacente.

A quel punto passo a quello successivo, Giuseppe, neanche il tempo di inginocchiarmi, mi sbatte il suo cazzo sul viso come a schiaffeggiarmi,sublime. Succhio, lecco quella buona cappella, gli lecco e prendo in bocca le palle risucchiando rumorosamente. Me lo sono poi portato sul pavimento per un bel 69. In quella posizione riuscivo anche a leccare le palle da dietro e a leccargli il culo. Marco è a fianco e guarda fissamente tutto quello che faccio. Intanto Giuseppe mi succhia il grilletto sditalinandomi il culo aperto. Ad un certo punto ha cominciato ad ansimare forte di piacere, stava per godere. Gli ho preso il cazzo in mano per dargli gli ultimi colpi mentre gli infilavo un dito nel culo, tenendo la bocca aperta con la lingua fuori. Così Marco ha potuto vedere perfettamente gli schizzi che mi entravano nella bocca.

Grida dal godimento e schizza, io bevo, Marco guarda menandosi il cazzo a pochi centimetri di distanza. Ho appena fatto in tempo ad ingoiare il liquido che avevo in bocca che mi sono ritrovata di fronte il cazzo di Massimo che aveva già cominciato a schizzare. L’ho avvicinato il più possibile per succhiare i due alternativamente, fino a succhiare le ultime gocce.

Marco è rimasto immobile a guardarmi mentre io ero così presa dal godere che quasi non ho notato la sua presenza. Massimo, dopo aver tirato fuori il cazzo, mi spinge a distendermi sul petto di Patrizio, che nel frattempo si era sdraiato a terra con il suo cazzo in mano già pronto, finalmente mi riempie la figa, il primo del gruppo che comincia a pomparmi come fa un uomo. Non capisco più niente e Giorgio, scavalcando le gambe di Patrizio si mette dietro di me, sento che sputa sul cazzo, non ha buone intenzioni e me lo infila dritto nel culo, senza preavviso. Emetto un grido quasi strozzato, perché avevo la bocca piena di un altro cazzo, quello di Luca che si era di nuovo messo in tiro, mentre gli altri due, Massimo e Giuseppe si stavano facendo masturbare da me, che tenevo i loro cazzi uno per mano, tentando di farli rinvenire per sborrare ancora.

Sentire tutti quei cazzi, uno nella mia figa e uno nella mia bocca, uno nel culo, che spingevano, mi fece perdere definitivamente ogni controllo. Giorgio mi sfonda il culo con un'energia, affonda colpi sempre più forti. Mi abbandono a loro, e sento Giorgio venirmi dentro come un fiume in piena, Patrizio mi riversa tutta la sua crema in figa, mentre Luca continuava a riempirmi la bocca col suo cazzo, a scoparmi, un ritmo deciso, continuo. Urla dal piacere e mi disseta con il suo dolcissimo sperma, che cola fuori dalla bocca; e come una brava bambina lo lecco con la lingua, non ne lascio scappare neanche una goccia. Le mie mani sono ancora occupate dai cazzi di Massimo e Giuseppe, sono di nuovo duri, uno prende il posto di Giorgio dentro di me, sento che parlottano e commentano tra di loro, anche qualche parolina forte, come troia, maiala e cose simili.

"Dammi la bocca puttana", Massimo lo infila in bocca, fino alla gola, spinta dai colpi nel culo di Giorgio. Non respiro, apro la bocca più che posso e siiiiiii, ancora sborra, nel culo ed in bocca.

Sono a quattro zampe, scopata da dietro e ormai non so più da quale dei sei, mentre i sapori dei cazzi si alternano nella mia bocca. Non so quante volte ognuno di loro è venuto, mi sentivo completamente fradicia dentro e fuori, dei miei umori e del loro sperma, il cui sapore acidulo mi riempiva la bocca.

Marco è serio, ma nello stesso tempo tremendamente eccitato e, senza neanche rendermene conto, ha iniziato a segarsi ed è subito schizzato, per la seconda volta.

Luca, quando lo ha visto sborrare, si è messo a ridere:

"Ragazzi! Guardate Marco, appena si è toccato il cazzo, è subito schizzato. Accidenti! È così eccitato nel vedere la sua donna godere in mezzo a noi, che sborra appena si tocca."
Io mi tolgo per un attimo il cazzo che ho in bocca, mi giro verso di lui ed i miei occhi lo implorani di non far niente per interrompere quello che stavo facendo. Dentro di lui, in quel preciso momento, si è reso subito reso conto che ciò che stava vedendo era ciò che realmente voleva, avere una ragazza molto troia. Ciascuno di loro mi ha sfondato il culo e la figa, riempendomi di sperma fino all’ultima goccia. Ci fermiamo una mezz'ora, smangiucchiando e bevendo, ero distrutta, ma ancora vogliosa. Ad un certo punto i ragazzi si mettono intorno a me, masturbandosi ferocemente, mentre io ero lì ad aspettare il loro caldo liquido che a breve mi avrebbe inondata di nuovo. In conclusione incominciano a schizzarmi addosso, la loro sborra era densa, calda  accompagnata da lamenti di piacere, inizia a cadere sulla mia faccia e sulle mie tette. È tantissima, avevo la bocca piena e ingoiai tutta la sborra che mi era finita sulla lingua. Tutta sporca di sborra in faccia guardo Marco , e quando tutti si son sentiti soddisfatti, Luca e Giuseppe sono andati verso Marco, e gli hanno dato una pacca sulla spalla.

"Complimenti! La tua donna è una vera vacca da letto! Ci ha fatto godere tutti e sei e, sicuramente, se ce ne fossero stati altri, li avrebbe spremuti fino all’ultima goccia. Adesso, per completare l’opera, dovresti inginocchiarti fra le sue cosce e leccare tutta la sborra che sta colando dai suoi buchi, quella che ha addosso, spetta a te lenire l’arrossamento che le abbiamo provocato, per averla scopata così intensamente."
Non hanno aggiunto altro e sono usciti, lasciandoci soli.

Gli occhi di Marco incrociano i miei, per un lungo istante siamo rimasti in silenzio, era indeciso sul come comportarsi, poi si è avvicinato ed ha visto il mio corpo cosparso di sborra, i miei buchi sfruttati e slargati, da cui fuoriusciva tutta la sborra che mi era stata riversata dentro. Ha scorto nei miei occhi la soddisfazione e l’appagamento da cui erano pervasi. Quando gli ho rivolto la parola, il mio tono era incerto e la voce tremolante.

"Scusami amore! Non sono riuscita a resistere alla tentazione di provare come sarebbe stato concedermi a questi sei maschi superbi che, con i loro cazzi enormi e duri, mi hanno fatto godere fino allo sfinimento. Capisco che sarò giudicata una puttana, una troia, ma d'altronde l'hai voluto tu!!!!!

Mi ha guardata, baciata ed ha sentito il sapore del seme di tutti quelli che mi hanno riempita di sborra in faccia, in bocca e su tutto il resto del corpo.

"Brava, questo è godersi la vita...!!!"





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