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Prime Esperienze

Triplo sverginamento in gita scolastica


di marsasso
08.10.2018    |    39.889    |    15 9.2
"Lei si avvicino e prese entrambi i nostri cazzi in bocca..."
Eravamo all’ultimo anno di liceo e tra ansie per la maturità e voglia chiudere il capitolo scuole superiori, la mia classe si apprestava a partire per la gita dell’ultimo anno, destinazione Praga.
Durante il viaggio le serate erano state piuttosto tranquille, fatte di bevute in compagnia nelle stanze e tante chiacchiere fino a tarda sera, ma nulla di più.
L’ultimo giorno io e Stefano, un mio amico di classe, compagno di banco e di camera, ci trovammo a parlare con Emy, una delle ragazze più belle della classe. Si disse alquanto delusa della gita, perché si aspettava di poter fare qualche “cosa” in più e che alla fin fine la settimana era volata senza alcuna cosa “epica” da poter ricordare.
Anche noi ci fingemmo delusi, sperando di poterne cosi ricavare qualcosa, e così facendo venimmo invitati da lei in camera per quella sera, quando le sue compagne di stanza sarebbero andate a bere da altri nostri compagni, lasciando così campo libero.
Verso le undici di sera, quando i prof erano ormai a letto, io e Stefano dicemmo ai nostri altri amici che non li avremmo raggiunti, perché volevamo riposare per il viaggio del giorno dopo, e ci recammo nella stanza di Emy.
Bussammo e lei ci apri in pigiama, anche lei aveva adottato la stessa scusa con le amiche, e ci invito ad entrare.
Come prima cosa ci tranquillizzò dicendo che nessuno sarebbe potuto entrare perché aveva lei la chiave della camera e quindi avrebbero dovuto bussare, e poi era rimasta d’accordo con le altre che quando sarebbero tornate, l’avrebbero prima chiamata sul cellulare per svegliarla e, non potendo bussare e fare rumore fuori la porta rischiando di svegliare i prof in fondo al corridoio.
Finito di tranquillizzarci Emy ci fece sedere sul letto ed inizio a spogliarsi in modo sensuale avanti a noi.
Io e Stefano la guardavamo completamente assolti. Lei inizio lo spogliarello togliendosi prima il pigiama e rimanendo in intimo e poi in maniera sempre più provocante levandosi reggiseno e perizoma restando completamente nuda avanti ai nostri occhi.
Era davvero una bella ragazza, seno un po’ piccolo, una seconda, ma un culo perfetto e figa con giusto un ciuffetto di peli sul monte di venere, per il resto completamente liscia e curata.
Si avvicino a noi e, partendo da Stefano, inizio a farci spogliare lasciandoci solo in boxer.
La situazione si faceva sempre più eccitante e infatti nei miei boxer si poteva notare che il mio cazzo iniziava a svegliarsi, ma lo stesso valeva per Stefano.
Ci alzammo e avvicinandoci ad Emy iniziammo a baciarla e a strusciare i nostri cazzi orami duri nei boxer, io contro la sua figa e Stefano contro il culo.
Basta disse lei qui comando io, e sorridendo ci spinse sul letto e ci sfilo i boxer mettendo in mostra i nostri cazzi, il mio di 15 cm, duro, con il cespuglio curato, ancora coperto dal prepuzio e quello di Stefano leggermente più lungo, sarà stato di 18 cm, ma decisamente più largo, circonciso, e con il pelo completamente rasato.
In maniera sensuale Emy si inginocchiò aventi a noi e prese le nostre mazze in mano iniziamo una lenta sega.
Sono proprio fortunata disse, posso fare la differenza tra un circonciso e un normale per decretare chi sia migliore, disse scherzando.
Entrambi sorridemmo più per cortesia che per la battuta visto che eravamo completamente rapiti da cio che stava accadendo.
Senza dire nulla, mente ci segava, Emy tiro giù con forza la mia pelle, scappellandomi, e prese il mio cazzo in bocca.
Un brivido di piacere mi percorse lungo tutto il corpo.
Lei inizio a pompare con la bocca e a bagnare la mia cappella mentre ci giocava con la lingua e intanto masturbava il cazzo di Stefano con forza.
Dopo un po’ lo tolse decise che avevo goduto abbastanza e inverti la posizione iniziano a pompare Stefano mentre segava me, facendo fare su e giù con il mio prepuzio.
Il mio cazzo si faceva sempre più duro e non vedevo l’ora di potermi scopare tutti i suoi buchi.
I miei pensieri furono distolti quando ci intimo di alzarci.
Eravamo in piedi di fronte a lei con i cazzi durissimi, quello di Stefano, più grosso, puntava verso l’alto, mentre il mio era leggermente curvo in basso.
