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Scambio di Coppia

Il gioco è bello quando vibra molto: l’ovetto e la nostra eccitazione che cresceva


di Membro VIP di Annunci69.it Braviragazzi17
09.01.2024    |    434    |    24 9.8
"Mi eccita questa idea, mi godo i momenti di corteggiamento, le carezze, i baci, le palpatine, la guardo e mi ricorda me quando ero corteggiata da Dino..."
Ci piace giocare con il sesso, anzi, ci piace mooolto!
Il nostro gioco ci porta a fare piccole pazzie che scatenano l’adrenalina.
Giocando giocando abbiamo pensato di fare un’uscita particolare con una coppia di nostri amici conosciuti su un sito d’incontri e che frequentiamo regolarmente.
A casa avevo un ovetto vibratore che mio marito mi aveva comprato per godere di momenti di piacere anche quando lui non c’era; in realtà gli sarebbe tanto piaciuto poterlo utilizzare al ristorante, giocare ad ordinare la cena mentre quel cosino vibrava nella mia passerina … sicuramente avrei fatto la voce tremolante come quella che fa lui quando risponde a telefonate di lavoro mentre io gli faccio un bel pompino.
Ma in quei mesi non ho avuto mai l’occasione di utilizzarlo, anche se, ora che ci penso, potrei metterlo anche andando a fare la spesa ( consiglio ricevuto qualche giorno fa da un mio amico di chat).
Altra idea che avevamo era andare al ristorante con amici verticali, coloro cioè che non sanno di questo mondo parallelo ed affascinante, e gestire la serata senza far notare minimamente i sobbalzi ogni volta che si cambia la frequenza o l’intensità della vibrazione.
Chissà perché l’occasione non capitava mai, fino a quando, parlando con questa coppia di amici, ci è venuta la strampalata idea di provare l’ovetto in quattro.
Questi marchingegni sono dotati di telecomandi che possono essere gestiti da chiunque. Dino, mio marito, ha avuto l’idea di scambiarle, ovvero di gestire l’ovetto della lei dell’altra coppia e di lasciare il mio telecomando a lui.
Questa proposta li ha allettati e dunque abbiamo subito ordinato un altro ovetto: quella settimana siamo rimasti in contatto mattina e pomeriggio in attesa che arrivasse il famigerato pacco.
Pacco arrivato, serata organizzata su due piedi, eravamo troppo eccitati all’idea di fare questo giochino. Ci siamo incontrati in una città a metà strada abbiamo prenotato in un locale con i divanetti. L’idea era di vederci prima, di entrare nelle macchine e di farci sistemare gli aggeggini dai partner invertiti, ma abbiamo fatto tardi, come al solito, per cui si è deciso che noi donne saremmo andate in bagno a sistemarli, perché erano entrambi in mio possesso.
Donne rigorosamente in gonna senza reggiseno, io addirittura avevo una camicetta di seta color panna, l’intento era di far notare in qualche modo l’eccitazione, cercando però di nasconderla con i tratti del volto; ero sicura che i miei capezzoli si sarebbero irrigiditi alla prima vibrazione, in realtà questo è avvenuto ancor prima di inserire l’ovetto e farlo vibrare, perché l’eccitazione mentale era così forte da precedere quella fisica.
Una volta arrivati ed accomodati sui divanetti, ci guardavamo intorno: il locale era pieno, tutti i tavoli ed i divanetti circostanti frequentati quasi esclusivamente da ragazzi dai 25 ai trent’anni.
Ad un cenno ci siamo guardate; ho chiesto a Giada di aprire la mano e le ho consegnato l’oggetto prezioso decidendo di raggiungere la toilette.
Eravamo su di giri all’idea di quello che avremmo vissuto, le mani sudate , gli occhi sorridenti, le gambe tremolanti.
