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Prime Esperienze

l'anziano orologiaio


di cccoppia
27.12.2017    |    7.381    |    23 9.9
"Pietro ormai il film lo aveva dimenticato e il suo viso era sempre rivolto verso noi, io intanto avevo chiuso gli occhi e mi lasciavo fare fino a ritrovarmi..."
questo racconto mi riguarda direttamente, sono Cip ( marta ) la lei della coppia cccoppia, lo sto scrivendo accanto a mio marito con cui divido ogni attimo della nostra vita. l'ho vissuto anni fa quando allora avevo compiuto da qualche mese i 18 anni. trovai lavoro presso una ditta del settore moda in una grande citta' del nord e durante la settimana mi recavo dalla periferia dove abitavo in pieno centro storico x svolgere questo primissimo impiego che tanto desideravo. Ero una ragazza che a livello di ragazzi aveva avuto poche esperienze, con i quali non sono mai andata otre a qualche situazione di petting e che faceva fatica a rapportarsi con la gente vista la mia timidezza, dovuta anche ad un educazione molto restrittiva che in particolare mia madre mi costringeva a subire. Pur avendo un viso carino e un fisico notevole, dato le indicazioni che mia madre mi dava, non mi ero mai vestita in modo appariscente e oltre a qualche leggings non ero mai andata, di minigonne o vestiti scollati non se ne parlava mai e poi mai. La svolta della mia gioventù avvenne nel bar ristorante dove alla pausa mi recavo x mangiare qualcosa, era fine estate e mi alzai dal tavolo x rientrare in ditta e non mi accorsi di avere dimenticato sulla sedia la mia borsa. Appena uscita sentii la voce di un signore che chiamandomi mi corse incontro con la mia borsa in mano e che lesto mi raggiunse e mi restituì ciò che avevo dimenticato. Era un signore anziano, abbastanza in carne e con pochi capelli sulla testa, vestito in modo molto elegante che dopo aver avuto i miei ringraziamenti si presento' con fare distinto e mi disse di chiamarsi Mario. Rimasi colpita dal suo atteggiamento signorile e notai in lui uno sguardo intenso e indagatore che in quei pochi secondi mi sentii addosso e che scandagliavano sicuri e attenti ogni piccolo particolare della mia persona. Anche lui alla chiusura della sua attività, veniva a rifocillarsi nello stesso bar dove andavo quasi tutti i giorni e ogni volta che ci incontravamo non mancava di salutarmi giovialmente, mi raccontò che faceva l'orologiaio e che aveva un negozio poco lontano da dove io lavoravo dove vendeva e riparava orologi antichi. In alcune occasioni facemmo la strada assieme x rientrare ai rispettivi lavori e in questo modo imparai ad apprezzare le sue gentili attenzioni e il suo modo naturale di farmi sentire importante, mi parlava del suo lavoro e della storia e valore di quei costosissimi orologi ed io ne rimanevo affascinata, mi portò anche a visitare il suo negozio che era molto grande e arredato con gusto e che aveva nel retro un ampio locale adattato a salotto con bagno annesso. Arrivammo in seguito a mangiare allo stesso tavolo ed in alcune occasioni lui mi offriva il pranzo, mi faceva a volte domande se avevo il ragazzo e quando io rispondevo di no, si meravigliava e si chiedeva come una bella ragazza come me non ne avesse. Fu quasi naturale che inizio' a farmi i complimenti x la mia bellezza, che esaltava regalandomi dolci parole che mi mandavano in estasi, sottolineando anche le mie qualità lavorative e di buona educazione, insomma la mia autostima cresceva di pari passo con ciò che il sig. mario non mancava di donarmi ogni qualvolta fossimo insieme. Un giorno a pranzo il sig. mario si offrì di accompagnarmi in macchina a casa visto che abitava non molto lontano ad dove io risiedevo, rifiutai varie volte, visto i perentori ordini della mamma di non accettare oltre alle caramelle anche passaggi in auto da sconosciuti, ma alla lunga una sera accettai e dopo