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La nostra prima vera orgia! … Forse meglio dire “La festa del peccato”


di Membro VIP di Annunci69.it Braviragazzi17
22.12.2023    |    578    |    30 9.6
"Sì, perché l’esibizionismo era una parte importante soprattutto per lei..."
L’odore di sesso, quello rimane ti pervade, cominci a sentirlo attraversarti le narici e poi salire fino ad arrivare al cervello, lì si amplifica, lo senti di continuo anche a distanza di tempo , ti avvolge e ti riporta prepotentemente nel mezzo della situazione vissuta in cui quell’odore è stato prodotto .
Quella sera Bianca sapeva che sarebbe stata importante, avrebbe segnato il passaggio…
Non era stato facile arrivare a quella decisione, benché la curiosità fosse tanta, c’era un po’ di titubanza;
bisognava fare i conti con una situazione che poteva sfuggire da un momento all’altro dal loro controllo, una situazione organizzata da qualcuno che nemmeno conoscevano, ma la curiosità era tanta, l’adrenalina che li pervadeva, .il desiderio di sperimentare…
Certamente il desiderio ed è un elemento che non deve mai mancare per infuocare una vita, illuminare un percorso.
Quella sera lei era molto agitata, mentre suo marito sembrava calmo e controllato. Lei sapeva perfettamente che lui, determinato e sicuro, mostrava pacatezza ma nel profondo vi si muoveva un mare di dubbi.
Bianca, come al solito, si era fatta precedere dalla sua fantasia immaginando una location alla “Beautiful”, una festa in stile veneziano: maschere, abiti luccicanti, velature, paillettes velette e quant’altro; in realtà per l’outfit della serata era richiesto un accessorio natalizio e lei impreparata riuscì a recuperare soltanto un cerchietto con la scritta “Buon Natale” nero ed argentato che le aveva acquistato suo marito lungo la strada prima di andarla a prendere per la festa.
Arrivati in macchina, Bianca provò il cerchietto che era perfettamente abbinato al suo abbigliamento: una camicia nera chiusa sul davanti da un generoso fiocco, camicia velata che lasciava intravedere il body di pizzo; una gonna in pelle ampia ma cortissima sotto la quale si potevano scorgere le autoreggenti, infine scarpe molto alte con tacchi lavorati stile educanda.
L’abbigliamento faceva pensare ad una collegiale giapponese, per intenderci. gli occhi truccati stile smokey, rossetto e smalto rossi d’obbligo; cappotto nero con su uno scialle rosso Tiziano col bordo in pelliccia.
Lui con un completo giacca e pantalone e un maglioncino blu come sotto giacca, sobrio ed elegante come sempre.
Quando arrivarono in questa bella villetta non le sembrava vero; furono accolti calorosamente nel bel mezzo di un viavai di piatti ,vivande salate , dolci, bottiglie da sistemare, persone che già si conoscevano e si salutavano… Si sentì per un qualche attimo fuori luogo e quegli attimi le sembrarono un’eternità, ma con il suo solito sorriso e l’appoggio di suo marito uniti alla voglia di stare in compagnia, affrontò quel momento di imbarazzo e sfoderò qualche battuta come era solita fare in compagnia.
Dopo i primi concitati momenti in cui erano impegnati ad accogliere gli ospiti che entravano uno dopo l’altro, quasi come se tutti avessero aspettato fuori il momento giusto per entrare, gli organizzatori furono pronti a conversare piacevolmente con con Bianca e Dino , suo marito. Ben rodati per questo tipo di feste, lasciarono poi a tutti la libertà di muoversi come meglio credessero. La stanza al piano terra era un saloncino dotato di sedie e divanetti e una grande tavolata bandita con i prodotti gentilmente portati dai commensali; si sentiva una musica ad alto volume provenire dal piano superiore e ciò incuriosì i due coniugi i quali salirono e si trovarono di fronte ad una stanza dotata di divanetti e di un letto, lucine natalizie proiettate sui muri e questa musica assordante anche per loro abituati alla discoteca. Vi era un altro piano posto più su che era quello adibito alle camere da letto . Insomma tutto era pronto per godersi la serata.
Bianca ancora non aveva una chiara idea di come si stessero mettendo le cose; il tutto la agitava ed eccitava al tempo stesso, Gli altri invitati erano piuttosto tranquilli, degli habitué di queste feste, per cui non trovò nessuno con cui confrontarsi; anzi, per dirla davvero tutta, si avvicinò ad una coppia che sembrava particolarmente silenziosa e quasi intimidita, ma questa volta aveva davvero sbagliato valutazione perché quella fu la prima coppia a darsi alla pazza gioia.
