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Cuginetti birbanti tra fetish e sesso. Storia vera


di Rommat
14.08.2020    |    18.154    |    7 8.2
"- shhhh silenzio, ingoia ingoia..."
Questa è una storia vera, al 95%.ho cambiato un minimo di dettagli.
Poi sono stato sempre estero, ma il mio inizio fu così...

Quella sera c'era una strana tensione. Ero tornato tardi, dopo la solita partita di calcetto del mercoledì e stavo facendo la doccia. Saranno stati quei discorsi dopo partita con i compagni mangiando un panino. Avevano preso una piega basata sul sesso. Eravamo un gruppo di ragazzi dai 16 ai 20 anni. Io ero il più piccolo. Tutti a raccontare delle esperienze fatte soprattutto con cugine o amiche delle sorelle o addirittura giovani zie! Emiliano, il più grande, raccontò che una cugina della mamma la scorsa estate in campeggio, mentre erano soli in roulotte, gli aveva regalato il suo primo rapporto anale. Si era fatta fare il culo perché non avevano preservativi e non voleva rischiare di restare incinta. Ma che cazzo solo io ero lo sfigato che non aveva altro che un coglione di cugino inutile.
Tutto ciò mi frullava nella testa quando, finita la doccia, tornai in camera mia. E lì ci trovai, come sempre, il coglione di cugino! Ma poi, mi chiedevo, che cazzo ci fa in camera mia ogni volta che torno tardi dal calcetto stanco morto? Sempre! Lui aveva solo 2 anni più di me ma nonostante ciò non faceva altro che studiare. Niente amici, niente sport, niente ragazze. Però si interessava alle mie partite tanto che dopo aver fatto la doccia me lo ritrovavo sempre in camera pronto a commentare. Mmmhh qualcosa non quadrava.
Oggi per tutto ciò ce l'avevo un po' con lui. Avevo voglia di provocare e di maltrattarlo. Una vena curiosa e un po' sadica si affacciava nella mia mente.
- Che ci fai qui? È mezzanotte! Dissi.
- Eh.. Non ho sonno. Allora com'è andata? Chiese.
- Alla grande. Ho segnato 3 goal.
- Wow bravo! Disse.
- Eh si.. Merito un premio non credi? Oddio sono a pezzi! Oddio i piedi stanno urlando! Mi buttai sul letto, che era di fronte alla poltroncina dove era seduto lui e non so perché ma istintivamente gli appoggiai i piedi sulle gambe. Mi sorpresi io stesso, ma poi quella spinta un po' sadica mi fece parlare.
- Anzi giacché sei qui renditi utile e fammi un bel massaggio ai piedi. Gli dissi con tono deciso.
- Ma sei impazzito?!? Protestò.
- È daiii - gli risposi. - Stai qui a rompere i coglioni dicendo che non hai sonno, almeno fai qualcosa di buono! Che ti costa?!
- E vabbè... Disse rassegnato.
È iniziò questo lento massaggio sotto la pianta del piede sinistro. Ah che bello.. Era rilassante.. Ma non solo. Qualcosa si risvegliava lentamente in mezzo alle gambe. Mi piaceva vederlo servire i miei piedi. Gli appoggiai il destro in petto. Lui osservò ma non disse nulla e continuò il massaggio.
- Ah che bello! - Dissi. - Ci voleva proprio.
Ogni tanto aggiustavo la posizione del piede destro salendo un po' più su fino a che una volta con le dita toccai la sua faccia. Lui mi lanciò un'occhiata fulminante che parlò da sola.
- Eh mammamia sono puliti dai! Sono appena uscito dalla doccia!
E per ribadire il concetto subito sollevai il piede dal suo petto e glielo stampai su mezza faccia, prendendo bocca e naso.
- E dai smettila! - girò la faccia per liberarsi.
- Shhh zitto che svegli tutti! Senti un po'.. Ho letto che esistono creme dai prezzi folli fatte con bava di lumaca. Fanno molto bene al tessuto umano. Secondo me anche quella umana può essere efficace. Proviamo ok? Mentre massaggi metti un po' di saliva sulla pianta.
Si immibilizzò.
- Forza muoviti lecca un po'! - Insistevo.
- Vabbè sei impazzito stasera! Ti sarai drogato che ne so.. Fammi andare a letto.
Poggiò le mani sui braccioli per alzarsi ma subito entrambi i miei piedi, premendo sul suo torace, lo inchiodarono alla poltroncina.
,- Mammamia e quanto la fai pesante cosa ti avrò chiesto mai!! Te l'ho detto sono puliti e profumati. Senti!
Gli rimisi un piede in faccia, ben saldo. Aspettai che si calmasse. - È vero? Chiesi.
Senza parlare annuì con la testa.
- Te l'ho detto cazzo! Mica sono pazzo!
Senza staccare il piede dalla faccia cominciai a muoverlo. Glielo strofinavo in faccia. Lui non protestava. Come se ora fossi io a massaggiare la sua faccia con il piede. Piano piano scesi con le dita sulla bocca. Le passavo sulle labbra premendo leggermente affinché si schiudessero. E si aprirono leggermente accogliendo la punta delle dita che ora strofinavano sui denti ancora serrati. E forza caccia fuori quella lingua! Come se mi avesse sentito sentii umido tra le dita. Con sempre più convinzione la sua lingua esplorava ciò che le veniva offerto. Approfittai ed iniziai a far scorrere tutto il piede su di essa. Dal tallone alla punta è poi di nuovo giù al tallone. Avanti e indietro. Fu poi lei a farsi audace e intrufolarsi negli spazi tra le dita per assaporare il più possibile quei piedini giovani e morbidi. Ero in estasi. La visione di mio cugino che con tale passione si dedicava a leccare mi faceva salire il sangue in testa. Avevo il cazzo di marmo ormai, stava esplodendo. Fu così che all'improvviso tolsi i piedi dal suo viso, balzai in piedi e aprii l'accappatoio sbattendogli in faccia tutta la mia erezione. Gliela sbattei davvero perché il cazzo, libero all'improvviso, con uno scatto gli colpì il naso e si fermò a 2 cm dai suoi occhi.