La cosa bella e divertente allo stesso tempo intrigante è stata quella di trovarci nello stesso ambiente ad inserirci l’ovetto, era la prima volta che in bagno trovavo un’intimità di questo tipo con una donna: una di fronte all’altra, ci siamo guardate, abbiamo alzato la gonna, avevamo le autoreggenti, abbassato gli slip, ci siamo accovacciate aprendo le gambe. “ Come si mette questo coso”? “ Semplice, prendi le labbra con la tua mano sinistra e allargale e con la destra avvicina all’ovetto, accompagnalo, spingi più in fondo che puoi, così sarà più efficace” … in due minuti eravamo pronte .
Giada è una compagna di giochi perfetta, rispettosa del suo e del mio ruolo, simpatica, divertente e spiritosa, donna che lascio completamente nelle mani di mio marito, sapendo che è molto attratto da lei. Mi eccita questa idea, mi godo i momenti di corteggiamento, le carezze, i baci, le palpatine, la guardo e mi ricorda me quando ero corteggiata da Dino qualche anno fa, un po’ imbarazzata, molto presa, sorridente, timida, ma con il fuoco dentro .
Il suo uomo, il mio Nick, è sensibile, attento ai bisogni di una donna, galante e spiritoso, con la voce calda e sensuale e dei capelli morbidi e profumati che mi fanno impazzire.
Una volta inseriti gli ovetti siamo uscite sorridenti dalla toilette accomodandoci ognuna di fianco all’uomo dell’altra .
Guardavo intensamente Nick, ho sbattuto le ciglia consegnandogli il telecomando, sfregando la mia mano contro la sua molto lentamente, sentivo che era calda, poi gli ho sussurrato all’orecchio: “ Mi raccomando, caro, mi fido di te” e gli ho sorriso languidamente. Lui si è accorto in quel momento che ero senza reggiseno, mi ha allargato la camicetta che era un modello con gli omeri scoperti e quindi contornata da un elastico. Ciò gli ha permesso di guardare il mio seno che già mostrava segni di eccitazione anche per quel gesto improvviso e piacevole.
Giada, intanto, consegnava il telecomando a mio marito che guardandola le ha fatto l’occhiolino e l’ha baciata, quasi a voler fissare lo start, l’avvio.
Ci aspettavamo un inizio col botto, infatti eravamo quasi chiuse in noi stesse a riccio per contenere gli eventuali sobbalzi, ma la prima velocità, quasi impercettibile, non l’abbiamo praticamente sentita. Li abbiamo sollecitati a modificare la frequenza della vibrazione, nonché la velocità.
Intanto abbiamo ordinato l’aperitivo, ricordo alcolico perché ci avrebbe dato quel tocco in più per reagire con spontaneità e spensieratezza agli effetti dell’ovetto.
Ad un certo punto i vibro sembravano
impazziti, evidentemente entrambi viaggiavano sulla stessa frequenza ed i telecomandi nelle loro mani
Incrociavano i messaggi , per cui ognuno involontariamente e contemporaneamente
modificava frequenza ed intensità di entrambi i marchingegni.
Nonostante le nostre indicazioni, che poi sono diventate ordini, i nostri partner di gioco non riuscivano ad adempiere nella maniera indicata, tra risatine e piccoli gemiti. Contemporaneamente decidevamo
di ordinare loro di consegnarci i telecomandi ed una volta sistemata la vibrazione con le nostre abili manine che tante cose sanno fare, cominciavamo a sentire un piacere che piano piano ci attraversava il corpo, partendo dalla vagina, e salendo fin su all’utero, provocandoci delle contrazioni che ci facevano bagnare.
Appagate per le sensazioni che stavamo provando, ansimanti e vogliose, li abbiamo abbracciati, sfoderando un sorriso malizioso e baciandoli con sensualità, come noi donne sappiamo fare quando vogliamo ottenere qualcosa.
Devo dire che è stato molto eccitante questo approccio; il lui, particolarmente amante del lato B mi palpava in continuazione, mentre l’ovetto faceva il suo dovere all’interno della mia passera. Avevo voglia di aprire le gambe di lasciarmi andare a quel piacere senza inibizioni di esternare i miei gemiti, ma dovevo contenermi… anche questo era il bello del gioco!