Pian piano il salotto nel quale si erano accomodati dopo la visita dell’intera villa si era svuotato e ovviamente capirono… cosa avrebbero fatto a quel punto?
Si guardarono negli occhi e decisero di salire; i giochi erano già cominciati e quasi tutti erano indaffarati: alcuni nudi altri seminudi addirittura altri vestiti con i pantaloni abbassati le gonne alzate le camicette sbottonate: tette, membri, passere tutto illuminato dalle lucine natalizie con un sottofondo tecno sul quale si sovrapponevano gemiti di piacere, urla di godimento … un inferno dantesco moderno.
Bianca si sentiva frenata, come se portasse un corpetto molto stretto che le impediva quasi di respirare, allora guardò negli occhi suo marito, gli sorrise quasi timidamente, Michael si avvicinò loro , li rassicurò con qualche simpatica battuta da buon “public relation man “ e ciò in quel momento fu determinante perché i due si sentirono liberi di esprimersi come meglio credevano… era iniziato il loro spettacolo, dovevano esibirsi.
Sì, perché l’esibizionismo era una parte importante soprattutto per lei. Un singolo che li aveva tampinati fino a quel momento si fermò in piedi a pochi metri da loro e guardò Bianca che con quella mini si piegava sulle gambe aperte verso l’esterno, accovacciandosi scendere piano piano e fermarsi con il viso davanti al membro di suo marito, gli aprì la cerniera, lo uscì e lo prese in bocca con decisione, muovendosi, sempre più, godeva pensando di essere guardata e desiderata dal singolo che non si scollava da quella posizione ed allora decise di concedergli una visuale più chiara, si mise a novanta gradi e si toccò le natiche stringendole tra le mani, mentre continuava a bavare sul cazzo di suo marito che assistendo alla scena e subendo piacevolmente quell’assalto, si era indurito, pronto a compiacere le altre donne.
Bianca si sentiva appagata per aver preparato per bene l’arnese di suo marito per un’altra donna; “questa si che è perversione”, pensò.
Dino entrò con l’indice ed il medio per valutare se Bianca si fosse bagnata: era un lago; le prese la mano e la condusse da Michael che steso sul letto si faceva allietare dalla sua compagna. Ci fu lo scambio; l’altra lei che si girò da stesa con il viso verso il bordo del letto e Dino nudo ed eretto le si avvicinò con il bacino: lei lo prese in bocca, poi si sistemò cambiando posizione, si sedette aprendo le gambe… la giusta occasione per lui che le fece provare la sua abilità con la mano che, grande e decisa, sapeva come stimolare una donna fino a portarla all’apice del piacere.
Intanto Bianca, acuito l’olfatto, cominciò a sentire l’odore di sesso, si avvicinò con la bocca al pene di lui : al tatto percepiva una cappella liscia e ben formata, la leccò come un gustoso gelato, poi cambiando posizione, lo guardò e lo baciò con la lingua morbida e sensuale, gli leccò le labbra, sentendone il sapore, poi affondò nuovamente la lingua nella sua bocca, dove quella di lui l’attendeva per travolgerla scopandola oralmente.
Lei lo guardava come una bimba capricciosa e lui eccitato anche da tale atteggiamento le sussurrava parole sconce nelle orecchie, toccandola nell ‘intimo e condividendo con lei l’assaggio del nettare di lei profumato e saporito.
Mentre era intenta a soddisfare e soddisfarsi con lui, le di avvicinò la brunetta che intervenne prepotentemente in quell’amplesso puntando la fichetta di Bianca oramai grondante, cominciò a leccare e succhiare e lei non potè che lasciarsi andare a quel piacere inaspettatamente offertole da una donna… era la prima volta che accadeva e ne fu travolta.
Rispetto al suo solito modo di fare, non riuscì a reagire, fu dolcemente passiva, lasciandosi andare mentre osservava quella chioma bruna che si muoveva tra le sue gambe.
Presa dall’eccitazione non si accorse immediatamente che un’altra donna si era avvicinata al suo corpo disteso su quel letto a gambe aperte: era colei che aveva cinto per i fianchi suo marito da dietro mentre lui era intento a gustarsi quella scena bisex in cui
la protagonista era, come nei suoi sogni, la moglie.
Quella donna si appropriò del membro di Dino alla sua massima estensione, eccitato dalla visione saffica a cui sperava di assistere da tempo e ci giocò con estrema abilità e passione, prendendolo in bocca, sbattendoselo sulle labbra, sulle tette gonfie di piacere, inondandolo di prosecco che poi risucchiava con la bocca e ripuliva con la sua avida lingua.