che lui chiuse in anticipo il suo esercizio, salii sulla sua macchina e mi accompagnò a casa, mi feci naturalmente lasciare alla stazione x non farmi beccare dalla mamma e raggiunsi casa a piedi. Fu in uno di questi viaggi che il sig. mario, mentre esaltava la mia bellezza, appoggiò la sua mano sulla mia coscia avvolta in un paio di leggings neri, rimasi inebetita, non mi riuscì di dire o fare qualcosa, il mio respiro si fece pesante e il mio cuore prese a pulsare + velocemente. Mentre io ero semi paralizzata lui con voce ferma e lenta mi disse che gli piacevo e che gli sarebbe piaciuto che fossimo diventati + intimi, io non dissi ne sì ne no e intanto la sua mano saliva lentamente verso il pube facendomi provare qualcosa che al momento non seppi riconoscere, guidava e intanto la sua mano mi accarezzava su e giù la mia gamba, poi con gesto deciso affondò le dita tra le mie cosce e con fare autoritario mi costrinse a socchiuderle e arrivò a sfiorare la mia fighetta che, indipendentemente dal mio cervello, iniziò a pulsare. Arrivammo alla stazione ed io lo salutai e lesta scesi e mi avviai verso casa, mi si affiancò e, parlandomi dal finestrino mi disse che questa sua rivelazione doveva essere un segreto fra lui e me, risposi di si, anche xchè se avessi raccontato una cosa del genere a casa, probabilmente mi avrebbero rinchiusa in un convento di suore. Passai la notte sveglia, rimuginando ciò che avevo vissuto, ero tesa ma nello stesso tempo sottilmente felice che qualcuno potesse finalmente apprezzare la mia femminilità, feci molti ragionamenti e alla fine decisi di non avere altri passaggi in macchina dal sig. mario anche se mi ritrovai a toccarmi fino a raggiungere un orgasmo molto intenso, Al bar dove ci incontravamo io non fui in grado di rifiutare il suo invito a sedermi con lui al suo tavolo, mi sembrava una mancanza di educazione, e fu così che il sig. mario riprese a tessere la sua tela cercando di catturarmi definitivamente. Dopo vari rifiuti una sera accettai il suo invito a darmi un passaggio in macchina, mi sedetti e iniziammo il viaggio, non passò molto che la sua mano si posò ancora sulla mia coscia, con studiata calma comincio' a salire e arrivata all'inguine forzò delicatamente x farmi aprire le gambe, lo ammetto, ero eccitata e mi resi arrendevole alle carezze dell'anziano signore, mi sfregava le dita proprio sulla mia patatina che presto si bagnò. Senza che mi accorgessi di nulla, prese una strada isolata e si fermò, tolse entrambe le cinture e si girò verso di me, presto le sue mani scorrevano su tutto il mio corpo e ad un certo punto cercò di baciarmi, ritrassi il viso in un primo momento ma dato che mi stava piacendo la manipolazione del sig. mario ad un nuovo tentativo accettai il suo lungo bacio e firmai in un istante la resa incondizionata. Mi toccava e mi diceva che ero bellissima, mi offuscava la mente con baci focosi e la sua lingua che cercava insistentemente la mia, ero completamente alla sua mercè, dopo un po' di tempo, non mi resi conto di quanto, si stacco' da me e mi ordinò di alzare il culetto e mi fece scivolare leggings e mutandine fino ai piedi e prese a masturbarmi mentre io lo agevolavo con le gambe completamente aperte, fu un attimo, e raggiunsi il + eccitante orgasmo della mia vita sollecitata da lui che mi continuava a parlare di quanto ero bella e sexy. Mi raggomitolai su me stessa, come faccio sempre dopo che vengo e lui mi lasciò libera di rifiatare. Rimasi così x vari minuti mentre lui mi accarezzava i capelli in modo dolcissimo e mi chiese se mi era piaciuto, con titubanza e vergogna dissi di sì. Poi mi diede ancora un bacio e su mia richiesta mi portò alla stazione dove salutai e scappai veloce verso casa. Anche quella notte la passai in bianco e, anche se provai vergogna, mi ritrovai a toccarmi fino ad avere un nuovo orgasmo. X 2 o 3 giorni