Quando mi sono girata ho visto che seduti alle mie spalle c’erano due coppie ed ho notato in particolare un lui che non distoglieva lo sguardo dal mio fondoschiena, ho alzato la gonna, facendo finta di sistemarmi , gli ho fatto ben vedere il mio perizoma, chiedendo divertita a Nick di tenere la gonna alzata e lasciare che questi continuasse ad osservare, ho immaginato che forse sotto il tavolo si stava toccando l’uccello con la sua ragazza seduta accanto a lui.
Mio marito intanto sul divano posto di fronte amoreggiava con Giada, facendole complimenti, poggiando la mano sulla coscia evidenziata da un generoso spacco, cercando di insinuarsi dove gli era più congeniale e Giada alternava le gambe aperte a quelle accavallate per paura che gli effetti della vibrazione potessero vedersi in qualche modo.
Il mio lui mi passava le olive, devo dire molto buone e grandi, bocca a bocca, io le prendevo con la lingua e le lasciavo scivolare nella mia bocca… ero tutta un fermento tra la vibrazione dell’ovetto e quella
naturale del mio corpo.
Amavo accarezzargli i capelli fino a scompigliarli, far scivolare le unghie fin dietro la nuca, sussurrargli all’orecchio che mi piaceva da impazzire quella situazione e che desideravo che lui continuasse a toccarmi.
Ero così tanto eccitata e bagnata che ad un certo punto l’ovetto è scivolato fuori dalla fica ormai impregnata e calda; fortunatamente avevo lasciato indosso il perizoma che lo ha trattenuto in qualche modo. Mi sono dovuta alzare ridendo come una matta e a gambe quasi incrociate mi sono diretta verso il bagno continuando a ridere da sola; mi sono naturalmente sentita osservata sia perché quando mi sono alzata inavvertitamente la gonna era rimasta sollevata, sia perché la mia camminata che in precedenza era stata sexy, ora invece risultava essere un po’ impacciata, perché stringevo le gambe ma cercavo di darmi un tono e allo stesso tempo di velocizzare l’arrivo al bagno.
Una volta entrata ho dovuto asciugare l’ovetto e risistemarlo nella sua nella sede più opportuna, ho lavato le mani, mi sono guardata allo specchio sorridendo ( ero un po’ brilla ) e sono uscita.
Arrivata ai nostri divanetti, mio marito mi ha detto: “Amore come va, tutto ok”? Io gli ho risposto “Tutto bene caro” e lui mi ha chiesto un bacio, allora io mi sono piegata, lui è rimasto seduto e l’ho baciato con passione.
Le persone intorno a noi sedute hanno assistito a questa scena incredule, perché sino ad ora avevano creduto che il mio compagno fosse Nick; dopo aver recitato questa scena ambigua mi sono accomodata e ho amoreggiato di nuovo con lui.
Mio marito si è eccitato molto a vivere questo momento perché impazziva al fatto di avere insinuato un dubbio nella mente di quei ragazzi.
Questi giochi erotici stimolano il nostro godimento, perché interessano vari aspetti: fisico, mentale, della vita di relazione, sconvolgono il senso del pudore; il dovere è sostituito dal puro piacere, l’istinto predomina sulla ragione; i risultati sono imprevedibili, ma una cosa è certa: le sensazioni che si provano sono intense e uniche, in altre parole irripetibili.
Ci siamo ripromessi di giocare ancora con loro perché piace a tutti e quattro, avremo altre idee da sviluppare, sensazioni da provare.
Certo è che quando sono tornata a casa mio marito mi ha detto che sono stata grande, mi ha visto spigliata, divertita, padrona della situazione molto sensuale e sexy e così effettivamente mi sono sentita anch’io, al centro dei desideri e delle attenzioni di più di una persona; toccata coccolata da un altro uomo, desiderata da chi sa chi.
Quante di voi vivono queste esperienze, oltre a me e alla mia incredibile collega di giochi di quella sera ? Raccontate nei commenti
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