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Prime Esperienze

Spiami per sempre


di Dotato1990xxx
28.10.2022    |    6.617    |    6 9.8
"Fino a quando poni gli occhi sul tuo membro che inizia a pulsare, piace anche a lui quella sensazione e inizia a gonfiarsi..."
La sensazione del vapore sulla pelle, quello umido ma tiepido, che ti si appoggia delicato addosso, immediato dopo una doccia. Quello che non ti asciughi in fretta, che ti lasci scorrere sulla cute quel tanto che basta, per percepire ogni angolo del tuo corpo. Fino a quando poni gli occhi sul tuo membro che inizia a pulsare, piace anche a lui quella sensazione e inizia a gonfiarsi. In pochi secondi le goccioline baciano anche i testicoli provocando uno strano piacere mentre lui è lì, che si gonfia ed è in piena tensione mostrando tutte le sue vene cariche di forza lanciando la sua piena forma. Bellissima sensazione, intima, rubata a quel te stesso che è sempre di corsa, preso dalle responsabilità e dagli impegni di una maledetta routine frenetica, un bellissimo istante di autoerotismo con il tuo "IO" così allineato e complice al piacere. Me lo regalavo ogni sera al termine di una doccia che lavava via quel dannato stress fatto di conti e assicurazioni da piazzare. Ogni sera per correre dalla mia amica di "sport" , come lo chiamavamo noi, qualche ora di sano sesso, una bevuta e passava la notte. Quella sera ero rientrato prima dall'ufficio, non c'era la nuova stagista, quindi mi ero trattenuto meno tempo rispetto al solito, visto che le dedicavo qualche attenzione particolare, quel flirt che ogni tanto mi concedevo per rilassarmi a lavoro.Troppo giovane per concludere, si dimostrava ogni giorno troppo acerba, sentivo che provava una forte attrazione ma non mi attirava molto oltre l'idea fisica di noi due. Cercavo sicurezza ed esperienza, una ragazza di 20anni non sa come farti godere a pieno e spesso non si lascia guidare sufficentemente per provare quel piacere profondo, insomma non era nient'altro che gioco. Trasgressione ed età spesso non si trovano facilmente insieme. Ma ero lì, con quella sensazione stupenda addosso davanti allo specchio della camera, nudo mentre seguivo le goccioline che scendevano su di me, pensavo alla ragazza e alla mia amica, immaginavo velocemente rimanendo immobile li, a godermela. All'improvviso noto un movimento dallo specchio, che rifletteva il palazzo dietro di me, ed era una persona affacciata che aveva alzato la tapparella. La fissavo, vedevo un paio di occhiali, dei capelli lunghi fino alle spalle, credo mora...... Improvvisamente chiude le tapparelle, e l'ombra dietro le stesse svanisce, si è accorta sicuramente che la stavo guardando, pensai.
Aspettai un po' ma alla fine iniziai a vestirmi, rimasi con il membro gonfio e turgido per un'oretta, quella situazione mi aveva davvero eccitato. Ormai era sera e mentre la mia cara amica era sopra di me e si spingeva dentro tutto il mio cazzo lavorando con il bacino, la fermai facendola girare sopra di me dicendole:
- "Piegati, inarca la schiena così mentre ti scopo la figa ti stuzzico un po'...."
Lei esegui all'istante, ed ecco quel bel culo aperto sopra di me.
Leccai il pollice destro iniziando ad accarezzargli l'ano dolcemente, ed improvvisante pensai a quella donna che mi aveva spiato. Iniziai ad immaginare quella finestra, l'idea di essere guardato e che magari si stava toccando.... Volavo con la testa.. e improvvisamente stavo per venire.
-"cazzo! Alzati che sto per......."
Lei si alza avidamente , mani sulla figa e bocca aperta famelica per non perdere nemmeno una goccia di sperma...e vengo con 4 fiotti dentro la sua bocca.
Nonostante quella bella scena, io pensavo ancora a quella donna.
Ero eccitatissimo mentre la mia amica veniva toccandosi con foga ansimando a bocca piena del mio membro, ma quell'esperienza voyerista aveva fatto un click nella mia mente, ormai era evidente.
Il giorno dopo uscì in orario di nuovo dal lavoro, nonostante la stagista, ma volevo che la donna misteriosa sapesse che ero lì alla stessa ora del giorno precedente.
Ed ecco il tepore addosso, ecco di nuovo il mio membro duro, era bello gonfio già dal viaggio in macchina, mentre ero di ritorno, alla sola idea di scorgere qualche dettaglio in piú.
Volevo farle capire che gradivo i suoi occhi su di me.
Aspettavo, ma dallo specchio non notavo nulla. Erano passati ormai 10 minuti e iniziai a vestirmi lasciando il cazzo sempre in mostra. Guardavo lo specchio, fuori dalla finestra, ma nulla. Non si era presentata. Nemmeno un minimo movimento tra le tapparelle.