La donna, amante del sesso in assoluto, non poteva farsi sfuggire quel piacere a gambe aperte dinanzi a lei e nemmeno quello di un uomo ben dotato ed eccitato.
Quando la bionda si diresse carponi verso la fica di Bianca e cominciò a giocarci, Dino le infilò le dita nella sua apertura per eccitarla ancora di più mentre lei si dedicava a Bianca, ed in pochi minuti quella donna squirtò, lasciando una chiazza evidente sul letto.
Bianca riceveva piacere orale dalle due donne che ad un certo punto erano contemporaneamente dedicate a lei, vide tre singoli che si erano avvicinati al letto mentre assistevano a quella scena saffica lussuriosa e col il cazzo di fuori si masturbavano. Bianca sapeva che avrebbero voluto toccarla e guardò Michael che la rassicurò, dicendole che senza un cenno da parte sua non si sarebbero avvicinati . Uno di loro, però , preso dall’eccitazione estrema ( era colui che gli aveva inseguiti a distanza tutta la sera ) non riuscì a fare a meno di calare le mani sul suo seno e forse anche altrove… non era più certa di nulla a questo punto.
Il godimento era continuo, perché generato da persone diverse, nuove energie che si dirigevano verso di lei ; le sue mutandine non erano state completamente sfilate ma pendevano dal tacco a stiletto degli stivali che continuava ad indossare e a questo punto entrò in scena il proprietario della villa un uomo più grande di loro, di bell’aspetto, gentile e distinto, il quale con fare elegante le sfilò e se le portò al viso, inspirando e gemendo al tempo stesso. La situazione si era surriscaldata, Bianca eccitatissima era quasi all’apice, godeva fisicamente e mentalmente, i singoli che si avvicinarono a un palmo non le facevano paura, non la infastidivano, anzi questa situazione contribuiva a eccitarla ancora di più .
Ad un tratto vista sua moglie circondata da troppe persone Dino disse: “Forse è il caso di andare, che dici.”? Lei rispose con un cenno della testa, facendosi forza per allontanarsi da quel talamo ( era stata lei a chiedergli, prima di arrivare in villa, di tirarla fuori da una situazione nella quale con tutta probabilità si sarebbe potuta cacciare: una donna controllata, ma quando decideva di lasciarsi andare aveva timore di non riuscire a fermarsi).
Cercava gli slip che il proprietario della villa gentilmente le porse ringraziandola per il piacere che lei gli aveva procurato, Bianca gli sorrise lusingata, si rivestì e uscirono tutti da quella stanza …
“Ben svegliata”! Bianca aprì gli occhi richiamata da una voce familiare, quella di suo marito, aprì gli occhi e subito dopo li chiuse colpita da un raggio di luce intenso così forte da farli bruciare: erano le 10 del mattino di una domenica che all’apparenza era come le altre ma portava con sé l’intenso ricordo di un’esperienza nuova e molto eccitante.
Bianca si sedette sul letto e mentre riapriva gli occhi, sentiva che sul suo viso era comparso un sorriso all’angolo della bocca, era lì a ricordarle la notte appena trascorsa.
Così particolare quell’esperienza da risultare quasi un sogno, ma l’odore di sesso l’aveva riportata alla realtà, quell’odore ti rimane addosso nonostante la doccia, ti rimane nella testa, ti ricorda che sei fatta di anima come di carne in una commissione perfetta.
Possibile pensare che queste due cose così intense possano convivere in uno stesso istante? Corpo ed anima, piacere carnale e mentale…
In quel momento ripensava alle parole pronunciate da un suo caro amico, con cui aveva condiviso un’intimità di questo tipo: corpo ed anima… Lui diceva “Devi fare esperienza, liberati da ogni inibizione...non temere il giudizio di nessuno …Grida , urla, scalpita,sfogati...lasciati andare”.
Queste parole ora le risuonavano nella testa ed assumevano una connotazione specifica: ora le era chiaro cosa volesse intendere… aveva ragione, lasciarsi andare ci permette di godere appieno e questo naturalmente si può fare solo in alcune circostanze, per cui bisogna cogliere queste opportunità per sentirsi vivi ed appagati.
L’atmosfera che si viene a creare durante una festa privata è molto particolare , alcuni potrebbero obiettare che si tratta di sesso meccanico, non è così: sono corpi ed anime che si incontrano, si accarezzano, si abbracciano , baciano, si
nutrono gli uni degli altri , assaporano il diverso e lo ricoprono di parte di sé in uno scambio di energia erotica che appaga il fisico e la mente.
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