Lei si avvicino e prese entrambi i nostri cazzi in bocca.
La sensazione era alquanto strana, da un lato era bellissimo sentire il cazzo nella bocca di Emy, che si era rivelata una grande pompinara, ma d’alar parte il mio glande strusciava con quello di Stefano facendomi sentire il suo precum e bagnandosi anche con quello, e questa cosa era eccitante ma anche alquanto strana.
Dopo qualche altro minuto di pompa Emy lasciò i nostri cazzi, ancora più duri, e si misie su una poltrona.
Ci avvicinammo pensando che volesse iniziare a scopare da lì, ma ci fermò…
Beh vedo che vi sta piacendo la cosa disse
Entrambi annuimmo
Beh allora io ho un obbligo da porvi per poter andare avanti ci disse
Quale dissi subito io
Beh dovrete incularvi a vicenda e perdere così la verginità dei vostri culi. Solo cosi vi concederò la mia figa e, soprattutto, il mio culo ancora vergine. Considerate poi che quello che riterrò più bravo sarà il primo a scoparmi e mi sverginerà a sua volta.
Io e Stefano ci guardammo interdetti.
No ma dai stai scherzando disse lui
Si infatti ribadii io
Assolutamente rispose lei, se vi va queste sono le condizioni, voglio divertirmi anche io, e poi voglio che non raccontiate a nessuno di questa serata, così facendo avrò la certezza che non accadrà, visto che poi sarei io a potervi sputtanare, raccontando cosa avete fatto per potermi scopare.
Mi guardai negli occhi con Stefano, anche lui appariva indeciso e combattuto; che fare, pochi minuti di dolore per poi fare una grande scopata oppure andare via e perdere l’occasione?
Mentre riflettevo Stefano mi anticipò dicendo che per lui andava bene.
Tanto poi il tuo non è un cazzo molto grande, non credo che mi farai molto male, aggiunse.
Quella frase, probabilmente detta di proposito per farmi partecipare e non perdere anche lui l’occasione, fu tra i motivi che in quel momento mi spinsero ad accettare.
Bene disse lei allora Marco mi disse, inizia tu, mettiti a pecorina.
Mi misi sul letto e imitando le pose delle attrici che mille volte avevo visto nei film porno portando il mio culo all’insù e il mio buchetto vergine in risalto.
Stefano da dietro mi punto la cappella circoncisa contro e senza fregarsene molto, ma eccitato di potersi scopare dopo Emy inizio a spingerla dentro.
Appena sentii penetrate iniziai a urlare di dolore e piangere.
Fa male dicevo mentre lui alle mie spalle andava sempre più in profondità, fregandosene del fatto che mi facesse male e che mi stesse scopando praticamente a secco, visto che non avevamo lubrificanti con noi.
Mentre i miei mugugni di dolore si facevano sempre più forti Emy si abbassò verso di me dicendomi che ormai era quasi finita perché era tutto dentro. Pochi secondi dopo infatti sentii il pube rasato di Stefano battere contro il mio culo.
Preso dalla foga, questi, inizio a stantuffare forte facendo sbattere le sue palle contro le mie, mentre io iniziai a urlare.
Emy a quel punto si abbassò nuovamente verso di me tappandomi la bocca con una mano e iniziando a farmi un pompino per farmi godere.
La sensazione fu starna e quello che non avevo pensato fu che man mano mentre il cazzo di Stefano si faceva strada nel mio ano, oramai non più vergine, iniziai anche a provare piacere e il mio cazzo, mentre veniva pompato da Emy iniziò a diventare duro di nuovo.
Raggiunta l’erezione massima lo tolse dalla bocca, si alzò, e intimò Stefano di smettere di scoparmi.
Il mio amico tirò fuori il suo cazzo dal mio ano che oramai era ridotto a galleria, dal quale uscì un rivolo di sangue. Pulitasi la cappella da sangue e precum con il lenzuolo, su ordine di Emy, Stefano si mise a pecorina e a quel punto io iniziai a penetrarlo a mia volta, cercando, come aveva fatto lui prima, di faro senza ritegno e fregandomene del dolore che provava.
Poggiai la cappella sul suo buchetto spingendo forte, e, dopo un po’ di resistenza e di lamenti, finalmente entrai facendo battere anche io il mio pube peloso sulle sue natiche depilate. Anche per lui, come per me prima, mentre lo scopavo Emy gli facilitava la cosa facendogli un pompino, per rendere il tutto meno crudele e più piacevole.
Dopo qualche minuto uscii e notai che anche il suo culo risultava bello aperto con piccole perdite di sangue, anche se parecchio meno del mio, cosa dovuta al fatto che il suo cazzo era più grosso.