Decisi di cenare in salotto, lasciando tutte le tapparelle alzate, così potevo vedere qualsiasi possibile segnale. Ma non successe nulla, tutto spento.
Non avevo mai visto nessuno in quell'appartamento. Vero che avevo preso casa solo da qualche mese, poi usavo l'appartamento solo per dormire praticamente, o , al massimo, farmi qualche bella scopata. Nemmeno avrei potuto notare movimenti o altro di fronte. Decisi di lasciar stare, di non pensarci più, magari era solo una fissa. Ma quanto mi intrigava la situazione. Uscì per una bevuta tra amici e spesso comunque pensavo a quella finestra e a quella donna. Tornai a casa, guardando le finestre del palazzo adiacente, ma niente, era tutto spento.
Andai a dormire convinto ormai che dovevo lasciar stare.
Mi buttai sul lavoro, tornai al solito flirt con la giovane stagista e a scoparmi la mia dolce amica di "sport".
Erano le 23.00 ed ero già davanti al portone del mio palazzo.
-"dai mi concedo l'ultima sigaretta" -pensai.
Istintivamente guardo in alto, verso quella finestra che avevo accantonato, LUCE ACCESA!
Lanciai la sigaretta, entrai in casa velocemente e senza accendere le luci abbassai la tapparella per provare a guardare quella donna. E vidi un computer portatile, appoggiato alla finestra, lì dietro una ragazza, giovane, ma notavo solo un taglio a caschetto e un paio di occhiali. Aveva una luce di candela di quelle a batteria alla sua destra ed era illuminata dal riflesso blu dello schermo.
Cambiai finestra per provare a scorgere un profilo diverso, magari il cambio di prospettiva sarebbe servito a qualcosa. Ma niente, era addirittura peggio! Quindi tornai indietro, riapri la tapparella con due dita e lei in quel momento chiuse il computer. Era davvero bella, un viso da cantante o attrice, insomma bella forte!
Così accesi la luce , tirai su la tapparella e accesi una sigaretta affacciato proprio lì, su quella finestra da cui ero stato spiato, vicina 3 o 4 metri, guardando proprio in quella direzione. Lei si pietroficó, spense la lucetta e rimase nell'ombra. Quasi facendo finta di niente..
-"Ecco, ora mi reputa un pervertito sicuramente.. mi sa che me la sono giocata" , pensai.
Quando ad un tratto, si riaprí la tapparella e anche lei si affacciò a fumare una sigaretta, appoggiata al davanzale.
Non me lo aspettavo, ma dovevo tenere duro e dirle qualcosa.. mi stava dando un'occasione, era palese!
-"Ciao! Non ti ho mai visto qui affacciata!" , le dissi con voce apparentemente sicura e profonda.
-"immagino, nemmeno io ti ho mai visto (lunghissima pausa..) Affacciato qui.." , disse lei.
Mi stava provocando. Sapeva che io mi ero accorto mentre mi spiava e magari lo aveva fatto altre volte, senza che me ne accorgessi. Magari sapeva pure che la stavo puntando da un certo periodo, e che avevo rinunciato. Davvero eccitante, poi una voce sottile, davvero sensuale. Anche se obiettivamente era abbastanza giovane, ma sembrava diversa, sicuramente aveva coraggio.
Parlammo per 10-15 minuti affacciati, fino a quando le chiesi se voleva fumare nella via di casa magari , portone a portone invece che finestra a finestra!
-"No guarda stasera no...ma domani volentieri.." , disse lei.
-" quindi mi stai dando un appuntamento?" , dissi io.
-"Praticante si", rispose.
Avevo il cazzo di marmo e con quella sensazione la salutai. La sera seguente la trovai nella mia via all'ora di cena, mentre rientravo da lavoro. L'avevo incontrata altre volte sicuramente, ma non sapevo fosse lei.
"Senti, andiamo al cinema adesso? O vuoi restare quei nella via?", disse con un tono ironico molto piacevole.
"Comunque piacere Simone.."
"Claudia, ciao..." Rispose sorridendo.
E fu così che quella sera andammo al cinema e dopo aver preso due birre ,prima dello spettacolo, entrai in sala proiezione cercandola e la riconobbi proprio per quel sorriso e quel caschetto alla "Valentina". Mi avvicinai all'orecchio dicendole:
- "Che ridi?"
E lei:
-"niente, pensavo...", con aria misteriosa.
Non ci conoscevamo, ma avevamo un feeling innato, un'ironia e un modo di giocare che faceva dimenticare l'età diversa (che naturalmente non avevo chiesto), ma era palesemente molto più giovane di me, massimo 23/24 anni.
Inizia il film, e noi due iniziamo a bisbigliare parlando di noi, sembrava aspettassimo che tutto il mondo fosse focalizzato su altro, mentre noi eravamo nella nostra intima bolla. A un certo punto mi bisbiglia qualcosa con un tono ancora più basso del solito.