non andai a pranzo al solito bar, poi un giorno mi decisi e trovai il sig, mario lì ad aspettarmi, mi chiese come stavo e se poteva ancora frequentarmi, io ero molto insicura ma accettai le sue attenzioni che mi facevano sentire bellissima e mi chiese se volevo andare in negozio da lui che voleva farmi vedere un orologio antico appena acquisito, accettai sapendo che avrei avuto quello che nella mente volevo rifiutare, ed infatti dopo che varcammo la porta e chiuse mi portò nel salotto e mi mostrò questo nuovo acquisto, era dietro di me e mentre mi parlava mi posò le mani sui fianchi e iniziò a baciarmi sul collo con dolcezza, cedetti subito ed in un attimo mi ritrovai con le sue mani che mi accarezzavano le tettine, mi fece girare e mentre mi baciava mi sospinse verso il divano dove prese a farmi scendere i pantaloni e le mutandine fino a denudarmi, mi fece sdraiare e dopo avermi a lungo baciata, scese con il viso e prese a baciarmi sul pancino fino a raggiungere la mia fighetta che era già abbondantemente zuppa. Mi lappava e mi parlava, mi diceva che era buonissima, che mi voleva bere tutta e non passò un minuto che gli venni sulla lingua. Fu bellissimo, nessuno mi aveva mai fatto godere così e mi ritrovai distrutta ma paga di un godimento senza pari. Anche in quella occasione non volle che io facessi qualcosa x lui e dopo poco mi rivestii e corsi al lavoro x non arrivare tardi. Dopo essermi inventata una cena con la ditta che propinai a mia madre, una sera mi resi libera x accettare un invito del sig, mario x cenare con lui, mi portò in un bellissimo ristorante dove il proprietario si profuse in belle parole al sig, mario e ci fece accomodare in una saletta appartata, c'era gente facoltosa e ben vestita ed io a confronto sembravo cenerentola, mangiai benissimo e il sig. mario mi insegnò ad apprezzare il buon vino e come sempre mi fece sentire la + bella delle ragazze. Mi disse che in altre occasioni gli sarebbe piaciuto che io fossi vestita meglio di quanto fosse nelle mie possibilità e mi promise che alla prima occasione mi avrebbe portato da un suo amico che aveva un negozio dove vendeva abbigliamento x donna dove mi avrebbe regalato qualche cosa x raggiungere un livello di presenza che esaltasse il mio fisico. E fu così, una sera dove avevo raccontato un'altra balla alla mamma, andammo in questo meraviglioso negozio dove il sig. claudio fece chiusura e vi rimanemmo solo io e il sig, mario, il sig. claudio iniziò a sciorinare vari capi che accompagnava con le dovute scarpe, tutte rigorosamente con il tacco, e dopo avere riempito uno stendino mi portarono verso i camerini. mi passò il primo completo e io mi chiusi nel camerino ed iniziai a spogliarmi, il sig, mario si avvicinò e mi disse di lasciare socchiuso che gli avrebbe fatto piacere guardarmi mentre provavo i capi. Non sembravo + io, abiti firmati e molto femminili fasciavano il mio corpo fino a trasformarmi in una bellissima donna sensuale, fine lingerie accarezzava il mio corpo e, soprattutto quando indossai x la prima volta delle calze autoreggenti con il tacco, mi sentii veramente sexxxy, il sig. mario aveva gli occhi piacevolmente sbarrati e anche il sig. claudio era ben contento di ammirare questa cenerentola che si trasformava su suo consiglio in una " femme fatale ". Fu ben evidente che i due signori si godevano in prima fila i miei spogliarelli, che all'inizio mi davano vergogna ma che sul finire mi eccitavano sottilmente. E cosi' mi ritrovai con un certo numero di " mise " che portai nel negozio del sig. mario e che in futuro avrei dovuto indossare x essere all' altezza dei luoghi, ma credo, soprattutto x il piacere dell'anziano orologiaio. Fu dopo l'ennesima balla alla mamma che mi ritrovai nel salotto del sig, mario ed indossai x una cena in un famoso ristorante un vestito molto sensuale con autoreggenti e lingerie