Emy ci fece alzare ed entrambi ci toccavamo i culi doloranti e sfondati mente lei si stese sul letto.
Bene, ho deciso che tu Marco tu hai il diritto di sverginarmi il culo disse, mentre a te Stefano toccherà dopo. Lui iniziò a protestare, volendo essere lui ad avere quell’onore, ma Emy lo convinse dicendogli che, come aveva potuto vedere dalle dilatazioni dei nostri ani dopo che c’eravamo sverginati a testa, se l’avesse scopata lui per primo, poi non avrebbe sentito più il mio cazzo, visto che era più piccolo e dilatava meno.
Quella troia in pratica oltre a volere la sicurezza che non avremmo mai parlato di quella serata, per l’umiliazione di dover poi dire che c’eravamo scopati il culo a vicenda, ci aveva usato come cavie per capire come poteva godere di più.
Così dicendo Emy si mise a pecora e invitò Stefano a venire avanti mentre io mi posizionai dietro.
Emy inizio a lavorare con la bocca il cazzo di Stefano per tenerlo “in caldo” mentre io passavo il suo ano con la mano leggermente insalivata e poi poggiavo la cappella su quel buchetto vergine e stretto.
Iniziai a infilare la cappella, e, esattamente come per Stefano, dopo un po’ di resistenza il suo buco venne meno, e così iniziai a scoparlo sempre più forte, mentre le urla di Emy venivano soffocate dal cazzo di Stefano che lo aveva infilato tutto dentro in un mitico soffocone.
Dopo un po’ che mi scopavo quel culo da favola, Stefano levò il suo cazzo dalla bocca di Emy, si avvicinò a me e mi diede il cambio, io lo sfilai dal culo, che risultava bello largo, e vidi come Stefano lo finì di aprire con la sua cappella circoncisa e lucida della saliva del pompino che aveva appena ricevuto.
Eccitatissimo mi avvicinai alla bocca di Emy mettendo anche io il mio cazzo lì per farla stare zitta mentre Stefano la scopava con violenza, anche lui a non aveva apprezzato la richiesta di far perdere la verginità ed ora si voleva vendicare.
Dopo un po’ Sfilammo i cazzi e cambiammo posizione. Questa volta io mi stesi ed inizia a scopare la figa bagnatissima di Emy mentre Stefano avvicinatosi alle sue spalle, le penetrò ancora una volta il culo con l’intenzione di sfondarlo completamente. Dalla parete della vagina sentivo il cazzo di Stefano fare dentro fuori dal suo culo, mentre Emy urlava in un mix tra piacere e dolore.
Ad un certo punto Stefano tolse il cazzo dal culo non rimettendolo più come aveva fatto fino a quel momento. Non capii cosa volava fare finché non sentii la sua cappella bagnata strisciare lungo il mio cazzo.
Quella sensazione mi fece eccitare ancora di più perché capii dove voleva arrivare. Un paio di secondi dopo infatti lo sentii fare forza con la cappella contro la figa di Emy già riempita dal mio cazzo.
A nulla valsero le sue richieste di non farlo, Stefano in un nonnulla infilo il suo cazzone nella figa dilatandola all’inverosimile con una doppia penetrazione nella vagina che sicuramente nemmeno lei si aspettava.
I primi secondi li passammo impacciatamente a capire come muoverci per aumentare il piacere e, capito il movimento da alternare, iniziammo a scopare entrambi la figa di Emy, che ormai era un lago.
La sensazione dal mio cazzo stretto nella morsa della figa di Emy e il contatto con il cazzo circonciso di Stefano, unitamente al fatto che i nostri precum si mischiavano con gli umori di Emy, mi fecero gemere sempre di più, e, in pochi minuti, il mio cazzo iniziava a pulsare di piacere. Quasi contemporaneamente sentii anche il cazzo di Stefano pulsare e, senza trattenermi, iniziai a venire riempiendo la figa di Emy e bagnando il cazzo di Stefano di sborra calda. Appena emisi l’ultimo schizzo venni seguito a ruota da Stefano che inizio anche lui a sborrare, finendo di allagare la figa di Emy e bagnando il mio cazzo, dandomi una sensazione mai provata, ma alquanto piacevole.
Facemmo uscire i cazzi e il nostro sperma, misto a sangue, uscirono dalla figa ormai distrutta di Emy.
Cazzo ragazzi, ora mi costringerete e a prendere la pillola, che se resto incinta non so nemmeno di chi è, disse lei sorridendo e pulendosi dai residui di sperma.
Io e Stefano ci alzammo e, con ancora i cazzi duri, ci rivestimmo e uscimmo dalla stanza ben contenti di quello che era accaduto, però consapevoli del fatto di non poterlo raccontare a nessuno.
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