E io: - " scusa, non ho capito"
-"hai davvero un bel cazzo" , bisbiglia lei.
La guardo e iniziaml a ridere. Un mix tra imbarazzo, eccitazione e desiderio. Dopo qualche "shhh" tonante di qualcuno realmente interessato al film ci ricomponemmo e tornammo a bisbigliare.
"Se ti chiedo di alzarti e seguirmi che fai?" , le dico io.
"Ti seguo...", fa lei.
Ci alziammo e mano nella mano la portai dietro ad una porta di sicurezza, siamo all'aperto,le sorrido e avvicinandomi le apro la zip dei pantaloni in pelle, il bottone si slaccia automaticamente e inizio a solleticarle il clitoride da sopra le mutandine.
"Scusa, che dicevi prima del mio cazzo?", le bisbiglio all'orecchio.
Appena la sfioro più intensamente sento un lago di piacere, e lei che mi guarda con degli occhi misto tra eccitazione e sgomento per la situazione così esposta.
"Ti dicevo che mi è piaciuto molto, e lo so che sai che ti spio ogni tanto.." , dice lei.
Guardandola con occhi incendiati di voglia, inizio a immaginare il suo sapore.
La appoggio dietro una colonna e aumento la velocità della mia mano.
-" fai più piano che sono bagnata fino alle caviglie!" Mi fa lei con voce tremolante.
Non le rispondo nemmeno e continuo il mio lavoro, aumentando di intensità a tratti, seguendo il suo piacere. Ed ecco che mi si stringe addosso, i pugni chiusi mi stritolavano la schiena, le gambe che tremavano quasi a cedere e un sibilo trattenuto di piacere esplose in un orgasmo ben fatto.
"Fine prima parte" si sente da dentro.
Lei mi guarda come a dire di muoverci perché potrebbe uscire qualcun'altro della sala. Ma io dovevo sentire quel sapore con la mia lingua. Così le abbasso ancora di più i pantaloni e mi getto con la faccia su quella figa ben depilata e succosa. Avevo sentito con le dita due piccole labbra carnose, ed era così. Sapeva di buono, buonissimo. Pochi secondi e lei si ricompose staccandomi come una ventosa. Tornammo al nostro posto e lei con un sorriso si avvicinò al mio orecchio appoggiando la mano destra sul mio cazzo che era di pietra.
-"Sei proprio stronzo eh, parlavamo del tuo cazzo e mi fai un lavoretto senza nemmeno tirarlo fuori..." Disse lei.
Scoppiamo a ridere contemporaneamente fino a che "inizio secondo tempo" rimbomba nella sala.
Poco dopo che si spense la luce lei si alzò e inizio ad uscire dalla fila di poltrone per andare verso le scalette del corridoio. Arrivando verso l'uscita.
Fu così che io la seguii, ma non c'era nessuno, il cinema era deserto. Nemmeno quelli del bar erano presenti.
A un certo punto però sento quella risatina. Mi giro e lei mi stava aspettando davanti alla porta di un'altra sala.
-"Vieni" mi fa.
Entrammo e c'era una sala vuota con due coppie di signori anziani nelle file mezzane.
Mi portó all'ultima fila, posizione centrale, e fu lì che tirandomelo fuori inizio a farmi uno dei pompini più belli ed eccitanti della mia vita.
Si sentiva tutta la sua fame del mio cazzo, sembrava lo avesse leccato da sempre, lo conosceva a memoria. Iniziai a venire poco dopo, non mi lasciò scampo, la guardai e le dissi:
-"continua a succhiarmelo"
Fu così che venni di nuovo mentre mi massaggiava le palle con due mani e mi succhiava il cazzo a ritmo veloce.
Uscimmo dal cinema e le prestai la mia giacca visto la sua maglietta era completamente bagnata di saliva e sperma. La conversazione tra di noi riprese. Dopo tutto non ci eravamo raccontati, ma solo percepiti. Ci siamo fidati e voluti, seguiti come una coppia di amanti di lunghissima data. Invece eravamo solo due vicini sconosciuti e guardoni, che si erano spiati per un po' di tempo. Dovrebbe essere allarmante, pericoloso, o comunque invadente. Invece no. Per me era solo estremamente interessante ed eccitante. Le chiesi come vivesse lei tutto questo, e mi disse:
-"Non avevo mai fatto così tante esperienze in poche ore, e non vedo l'ora di farne altre, la notte è giovane."
Fu così che salí in casa mia, facemmo sesso per tutta la notte e diventò la mia nuova routine nel tempo, tra lavoro, avventure ed esperienze Claudia diventò la mia pazza compagna di sesso, e di vita. Ci divertiamo ancora a ricordare quella pazza serata, e per fortuna non siamo ancora cambiati.




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