famosa, feci attendere il sig, mario in negozio e dopo essermi presentata gli chiesi un parere. Iniziò a girarmi intorno senza dire parola e guardandomi con attenzione, poi si avvicinò e dopo avermi dato un bacio mi disse che ero una fata meravigliosa. Raggiungemmo il ristorante e dopo aver lasciato i soprabiti, ci portarono al nostro tavolo, ci sedemmo e il sig, mario mi fece notare che tutti gli uomini presenti mi guardavano con libidine e che la cosa lo esaltava fino all'eccitazione. In effeti mi resi conto che appena possibile molti uomini, anche accompagnati da mogli o fidanzate, mi guardavono di sfuggita con occhi attenti e il sig, mario me lo fece notare con + attenzione. Era molto eccitato e me lo disse apertamente e dopo aver assaporato l' antipasto mi chiese di sollevare di + il vestitino fino a mostrare la balza dell'autoreggente, ero confusa, la cosa mi dava vergogna ma anche eccitazione e dopo qualche insistenza feci salire il bordo del vestito fino alle autoreggenti, non solo i vari signori facevano di tutto x guardare, ma anche i camerieri sbirciavano appena possibile verso di me. Un signore sui 50 con moglie vicina mi guardava insistentemente visto che era posizionato giusto in direzione delle mie gambe e lo feci notare al sig. mario che mi incitava ad accavallare + volte le mie gambe con le autoreggenti ormai ben in vista, il signore aveva gli occhi sbarrati e io iniziavo ad eccitarmi di tanta potenza sensuale che faceva ammattire gli uomini presenti. Rimasi sorpresa dalla richiesta del sig. mario, che con la massima tranquillità mi suggerì di andare in bagno e togliermi il micro tanga che indossavo x far arrapare ancora di + il signore del tavolo accanto. Sulle prime rifiutai ma come ormai capitava spesso, feci felice il sig. mario e con passo sicuro andai verso il bagno. Mi tolsi il tanga e mi toccai il clitoride, quasi non venni sulle mie dita ed essendo sconvolta da tante nuove esperinze eccitanti mi sistemai e tornai a tavola. Sapevo già cosa avrei dovuto fare x compiacere il mio anziano orologiaio e iniziai a scavallare lentamente le gambe in varie occasioni fino a far litigare il signore con la moglie che si accorse che era sembre distratto da lei. Finì la cena ed avendo tempo raggiungemmo la casa del sig. mario, era bellissima e dopo avermi fatto accomodare, iniziò a baciarmi e a spogliarmi, prese a spogliarsi anche lui e devo dire che era tutt' altro che un bel vedere, aveva un po' di pancia e aveva il viso rosso di eccitazione, x la prima volta vidi il suo pene che era come alcuni che avevo toccato ai miei rari fidanzatini, comunque seppe farmi eccitare e mi fece godere ancora con la lingua. Poi mi chiese di farlo godere e x la prima volta lo presi con la mano ed inizia a masturbarlo, era abbastanza duro ma dopo vari minuti non riusciva a godere e fu allora che mi accarezzò la testa e con dolcezza, ma con fermezza, mi spinse verso il suo basso ventre fino a trovare il suo pene davanti ai miei occhi, in un primo momento non volli farlo, poi lui mi disse che mi sarebbe piaciuto e che in fondo lui mi faceva godere nello stesso modo. Mi convinsi e cominciai a leccarlo appena, sapeva di profumo e dopo qualche tentennamento lo presi in bocca, lui mi aiutò dandomi il ritmo e intanto mi esternava il suo piacere e mi diceva che gli sarebbe piaciuto che la bevessi. Presa dalle sue parole mi rieccitai e dopo pochi minuti sentii il pene che si ingrossava e dopo poco il cazzo di un uomo mi sborrava in bocca x la prima volta. Il sig. mario mi fece i complimenti e mi tenne stretta a lui, poi feci una doccia e mi rivestii x tornare a casa e chiamo' un taxi x farmi accompagnare. Quando possibile i nostri incontri avvenivano nel negozio e raramente a casa sua, mi insegnò a come farlo godere e a come godere io stessa, mai tentò la penetrazione e devo dire che a volte sentivo