- Ahh - urlò. Spaventato.
- Ssshhhhhh ma sei impazzito?! Zitto che si svegliano i miei!! Che gli diciamo? - sussurrai.
- Metti via sto coso! Mo basta! Disse a voce alta.
- Zittooooo - Sussurrai. E per farlo tacere contemporaneamente lo presi dietro la testa con le mani schiacciandogli la bocca contro il cazzo rigido. - Zitto ti ho detto che figura di merda se ci beccano così.
- Uhgmmgh -
- Cosa? - scostai leggermente il cazzo al lato della bocca.
- Non respiro - sussurrò.
- Ok ma solo se stai buono. - gli lasciai lo spiraglio per respirare ma lasciai anche il cazzo sulla faccia. Glielo premevo al lato del naso, la mazza andava dalla bocca all'occhio di lato al naso. Iniziai un lento movimento verticale. Su e giù. Con la sua testa premuta dalle mani sul mio bacino. Mi stavo segando con la sua faccia. E godevo, ansimavo in silenzio. Ogni tanto sentivo qualche impercettibile rumore e mi fermavo x la paura di essere scoperti dai miei genitori che dormivano di là. Poi ricominciavo. Usavo la sua testa come un oggetto, dimenticando che fosse una persona. Esisteva solo il mio piacere. Poi provò a dire qualcosa, che io subito soffocai mettendoli le palle sulla bocca, per stoppargli la parola. - Su dai buono, abbiamo quasi finito.
Restai qualche secondo così, con le palle sulla bocca e il cazzo dritto piantato nel suo occhio. Poi con mio stupore avvertii qualcosa. Di bello. Un massaggio proprio lì sulle palle! Quella troietta zitta zitta si slinguazzava il mio scroto! Cercava affannosamente di infilarsi una palla in bocca, aiutandosi con la mano. Hai capito la cuginetta! Mo ti servo io! Mi scosta da lui e gli abbadsai il cazzo in modo che puntasse dritto alla bocca. Lo poggiai sulle labbra che erano chiuse. Glielo strusciavo sopra come se stessi mettendo un rossetto. Poi con aria stanca dissi. - E basta co sta recita puttanella apri sta boccuccia e succhia sto cazzo che tanto si è capito quanto lo vuoi. Esitò. Gli piaceva fare la preziosa. - Apri!! -. Con le dita premetto sulle sue guance, la bocca si aprì e subito gli affondai il cazzo fino in gola. Tossì. Lo tirai un po' fuori ma non del tutto.
- Cuginetta concentriamoci e finiamo bene. Pronta?. - Annuì
Gli presi la testa tra le mani, ben salda e iniziai gli affondi con ritmo regolare. Ogni tanto lo vedevo in difficoltà di respiro, allora estraevo il cazzo e gli consentivo di leccarlo per bene dalla base alla cappella. Poi ricominciavo. Volevo scoparmi la sua bocca, come tante volte avevo visto su internet. Mi piaceva tanto e ora lo stavo realizzando. Cercavo di farlo abituare un po' e poi arrivavo sempre più in fondo, finché le palle gli sbattrvano sul mento e le labbra mi toccavano i peli pubici. A questo punto gli premevo la testa contro di me e mi fermavo. La faccia schiacciata su di me e il cazzo scomparso dentro di lui. Quella visione mi eccitava da matti.
Poi all'improvviso sentii un rumore. Passi. Panico. La porta del bagno si apre... Si chiude. Devo subito mettermi a letto e mandare lui nella sua stanza. No! Non posso.. Non resisto.. Chi sarà? Mamma? Comunque si è chiusa in bagno.. Un minuto o due ci starà.. Mentre panso mi muovo.. Mentre valuto la situazione scopo la sua bocca, sempre più forte spingo il cazzo tra le labbra e tiro la testa verso di me. Lui è un oggetto nelle mie mani, cerca solo di stare al passo. Il ritmo è veloce, sempre di più, sento crescere il momento, salire dalle palle, spingo, spingo, gli piazzo un ultimo affondo e gli schiaccio di nuovo la testa contro di me, il cazzo in bocca e un fiume caldo gli schizza in gola. Non se l'aspettava, ha un conato di vomito ma si riprende. Io gli tolgo il cazzo da bocca ma subito gliela tengo chiusa e gli sussurro. - shhhh silenzio, ingoia ingoia. Non sputare c'è qualcuno in bagno. Non rischiamo, ingoia. Lui manda giù con una smorfia, aspettiamo in silenzio.
La porta si apre e i passi si allontanano nel silenzio della notte.
- Almeno mi avvisavi.. Dice sommesso.
- Si hai ragione.. Apri la bocca dai, ho residui sul cazzo, finisci il lavoro.
Glielo riinfilo in bocca e lascio che lecchi tutto lo sperma via. Poi gli accarezzo la faccia. - Brava brava cuginetta - Dico.
Approfitto e con il dito raccolgo un rivolo di sperma che gli cola dall'angolo della bocca. Ingoia, non sprechiamo niente, ingoia tutto


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