quasi la necessità che avvenisse ma anche se a volte sfregavo la mia fighetta sul suo cazzo lui non volle mai farlo. Gli piaceva sfregare la punta del suo pene sul mio clitoride e spennelandolo su e giù mi portava ad orgasmi intensi, ma in particolare amava essere spompinato fino a farmi bere ogni goccia del suo sperma. Erano passati ormai un po' di mesi e il menage andava avanti facendomi diventare sempre aperta ad ogni sua perversione, la cosa che + amava era esibirmi in situazioni estreme, ad esempio a volte andavamo in alcuni mercati d'antiquariato e mi chiedeva di vestirmi con minigonne e autoreggenti e scarpe col tacco alto, mi faceva camminare tra i banchi mentre lui rimaneva dietro a guardare e il mio compito era di fare in modo che alcuni fortunati con l'occhio sveglio potessero vedere che sotto non avevo niente. Era sconvolgente anche x me, mi eccitava tantissimo sapere che il sig. mario potesse vedere quanto ero diventata troietta e disponibile e quando potevamo ci inventavamo altre situazioni di esibizionismo. Fu un giorno lavorativo che io presi ferie e il sig, mario mi chiese di andare a vedere un film vm 18 che davano in un cinema d'essai, naturalmente ero agghindata in modo sensuale con gonnellina sopra il ginocchio e le autoreggenti a rete e scarpe con tacco 12, arrivammo al cinema e mentre stavamo facendo i biglietti il sig, mario salutò un signore con cordialità sottolineando che era veramente il destino a far sì che lo incontrasse proprio in una tale occasione. Mi presentò il signore che si chiamava pietro e con un sorrise lo invitò a sedersi con noi x vedere il film. Rimasi un po' scocciata ma ormai non mi potevo tirare indietro, entrammo e ci accomodammo con mia sorpresa con me in mezzo ai 2 anziani signori. Pietro era un omone corpulento e alto con capelli bianchi e baffi folti, aveva occhi scuri freddi ed intensi e fin da subito sentii il suo sguardo sul mio corpo, sedendomi feci in modo che la gonna non facesse trasparire le calze e rimasi il + possibile composta. Iniziò il film e dopo poco il sig. mario mi prese la mano e mi fece avvicinare a lui, avevo la testa appoggiata alla sua spalla e mi concentrai sul film. Presto alcune scene si fecero abbastanza hard ed io, pur non volendolo, provai eccitazione, il sig. pietro mi accorsi essere + attento a sbirciare dalla nostra parte che non verso lo schermo e ciò mi metteva un po' a disagio. Finì il primo tempo e mentre aspettavamo l'inizio del secondo, il sig. mario mi sussurrò all'orecchio che mi vedeva un po' contratta e che mi dovevo lasciare andare visto che il sig. pietro era una persona importante x lui, mi disse che non c'era nulla di male ad esibire la mia bellezza di giovane donna a un signore così importante e amico. Naturalmente cedetti e comincia ad accavallare le gambe fino a far uscire la balza delle calze, iniziò il secondo tempo e dopo pochi minuti il sig. mario mi appoggiò la mano su una coscia e prese a salire piano piano, il sig.pietro ormai il film lo aveva dimenticato e il suo viso era sempre rivolto verso noi, io intanto avevo chiuso gli occhi e mi lasciavo fare fino a ritrovarmi con la gonna che copriva a malapena la fighetta che su richiesta mi ero fatta depilare giorni prima. Il sig. mario mi fece aprire le cosce e prese delicatamente a masturbarmi, passarono pochi secondi e mi accorsi che anche la mano del sig. pietro aveva iniziato ad accarezzarmi, tenni gli occhi chiusi e subito lui prese il posto della mano del sig, mario facendomi bagnare abbondantemente. Purtroppo la nostra presenza e i nostri maneggi non passarono inosservati e un paio di uomini si erano avvicinati a noi x guardare e su sollecitazione del sig. mario ci alzammo e uscimmo dal cinema, raggiungemmo la macchina e con mia grande sorpresa il sig. pietro venne con noi.

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